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    La Juve vuole tornare Juve? Riparta da Chiesa e Vlahovic

    Sui due talenti offensivi i bianconeri hanno investito parecchio negli scorsi mercati. Possibile che ora vogliano già smantellare l’attacco?

    Èstrano il mercato e sono curiose, o almeno in netta controtendenza, le mosse di alcuni club. Prediamo gli attaccanti. L’Inter, dopo aver acquistato Thuram, è impegnata nel tentativo di trattenere Lukaku, a costo di pagare stavolta il prezzo del cartellino. Il Milan ha provato a inserirsi sullo stesso obiettivo – appunto Lukaku – perché ha assoluto bisogno di un centravanti: non può assolutamente bastare Giroud. Ecco allora i nomi di Icardi o Scamacca. La Roma ha completato difesa e centrocampo, ma ha necessità assoluta di piazzare il colpo giusto lì davanti, per completare il mosaico. La Lazio sta scandagliando il mercato nazionale e internazionale per cercare un vice-Immobile, anzi un nuovo Immobile. Perché l’uomo delle quattro vittorie nella corsa al titolo di capocannoniere giustamente non è in discussione, ma è arrivato anche il momento di programmare il futuro. Prendendo qualcuno particolarmente forte, non una scommessa, che affianchi Immobile in questa stagione faticosa che prevede anche la Champions e poi possa aspirare a raccogliere la sua eredità.  LEGGI TUTTO

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    Alex Sandro tra la Juve e il sogno Premier, e l’Arabia sullo sfondo

    Il brasiliano ha guadagnato il prolungamento di un anno del vecchio contratto, con un ingaggio di 6,5 milioni di euro. Ma non è detto che resti in bianconero. Ecco perché

    Otto campionati in maglia bianconera, 309 presenze e 15 gol in tutte le competizioni, 10 titoli vinti (5 scudetti, 4 coppe Italia, 1 Supercoppa italiana): questa la fotografia della attuale parentesi juventina nella carriera calcistica del 32enne Alex Sandro, arrivato a Torino nel 2015 dal Porto dietro un esborso di 28 milioni. Se il suo bilancio juventino sia parziale o definitivo è ancora presto per dirlo. Ecco perché.  LEGGI TUTTO

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    Fischiato e poi amato, le cessioni saltate, bombe e coccodrilli: Brozovic-Inter, romanzo infinito

    Nel gennaio 2018 era sull’aereo per Siviglia, Spalletti bloccò tutto e inventò il Marcelo regista, consegnando al club nerazzurro la colonna in mezzo negli anni a venire. Il croato è diventato Epic Brozo, ha trasformato le critiche in idolatria, si è trovato la fascia addosso e regalato sorrisi ai tifosi. Una storia, quella tra il giocatore e il mondo Inter, unica

    “Prima della finale del Mondiale ha mangiato due chili di salame, due croissant e ha bevuto Coca Cola. Poi ha corso 15 chilometri senza problemi”. Marcelo Brozovic è tutto qui, nel racconto di Dejan Lovren, compagno in nazionale. “Se mangiassi come lui, mi servirebbero quattro giorni per riprendermi”. Ecco a voi Epic Brozo, amato dagli interisti per quello che è: un personaggio unico, un dispensatore di perle (dentro e fuori dal campo), un ragazzo fuori dagli schemi. Un calciatore fortissimo, soprattutto. LEGGI TUTTO