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    Lazio, martedì la partenza per Auronzo: Sarri al lavoro senza i big

    Ad agosto le amichevoli con Aston Villa e Barcellona. Nei primi giorni non ci saranno Immobile e Milinkovic

    La Lazio ricomincia. Seppur con qualche defezione. La squadra biancoceleste nella giornata di oggi si è radunata a Formello. Entro lunedì tutti i giocatori della rosa si sottoporranno alle visite mediche tra Paideia e Isokinetic (dove si terranno i test fisici). Martedì pomeriggio la partenza per effettuare il ritiro ad Auronzo di Cadore dove dal 12 mattina cominceranno gli allenamenti. Nelle scorse settimane lo staff di Sarri ha controllato il terreno di gioco dello Zandegiacomo dopo che l’anno scorso c’erano stati un po’ di problemi di tenuta: il prato questa volta è perfetto. Domenica 16 luglio è prevista la prima amichevole (contro una rappresentativa locale). Il 28 luglio si tornerà a Roma, poi qualche giorno di relax, allenamenti a Formello e il mini tour per le partite con Aston Villa e Barcellona. 

    le assenze—  Nei primi giorni di ritiro mancheranno Immobile, Milinkovic, Cancellieri e Hysaj, che hanno diritto a qualche giorno di vacanza in più avendo finito più tardi la stagione a causa degli impegni con la nazionale. Salterà invece tutto il ritiro lo spagnolo Gila, che sabato ha perso la finale dell’Europeo U21. Al posto degli assenti verranno aggregati i giovani Ruggeri (classe 2004), Dutu (2005), Crespi (2004), Sanà Fernandes (2006) e Baldé (2004) dalla Primavera, più Floriani (2003), Furlanetto (2002) e il solito Bertini (2002). L’obiettivo è confermare il posto in Champions e arrivare nuovamente fra le prime 4 anche nel prossimo campionato. Per permettere al club di alzare il fatturato e fare il salto di qualità. LEGGI TUTTO

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    Mourinho-Dybala: il patto Champions per rimanere insieme a Roma

    Ci sono varie clausole che potrebbero far cambiare aria all’argentino, ma il connubio col tecnico è sempre più forte: il club lavorerà per migliorare il contratto dell’attaccante, ma l’opzione della qualificazione nella massima competizione europea sarà decisiva per la permanenza di entrambi

    Un altro anno insieme. Domani a Trigoria si apriranno i battenti sulla terza stagione dell’era Mourinho alla Roma. La seconda che il portoghese vivrà potendo contare sulla classe di Paulo Dybala. Soltanto dodici mesi fa immaginare in giallorosso un fuoriclasse del calibro dell’argentino per molti sembrava un’utopia, invece grazie al blitz torinese di Tiago Pinto – coadiuvato dall’opera di convincimento dello Special One – il matrimonio tra la Joya e il club dei Friedkin è diventato realtà. Ed è destinato a durare almeno per un altro campionato. L’unione di intenti tra il genio portoghese e il campione nato a Laguna Larga è totale, anzi, non è mai stata così forte.  LEGGI TUTTO

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    Capitan America a Milano: cosa significa negli Usa l’acquisto di Pulisic

    Il nuovo trequartista del Milan è il simbolo calcistico del suo paese: il 90% dei tifosi alle partite ha la sua maglietta. Un colpo dai risvolti commerciali importanti: un impatto senza precedenti sul calcio americano

    La passione di Gerry Cardinale per i supereroi è ormai nota, e chi arriva nello splendido ufficio di RedBird su Madison Avenue, a New York, viene accolto all’ingresso dalle statue di Iron Man e Hulk. Ora il numero uno del Milan si è assicurato anche “Capitan America”, il volto del soccer a stelle e strisce Christian Pulisic. LEGGI TUTTO

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    Cosmi: “Napoli ancora favorito. I trequartisti? L’ultimo è stato Morfeo…”

    Il tecnico 23 anni fa fece tornare grande il Perugia, ora non molla: “In pensione non ci vado. Il calcio dei miei tempi è irripetibile, oggi mi piace il City ma non mi fa battere il cuore”

    V entitrè anni fa, nell’estate del 2000, mentre l’Italia si dimenava al ritmo di “Vamos a bailar esta vida nueva”, la Serie A accoglieva l’esordiente Serse Cosmi alla guida del Perugia. Oggi, dopo l’ultima esperienza a Rijeka (Croazia), Serse aspetta e si rilassa guardando il Tour de France, “il mio idolo Pogacar va come un treno. Mi entusiasma come mi entusiasmava Pantani. Con loro di scontato c’è una cosa sola: attaccano sempre”. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado criptico sul futuro: “Ronaldo non vuole portarmi in Arabia”

    Intervenuto ai microfoni di As, l’ormai ex esterno della Juve, Juan Cuadrado, ha rilasciato delle dichiarazioni sia sul suo passato in bianconero, sia su quello che sarà il suo imminente futuro. SULLA JUVE – ‘Mi sento molto orgoglioso. Forse, qualcuno sta iniziado a rendersi contro di quello che è ho fatto davvero alla Juventus: 8 anni giocando su larga scala, semplicemente ringrazio Dio. Lo sognavo, ma non pensavo che sarebbe stato così, trascorrere così tanto tempo lì e giocare ad alto livello’.SUI COLOMBIANI – ‘Spero che i futuri giocatori colombiani che andranno lì possano superare tutto questo. Che siano i prossimi colombiani alla Juventus, al Milan e possano lasciare un’eredità. Mi riempie di orgoglio aver vissuto tutto questo’.  SUL FUTURO – “Sono molto tranquillo, sto pensando bene a cosa è meglio, chiedendo aiuto a Dio. Qui c’è il mio agente Andrey Martínez che era in Europa ed è appena arrivato per parlare delle varie situazioni. Ovviamente ci sono opzioni e andremo ad analizzare qual è la migliore”.SULL’ARABIA – ‘Futuro in Arabia? In questo momento ho ancora molta passione, mi piace competere. La panita (CR7 ndr.) è laggiù, ma non vuole portarmi’.NAZIONALE – ‘Ho ancora passione, forza, mi sento bene. Sarebbe una bella sfida, un traguardo. Se Dio mi darà la forza per esserci, da parte mia darò il 150% per essere nelle migliori condizioni e lascerò decidere allo staff tecnico’.  Carica altri LEGGI TUTTO

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    Il genio, l’arte, la semplicità: Luis raccontato a chi non l’ha visto

    Gli veniva naturale stoppare il pallone, alzare la testa, intuire lo scatto di Jair o di Mazzola, e recapitargli il pallone con una fiondata secca che era una sentenza: storia di un calciatore che ha fatto le imprese più difficili a suon di cose semplici

    Nell’estate del 1962, mentre tutti ballavano sulle spiagge d’Italia al ritmo di “Quando quando quando”, i tifosi interisti s’interrogavano perplessi sotto gli ombrelloni e si chiedevano se l’avvento del Mago Herrera, giunto due anni prima, fosse davvero la medicina adatta per guarire il popolo nerazzurro, ora umiliato dallo scudetto appena conquistato dal Milan del Paròn Rocco. Il presidentissimo Angelo Moratti spendeva e spandeva, ma i risultati non si vedevano. Don Helenio era sbarcato nel nostro campionato con la presunzione di imporre il proprio gioco, di giocare all’attacco, di fare un calcio spettacolare, e così alla gente era stato venduto il prodotto, neanche fosse una scatola di biscotti, salvo poi rendersi conto che quello stile di gioco non era in linea con la storia italiana.  LEGGI TUTTO

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    Sacchi: tutti a caccia dei bomber, ma senza gioco non servono

    È innegabile l’importanza dei centravanti, ma serve una manovra che sappia coinvolgerli: l’esempio di Guardiola

    Secondo una consuetudine che si è consolidata nel corso dei decenni, appena parte il mercato scatta la corsa agli attaccanti. Grandi o meno grandi che siano. È una specie di regola non scritta alla quale il mondo del calcio si attiene: acquistare il centravanti, magari forte, è un fiore all’occhiello da esibire ai tifosi. L’esercizio, va detto subito, è assolutamente legittimo e dunque fanno benissimo i club a inseguire questo o quello per rinforzarsi. L’Inter va all’assalto di Lukaku, il Milan cerca la punta centrale, la Roma pure, e anche all’estero ci si muove. Operazioni che, se fatte rispettando i bilanci, sono condivisibili, ma mi preme sottolineare un aspetto non marginale del discorso: d’accordo, comprare l’attaccante è importante, ma ancora più importante è avere un gioco d’attacco che metta questo elemento nelle migliori condizioni per fare gol. Già, perché spesso noi italiani ci dimentichiamo che il calcio è un gioco collettivo e che in una squadra ci sono undici uomini e che tutti devono (dovrebbero) contribuire a costruire la manovra, ad arginare quella avversaria, a creare emozioni e a generare spettacolo.  LEGGI TUTTO