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    Milan-New Era: il Diavolo indossa i cappellini cult dello sport Usa

    Chiusa una nuova partnership: accordo con l’azienda americana che produce berretti per le principali leghe sportive a stelle e strisce. È la nuova mossa di Cardinale nell’ottica dell’aumento dei ricavi

    Le attenzioni del mondo rossonero, com’è normale che sia in tempi di mercato, sono focalizzate sui nuovi acquisti – soprattutto ora che qualcosa di robusto sta iniziando a smuoversi -, ma intanto il club non perde di vista gli aspetti extracampo che permettono di alzare i ricavi. Con l’ingresso di Elliott prima e RedBird poi, i numeri sono migliorati in modo sensibile, ovviamente grazie anche al potente volano sportivo: scudetto e ritorno in Champions fino alle semifinali hanno tolto la polvere sull’immagine europea del Diavolo, e aumentato l’appetibilità. In questo senso Gerry Cardinale è una macchina da guerra, dal momento che si muove a suo agio in un mercato ricco come quello americano e che il fondo RedBird – fra tutte le discipline in cui è coinvolto – ha contatti con centinaia di aziende.

    oggetti di culto—  E così, in vista della prossima stagione, il Milan ha chiuso una nuova partnership. Manca l’annuncio ufficiale, ma è tutto fatto, sulla base di un accordo pluriennale. Si tratta di New Era, azienda americana fondata a Buffalo nel 1920 che produce e fornisce in esclusiva i cappellini da baseball regolamentari di tutte le squadre della Mls. Produce inoltre anche berretti per oltre duecento college statunitensi, per i maggiori campionati sportivi Usa (Nba, Nfl, Nhl) e per alcune grandi linee di merchandising (Marvel, DC Comics, Harley Davidson). Un colosso assoluto, nel suo settore, con prodotti che nel tempo sono diventati quasi degli oggetti di culto, indossati da attori, cantanti e vippame vario. New Era produce oltre trenta milioni di cappellini l’anno che vengono venduti in oltre quaranta Paesi. Al momento non sono ancora chiari i termini dell’accordo, ma il collegamento a stelle e strisce tra Cardinale e la nuova azienda che entra a far parte della galassia rossonera è evidente. LEGGI TUTTO

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    Weah per Cuadrado, e poi? Juve, il mercato sulle fasce

    Il club bianconero ha bisogno di innesti sulle corsie esterne: è a un passo dall’erede di Cuadrado, sulla sinistra i lavori sono in corso. Con Cambiaso che può giocare su entrambi i lati dello scacchiere

    Timothy Weah è il primo tassello di un restyling che sulle fasce della Juventus è solo all’inizio. Da qualche anno il club ragiona su questo cambio radicale, dopo la cessione di Cuadrado e la variazione del modulo che ha messo fuori dai giochi Alex Sandro (che resti o no, viene incasellato ormai in quota difensori) i tempi sembrano maturi. L’arrivo del nazionale statunitense va a ricalibrare le gerarchie: sarà lui il titolare a destra, l’uomo sul quale Allegri appronterà buona parte dei piani gara, potendo agire da quinto ma, all’occorrenza, anche da ala d’attacco. Figlio d’arte, il classe 2000 ha scelto Torino e la Serie A, ritenendoli contesti ideali per la sua ascesa nei prossimi anni. LEGGI TUTTO

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    Tonali e gli altri: la Serie A è un supermercato, ma non è detto che sia un male

    Il nostro campionato è destinato a far crescere i talenti per i campionati più ricchi. Ora usiamo questi soldi per sanare i bilanci e per gli stadi

    Piovono soldi sulla Serie A. Il Newcastle si è comprato Sandro Tonali per 70 milioni, i sauditi ne offrono 23 per Brozovic. Quasi cento milioni in totale e altri ne arriveranno. L’Italia sempre più supermarket. Oggi, al tavolo da gioco, siedono tre “big spender”: la Premier League, il Real Madrid – che ha appena investito 103 milioni di euro su Jude Bellingham – e l’Arabia Saudita. Il Psg subirà la sberla dell’addio di Mbappé nel 2024 e ci sembra che con Luis Enrique vada verso un differente modo d’essere. Gli altri devono adattarsi, l’Italia più di tutti, e non è detto che sia un male.  LEGGI TUTTO

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    Bandiere, dirigenza, cessioni: come cambia il Milan con RedBird (e in cosa resta lo stesso)

    Alla prima vera estate sul ponte di comando, Cardinale ha cambiato profondamente pelle al Diavolo, mantenendo però alcune linee guida ereditate da Elliott. È un club in profonda trasformazione

    L’inizio dell’estate per la gente milanista è stato come uno di quei temporali autorigeneranti: resta in zona troppo a lungo. Ibra, Maldini, Berlusconi, Tonali. Schiaffi in serie (tutti con motivazioni diverse) al presente e al passato, anche se c’è un drappello – non così scarno – di tifosi che invita alla prudente attesa, ricordando trascorsi piuttosto vicini nel tempo: in fondo, racconta chi resiste alla tentazione di farsi divorare dal pessimismo, anche con Elliott il “sentiment” rossonero era stato simile. Salvo poi ricredersi, alla luce dei fatti. RedBird, che di Elliott è erede non soltanto in termini pratici, ma anche filosofici, immagina un percorso in cui le scelte e le linee guida strategiche affidate da Gerry Cardinale alla dirigenza rossonera vengano premiate dai risultati e dall’apprezzamento popolare. LEGGI TUTTO

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    Escluso Giroud, i più “vecchi” avrebbero 27 anni: ecco il nuovo giovane Milan

    Dopo aver definito la cessione di Tonali al Newcastle, il Milan è pronto a reinvestire l’incasso nel calciomercato estivo. La cifra dovrebbe essere reinvestita per Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic, Scamacca e Luka Romero (in arrivo a zero dalla Lazio). Una serie di giocatori giovani, che abbasserebbero l’età media della squadra. Ecco la probabile formazione di Pioli per il 2023/24 con i nuovi acquisti LEGGI TUTTO