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    Milan: trovato l’accordo col Chelsea. Pulisic in rossonero per 20 milioni

    Dopo Loftus-Cheek, un altro giocatore dei Blues arriva a Milanello. Il 24enne statunitense con passaporto croato voleva fortemente il Diavolo e firmerà un quadriennale

    Accordo raggiunto tra Milan e Chelsea per il passaggio a titolo definitivo in rossonero di Christian Pulisic, 24 anni. Mancano solo gli ultimi dettagli da limare, agli inglesi andranno 20 milioni di euro mentre il giocatore dovrebbe firmare un quadriennale. Lo statunitense di passaporto croato, pagato 64 milioni dai Blues quando lo presero dal Borussia Dortmund, è il jolly d’attacco che Stefano Pioli desiderava, potendo giocare su entrambe le fasce ma anche centralmente. È il secondo giocatore del Chelsea ad approdare al Diavolo in pochi giorni dopo Ruben Loftus-Cheek. La trattativa andava avanti da qualche settimana ma oggi è arrivata l’accelerata decisiva. LEGGI TUTTO

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    Alice, gli affari, la famiglia: i legami tra Morata e l’Italia

    Nella trattativa per l’attaccante spagnolo giocano un ruolo importante anche gli affetti e gli interessi che legano Alvaro al nostro Paese

    Se la scelta poggiasse su basi esclusivamente economiche, probabilmente avrebbe già deciso: dall’Arabia – l’Al Ettifaq di Steven Gerrard per la precisione – gli hanno offerto oltre 30 milioni di stipendio a stagione, una delle tante offerte indecenti che il mondo del petrolio sta recapitando a macchia di leopardo in Europa negli ultimi tempi. Alvaro Morata però è ancora in Europa, e parrebbe proprio che abbia intenzione di restarci. Intanto oggi inizia la stagione del suo Atletico Madrid, col primo allenamento, ma se davvero salutasse i Colchoneros rimarrebbe nel nostro continente, cambiando il colore delle strisce verticali: dal bianco e rosso al rosso e nero. LEGGI TUTTO

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    Mercato e rinnovo: l’Inter scommette su Calhanoglu. Ora è chiamato a essere leader

    Senza Brozovic, società e Inzaghi consegnano le chiavi del centrocampo nerazzurro al turco, che dovrà essere carismatico e pronto al sacrificio per costruire una mediana devastante con Barella e Frattesi. Sarà ufficialmente il nuovo regista, dopo esserlo diventato a sorpresa l’anno scorso. E già si allena duramente per non tradire la fiducia

    Una porticina di qua e una di là: lui corre, prima a sinistra e poi a destra, per evitare che i palloni entrino in rete, in scivolata. Poi uno slalom palla al piede, con doppi passi e tocchi di suola, prima di calciare in porta. Infine, lavoro atletico: salti a due piedi, cambi di direzione, scatti. C’è tutto il nuovo Calhanoglu negli allenamenti postati dal turco nelle storie Instagram: dedizione assoluta, a maggior ragione dopo il rinnovo di contratto fino al 2027. LEGGI TUTTO

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    Vendere e ricostruire: dagli addii top allo scudetto, il marchio che Giuntoli porta da Napoli

    Le priorità che trova alla Juventus sono l’urgenza di piazzare gli esuberi e la probabile rinuncia obbligata ad alcuni big: le stesse che l’hanno portato ad affermarsi col club partenopeo. Grazie alla capacità di scegliere i mattoni giusti da cui ripartire 

    L’insediamento di Cristiano Giuntoli si intreccia, sicuramente non casualmente, con le strategie obbligate che la Juventus sta mettendo su strada per esigenze di bilancio: vendere per ricostruire. Una linea che il dirigente ha portato all’eccellenza a Napoli, riuscendo nella missione evidentemente complessa di coniugare la sostenibilità economica con la competitività, fino a vincere lo scudetto nell’anno di rinunce importanti. Ovvero l’obiettivo necessario ma tutt’altro che banale a cui è chiamato ora anche nella sua reincarnazione juventina.  LEGGI TUTTO

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    Morata con Giroud? Sì, ma a certe condizioni. Alvaro, suggestione trequarti

    I due hanno giocato insieme già al Chelsea e potrebbero rifarlo in caso di necessità, ma il Milan di base rimarrà con un sistema di gioco a una punta sola. Lo spagnolo, però, potrebbe agire anche da regista offensivo e magari da vice Leao…

    Il punto di partenza è che non sarebbe una novità. Alvaro Morata ha già condiviso lo spogliatoio e un pezzo d’attacco con Olivier Giroud. Salto indietro ai tempi del Chelsea, da gennaio 2018 a gennaio 2019. In queste ore torna d’attualità il tema di un’eventuale convivenza, con il Milan che ha deciso di puntare sullo spagnolo per dare a Pioli un altro “9”. Ma oggi come giocherebbe Morata in rossonero? LEGGI TUTTO

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    Lazio, ecco la nuova maglia: celebra lo scudetto del ’74, a 50 anni dalla vittoria

    Sono state presentate le nuove divise per il prossimo campionato e si ispirano a quelle dello scudetto della squadra di Maestrelli

    Un tour di Roma. Nella tarda mattinata di venerdì la Lazio ha presentato le maglie per la stagione 2023-24. Le nuove divise vogliono richiamare quelle di 50 anni fa esatti (1973-74), quando i biancocelesti vinsero il loro primo storico scudetto guidati da Tommaso Maestrelli. Svelate la prima e la seconda maglia: quella casalinga è celeste con collo a V, quella da trasferta, invece, sarà blu navy. La terza dovrebbe avere una base bianca con rifiniture celesti. Per quanto riguarda la Champions League, invece, la Mizuno sta ideando un completo nero. Ma verranno presentate solo nelle prossime settimane.

    l’evento e le reazioni—  Lazio e Mizuno hanno organizzato una serie di iniziative in giro per la Capitale per promuovere l’uscita delle nuove divise. Quattro gli appuntamenti, in luoghi diversi del centro: il Lazio Style di via di Propaganda (vicino a Piazza di Spagna), il Pantheon, Piazza Navona e Fontana di Trevi hanno fatto da cornice all’iniziativa. A mostrare al popolo biancoceleste le nuove magliette sono stati Ciro Immobile, che indossava quella celeste, e Nicolò Casale, al quale invece è stata affidata quella blu. La Lazio, con un comunicato sul sito ufficiale, ha sottolineato che per celebrare la ricorrenza del primo scudetto “le maglie della prossima stagione sono ispirate a quella iconica squadra guidata da Tommaso Maestrelli”. In realtà, benché i tifosi abbiano ampiamente apprezzato i disegni, emerge anche una certa perplessità sulla realizzazione dell’idea: colletto a V e bordini bianchi a parte, la maglietta, specie per la tonalità del celeste, è lontana da quella del 1974. Non solo: nella serata di giovedì erano circolate alcune foto nelle quali erano ritratte le divise. Il club aveva quindi pubblicato sui social un post con una foto di Bob Woodward e Carl Bernstein, i cronisti del Washington Post che 40 anni fa costrinsero alle dimissioni il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, svelando lo scandalo Watergate. L’immagine era accompagnata dalla scritta “Saranno biancocelesti? Non possiamo escluderlo. Due anni fa il giorno prima erano verdi…”. Si faceva riferimento a uno scherzo fatto due anni fa dal marketing biancoceleste che fece circolare la notizia che le divise sarebbero state verdi. In realtà erano eco-sostenibili, cioè green. Questa volta però le anticipazioni erano vere, e hanno spiazzato e infastidito la società. LEGGI TUTTO