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    “Osimhen vale…” la richiesta pazzesca del Napoli spaventa anche il Psg!

    PARIGI (Francia) – Il nome di Victor Osimhen è tra i nomi più discussi tra i top club del calciomercato, per il nigeriano non solo lusinghe dalla Premier League e Bundesliga ma anche dalla Ligue 1. Infatti “Le Parisien” riporta di un interessamento da parte del Paris Saint-Germain verso l’attaccante del Napoli ma il patron Aurelio De Laurentiis è pronto a combattere. Sempre il portale francese riporta che il presidente dei campioni d’Italia avrebbe fissato la base d’asta per il suo attaccante a 180 milioni di euro per liberarlo, cifra alla quale i campioni di Francia non sarebbero predisposti a discutere. Inoltre sempre De Laurentiis, durante la presentazione del nuovo allenatore Rudi Garcia, aveva accennato ad un possibile prolungamento di contratto della sua stella del suo giocatore, attualmente legata fino a giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    Roma, Petrachi dovrà restituire il risarcimento da 5 milioni.

    Ribaltata il appello la sentenza che aveva riconosciuto all’ex dirigente il pagamento in seguito al licenziamento nel 2020

    Gianluca Petrachi dovrà restituire alla Roma il risarcimento da 5 milioni ricevuti all’inizio del 2021. La Corte d’Appello ha infatti ribaltato la sentenza di primo grado, che aveva riconosciuto all’ex direttore sportivo giallorosso il licenziamento per giusta causa, accogliendo il ricorso presentato dal team legale del club dei Friedkin. Le motivazioni del giudice non sono ancora note, ma la sentenza è esecutiva: ciò vuol dire che l’ex dirigente dovrà versare immediatamente i soldi incassati in precedenza. Nel 2019 Petrachi si era legato ai giallorossi firmando un triennale, ma il rapporto con l’allora presidente James Pallotta si era interrotto bruscamente dopo neanche un anno.

    la causa—  Petrachi, dopo essere stato licenziato dalla Roma, aveva intentato una causa verso la società sostenendo che il rapporto fosse stato interrotto senza una giusta causa. Una versione condivisa dal tribunale del lavoro di Roma, ma sconfessata dalla Corte d’appello. I giallorossi, che in primo grado erano stati condannati a pagare 5 milioni di risarcimento più 100mila euro di danni d’immagine e spese processuali, hanno sempre motivato la decisione di essersi separati dal dirigente a causa di una serie di condotte inappropriate tenute durante il lockdown. Inoltre a Petrachi è stato imputato di essersi rivolto al presidente Pallotta utilizzando toni offensivi, oltre ad aver rilasciato dichiarazioni pubbliche aventi ad oggetto pesanti critiche nei confronti della società. LEGGI TUTTO

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    Danso, un muro austriaco per il Napoli? Chi è l’uomo che può sostituire Kim

    Classe 1998, 190 cm di altezza, è il giocatore che con la maglia del Lens ha vinto più contrasti in Ligue 1 

    Tutto è cominciato da una mail. Inviata, anzi partita, dal profilo di suo fratello. Da quel momento Kevin Danso non si è mai fermato. Ogni anno un passo in avanti, ogni stagione ha strappato sempre più complimenti. Si è trasformato, ha accettato di separarsi ancora giovanissimo dalla famiglia, per diventare calciatore.  LEGGI TUTTO

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    Le trattative private della Lega con Dazn, Sky e Mediaset slittano a giovedì 29

    Inizialmente prevista per lunedì 26, la giornata cruciale per la vendita dei diritti tv dei prossimi 3 o 5 anni sarà probabilmente rimandata di 72 ore. Venerdì 30 l’assemblea della Serie A

    L’attesa giornata nella quale si svolgeranno le trattative private tra la Lega Serie A e i broadcaster (Dazn, Sky e Mediaset) interessate ai diritti tv per i prossimi 3 o 5 anni del nostro campionato dovrebbe slittare di 3 giorni, da lunedì 26 a giovedì 29. Il giorno dopo, venerdì 30, è invece in programma l’assemblea delle società della massima serie dove saranno aperte le offerte in busta chiusa consegnate la sera prima. In via Rosellini stanno lavorando sugli ultimi dettagli (per esempio la location) della giornata chiave per il futuro del calcio italiano: il cambio di data si è reso necessario per armonizzare le agende delle tante persone coinvolte in una giornata di trattative fiume. Dai vertici della Lega, ai membri della commissione passando per i vertici dei 3 broadcaster.

    PROTAGONISTI—  Per la Lega la trattativa sarà portata avanti dalla commissione scelta dall’assemblea della scorsa settimana: ne fanno parte i rappresentati di Napoli (il presidente De Laurentiis), Lazio (il presidente Lotito), Inter (l’avvocato Capellini), Atalanta (l’a.d. Luca Percassi) e Udinese (il vice presidente Campoccia). Con loro ci sarà l’a.d. di via Rosellini, De Siervo.   LEGGI TUTTO

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    Magie e infortuni, promesse e cattivi pensieri: Juve e Di Maria, un anno insieme tra luci e ombre

    Non era iniziata benissimo, dopo un lungo corteggiamento estivo a cui era seguito però uno sbarco messianico insieme a Pogba che faceva sperare in tutt’altro. Per il Fideo e per la Juve

    Forse non tutti pensavano fosse amore, di certo non si è rivelato molto più di un calesse. L’accelerata per il ritorno di Angel Di Maria al Benfica, a due settimane dal suo post di addio alla Juventus, è il momento per tirare una riga sull’esperienza a Torino del Fideo, prima della scadenza formale (il 30 giugno) di un vincolo apparso a lungo come un modo di fare un pezzo di strada insieme, molto più che un matrimonio vero. LEGGI TUTTO

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    Gli insulti a Taylor costano caro a Mou: 4 turni di squalifica! Tifosi: vietata una trasferta

    Il portoghese sanzionato per offese a uno degli ufficiali di gara. Dopo la finale di Europa League il club giallorosso multato per un totale di 55.000 euro e costretto a ripagare alla federazione ungherese i danni provocati dai propri tifosi

    Tanto tuonò che piovve. Anzi, è arrivata una vera e propria tempesta. Come si ipotizzava, la Uefa ha avuto la mano durissima con José Mourinho, comminandogli 4 giornate di squalifica dopo le parole ingiuriose e gli insulti rivolti all’arbitro Taylor al termine della finale di Europa League contro il Siviglia. Non basta. La Roma avrà una multa da 50 mila euro per il comportamento dei propri tifosi durante il match (fumogeni e bomboni) e una da 5 mila euro per una condotta impropria da parte della squadra. Inoltre, entro trenta giorni il club giallorosso dovrà contattare la federazione ungherese per il risarcimento dei danni all’impianto causati dai propri sostenitori. 

    Una sentenza choc che la Roma appellerà, anche se le parole dell’allenatore portoghese, alla fine del match, furono senz’altro molto forti. “L’arbitro sembrava spagnolo”, “Speriamo che il prossimo anno vada a fare le sue cagate in Champions League” (così non lo avrebbe incontrato, visto la squadra di Mou giocherà in Europa League, ndr). Il finale, poi, è stato clamoroso, visto che Mourinho ha di nuovo accusato l’arbitro Taylor nel garage dello stadio, gridandogli più volte: “You are a fucking disgrace”, “Non hai una puta vergogna nella puta faccia”, “fuck off”. Insomma, un vero e proprio terremoto, che sarebbe già bastato di per sé a mettere il club giallorosso sotto i riflettori, in modo poco commendevole. Il giorno dopo, però, a livello d’immagine la situazione è peggiorata, perché diversi facinorosi tra i tifosi della Roma, incontrando Taylor e la sua famiglia all’aeroporto di Budapest, hanno offeso e lanciato acqua (uno anche una sedia) verso il direttore di gara, tanto che uno è stato anche fermato dalla polizia. Le immagini rilanciate dal web sono state devastanti, e molti hanno pensato che le gravi accuse di Mourinho abbiano contribuito ad accendere gli animi. La Roma stessa comunque, il giorno successivo alla finale, in un comunicato aveva rimarcato gli errori del direttore di gara inglese. Ma che la Uefa abbia varato una linea dura lo si capisce anche dalla seconda parte della sentenza, riguardante la semifinale di andata contro il Bayer Leverkusen. Al club sono stati comminati altri 30 mila euro di multa e la parziale chiusura della tribuna nord e ovest, per complessivi 6000 posti, per la prossima partita interna di Coppa: tutto questo per lanci di oggetti. Inoltre è arrivata una ulteriore multa da 32.500 euro per accensione di fumogeni, più 18 mila euro per ostruzione delle vie d’accesso. E poco consola che per la gara di ritorno, anche il Bayer sia stato condannato a 30 mila euro di multa e la chiusura di un settore da 5.000 posti per lancio di oggetti, 18 mila euro per il blocco delle vie d’accesso e 13 mila euro per l’ingresso in campo dei tifosi a fine match. La vera caporetto, però, è della Roma, che perderà il suo allenatore per la maggior parte dei suoi match della prima fase a gironi. D’altronde il presidente Ceferin due giorni fa era stato chiaro: “Si è andati troppo oltre. Bisogna punire il bullismo contro gli arbitri”. E se si pensa che la panchina giallorossa, dall’avvento dell’era Mou, ha avuto 22 cartellini rossi fra campionato e coppa, l’impressione è che la misura dei vertici (per il momento Uefa) sia colma. In attesa, ovviamente, dell’appello. LEGGI TUTTO