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    Un giorno in fattoria con Baschirotto: “Dal trattore a Coverciano”

    Siamo andati a trovare il difensore-cult: “A fine carriera tornerò per portare avanti quello che i miei hanno costruito. A Lecce ho le chiavi dello stadio così posso andare presto in palestra. Vi racconto dell’esultanza coi muscoli, intanto volete vedere la macchina dei pomodori?”Tuta da lavoro gialla e verde, scarpe da ginnastica e il solito ciuffo impeccabile. Il ragazzone che passeggia tra le stalle è lo stesso che, lo scorso 9 giugno, era in ritiro con la Nazionale di Roberto Mancini. “Pensavo che non mi sarebbero serviti gli abiti borghesi, così non li ho portati. Volete sapere com’è finita? I miei compagni giravano in camicia e io ero l’unico con la felpa azzurra dalla mattina alla sera. In fondo, però, mi piaceva da matti…”. Federico Baschirotto ci apre le porte della sua fattoria, il posto dove è cresciuto e ha imparato l’arte del sacrificio. LEGGI TUTTO

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    Baggio e gli allenatori, i rapporti difficili di un fuoriclasse ingombrante

    Da Lippi a Sacchi, il Divin Codino ha sempre rappresentato un dilemma per i tecnici che lo vivevano con insofferenza. L’unico che l’ha capito è stato MazzoneDiscutere Roberto Baggio – dissertare sulla sua funzionalità negli schemi della squadra, talvolta litigarci, ogni tanto accettarlo per il furor di popolo provocato e per il quieto vivere – è stato un esercizio molto praticato da (quasi) tutti gli allenatori che il nostro ha incrociato nel suo percorso. LEGGI TUTTO

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    Tredici milioni per comprare una partita: panico al Milan, hanno arrestato il terzino

    Fu uno dei colpi di Farina nell’estate del 1983, era uno dei migliori esterni destri d’Europa ma custodiva un atroce segreto poi venuto a galla. E quando si presentò la polizia con le manette…La confessione arrivò con una telefonata. “… ho comprato la partita”. Giussy Farina, incassata la notizia, si sentì mancare. “Eric, dici sul serio?”. Ci fu una lunga pausa. “Sì presidente, io e i miei compagni…”. Farina era sconvolto. Fino all’ultimo aveva pensato alla solita tempesta in un bicchiere d’acqua. “E xe tute bae”, aveva assicurato nei giorni precedenti ai dirigenti del Milan. No, non erano frottole. LEGGI TUTTO

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    Juve, meno di un mese al raduno: 8 nodi da sciogliere tra società e mercato

    Martedì colloquio fra Allegri e Manna per fare un punto mercato, ora per Max è tempo di vacanze in Sardegna. Ma in un clima di generale incertezza dopo la super offerta piovuta al tecnico bianconero dall’Arabia Saudita, nulla si può drasticamente e definitivamente escludere, in casa Juve. L’allenatore sta ragionando, forse attende un ulteriore rilancio, fatto sta che ancora non si è pubblicamente esposto. LEGGI TUTTO

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    “A Torino mi sento a casa” ma Cuadrado lascia la Juve: ecco perché

    Il prolungamento per un altro anno del colombiano, in scadenza di contratto, sarebbe costato circa 3-4 milioni lordi, troppi di fronte ad altre soluzioni che consentono un risparmioPochi calciatori, come Cuadrado, possono rappresentare l’ultimo decennio di successi della Juventus. La storia del colombiano s’intreccia con quella del club bianconero, fino a rappresentarne alcune tappe significative della storia recente. Basti pensare che il mancato arrivo dell’esterno colombiano fu uno dei principali motivi che portarono ai dissidi tra Conte e la società nell’estate 2014, e dunque alla separazione. Quasi dieci anni dopo, Juan saluta da senatore, dopo aver scritto pagine importanti nella Juve allegriana e non solo: con 314 gettoni è il terzo straniero che accede di diritto alla speciale classifica dei calciatori più presenti nella storia del club, dopo Pavel Nedved (327) e David Trezeguet (320). LEGGI TUTTO