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    Marotta: “Scudetto, Juve favorita: ecco perché. E non c’è solo l’Inter”

    “È una corsa alla pari con la Juve, loro sono avvantaggiati dal pianificare la settimana meglio di noi, anche se partecipare alla Champions è motivo di orgoglio e di stimolo”, sono le parole del’ad dell’Inter Beppe Marotta, che ai microfoni di Italia 1 ha fatto il punto sulla corsa allo Scudetto che vede attualmente la Juve in testa alla classifica con un partita in più rispetto ai nerazzurri.
    “La Juve vuole sottovalutarsi”
    “Non giocare in settimana significa ridurre il rischio di infortuni ed è un dato di fatto, poi se vogliono sottovalutarsi e dire che il loro obiettivo è il 4° posto è riduttivo”, ha dichiarato l’ex dirigente della Juve nel prepartita di Supercoppa. Quando si parla di Inter, Juventus e Milan si parla di squadre che devono sempre lottare per la vittoria e loro lo stanno facendo nel migliore dei modi. Sono assolutamentefavoriti, come noi, il Milan sta recuperando, da qui alla fine vedremo un bel finale di campionato”. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Tiago Djalò è della Juventus: contratto e cifre

    TORINO – “Tiago Djaló è un nuovo giocatore della Juventus. Il difensore portoghese, classe 2000, arriva in bianconero a titolo definitivo dal LOSC Lille e firma un contratto che lo lega ai nostri colori fino al 2026”. In una nota diramata sul proprio sito ufficiale, il club bianconero annuncia l’arrivo del 24enne lusitano, che in Italia ha vestito la maglia del Milan.

    Djalò, le caratteristiche

    Nella nota, la Juventus offre una disamina delle caratteristiche tecniche del calciatore che, dopo aver superato le visite mediche, andrà a sostituire numericamente nella rosa a disposizione di Massimiliano Allegri Dean Huijsen, recentemente ceduto in prestito alla Roma: “Alto un metro e novanta, Tiago è un difensore centrale che ama i duelli ed è forte fisicamente, ma allo stesso tempo è abile a impostare l’azione visti i suoi trascorsi nelle Giovanili da centrocampista difensivo”. LEGGI TUTTO

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    Serie A, il futuro secondo Casini: “Turno all’estero e Supercoppa in India”

    In occasione del Social Football Summit a Riad Lorenzo Casini ha toccato diversi temi riguardanti il campionato italiano. Il presidente della Lega Serie A ha parlato di quanto sia stato importante esportare la Supercoppa Italiana, la cui finale si giocherà questa sera tra Inter e Napoli in Arabia Saudita: “Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington. l’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa e guardando quello che il Paese sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci. Come Serie A, non chiediamo solo al mercato arabo. C’è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali ma che diventano diplomatiche. Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano”.
    Casini: “Final Four di Supercoppa? Società soddisfatte”
    Successivamente, tornando sulle Final Four di Supercoppa: “Le società mi dicono che sono molto soddisfatte. Tenuto conto che era la prima volta che sperimentavamo questo format a final four, tutto si può migliorare però siamo soddisfatti di come è andata. La scelta fatta negli anni scorsi aveva una logica e in questo senso per il futuro gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo in cui avrebbe senso andare, pensando agli investimenti per i Mondiali 2026. Poi c’è l’India dove non andremo a giocare a cricket, ma è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero che ci ha provato a giocare. In assemblea non ne abbiamo ancora parlato, ma non sottovaluterei anche l’Italia dove sperimentare dei luoghi in final four”. LEGGI TUTTO

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    Soulé, pomeriggio tra ex Juve: foto social con Dybala e Paredes

    “Calcia come Maradona o Zico”. “Determinato e cocciuto”. Commenti e paragoni si sono sprecati per Matias Soulé dopo il gol realizzato contro il Cagliari. Un gioiello su calcio di punizione con una traettoria imparabile per Scuffet e ha ricordato quelle di Paulo Dybala o Messi. Stesso piede forte (il mancino) e stessa nazionalità, quella Argentina, ad accomunare i tre talenti anche amici fuori dal campo (con Leo ha avuto la possibilità di allenarsi con la Seleccion). Il classe 2003 sta stupendo tutti – compreso Ranieri che l’ha elogiato al termine della partita – in questa stagione per la sua continuità: 9 gol in campionato fino a questo momento e una crescita esponenziale nel modo di giocare ed essere decisivo, in questo si frega le mani la Juve (proprietaria del cartellino). A proposito di bianconeri, Matias ha messo sui social una storia assieme a due argentini e amici, con un passato (recente) alla Vecchia Signora.
    Soulé e la foto con Paredes e Dybala
    I due amici sono proprio Paredes e Dybala. I due argentini, ora alla Roma, hanno incontrato proprio Soulé e hanno passato un pomeriggio insieme in casa. Una foto che ha postato il classe 2003 sul suo profilo Instagram dove ha taggato i colleghi e inserito anche l’emoji della mano che formano un cuore. Un legame importante con la Joya sin dai tempi in bianconero così come con Leandro, suo compagno alla Juve nella scorsa stagione. Un momento di tranquillità dopo il weekend. Un riposo meritato dopo le partite, condito dai sorrisi per i risultati ottenuti dalle rispettive squadre (giallorossi vittoriosi col Verona e il tris del Frosinone al Cagliari). LEGGI TUTTO

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    Juve, come sta Chiesa: prognosi ancora incerta. E l’ipotesi Bernardeschi…

    Con la finestra del mercato invernale che si sta per chiudere, mancano appena 11 giorni al primo febbraio quando alle 20 suonerà il gong, la Juventus resta vigile e attiva sia in fase di uscita che di entrata. Cominciamo dalla situazione di Djalò. Il difensore portoghese, dopo essere atterrato in Italia, ha svolto al J Medical le consuete visite di rito che lo porteranno a firmare il contratto con il club bianconero sino al 2028.
    Per lui inizierà un periodo di ambientamento con la nuova squadra di Massimiliano Allegri, mirato a completare il recupero dall’intervento al legamento crociato del ginocchio subito a marzo. E in questa seconda parte di stagione dovrebbe già anche fare il suo esordio. Il lusitano, un gigante destinato a rappresentare uno dei pilastri del muro bianconero per la prossima annata insieme alle altre torri Danilo, Bremer e Gatti, è costato 3.5 milioni più bonus a fronte di determinati risultati sportivi individuali e collettivi, oltre al 10 per cento che dovrà essere corrisposto ai francesi in caso di futura vendita. Ma non basta. LEGGI TUTTO

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    Vinicius, solidarietà a Maignan: “Sempre con te. Rammarico per chi usa parole vuote”

    Quanto successo sabato sera al Blu Energy Stadium con gli insulti razzisti a Maignan sta ormai diventando una piaga sociale troppo frequente negli stadi e sui campi da calcio. Non è la prima volta che accade e in questi giorni in tanti stanno mostrando il loro sostegno al portiere del Milan. Dalla Politica a Gravina fino ai compagni di squadra, l’arbitro Maresca o lo stesso Rabiot, centrocampista della Juventus. Giorno dopo giorno continuano ad arrivare messaggi di vicinanza all’estremo difensore anche da chi ha subito, e non tanti mesi fa, lo stesso trattamento, ovvero Vinicius Jr del Real Madrid.
    Vinicius, il messaggio a Maignan
    L’esterno brasiliano contro il Valencia ha subito lo stesso trattamento di Maignan a Udine. Cori, ululati e quei beceri “buuu”, gli stessi da cui si è sentito offeso il portiere rossonero tanto da spingerlo a mandare un segnale lasciando il campo per qualche minuto. Al termine della partita il francese ha postato un lungo messaggio, ripreso anche da Vinicius, che ha voluto a sua volta rispondere e mostrare il suo sostegno al collega: “‘Semplicemente parlare non cambierà nulla’ Queste sono le parole di Maignan. È tempo di imprigionare i razzisti in modo che si vergognino di quello che sono. Ringrazio coloro che sostengono realmente la nostra lotta e mi rammarico di coloro che si presentano solo con parole vuote per guadagnarsi la simpatia della stampa. Sempre con te, Maignan”. Anche l’Udinese ha voluto mandare un segnale e ha precisato i proveddimenti verso chi ha fatto i cori… LEGGI TUTTO

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    Juve, Scudetto “(im)possibile”: da Yildiz a Vlahovic e Danilo, i messaggi

    Vittoria di carattere, personalità, arrivata in maniera netta. La Juventus batte per 3-0 il Lecce al Via del Mare, scavalcando l’Inter e trovando così la vetta della classifica. Un successo importante, che ha infuso grande voglia da parte di tutto il gruppo bianconero. E se Massimiliano Allegri, nel post gara, ha detto di credere nell’impossibile, nei post social della squadra il messaggio sembra essere arrivato forte e chiaro.
    Juve, il messaggio Scudetto di Vlahovic
    A partire da Dusan Vlahovic, mattatore del match contro i giallorossi. Un post su Instagram dove rimarca: “Testa dura, spalle larghe, cuore grande. Grande atmosfera anche questa sera, congratulazioni a tutta la squadra e grazie ai tifosi. Ci attende ancora un lungo cammino, ma insieme possiamo arrivare lontano”. E a concludere il post “No fear of heights”, ovvero “Nessuna paura dell’altezza”, in riferimento al raggiungimento della vetta della classifica. Eppure Vlahovic non è stato l’unico a esternare sui suoi social il grido di battaglia per la lotta Scudetto… LEGGI TUTTO

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    Mihajlovic, la moglie rivela: “Era all’oscuro di tutto. E quell’ultima frase…”

    Mihajlovic, le confessioni della moglie a Verissimo
    “Per me è stato un anno difficile”, ha ammesso Arianna a Silvia Toffanin. Poi ha proseguito: “I primi mesi, dopo la morte di Sinisa, ero veramente scioccata e non riuscivo a fare nulla. Piano piano, con l’aiuto di un professionista sto cercando di elaborare il lutto. Il mio analista mi ha detto: “Arianna hai due possibilità: puoi vivere o morire”. Io ho scelto di vivere e voglio ricordare in ogni momento mio marito”. La Rapaccioni ha poi svelato alcuni particolari riguardanti la malattia del marito: “Io mi ero accorta della sua stanchezza, perché si riposava il pomeriggio ed era una cosa che non faceva mai. La cosa che mi fa più male è che lui non ha detto nulla a nessuno per due giorni. L’idea che lui stesse in una camera per due giorni senza condividere questa sofferenza mi ha fatto stare male. Quando mi ha telefonato io ho pensato subito a qualche offerta di lavoro. Lui bruscamente mi ha chiamato e ha detto “amore ho la leucemia””… LEGGI TUTTO