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    Napoli-Mondiale per club, se esci ti Cancelo: Barcellona avanti, Juve in Usa

    Barcellona-Napoli: la diretta

    1′ – Iniziato il match di ritorno degli ottavi di Champions tra Barcellona e Napoli, si riparte dall’1-1 del Maradona

    4′ – Subito occasione Napoli con Osimhen che a tu per tu con ter Stegen si divora il vantaggio. Il nigeriano era comunque partito in fuorigioco

    9′ – Ci prova Fermin. Lo spagnolo classe 2003 calcia di poco a lato alla destra di Meret

    12′ – Ancora Fermin a impensierire il portiere del Napoli. Il centrocampista blaugrana si lancia nell’uno contro uno con Meret, ma soffre la marcatura difensiva e calcia alto

    14′ – Questa volta non sbaglia! Fermin Lopez firma il vantaggio: 1-0 Barcellona. Il giocatore raccoglie l’assist di Cancelo e calciando nei pressi del dischetto sblocca le marcature

    16′ – I blaugrana raddoppiano con Cancelo! Contropiede inarrestabile dei padroni di casa, che colpiscono il palo con Raphina e vanno poi a segno con l’ex Juve che si trova al posto giusto al momento giusto

    18′ – Proteste del Napoli per l’intervento di Christensen su Lobotka: lo slovacco è rimasto a terra dopo lo scontro. L’azione ha visto Osimhen lanciarsi verso la porta avversaria, difesa da Ter Stegen con un grande reazione di piede, ma anche in quella occasione il nigeriano era in offside

    18′ – L’arbitro ammonisce il difensore danese per il fallo su Lobotka

    25′ – Ancora Cancelo! Il portoghese si ricava lo spazio per il tiro ma non trova la porta

    29′ – Il Napoli torna in partita! Rrahmani segna il gol dell’1-2. Il difensore kosovaro riceve palla da Politano e la insacca alle spalle di Ter Stegen.

    35′ – Di Lorenzo vicino al pareggio! Gli uomini di Calzona non intendono cedere la scena al Barcellona. Il terzino azzurro colpisce di testa e costringe il portiere blaugrana a sbracciarsi.

    44′ – Ammonito Yamal per fallo su Mario Rui

    46′ – Giallo anche per Juan Jesus. Il centrale brasiliano decidere di spendere il fallo su Gundogan per impedire la ripartenza del Barca

    47′ – Spavento Napoli. Grande confusione in area, con il Barcellona che cerca lo spazio per il tiro. Brava la formazione ospite a difendere 

    Fine primo tempo – Lo aveva detto Xavi prima della gara di andata al Maradona. Barcellona e Napoli sono due squadre simili, con due trascorsi simili e un pronostico da 50 e 50. Non sembrava questa la sorte della gara nella prima mezz’ora di gioco, con i blaugrana in pieno controllo del match e il doppio vantaggio firmato Lopez e Cancelo nel giro di due minuti. Poi il Napoli ha fatto la voce grossa, e dopo aver accorciato le distanze con Rrahmani ha insistito alla ricerca del pareggio. 3-2 il parziale complessivo

    Si riparte – Squadre di nuovo in campo

    48′ – Kvaratskhelia vicino al pareggio! Il georgiano calcia di destro e sfiora il secondo palo alle spalle di Ter Stegen

    54′ – Il Barcellona risponde con Rafinha! L’esterno brasiliano raccoglie l’assist di Cancelo in area e calcia in porta. Meret respinge

    57′ – Arrembaggio del Napoli nella metà campo avversaria. Gli uomini di Calzona a caccia del 2-2

    61′ – Barcellona, si cambia: Fuori Fermín López, dentro Sergi Roberto. Esce anche Christensen, al suo posto Romeu

    63′ – Ammonito Traore per fallo su Cancelo

    64′ – Cambio anche per il Napoli: Lindstrom al posto di Politano. Dentro anche Olivera al posto di Mario Rui

    67′ – Giallo per Olivera. Entrata in ritardo dell’uruguaiano ai danni di Yamal

    67′ – Meret dice no a Rafinha! Ottima reazione del portiere del Napoli sul tiro del brasiliano

    68′ – Barcella a segno ma il direttore di gara ferma tutto per fuorigioco. Dopo l’ottima respinta di Meret sul colpo di testa di Lewandowski, Sergi Roberto calcia in porta ma la palla trova la deviazione prima di Araujo e poi di Yamal. Quest’ultimo in posizione irregolare

    72′ – È il Barcellona a fare la partita adesso. I blaugrana conducono l’assedio contro la difesa azzurra e costringono i difensori ospiti agli straordinari

    74′ – Ancora Meret a salvare il parziale. Il portiere respinge sul tiro dal limite di Gundogan

    78′ – Calzona richiama Traore: dentro Raspadori

    80′ – Lindstrom! Il danese vicinissimo al gol. Il suo colpo di testa sfiora il palo. Si dispera Calzona

    82′ – Gol del Barcellona! Lewandowski per il 3-1. Il polacco ritrova il doppio vantaggio trasformando un gran servizio di Sergi Roberto

    89′ – Traversa di Olivera! L’uruguaiano riceve palla da Kvaratskhelia e calciando di prima colpisce il legno. Il Napoli non molla e prova a riaprire la qualificazione. Inclusa quella per il prossimo Mondiale per club

    91′ – Kvaratskhelia! Gran tiro del georgiano che esce di pochissimo alla destra di Ter Stegen

    Finisce qui! Il Barcellona si qualifica ai Quarti di Champions League. Il Napoli porta a casa un’ottima prestazione, ispirato probabilmente dall’altra posta in palio: la qualificazione al Mondiale per Club. Un risultato che strappa dunque un sorriso ad Allegri, ancora in corsa per la prossima e inedita formula del torneo Fifa. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis sulle dimissioni di Sarri: “Troppo facile, gesto da perdente”

    “La decisione di Sarri mi ha stupito. Troppo facile dare le dimissioni”. Sono le parole di Aurelio De Laurentiis, che ai microfoni Mediaset ha detto la sua in merito all’addio alla Lazio da parte dell’ex allenatore del Napoli. Il patron degli azzurri si è detto sorpreso della decisione del tecnico – sulla panchina dei partenopei dal 2015 al 2018 – di interrompere il rapporto con il club presieduto da Claudio Lotito.
    “Non si lascia la squadra a pochi mesi dalla fine”
    “La sua decisione mi ha molto stupito, perché quando non si è più agli albori della carriera da allenatore ci si deve assumere le proprie responsabilità e portarle a termine fino alla fine – ha dichiarato De Laurentiis – . Troppo facile dare le dimissioni. Ovviamente non conosco i motivi interni di questa decisione, ma sia lui sia Lotito dovevano trovare insieme una soluzione. Non si lascia una squadra a pochi mesi dalla fine del campionato. Chi da le dimissioni è un perdente”, ha concluso il presidente del Napoli.
    De Laurentiis a Paramount Plus
    Nel pre-partita il presidente del Napoli ha affermato: ” Per noi stasera è importante passare il turno, soprattutto in vista del nuovo Mondiale per club. E in caso di vittoria confermo quanto già esternato, ovvero che darò più di 10 milioni ai calciatori”. LEGGI TUTTO

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    Bacigalupo, il portiere del Grande Torino e una vita lunga cent’anni

    Erano in undici: otto fratelli, di cui sette calciatori (due portieri e cinque giocatori di movimento), e tre sorelle. Pierino e Valerio, più giovane di sei anni, erano gli ultimi nati dei maschi. Il loro padre, Enrico “Richìn” Bacigalupo, aveva già fondato uno stabilimento balneare nella sua Vado, a due passi da Savona. Che poi per un certo periodo sarebbero diventati due: il Tivoli e il Lido Vadese. L’attività di famiglia, sin dagli Anni 10 del secolo scorso. Anche Valerio e i fratelli, fin da ragazzini, davano una mano. Tuttofare, sulla spiaggia. Ma anche bagnini. Con un fratello, Valerio salvò anche alcuni nuotatori in grande difficoltà, un giorno. Li riportarono a riva a uno a uno. «Sarebbero affogati, mio padre me lo raccontò tante volte», ci dice Paolo Bacigalupo. Figlio di Pierino. Il fratello maggiore che più di tutti si occupò della crescita di Valerio: «Erano vicini negli anni, così loro due facevano gruppo nel gruppo di famiglia».
    Impegno, sensibilità e generosità
    Il sangue, inteso come i valori morali, di Valerio e dei suoi fratelli e sorelle era la lezione dei genitori: impegno, sensibilità, generosità. Nel 1918 un rimorchiatore da demolire, ormeggiato alla bell’e meglio non lontano, per una mareggiata finì a riva e distrusse lo stabilimento dei Bacigalupo. Il proprietario del rimorchiatore era un imprenditore valdostano. Fu condannato, in tribunale. A quel punto Richìn Bacigalupo, se avesse voluto, avrebbe potuto richiedere un ingente risarcimento. Quell’uomo, disperato, si mise in ginocchio davanti a lui: «Lo prometto, vi pago a rete quando potrò, se no andiamo in rovina io e la mia famiglia». Implorò umanissima pietà. Il padre di Valerio Bacigalupo lo fece rialzare da terra: «Non voglio nulla. Ho costruito i bagni con i miei figli, ho tante braccia a disposizione e li ricostruiremo una seconda volta». Figlio di questo sangue morale era Valerio. Oggi sarebbe il suo compleanno: 100 anni. «Anche’u cusse femmu?». «Se vedemmu da u baci!». «Oggi cosa facciamo? Ci vediamo dai Bacigalupo». Si diceva così a Vado, già un secolo fa anni fa, come oggi. Ci incontriamo ai bagni dei Baci. Era tessuto sociale, erano tutti figli dei figli di Vado. Non era soltanto uno stabilimento balneare.
    Lo stabilimento intitolato a Valerio
    Nel 1951, due anni dopo la tragedia di Superga, Pierino intitolò lo stabilimento a Valerio. Valerio Bacigalupo “Daubaci”. Sempre, anche oggi, con il nipote Paolo al comando e l’ex giocatore del Genoa Roberto Arco a condurre il ristorante e il music bar. «Papà è mancato nel 2003. Lui faceva il mediano. Arrivò alle soglie della Serie A, poi fu frenato da un brutto infortunio. Ma erano ugualmente tutti palle di gomma, quei fratelli. A 70 anni, per sfida con gli amici di Vado, mio padre saltava ancora a piedi uniti sul bancone del bar, alto un metro. E poi sfotteva tutti in dialetto. Mi ripeteva che uno dei segreti loro era proprio il gran tempo passato in spiaggia a lavorare, correre… Avevano tutti un gran fisico già da ragazzini. Pettorali, addominali, cosce…. E Manlio lo educò da campione». Perché Manlio Bacigalupo, il fratello portiere di 17 anni più vecchio di Valerio, aveva vinto il primo scudetto del Torino nella sua prima stagione in granata, nel ‘28. Dopo quello revocato del ‘27. Oltre a due Coppe Italia con Genoa a Venezia. Poi Valerio, ingaggiato da Novo nel ‘45, ne avrebbe vinti 4 di scudetti col Grande Torino. Aveva cominciato nel Vado, come tutti i fratelli. Poi la Cairese, il Savona, il Genoa nel campionato di guerra del ‘44 e appunto il Toro. Anche Paolo ha giocato a pallone. A buon livello. «Fluidificante».
    Il pronipote Ricardo: portiere anche lui
    Suo figlio Ricardo, pronipote di Valerio, 14 anni, gioca nei Giovanissimi regionali del Città di Savona. Portiere, come il leggendario prozio. Anzi, al plurale: Valerio e Manlio. E anche Ricardo ha un modo spettacolare di interpretare le parate in tuffo. Valerio era celebre per le sue acrobazie. Un gatto volante. «Merito anche degli allenamenti in spiaggia». Faceva parte del “Trio Nizza” dalla zona in cui abitava, con Martelli e Rigamonti. Compagni, amici, scapoloni col sorriso sulle labbra, condividevano un piccolo appartamento. Sapevano divertirsi per come ci si poteva divertire nella povertà del dopoguerra: amicizie, svaghi semplici. Valerio in stanza conservava una sua foto incorniciata. Su cui aveva scritto di traverso: «A me stesso, con grande ammirazione». Un modo per caricarsi. Soltanto questo fine: perché era un ragazzo gioviale, umile e tutto fuorché presuntuoso. In ogni caso, sul prato, un campione. Anche della nostra Nazionale. «Oggi qui a Vado lo ricordiamo con un torneo giovanile che non è tanto un torneo, ma prima di tutto una festa per i suoi 100 anni: col sorriso, perché Valerio aveva quasi sempre un sorriso sulle labbra. Noi Baci siamo in prima fila nell’organizzazione». Dalle 14 e 30, le sfide under 15 tra Torino, Città di Savona, Vado e Quiliano-Valleggia. Poi dalle 19 e 30 l’evento si protrarrà “Dau Baci”, in riva al mare, tra cerimonie e una mostra storica in memoria di Valerio. Che riposa da 75 anni a Vado, insieme ai fratelli, alle sorelle, ai genitori. Paolo, Ricardo e la grande famiglia dei Baci e della comunità di Vado gli regaleranno una vita anche oggi nel ricordo che si reincarna, come tutti i giorni. L’aereo sorvolò Vado, di rientro a Torino da Lisbona. Valerio, da un finestrino, avrà osservato la spiaggia con un sorriso, anche se era il 4 maggio. Un secolo, correndo e saltando sugli stessi granelli di sabbia. LEGGI TUTTO

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    Martusciello: “Lazio, ora mettiamo l’elmetto. Immobile e Luis Alberto…”

    La Lazio esce sconfitta anche dal match casalingo contro l’Udinese: è il quarto ko consecutivo per la squadra di Sarri, oggi guidata da Martusciello, considerando Serie A e Champions League. Al termine della sfida dell’Olimpico contro la squadra di Cioffi ai microfoni si è presentato il vice di Sarri, che ha dichiarato: “L’Udinese ci ha colpito tra il primo e il secondo tempo. Al primo errore siamo passati sotto. Il primo tempo si era fatto abbastanza bene, c’è un alone di negatività che ci condiziona e di conseguenza ci si tira addosso tutto il resto. C’è da metterci l’elmetto e reagire alle difficoltà, ci prendiamo le critiche e ne faremo tesoro per le prossime. Se pensiamo ai gol di oggi non siamo soddisfatti della fase difensiva”.
    Martusciello su Immobile, Luis Alberto e Castellanos
    Martusciello ha proseguito: “In questo momento ci manca un po’ di spirito di iniziativa, di fare quella corsa in più per dare solidità. Nel primo gol preso eravamo in 7 in area di rigore, è mancata l’attenzione nel dettaglio. Immobile e Luis Alberto out? Scelta dettata dal momento in cui servivano giocatori più freschi, volevamo aumentare la pressione offensiva. Ciro e Castellanos insieme? Sono due punte centrali e si fa fatica a giocare insieme, si rischia di pestarsi i piedi. Al momento non c’è la condizione. Negli ultimi 20 giorni abbiamo giocato ogni 3 giorni con squadre di livello. Tranne la vittoria di Torino è stato tutto un rincorrere, non c’è possibilità di recuperare energia mentale e ci si arriva con il fiato corto. C’è stato un percorso importante in Champions League, ora abbiamo bisogno di movimento e dinamismo. Non dobbiamo confrontare il cammino di quest’anno con quello dell’anno scorso”. LEGGI TUTTO

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    Juve in campo con la Next Gen. Vlahovic gol, come stanno Rabiot e Perin

    Imperativo guardare avanti. Ieri il pareggio maturato contro l’Atalanta, che ha lasciato l’amaro in bocca in casa Juventus perché arrivato dopo una rimonta imponente, e con un senso di spaccatura allo Stadium. Oggi i bianconeri di Massimiliano Allegri pensano già alla prossima sfida. Sul loro cammino, domenica nel lunch match, ci sarà il Genoa di Alberto Gilardino, una delle più grandi sorprese del campionato di Serie A.
    Juve, verso il Genoa: come stanno Rabiot e Perin
    Nel day after del match con l’Atalanta, Juve subito in campo per la seduta di allenamento. I bianconeri che sono scesi in campo contro la squadra di Gian Piero Gasperini hanno svolto una seduta di scarico tra piscina e fisioterapia. Gli altri, invece, sono stati impiegato in una partitella in famiglia di 45′ con i ragazzi della Juve Next Gen che ieri non sono scesi in campo nella sfida al Moccagatta col Pontedera. In gol Dusan Vlahovic (ieri assente contro i nerazzurri per squalifica) e Samuel Mbangula.
    Per ciò che concerne la situazione degli acciaccati, sia Adrien Rabiot (ieri premiato per le 200 in bianconero) che Mattina Perin hanno svolto una seduta di allenamento differenziato: le loro condizioni andranno valutate. Domani giornata di riposo per tutti, con la squadra che si ritroverà mercoledì agli ordini di mister Allegri per la ripresa. LEGGI TUTTO

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    Gineitis-Torino, è ufficiale il rinnovo di contratto: comunicato e dettagli

    Gvidas Gineitis ha conquistato tutti con le sue recenti prestazioni. E il Torino ha deciso di rinnovargli il contratto. Contro il Napoli, nella gara pareggiata al Maradona, ha giocato in modo convincente, catturando palloni e giocandoli con precisione. Juric l’ha sempre utilizzato con il contagocce – anche se nell’ultimo periodo ha invertito questo trend – però ne ha sempre apprezzato le capacità tecniche e di apprendimento. Un percorso di crescita importante quello che ha fatto il centrocampista lituano, arrivato a Torino nel gennaio del 2022. Già nelle sue prime presenze con la Primavera ha dimostrato qualità importanti tanto da convincere il tecnico a chiamarlo e tenerlo in pianta stabile con i grandi. Per lui è arrivato anche il meritato rinnovo, un segnale della fiducia che il club nutre nei suoi confronti. 
    Rinnovo Gineitis, il comunicato del Torino
    Il centrocampista lituano ha dunque messo la firma sul prolungamento di contratto con il club granata. L’ha meritato per le prestazioni sul campo e la costanza negli allenamenti oltre a rappresentare il futuro della società. Il Torino a gennaio ne ha bloccato la partenza – direzione Ternana – per concedergli più spazio in Serie A. Di seguito la nota pubblicato sul sito ufficiale: “Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Gvidas Gineitis fino al 30 giugno 2028. Classe 2004, è giunto al Torino nel gennaio 2022 andando a rinforzare la rosa della formazione Primavera. Le sue qualità tecniche, la serietà e la costanza negli allenamenti lo hanno portato ben presto in orbita Prima Squadra. Ha esordito in Serie A il 10 febbraio 2023, a San Siro contro il Milan. Per lui in totale 17 presenze con la maglia granata e 12 con quella della nazionale lituana. Avanti insieme: buon lavoro e Sempre Forza Toro!”. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “L’allenatore della Juventus non può dire una frase del genere”

    Futuro Allegri, Ravanelli: “Non sono convinto”
    La Juve e Allegri è il grande punto interrogativo, perché la squadra ha perso la verve del girone d’andata e nelle ultime settimane ha perso tantissimi punti, non soltanto dall’Inter ma si è vista anche superare in classifica dal Milan. Il tifo si è diviso sul tecnico livornese: se all’Allianz Stadium è stato esposto uno striscione per i suoi 1000 punti in Serie A – oltre a qualche fischio tra primo e secondo tempo – non è  stata la stessa cosa sui social visti i continui commenti negativi.
    Anche Ravanelli qualche tempo fa si era espresso così circa il futuro sulla panchina della Juve di Allegri: “Credo che la cosa più importante per lui sia capire se questa Juventus con qualche innesto possa essere competitiva sia in Champions che in campionato. Vorrà delle certezze e giocatori di grande qualità. Per questo non sono convinto che possa rimanere ancora sulla panchina della Juventus. I tifosi non sono contenti di questa Juventus, soprattutto perché dopo la partita contro l’Inter si  è sciolta come la neve al sole”.  LEGGI TUTTO

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    Allegri, sentito Pasalic? “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”

    TORINO – Termina con un pari il big match dello Stadium tra Juventus e Atalanta. Gara decisa dalle reti di Cambiaso e Milik per i bianconeri di Allegri e dalla doppietta di uno scatenato Koopmeiners per la Dea. Il centrocampista olandese, obiettivo di mercato estivo della Vecchia Signora, ha aperto e chiuso i conti con due reti che vanno ad aggiornare i numeri della stagione della definitiva consacrazione del numero 7 nerazzurro. Al termine della partita è il compagno di squadra Mario Pasalic ad esaltarne la prestazione: “Koopmeiners è cresciuto molto, sta facendo cose importanti e siamo contenti di averlo. Speriamo faccia ancora tanti gol. Adesso pensiamo allo Sporting, se passiamo vedremo i sorteggi. Non sarà facile ma siamo pronti”.
     “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”
    Il centrocampista croato ha proseguito ai microfoni di Danz “Eravamo in vantaggio quindi un po’ di rammarico c’è ma il punto ci sta, certo siamo venuti per vincere ma anche non perdere in casa della Juve è un buon risultato. Abbiamo perso quella partita che contava molto col Bologna ma dobbiamo recuperare punti, prima della sosta c’è un’altra gara importante con la Fiorentina ma ci penseremo dopo lo Sporting”. Sulla prima rete della partita, arrivato su schema di punizione con l’assist di Pasalic per Koopmeiners, il centrocampista della Dea spiega: “Il gol è uno schema, oggi ci siamo riusciti e siamo molto contenti”. LEGGI TUTTO