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    Roma-Sampdoria diretta Coppa Italia: segui la partita di oggi LIVE

    19:59
    Sampdoria, la formazione ufficiale
    SAMPDORIA (4-3-3): Vismara; Venuti, Meulensteen, Vulikic, Veroli; Akinsanmiro, Yeper, Vieira; Borini, Leonardi, Pedrola.

    19:56
    Roma, la formazione ufficiale
    ROMA (3-4-2-1): Ryan; Celik, Ndicka, Hermoso; Zalewski, Pisilli, Paredes, Angeliño; Saelemaekers, Baldanzi; Dovbyk.

    19:50
    Roma: fuori Cristante, Hummels, Koné e Mancini
    Ne restano fuori quattro, per forza: lo squalificato Mancini, che in Coppa Italia potrebbe giocare solo la semifinale di ritorno e la finale, più tre indisponibili. “Non sono convocati Cristante, Hummels e Koné”, ha annunciato Ranieri. Nessuna sorpresa, in realtà, perché Cristante non è ancora guarito dalla distorsione alla caviglia riportata contro l’Atalanta, Hummels ha trascorso a letto con l’influenza il trentaseiesimo compleanno e Koné ha sofferto un fastidio muscolare che già ne aveva messo a rischio la partecipazione alla trasferta di Como: al Sinigaglia è rimasto in campo dall’inizio alla fine con una vistosa fasciatura nera sulla coscia sinistra e per questo è stato molto limitato negli slanci e nelle rincorse. La speranza della Roma è riaverlo in buone condizioni domenica, quando all’Olimpico arriverà il Parma per un altro surreale scontro diretto di bassa classifica.

    19:44
    Chi è l’arbitro di Roma-Samp
    Sarà Dionisi l’arbitro di Roma-Sampdoria. Assistenti: C. Rossi-Palermo. IV ufficiale: Doveri. Var: Maggioni. Ass. Var: Meraviglia.

    19:30
    Roma-Samp, le probabili formazioni
    ROMA (3-4-2-1): Ryan; Celik, N’Dicka, Hermoso; Zalewski, Paredes, Pisilli, Angelino; Soulé, Lo. Pellegrini; Dybala. All. Ranieri. A disposizione: Svilar, Marin, Sangaré, Dahl, Le Fée, Saelemaekers, Baldanzi, Abdulhamid, Dovbyk, Soulé, El Shaarawy, Shomurodov. Indisponibili: Cristante, Hummels, Koné. Squalificati: Mancini. Diffidati: -.
    SAMPDORIA (4-3-3): Vismara; Depaoli, Meulensteen, Vulikic, Veroli; Vieira, Yepes, Akinsanmiro; Pedrola, Leonardi, Borini. All. Semplici. A disposizione: Ravaglia, Ghidotti, Barreca, Venuti, Giordano, Ioannou, Riccio, Bellemo, Benedetti, Girelli, Ricci, Coda, La Gumina, Sekulov, Tutino. Indisponibili: Bereszynski, Ferrari, Kasami, Romagnoli. Squalificati: Romagnoli. Diffidati: -.

    Stadio Olimpico, Roma LEGGI TUTTO

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    Semplici può raddrizzare la Samp

    TORINO – Anche se non è arrivata la vittoria, la prima di Leonardo Semplici sulla panchina della Sampdoria è stata positiva. Lo 0-0 interno nel derby con lo Spezia, terzo in classifica e in lotta per la promozione diretta, va accolto con favore. Perché, quel che più conta, è che il terzo allenatore stagionale dei blucerchiati – dopo Pirlo e Sottil – è già riuscito a dare una discreta impronta alla squadra, cosa che non era riuscita ai suoi due predecessori in molto più tempo. Semplici ci ha messo molto di suo e rischiando non poco nelle scelte. Ma ha avuto ragione. La riprova è arrivata dalla tifoseria blucerchiata che negli ultimi tempi era “abbonata” alla contestazione a fine gara. Stavolta solo applausi e anche questo, considerato il clima che c’era sino a prima della sfida, è un altro punto a favore di Semplici, forse il più importante. Perché la sin qui pessima stagione blucerchiata o la raddrizzano tutte le componenti, pronte a remare dalla stessa parte, oppure, i rischi di una classifica che resta pessima, restano sempre dietro l’angolo. Ma vediamole le scelte a sorpresa di Semplici, una più funzionale dell’altra, che dimostrano come, probabilmente, si sia imboccata la strada giusta. In porta, innanzitutto, dive forse finora la Samp aveva avuto i maggiori problemi. Semplici fra i pali ha mandato Ghidotti, classe 2000, dei 4 portieri della Samp, era stato molto trascurato. Risultato, è stato il giocatore più decisivo della partita, voto 7.5 per tre interventi davvero super. E pensare che i giornali del giorno non lo mettevano neanche in panchina… .Poi c’era da sistemare la difesa, reparto che, fra l’altro, ha non pochi indisponibili e per la quale Semplici, sin dal giorno dell’insediamento, ha chiesto rinforzi. Il tecnico fiorentino, senza abiurare il 3-5-2, il modulo prevalente utilizzato in stagione, ha messo come perno difensivo l’olandese Melle Meulesteen che di mestiere farebbe il centrocampista (fra l’altro, forse l’unico dei tanti acquisti estivi che non ha mai deluso, anche nelle partite peggiori, il suo l’ha sempre fatto). Risultato, piazzando l’olandese davanti a Ghidotti, la Samp non solo non ha preso gol (evento rarissimo in stagione) ma ha trovato pure un difensore affidabile per senso di posizione ma anche una sorta di regista arretrato capace di supportare al meglio la manovra – prima di Semplici spesso asfittica – della Samp. Ma anche elementi come Benedetti, Riccio, Bellemo e Barreca (altro grande ripescato), il loro l’hanno fatto, a differenza di certe prove precedenti. E pure il rientro di Coda dall’inizio, il bomber principe della B, è stato positivo: Gori, decisivo quasi come Ghidotti, gli ha levato un gol. E lo stesso Tutino ha offerto una prova confortante, va ricordato che i due, nella scorsa stagione, in campionato segnarono 36 gol e dovranno essere loro, soprattutto, a trascinare la Samp fuori dalle sabbie mobili della classifica. Insomma, a fine gara, il commento più diffuso tra i tifosi blucerchiati è stato: “Avessimo preso Semplici subito dopo Pirlo….”, parole che dicono già tutto. In effetti, considerato che li Maestro era saltato dopo 3 giornate, ci sarebbe stato tutto il tempo per impostare e vivere un’altra stagione, quella che ci si aspettava dalla Samp, per blasone e milioni investiti. Ma il club di Manfredi ci ha messo del suo, ritardando di almeno un mese l’esonero di Sottil, quando ormai tutti l’avevano scaricato. Un errore che determina la classifica attuale. La promozione diretta, il traguardo per cui era stata costruita la squadra in estate, è sfumata da mo’. Restano i playoff, di cui, sinché la classifica non sorriderà, sarà meglio non parlare neanche. Sempre che si disputino: se ci saranno almeno 14 punti di distacco fra terza e quarta classificata, Sassuolo, Pisa e Spezia saliranno direttamente in A, non ci stanno gli spareggi promozione che chiudono l’annata selezionando la terza ad accedere in A. E anche in questo senso va accolto con favore il pari con lo Spezia, risultato che ha fatto perdere colpi alla squadra di D’Angelo che sta andando oltre i propri limiti e chissà fino a quando terrà il passo di Sassuolo e Pisa. LEGGI TUTTO

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    Il Pisa di Inzaghi è da A

    TORINO – Sì, il Pisa di Filippo Inzaghi può durare sino a maggio e riportare i nerazzurri toscani in quella Serie A che non frequentano dal 1991. Questo ha detto la convincente vittoria sul Bari (2-0), nell’anticipo di venerdì sera della 17ª giornata. Inzaghi si è complimentato coi suoi ragazzi anche e soprattutto per non aver subito gol, aspetto non frequentissimo nelle gare del Pisa. Ma ciò che più conta, è stata la grande prova collettiva della squadra che ha concesso le briciole al Bari. Fra l’altro, un risultato che dimostra, una volta di più, come le prime tre della classe – cioè i nerazzurri, il Sassuolo e lo Spezia – stiano facendo un altro campionato rispetto alla concorrenza. Si fa insomma sempre più concreta la possibilità che a fine campionato non si giochino i playoff e che le prime tre salgano direttamente in A (ci vorranno almeno 14 punti di distacco fra terza e quarta classificata). Una vittoria chiave, quella di venerdì, ed è bello che le reti siano arrivate da due elementi non di primissimo piano ma che tanto stano dando alla causa del Pisa in questa stagione. La partita l’ha sbloccata a inizio ripresa Stefano Moreo, 31 anni, attaccante che piace più agli allenatori che ai tifosi. Perché è una delle punte italiane che più fanno lavoro sporco di sacrificio. E dunque, alla resa dei conti, faticano a segnare tanto anche se, gli amanti della B, ricordano quale splendido campionato fece Moreo nell’Empoli versione 2020-21, concluso con la promozione in A, sotto la guida di Alessio Dionisi, ora tecnico del Palermo. Sinora, in questa annata, Moreo è a due reti, ma pesantissime. Prima dello splendido colpo di tacco con cui venerdì il Pisa ha iniziato ad abbattere il Bari, Moreo aveva segnato anche nella partita precedente, la rocambolesca vittoria di Mantova, un 2-3 deciso da una sua splendida volée, uno dei gol più belli visti in questo campionato di B. Va detto che in quella partita, al Pisa è girato tutto piuttosto bene. Contro il collettivo di Possanzini, i nerazzurri si sono trovati avanti 2-0 già nelle fase iniziali della gara. Poi c’è stato il ritorno del Mantova, trascinato dalla doppietta di Mancuso. Lo stesso Mancuso che, prima del gol-partita di Moreo, coglieva una traversa clamorosa, fosse stato gol, probabilmente ne usciva tutt’altra partita e fors’anche tutta un’altra stagione per il Pisa. Perché non c’è dubbio, la grande prova di venerdì sera all’Arena è figlia del successo di Mantova che ha restituito al gruppo fiducia nei propri mezzi, dopo una breve fase della stagione in cui il Pisa sembrava perdere colpi. Dunque questa squadra ha anche una discreta dose di fortuna che non può mancare quando s’insegue una grande impresa. E riportare codesto Pisa in A a distanza di 34 anni lo sarebbe. Non va dimenticato che la squadra attuale non è molto diversa da quello che nella scorsa stagione vivacchiava verso i bassifondi della classifica sotto la guida di Alberto Aquilani. Ma con Superpippo, è tutta un’altra musica. E un altro dei giocatori più rivitalizzati da Inzaghi, è sicuramente anche l’altro marcatore della vittoria sul Bari: il centrocampista Gabriele Piccinini, 23 anni, che aveva passato l’estate in attesa di essere ceduto in C e ora invece, è uno delle colonne del Pisa. Basta guardare i numeri della sua stagione in questa B: 17 presenze, 4 gol e 2 assist, giocando per 1.203’. Si dirà che Inzaghi in B fa sempre bene, che non sbaglia mai una stagione e che da allenatore di categoria è una garanzia. Vero. Ma non era scritto da nessuna parte che questo Pisa, specie dopo la scorsa anonima stagione, potesse primeggiare in questo campionato. Chapeau. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Bari 2-0, Inzaghi in testa insieme al Sassuolo: rivivi la diretta

    22:31
    +++ 90+4′ – Il Pisa batte il Bari 2-0! +++
    Triplice fischio: il Pisa batte 2-0 il Bari grazie alle reti di Moreo e Piccinini. Tre punti che portano momentaneamente Inzaghi in testa insieme al Sassuolo.

    22:26
    88′ – Ci prova il Bari
    Reazione d’orgoglio del Bari, che quasi alla fine cerca di riaprire la partita. Oliveri ci prova dopo un’ottima costruzione, ma sbaglia e la palla termina fuori.

    22:15
    80′ – Alta tensione in campo
    Alta tensione in campo, con Maita e Calabresi che finiscono faccia a faccia. Entrambi ammoniti dall’arbitro.

    22:09
    75′ – Cambi per il Pisa
    Fuori Tramoni e Canestrelli, dentro Calabresi ed Arena.

    22:07
    73′ – Il Pisa non si ferma
    Nonostante i due gol di vantaggio, il Pisa non smette di attaccare. Il Bari invece appare molto in difficoltà in questa fase, non riuscendo a reagire.

    22:03
    68′ – GOL PISA! Raddoppia Piccinini
    Dopo la grande occasione nel primo tempo, arriva il gol di Piccinini. Dal limite dell’area il centrocampista fa partire un gran tiro su cui Radunovic, di nuovo, non può nulla: raddoppio del Pisa.

    21:54
    60′ – Prime mosse per Longo
    Primi cambi per il Bari: fuori Sibilli, tra i fischi dei suoi ex tifosi, e dentro Falletti. Fuori anche Novakovich e Favasuli per Lasagna e Oliveri.

    21:44
    49′ – GOL PISA! Sblocca Moreo di tacco
    Gol bellissimo da calcio d’angolo di Moreo, che sblocca la partita con un colpo di tacco di puro istinto. Radunovic non può nulla, Pisa in vantaggio!

    21:40
    46′ – Si riparte senza cambi
    Squadre di nuovo in campo con gli stessi 22 del primo tempo: riparte Pisa-Bari!

    21:32
    Pisa-Bari, numeri e statistiche
    Tutti i numeri, dati e statistiche del primo tempo di Pisa-Bari. LEGGI TUTTO

    21:24
    45+1′ – Finisce il primo tempo
    Si chiudono i primi 45 minuti di gioco, con le squadre che tornano negli spogliatoi sul punteggio di 0-0. Ritmi alti in questo primo tempo, con il Pisa più pericoloso e che ha sfiorato più volte il vantaggio, tra cui Angori che due grandissime occasioni.

    21:19
    43′ – Lind ad un passo dal gol
    Flipper in area, la palla passa davanti la porta e Lind si tuffa per il colpo di testa ma non ci arriva. Tante occasioni per il Pisa, che è andato nuovamente ad un soffio dal gol.

    21:16
    40′ – Pisa pericoloso
    Più pericoloso il Pisa in questi minuti. Ci prova Piccinini, che al volo da fuori sfiora il palo.

    21:10
    33′ – Angori spreca ancora!
    Angori spreca un’altra grandissima occasione, forse anche più clamorosa della precedente, calciando fuori con il portiere già a terra e la porta praticamente vuota.

    21:07
    30′ – Ritmi più lenti in questa fase
    Siamo alla mezz’ora di gioco, con i ritmi che stanno calando dopo il buon avvio delle due squadre. 

    20:57
    20′ – Squadre aggressive ma ancora nessun gol
    Continuano a sfidarsi a viso aperto le due squadre quando siamo a quasi metà del primo tempo. Ma per ora non ci sono ancora gol.

    20:51
    13′ – Pisa pericoloso con Angori
    Grande verticalizzazione del Pisa, Angori si ritrova da solo contro il portiere ma calcia addosso a Radunovic. Il Bari ringrazia, grande occasione sprecata.

    20:45
    9′ – Inizio aggressivo di Pisa e Bari
    Ritmi subito alti tra Pisa e Bari, che si sfidano a viso aperto senza risparmiarsi. Primi minuti molto aggressivi, ma mancano ancora occasioni pericolose.

    20:36
    1′ – Si comincia dopo i problemi in Sala Var
    Fischio d’inizio in ritardo per via di qualche problema audio in Sala Var. Ora, finalmente, si comincia: inizia Pisa-Bari!

    20:28
    Pisa-Bari, ci siamo
    Squadre in campo, manca pochissimo al fischio d’inizio di Pisa-Bari.

    20:10
    Pisa e Bari, la situazione in classifica
    Il Pisa di Inzaghi si trova al secondo posto a quota 34 punti, tra Sassuolo (37) e Spezia (33). Il Bari di Longo si trova invece al quarto posto con 24 punti, con sei squadre che sono molto vicine: servono punti per staccare.

    20:00
    Pisa-Bari, i precedenti
    Il Pisa non vince da nove partite di Serie B contro il Bari, collezionando 6 pareggi e 3 sconfitte, compreso l’ultimo precedente terminato per 1-1. L’ultimo successo dei toscani contro i pugliesi nel torneo risale al 2007.

    19:46
    Pisa-Bari, le formazioni ufficiali
    PISA (4-3-2-1): Semper; Canestrelli, Caracciolo, Bonfanti, Tourè; Piccinini, Marin, Angori; Tramoni, Moreo; Lind. All. Inzaghi
    BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Benali, Maita, Dorval; Sibilli; Favilli, Novakovich. All. Longo

    19:40
    Pisa imbattuto in casa, il Bari cerca l’impresa
    Il Pisa è ancora imbattuto in casa, con  cinque vittorie e tre pareggi. L’ultimo ko casalingo dei nerazzurri nel torneo risale addirittura al febbraio 2024, contro il Venezia (1-2).

    19:30
    Pisa-Bari, Inzaghi sfida Longo nell’anticipo
    Sfida tra due squadre molto in forma, entrambe reduci da una vittoria, nell’anticipo della 17ª giornata di Serie B.

    Stadio Arena Garibaldi Romeo Anconetani – Pisa LEGGI TUTTO

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    Apre Pisa-Bari, guida alla 17ª giornata con 3 derby!

    Pisa-Bari ore 20.30Un anticipo che può dire molto nella lotta per la Serie A. Il Bari, quarto, è a 10 punti dal Pisa secondo, cioè dalla A diretta.Dunque, con un successo, i nerazzurri di Filippo Inzaghi, farebbero un passo enorme verso la promozione. In caso di ko dei pugliesi, sarebbe poi interessante vedere cosa farà lo Spezia domani a Marassi con la Samp. Gli aquilotti sono a +9 sul Bari, va ricordato che se a fine campionato fra terza e quarta classificata ci sono almeno 14 punti, non si disputano i playoff e anche la terza sale direttamente in A. Il Pisa è reduce dal colpo grosso di Mantova (2-3) che ha fatto dimenticare la precedente flessione (un punto in due partite). Il Bari di Moreno Longo viene da 14 partite senza sconfitte, nelle quali ha conquistato i 24 punti attuali. Pronostico dunque incerto, considerato che la vice capolista in casa qualcosa, ogni tanto, concede: nell’ultima gara interna, il Cosenza al 93’ impattò sul 2-2 dopo essere stato sotto 2-0.
    Cesena-Cosenza domani ore 15Entrambe vivono una fase d’appannamento che ha fatto suonare i primi campanelli d’allarme anche se, tutto sommato, sia il Cesena di Michele Mignani che il Cosenza di Max Alvini stanno vivendo una stagione positiva. I romagnoli vengono da 2 ko di fila (3-2 a Frosinone e 1-0 a Bari) e non vincono dal 10 novembre (0-2 a Cittadella), nell’ultima gara in casa arrivò l’1-1 con la Reggiana. Il Cosenza nello scorso turno ha perso in casa dal Frosinone (0-1), forse la più brutta prova stagionale che ha chiuso una serie positiva che durava da 7 giornate in cui Alvini e i suoi avevano messo insieme 11 punti. Oggi il Cosenza disputerebbe i playout, ma solo per la penalizzazione di 4 punti. Sul campo, i lupi silani ne hanno fatti 20. Cioé sarebbero a una lunghezza dai playoff.
    Frosinone-Sassuolo domani ore 15Ciociari in grande risalita, vengono da due vittorie di fila e dall’arrivo di Leandro Greco – che aveva trovato una situazione quasi disperata – hanno perso una sola volta, a Cremona il 24 novembre (1-0). Il sostituto di Vincenzo Vivarini, nonostante i tanti giocatori indisponibili sta plasmando una squadra solida, che gioca con grande umiltà e che sta dimostrando di poter raddrizzare la stagione: salvarsi ma non solo, dunque. Certo, il Sassuolo è di un’altra categoria, sulla carta: ha il miglior attacco del campionato (37 reti), viene da 5 vittorie di fila in cui ha segnato 13 gol, subendone solo uno (concesso domenica scorsa sul 4-0 alla Samp, alla fine schiantata 5-1). Ad oggi, la maggior incognita tra il Sassuolo e la A, sembra essere il mercato di gennaio. Perché i neroverdi di Grosso, hanno stentato solo a inizio stagione, a mercato aperto, situazione che potrebbe riproporsi tra meno di un mese, quando tanti gioielli – non solo Berardi, tornato su buoni livelli -saranno ambiti?
    Reggiana-Modena domani ore 15Derby emiliano sentitissimo, le due città distano solo 34 km. La Reggiana di William Viali, nell’ultimo turno, con il successo convincente di Cremona (0-2), ha fatto un bel balzo in classifica, portandosi un punto sopra la zona playout. I granata non vincevano dalla 9ª giornata (2-0 al Frosinone). Il Modena, da quando lo guida Paolo Mandelli, non ha ancora perso, raccogliendo 6 punti in 4 partite. L’ex attaccante di scuola Inter aveva ereditato la squadra da Pier Paolo Bisoli in penultima posizione, adesso è nei pressi dei playout. Insomma, i canarini piano piano stanno guarendo. E, sulla carta, avrebbero una squadra superiore alla Regia, pur avendo un punto in meno.
    Sudtirol-Mantova domani ore 15Negli altoatesini fa il suo debutto in panchina Fabrizio Castori, 70 anni, il decano della B, l’unico tecnico che ha allenato in tutte le categorie italiane, dilettantistiche e professionistiche. E’ il terzo allenatore stagionale, dopo Federico Valente e Marco Zaffaroni, quest’ultimo esonerato dopo il 2-1 incassato venerdì scorso dal Sudtirol in casa Juve Stabia. Il club di Bolzano, ultimo in classifica assieme al Cittadella, sta avvitandosi, viene da 5 ko di fila (di cui 4 con Zaffaroni). Il Mantova invece, come s’è fatto spesso notare, raccoglie più complimenti che punti. Il 2-3 incassato dal Pisa sabato scorso, odora di beffa. Perché il bel collettivo di Davide Possanzini, sotto 0-2, una volta riportata la gara in equilibrio, ha avuto la palla per vincerla (traversa clamorosa di Mancuso che aveva segnato i 2 gol). Mantova che non vince da tre giornate (1-0 alla Cremonese, il 9 novembre). La stagione resta positiva, è pur sempre una neopromossa che deve pensare a salvarsi. Ma dallo scorso turno, è meglio guardarsi più alle spalle (un punto sopra i playout) che fare sogni di gloria (playoff a -3).
    Sampdoria-Spezia domani ore 17.15Derby ligure thrilling. Nei blucerchiati, precipitati dalle parti dei playout e reduci dalla figuraccia col Sassuolo, esordisce in panchina Leonardo Semplici, terzo allenatore stagionale dopo Andrea Pirlo e Andrea Sottil. Su quest’ultimo, il club di Manfredi ha indugiato troppo. Di fatto, la piazza l’aveva scaricato da almeno un mese. Un certo Paolo Mantovani, capace di far vincere ai blucerchiati lo Scudetto 1991, prescriveva il cambio di allenatore, non appena veniva a mancare la fiducia delle componenti. E Sottil, di fatto, è stato in sella da esautorato per troppe partite. Nelle quali la Sampdoria è andata a picco e ha dato l’addio alla Serie A diretta. Confermandolo a dispetto di risultati sconfortanti per una squadra che avrebbe duvuto dominare la B, si è quasi buttata la stagione. Il quasi è legato alla conquista dei playoff (che, comunque, potrebbero anche non giocarsi, vedi quanto scritto per Pisa-Bari). Il Prefetto di Genova ha bloccato la trasferta per i tifosi aquilotti residenti nella provincia della Spezia: proteste dal Golfo dei Poeti, 1500 tifosi avevano già bloccato 7 pullman e comprato il biglietto, ma il ricorso dei supporter aquilotti è stato respinto. Spezia comunque in grande forma: dopo il ko di Palermo, due turni fa, ci si chiedeva come avrebbe reagito la squadra di D’Angelo. Beh, è arrivato il 5-0 al Cittadella, coi tratelli Esposito sugli scudi. Miglior risposta non poteva arrivare.
    Brescia-Carrarese domenica ore 15Sulla panchina delle Rondinelle fa il suo esordio Pier Paolo Bisoli, già centrocampista del Brescia nel 2000-01. Aveva iniziato la stagione al Modena, dove era stato esonerato il 3 novembre coi canarini penultimi. Allenerà il figlio Dimitri, capitano del Brescia, nel suo staff c’è anche un altro figlio, Davide, con la qualifica di match analyst. Prende il posto di Rolando Maran che, per i costumi di patron Cellino, è durato anche sin troppo (quasi 13 mesi). Però, il Brescia, dopo aver conquistato a sorpresa i playoff nella scorsa stagione (da riammessa in B dopo l’esclusione della Reggina), in questa annata si stava arenando, emblematico il 2-1 subito al 93’ nello scorso turno a Catanzaro: ora la squadra deve stare attenta a non farsi risucchiare nella zona calda della classifica anche se resta a due punti, sia dai playoff (in cui navigava sino a due turni fa) che dai playout. Al Rigamonti sbarca la Carrarese, gasatissima per la storica vittoria sul Palermo (1-0, rete di Stiven Shpendi, al 1° gol in B, gemello di Cristian, bomber del Cesena e capo cannoniere della B con 10 gol). La squadra apuana guidata da Antonio Calabro aveva già messo sotto il Pisa, nel fortino dello Stadio dei Marmi. Fuori casa però, il rendimento va migliorato (vedi il 4-1 incassato a Salerno nella precedente trasferta). Anche se arrivare al Rigamonti con gli stessi punti del Brescia, è già un successo enorme: questa Carrarese può mantenere la categoria, quando quasi tutti in estate pronosticavano l’immediato ritorno in C.
    Cittadella-Cremonese domenica ore 15Per i granata veneti, è il momento più duro della loro storia in Serie B. Dopo il 5-0 incassato a La Spezia, il dg Stefano Marchetti ha dato le dimissioni che la società ha respinto, è pur sempre il deus ex machina del miracolo Cittadella che non vince da 4 partite, l’ultimo successo fu il colpo di Palermo del 3 novembre. Poi il Citta ha fatto solo un punto, finendo fanalino di coda assieme al Sudtirol. Serve una decisa sterzata. Ma, probabilmente, è il più debole Cittadella mai visto in B. Al Tombolato però, sbarcherà una Cremonese reduce dal brutto ko interno con la Reggiana (0-2), prima sconfitta dello Stroppa bis. Ora i grigiorossi sono quinti a -10 dalla promozione diretta: altri scivoloni non sono più concessi, non va dimenticato che la Cremonese, a inizio stagione, era considerata la quarta forza della B, dopo Palermo, Samp e Sassuolo.
    Palermo-Catanzaro domenica ore 15Con la sconfitta rimediata sabato scorso a Carrara, il Palermo ha di fatto abdicato nella lotta per la promozione diretta. Ma la proprietà del City conferma sempre l’allenatore Alessio Dionisi, hanno altri metodi, rispetto a noi italiani. Tuttavia, se si rimediano figuracce simili, forse è meglio pensare a blindare i playoff (i rosanero sono ottavi, all’ultimo disponibile), piuttosto che pensare alla A diretta (il Pisa è a +13), il Palermo sta pagando il semi-accantonamento di Brunori, bomber di squadra nelle ultime tre stagioni, ci si era illusi di poterlo sostituire. E così, quella che era la prima favorita per la A, a dicembre deve già ridimensionare i piani. Il Catanzaro sta venendo fuori. Con la vittoria nella scorsa giornata sul Brescia al Ceravolo, ha dato un senso alla lunga sfilza di pareggi che sinora hanno segnato la stagione dei giallorossi calabresi (11 su 16 gare, record stagionale),
    Salernitana-Juve Stabia domenica ore 17.15Si chiude con un bel derby campano tra due squadre in ascesa, anche se pochi avrebbero immaginato le due squadre arrivare all’appuntamento con le Vespe di Castellammare 5 punti avanti sulla Salernitana proveniente dalla A. Però, nei padroni di casa, il ritorno di Stefano Colantuono – che ha rilevato Giovanni Martusciello – inizia a dare discreti frutti (4 punti in tre uscite), anche se oggi la squadra disputerebbe i playout. Altra musica per la Juve Stabia, in zona playoff, al 7° posto, un punto sopra il Palermo. Ma prima del successo di venerdì scorso sul Sudtirol (pure fortunata, il gol del 2-1 lo hanno regalato gli altoatesini), i ragazzi di Guido Pagliuca non vincevano dal 4 ottobre, quando ottennero lo storico colpo di Marassi (1-2 alla Samp, doppietta di Adorante, a secco da 5 gare). Ma forse, chi si aggiudica questo derby, magari trova la linfa giusta per mettere le ali al resto della stagione. LEGGI TUTTO

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    Laurienté: “Sassuolo da battere. La Serie B però è una trappola”

    Laurienté, dicono che il Sassuolo è una squadra “illegale” per la B, cioè troppo forte per tutti. Hanno ragione? 
    «Non so se siamo illegali, sicuramente siamo molto forti. La nostra è una squadra equilibrata che è pronta a giocarsi tutte le possibilità per tornare in A». 
    Si aspettava un Sassuolo così scatenato? 
    «Non è che me l’aspettassi, però abbiamo preparato tutto bene e per cercare di partire al meglio delle potenzialità. C’erano tutte le condizioni per fare una buona partenza, non potevo sapere come sarebbe andata ma ora sono consapevole che dobbiamo continuare così. Dobbiamo essere determinati a farlo». 
    Qual è il segreto di così tante vittorie e gol? 
    «Non ce n’è uno particolare. Abbiamo un gruppo consolidato, con l’aiuto di tutto portiamo avanti questo percorso che ci sta dando delle soddisfazioni. C’è unità d’intenti tra giocatori, società e staff tecnico. C’è un’unione di fattori, tanti dettagli messi assieme fanno questi risultati». 
    Avete messo le mani sul ritorno in A? 
    «Penso che sia troppo presto per dirlo, meglio vivere alla giornata e costruirsi le fortune giornata dopo giornata. La strada è lunga e complicata. Sappiamo di doverci esprimere sempre al 100%, questo è il presupposto fondamentale per ottenere i risultati». 
    Come le sembra questo campionato? 
    «Parecchio duro. Non conosco bene la B, però ho visto e mi sono reso conto che si può vincere e perdere contro chiunque se non si è concentrati al massimo». 
    Vi siete calati al meglio nella categoria? 
    «Per riuscirci, volta per volta, dobbiamo stare sempre concentrati e tirare fuori il massimo senza mai fermarci. Questo abbiamo compreso affrontando la stagione e questa B».  
    Dove potete migliorare? 
    «Stiamo facendo molte cose bene, ma non bisogna rilassarsi. Dobbiamo essere continui, rimanere sempre sul pezzo. La continuità è quella che conta, poi i miglioramenti e la crescita fanno parte del percorso». 
    A Frosinone cosa cercate? 
    «Sarà una partita difficile, come del resto lo sono le altre. Loro hanno bisogno di punti e giocano in casa. Ce li aspettiamo affamati di punti e vediamo che stanno recuperando terreno in classifica. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi». 
    Grosso cosa vi chiede soprattutto in allenamento e in partita?  
    «Il mister ci ripete continuamente di restare uniti, compatti, collegati e connessi».  
    È soddisfatto del suo apporto? 
    «Sì, lo sono. Ma so che posso fare anche meglio. Lavoro e m’impegno per Cercare di fare ancora di più». 
    Se la chiamano a gennaio potrebbe andarsene? 
    «Sono concentrato solamente sul calcio e sul Sassuolo per provare a dare ogni partita il mio contributo nel miglior modo possibile. Per il mercato ci sono i miei agenti, non è il mio mestiere».  
    Cosa pensa del ritorno di Berardi a questi livelli? 
    «Quello che ha fatto Mimmo è qualcosa di eccezionale, sta facendo cose davvero grandi. Ritornare a questo livello come ha fatto lui può considerarsi anche un esempio per tutti noi. Per quanto gli è capitato, non era una cosa facile».  
    Chi tra i suoi compagni e gli avversari affrontati la sta impressionando di più? 
    «Non c’è qualcuno in particolare perché il livello è molto alto. C’è molta competizione all’interno, anche tra i giovani. Non guardo agli avversari, penso soltanto ai nostri e vedo le qualità che ci sono». 
    Nella corsa verso la A chi trova più attrezzate tra le rivali? 
    «Non guardo tanto la classifica perché è ancora presto, preferisco concentrarmi sul nostro cammino. Non penso a chi potrà competere per salire, noi prepariamo partita per partita».  LEGGI TUTTO

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    Samp, dopo Pirlo tocca a Sottil: esonero ufficiale dopo il ko col Sassuolo

    Andrea Sottil non è più l’allenatore della Sampdoria. La decisione in casa blucerchiata è maturata dopo il pesantissimo ko di ieri contro il Sassuolo, con il risultato finale di 5-1. Oltre alla dura sconfitta del Mapei Stadium, in generale la Samp è reduce da 6 gare senza successi (3 pareggi e 3 sconfitte): un filotto negativo che ha dunque portato alla drastica decisione.
    Samp, ufficiale: Sottil esonerato
    Questo il comunicato della società: “L’U.C. Sampdoria comunica di aver sollevato Andrea Sottil dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra. Al tecnico e ai componenti del suo staff – Gianluca Cristaldi, Salvatore Gentile e Matteo Tomei – vanno i ringraziamenti per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il periodo di lavoro nel club”. È dunque attesa per capire chi sarà il suo successore sulla panchina blucerchiata: il club aveva iniziato la stagione con Andrea Pirlo, esonerato dopo 3 giornate di campionato in cui aveva racimolato soltanto 1 punto. Il prossimo sarà dunque il terzo allenatore della stagione, pronto ad ereditare una Sampdoria in difficoltà e soltanto a +4 dall’ultimo posto in classifica. LEGGI TUTTO

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    Palermo: è l’addio alla Serie A diretta

    TORINO – La bella vittoria di una settimana fa sullo Spezia è già un ricordo lontano. Il Palermo di Dionisi ricade nei soliti problemi visti in questo campionato. Anzi, forse peggio del solito, visto che fuori casa stava andando meglio che al Barbera. Davvero brutto il ko di Carrara (1-0): quali ambizioni di Serie A si possono avere se si torna con le ossa rotte dalla trasferta in casa della gagliarda formazione apuana di Calabro, giunta alla sesta partita interna senza ko? Tanto più che, nel frattempo, il Pisa torna a correre, vince a Mantova (2-3) e si ritrova in testa assieme al Sassuolo che sarà di scena oggi, al Mapei Stadium, con la Samp, mentre lo Spezia terzo riceverà il Cittadella. Insomma, le gare del sabato dicono che ormai il Palermo ha abdicato nella lotta per la A diretta che dista 13 punti. E, probabilmente, i risultati della partite della domenica renderanno la possibile riscossa rosanero ancora più complicata, per non dire impossibile. Allo Stadio dei Marmi di Carrara era stato un primo tempo tosto e agonisticamente valido, in cui gli apuani facevano bene la loro parte, limitando non poco la pericolosità offensiva dei rosanero. Di fatto l’unica vera occasione per il Palermo cadeva sui piedi di Henry che in area di rigore, da buona posizione ma contrastato, metteva alto. Nella ripresa Ranocchia, provava, per la terza volta senza fortuna, a sbloccarla con un tiro da fuori. Ma l’occasione clamorosa era per la Carrarese, col duplice salvataggio di Desplanches e soprattutto Ceccaroni sui tentativi di Stiven Shpendi. Che magari non sarà sugli scudi come il fratello Cristian, capo cannoniere della B con 10 gol. Ma che due anni fa veniva acquistato dall’Empoli per due milioni (a Carrara è in prestito) e che dunque, a differenza del più quotato fratello, sa che cos’è la Serie A. Dopo quella occasione, cambiava l’inerzia della partita e Desplanches alla fine doveva fare gli straordinari per provare a mantenere la porta inviolata. Ecco, forse l’unica buona notizia che giunge da questa partita dei rosanero, è la crescita del portiere dell’Under 21: dopo le ultime prestazioni, sta diventando un estremo difensore che può starci in Serie B. Sinché al 77’, proprio su Stiven Shpendi, Desplanches capitolava, primo gol con la maglia degli apuani per l’italo-albanese. Una rete dettata dall’incompresione tra Desplanches e Gomes, col grave errore del secondo, il suo colpo di testa diventava l’assist vincente per Shpendi, abile a superare Desplanches, la cui uscita dall’area forse era stata un po’ avventata. Insomma, il Palermo ha scelto il modo peggiore per perdere la partita, regalando il gol agli avversari. E in ciò, c’è un po’ tutta la stagione, finora abbastanza sciagurata, dei rosanero. Come raccontano le due precedenti stagioni di B del Palermo sotto la guida del City, provare a cambiare guida tecnica non sembra essere nei piani della dirigenza. Ma di fatto, ai primi di dicembre, certe somme sul lavoro di Dionisi si possono già tirare, al di là che si decida o meno di andare avanti con lui. Adesso c’è solo da conquistare la miglior posizione possibile nella griglia playoff, cosa non semplice se si replicheranno prove come quella di Carrara. Comunque vada, un po’ poco per rispettare il pronostico estivo che vedeva il Palermo come la prima favorita per la promozione in Serie A. Com’è lontana l’estate. LEGGI TUTTO