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    Cagliari, Lapadula: “Tanta voglia di fare bene con questi colori”

    CAGLIARI – Il nuovo attaccante del Cagliari, Gianluca Lapadula è intervenuto in sala stampa dell’Unipol Domus per la presentazione ai media. Queste le sue parole ai microfoni ufficiali del club:”Sono stato avversario in diverse occasioni, oggi vesto i colori rossoblù e non vedo l’ora di giocare le prime partite con i nuovi compagni. Felice di trovare Pavoletti, è tutto più semplice quando hai accanto gente così forte e di esperienza: siamo a disposizione per ogni soluzione che vorrà adottare il mister”.
    “Sostituire Joao Padro uno stimono in più: a Cagliari ha fatto grandi cose”
    Lapadula ha espresso il suo pensiero sul suo impiego a livello tattivo: “Conosco mister Liverani dai tempi di Lecce, è un tecnico molto esigente e preparato con cui ho giocato sia nel 4-3-3 che nel 4-3-2-1. Per me è uno stimolo sostituire un calciatore di alto livello come Joao Pedro che a Cagliari ha fatto grandi cose, mi adatterò a ogni contesto tecnico-tattico, da punta centrale oppure insieme ad un altro centravanti. Il numero di maglia? Ho giocato sia con la 9 che con la 10. Ancora non ho deciso”. Chiusura con un giudizio sul gruppo rossoblù e sul prossimo campionato di Serie B: “Viola è un amico, conoscevo tra gli altri anche Aresti, Deiola, Pavoletti. Qui c’è uno zoccolo duro importante e un bel mix di esperienza e giovani validi, con ottime qualità per fare bene. Sarà una Serie B di alto livello la prossima, sarà divertente giocarsela e importante partire con lo spirito giusto. Guardiamo a noi stessi, non agli avversari. Dobbiamo costruire il nostro percorso. Ai tifosi dico di starci vicini, possono essere l’arma in più, con loro sono convinto che possiamo raggiungere i traguardi che stiamo inseguendo”.
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    Frosinone, ufficiale: dal Pisa ecco Leonardo Loria

    FROSINONE – Il Frosinone con una nota, “comunica di aver raggiunto l’accordo con la società sportiva Pisa Sporting Club 1909 per l’acquisizione delle prestazioni sportive del calciatore Leonardo Loria. Il portiere classe 1999 arriva a titolo temporaneo con diritto di riscatto e contro-riscatto e vestirà la maglia giallazzurra fino al 30 giugno 2023”. Altro rinforzo quindi per la squadra di Fabio Grosso, che punterà ancora una volta a dire la sua in un campionato importante e difficile come il campionato cadetto. LEGGI TUTTO

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    Coda show e il ritorno al 4-2-3-1: così il Genoa progetta il ritorno in Serie A

    TORINO – E all’improvviso sul Genoa splende il sereno. Le prime due uscite della squadra (sconfitte contro Lucerna e Maiorca) avevano fatto sorgere dubbi sulla reale consistenza dei rossoblù. Gli stessi dubbi che il clamoroso 4-1 rifilato alla Lazio (con tripletta di Coda superstar) hanno spazzato via. La squadra c’è e probabilmente merita di essere considerata in pole position nella lotta per la Serie A, anche se la concorrenza sarà folta e qualificata. Blessin, che ora invita a non esaltarsi troppo come prima non era il caso di deprimersi, chiede a tutti di restare con i piedi per terra, è solo precampionato e ogni risultato ha un peso relativo. Significativo, però, come l’eclatante successo sia giunto tornando al 4-2-3-1 della passata stagione, riportando Coda padrone unico dell’attacco, supportato da tre giocatori offensivi, accantonando quel 4-2-2-2 con il quale, nelle prime infruttuose amichevoli, non erano arrivati né gol né occasioni. La squadra nel frattempo è rientrata in sede e il ds Ottolini, al lavoro da pochi giorni, ha parlato di una rosa composta al 90%, presto ci saranno incontri con Blessin per capire che cosa manca.
    Obiettivo, 20mila abbonamenti
    Al netto di alcuni elementi ancora da smaltire, forse non guasterebbe avere qualche ricambio in più di spicco al posto di quelli che oggi partono titolari: più o meno servirebbe ancora un giocatore per reparto, operazioni da compiere quando sarà finito lo smaltimento degli esuberi. Al resto, poi, penserà come sempre la spinta dello straordinario popolo rossoblù, galvanizzato dalla vittoria sulla Lazio e che ogni giorno accorre per sottoscrivere gli abbonamenti. L’obiettivo di arrivare a 20mila tessere è ampiamente alla portata, con la possibilità di riempire entrambe le gradinate e rendere Marassi la tana su cui costruire il ritorno in A. Perché, come dicono quelli della 777 Partners, in B “only one year”, solo per un anno.
    Guarda la galleryGenoa nel segno di Coda: tripletta nel 4-1 contro la Lazio LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Di Maria è di un’altra categoria”

    INVIATO A PINZOLO – Gigi Buffon prepara la riscossa del Parma da Pinzolo, in Trentino, dove in passato ha trascorso diverse estati anche con la Juventus. «È la prima volta che ritorno qua – ricorda il portiere campione del mondo -. È un’esperienza completamente diversa rispetto ai tempi della Juve, dove stavi sempre in camera e non potevi uscire dall’hotel perché all’esterno c’erano dodicimila tifosi. Anche l’arrivo al campo era blindato. Era difficile conoscere e avere consapevolezza del posto in cui ti trovavi. Pinzolo la sto conoscendo ora». Se chiude gli occhi e ripensa ai ritiri di Pinzolo con la Juventus, qual è il primo aneddoto che le torna in mente? «Il primo ricordo non è proprio bellissimo… Qui, ai tempi di Ranieri, colsi il primo segnale della protrusione discale che negli anni successivi mi costrinse ad andare sotto i ferri». Ai tempi si temeva che lei potesse anche smettere, invece è ancora protagonista a 44 anni… «Vivo tutto da uomo e da sportivo libero, con la massima serenità. Io all’età non penso, a me fa piacere quando si rimarcano le cose che faccio in campo. Mi piace ancora competere, l’adrenalina si accende in maniera automatica. E quando non sento la partita, in un modo o nell’altro riesco a crearmi delle situazioni per entrarci». Che stagione sarà per Buffon? «Personalmente spero sia come l’ultima, almeno fino a febbraio. Per i primi 6-7 mesi ho dato risposte forti, poi ho avuto prima un infortunio e quindi una ricaduta: nel finale non ci sono praticamente mai stato. Stavolta vorrei mantenere lo stesso livello per undici mesi. Per la squadra, invece, deve essere la stagione del riscatto. Al di là del vincere o arrivare secondi o terzi, la cosa principale deve essere quella di dimostrare di essere squadra. Lo scorso anno in molte occasioni davamo segnali di non esserlo e non esiste niente di peggio. Dobbiamo tornare a competere». La voglia di riscatto del Parma è la stessa della Juventus, reduce da una stagione senza trofei. Allegri è stato chiaro: «Abbiamo il dovere di vincere lo scudetto». Concorda? «Nessuno meglio di lui sa interpretare ciò che la gente si aspetta dalla squadra. E nessuno meglio di Max sa come parlare, anche pubblicamente. Se Allegri dice così è perché probabilmente vuole aumentare il tasso di concentrazione in tutti, giocatori compresi. Fin dalla prima partita la Juventus deve essere protagonista. Allegri conosce perfettamente l’ambiente Juve, dove si passa al massimo un anno da non protagonista. Che non significa necessariamente vincere, bensì lottare fino all’ultimo per il campionato. La società si è mossa molto bene e ha costruito una squadra che rispecchia anche di più le caratteristiche dell’allenatore. Sono convinto che Allegri riuscirà a farla rendere meglio e renderà meglio anche lui. Max sa gestire bene i campioni e capire certi momenti della stagione e delle partite». Tra i colpi della Juventus spicca Di Maria, che è stato suo compagno al Paris Saint-Germain. Come racconterebbe l’argentino a un bambino? «Angel è uno di quei giocatori che hanno avuto la “sfortuna” di far parte di squadre fortissime, composte da tanti campioni. E lui, essendo meno mediatico rispetto ad altri, ne è uscito penalizzato. Ma ce ne sono tanti di esempi così nel calcio. Mi viene in mente Barzagli, uno straordinario difensore reclamizzato meno di altri. Alcuni grandi non sono stati celebrati quanto avrebbero meritato. Ma visto che io li ho vissuti in prima persona, pian piano li racconto… Di Maria è uno di questi. Parliamo di un campionissimo che abbina qualità, fisicità, mentalità, professionalità, capacità di stare nel gruppo e di sacrificarsi per la squadra». A bruciapelo: Di Maria è il più forte giocatore della prossima Serie A? «Sì!». Di Maria ha raccontato di aver parlato con lei prima di firmare con la Juventus: quali parole ha usato per convincerlo? «Non l’ho convinto io, queste sono scelte personali. Ho scritto ad Angel soltanto quando la trattativa era in dirittura d’arrivo. Gli ho mandato un messaggio per esprimergli la mia felicità e per dirgli che aveva fatto la scelta giusta perché la Juventus, intesa come società e ambiente, non tradirà le sue attese. Ho sentito Angel felicissimo. Avevamo un ottimo rapporto al Psg: prendevamo il caffè insieme prima dell’allenamento, a volte me lo preparava lui ma capitava anche il contrario. E poi Angel era uno di quelli con cui, assieme a Marquinhos, Dani Alves e a volte Kimpembe, ci trovavamo a lavorare in palestra un’ora prima dell’allenamento». Di Maria è uno specialista degli assist: quanti gol realizzerà Vlahovic grazie all’argentino? «Angel, già di suo, può realizzare una decina di reti. Poi, è vero, è un altruista e servirà molti assist». Dopo Di Maria, c’è un altro suo ex compagno del Psg nel mirino dei bianconeri: Paredes. «Sì, lo vedrei bene nella Juventus. Leandro, oltre che affidabilissimo, è abituato a giocare e a stare in squadre di livello. Può dare una mano». Pogba si è fermato per infortunio (lesione del menisco laterale) e andrà sotto i ferri… «Mi dispiace per il grande Paul, che ha fatto una scelta giustissima tornando a Torino. Per lui la Juventus è speciale come squadra e come ambiente. Pogba, quando si riprenderà, sarà un avatar in Serie A». A proposito di scelte di cuore: giocherebbe una pizza con un amico sull’ennesimo ritorno di Morata alla Juventus? «Alvaro si è sempre trovato a meraviglia e vuole un gran bene alla Juve. È un attaccante sottovalutato. Allegri lo sa benissimo, infatti lo rivorrebbe». Dybala, invece, sta mandando in estasi Roma e la Roma… Vedere la Joya in giallorosso le fa effetto? «No, perché Paulo aveva il diritto di scegliere dopo l’addio a parametro zero alla Juventus. Quando nelle scorse settimane ho visto che Dybala sarebbe potuto andare all’Inter, alla Roma o al Napoli ho sperato che scegliesse una delle ultime due. Lo speravo per la sua carriera. Paulo aveva bisogno di uno choc emotivo ed ero convinto che soltanto Roma e Napoli glielo avrebbero potuto dare. Glielo ho scritto anche con un messaggio e sono contento di vederlo alla Roma. Dybala, dal punto di vista tecnico, è il migliore della Serie A assieme a Di Maria». È più sorpreso di De Ligt al Bayern o di Bremer alla Juventus? «Mi dispiace vedere De Ligt via dalla Juventus perché Matthijs era il classico giocatore e capitan futuro da Juve per bravura, qualità e carattere. Peccato, però se è stata una sua volontà: amen. Bremer è reduce da un campionato strepitoso, nel quale è stato eletto miglior difensore della Serie A. Il salto alla Juve è grande e magari un po’ di dazio lo pagherà. È successo anche a De Ligt all’inizio. Ma le potenzialità di Bremer non sono in discussione». Cristiano Ronaldo è in rotta con il Manchester United: vista la vostra amicizia, non le è ancora venuta la tentazione di proporgli il Parma? «In passato Cristiano è già stato vicino, al Parma… Ma Ronaldo mi sembra che abbia l’obiettivo della Champions, quindi noi ancora non gliela possiamo promettere. È un po’ che non sento Cris. Abbiamo un ottimo rapporto, di stima reciproca. CR7 è un campione, un giocatore diverso. Possiede una forza animalesca di vincere, un qualcosa di ancestrale». Pirlo, dopo una stagione sulla panchina della Juventus e un anno sabbatico, è ripartito dai turchi del Karagumruk: è stupito? «Ho sentito Andrea l’altro giorno ed è felicissimo dell’esperienza che sta vivendo. Si è rimesso in gioco, gli auguro il meglio». Un po’ come ha fatto lei la scorsa estate, scegliendo il ritorno al Parma. Il nuovo allenatore gialloblù è Fabio Pecchia. Com’è essere allenati da un avvocato? «Di un avvocato c’è sempre bisogno… Pecchia negli ultimi anni ha raggiunto traguardi eccellenti: è una certezza. È importante sapere di avere al comando un allenatore che sa trasmettere determinate sicurezze. Siamo stati compagni nell’Under 21 e non dimenticherò mai anche un gol che mi fece in un Napoli-Parma». Quali compagni la stanno impressionando di più? «Abbiamo 3-4 giovani con potenzialità da big, anche da Juve. Penso soprattutto a Benedyczak, Bernabé, Oosterwolde, Sohm, Circati…». Che Serie B immagina? «È una A2, non una B. I pronostici sono complicati, sebbene anche nella passata stagione siano state promosse due squadre come Lecce e Monza, considerate tra le favorite fin dall’inizio. Noi siamo stati una delusione, poi ci sono state sorprese come il Pisa. In Serie B c’è molto equilibrio: è il dettaglio che fa la differenza tra il vincere e il perdere». Nel Parma ha trovato qualcosa della Juventus? «Il Parma, in questo momento, mi ricorda un po’ la Juventus di inizio ciclo, quando arrivò Andrea Agnelli: dobbiamo consolidarci e prendere consapevolezza». Vedendo Chiellini a Los Angeles e il trio azzurro di Toronto (Insigne-Criscito-Bernardeschi) pensa mai a un ultimo ballo in Mls, il campionato nordamericano? «Non metto limiti alla provvidenza. Posso smettere tra un mese come fra dieci anni. Se sto bene, mi diverto e nelle cose che faccio ci sono delle motivazioni, vado avanti. Adesso ho uno stimolo fortissimo: riportare il Parma in Serie A. Per i tifosi e per il presidente Krause, che continua a investire». LEGGI TUTTO

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    Colpo Modena per la difesa, dal Vicenza c'è De Maio: ufficiale

    MODENA – Con una nota sui propri canali societari, il Modena ha annunciato un altro importante arrivo a titolo definitivo: quello del centrale di difesa Sebastien De Maio. “Sebastien De Maio è ufficialmente un giocatore del Modena F.C. E’ stata completata tutta la procedura riguardante il tesseramento e il calciatore, classe 1985, arriva in prestito annuale dal Vicenza. Il presidente Carlo Rivetti e tutto il Modena danno il benvenuto a De Maio, che in carriera ha indossato le maglie Udinese, Bologna, Anderlecht, Fiorentina, Genoa, Brescia, Frosinone, Celano e Nancy. Il Modena ha ceduto a titolo definitivo al Vicenza il centrocampista Fabio Scarsella. Il club ringrazia Fabio per la grande stagione giocata con la maglia gialloblù segnata da 37 presenze complessive e 14 reti e gli fa il più caloroso in bocca al lupo per la sua nuova avventura in biancorosso”. LEGGI TUTTO

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    Venezia, ufficiale: prolungamento di contratto per Haps

    VENEZIA – Il Venezia ha annunciato, attraverso i propri canali social, il prolungamento del contratto di Ridgeciano Haps. L’esterno sinistro resterà con i lagunari fino alla stagione 2025/2026.
    La nota del Venezia
    “Il Venezia FC comunica il prolungamento del contratto dell’esterno sinistro Ridgeciano Haps, che resterà così legato al club fino alla stagione 2025/26. Haps, 29 anni, è arrivato a Venezia nell’agosto 2021 durante l’ultimo giorno di mercato. Una volta recuperato dall’iniziale infortunio, Haps ha esordito in Serie A all’ottava giornata nella partita vinta per 1-0 dal Venezia sulla Fiorentina. Con le 25 presenze totalizzate nel corso della stagione 2021/22, l’esterno sinistro nato in Suriname è stato il giocatore più utilizzato dal Venezia nel suo ruolo. Haps inoltre nel corso della stagione ha segnato un gol (nella vittoriosa trasferta per 2-1 con il Torino) ed ha servito un assist (nel pareggio per 1-1 con la Juventus). A livello internazionale, Haps ha collezionato otto presenze con la nazionale del Suriname”.
    Guarda la galleryIl Cagliari retrocede in B: inutile il pareggio contro il Venezia LEGGI TUTTO

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    Serie B, Modena: acquistato Battistella dall'Udinese

    MODENA – Con una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, il Modena fa sapere che “Thomas Battistella è ufficialmente un giocatore del Modena F.C. E’ stata completata tutta la procedura riguardante il tesseramento e il calciatore, classe 2001, arriva a titolo definitivo dall’Udinese. Il neo gialloblù ha firmato un contratto fino al 2026. Il presidente Carlo Rivetti e tutto il Modena danno il benvenuto a Battistella, che in carriera ha indossato le maglie Udinese e Carrarese”. LEGGI TUTTO

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    Napoli e Bari, multiproprietà prorogata al 2028-2029: De Laurentiis soddisfatti

    NAPOLI – Al termine della riunione del Consiglio Federale è stato stabilito che la scadenza per il divieto delle multiproprietà anche per società non partecipanti allo stesso campionato, relativo alla norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF, verrà prorogato fino all’inizio della stagione 2028/2029. Soddisfazione in casa Napoli e Bari con i presidenti Aurelio e Luigi De Laurentiis che hanno accolto questa decisione attraverso un comunicato stampa. Queste le parole dei due patron: “La modifica approvata dal Consiglio Federale della F.I.G.C. in materia di multiproprietà è un atto di buon senso e una scelta che dà respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche”.
    Multiproprietà prorogata fino al 2029: De Laurentiis soddisfatti
    “Siamo soddisfatti e contenti di questa modifica – proseguono congiuntamente i Presidenti del Napoli e del Bari – e desideriamo ringraziare tutto il Consiglio Federale, ed in particolare il Presidente della Federazione Gabriele Gravina, per l’impegno e la volontà manifestata in questa occasione. Abbiamo già comunicato alla Federazione che rinunceremo al ricorso presentato nei giorni scorsi al Collegio di Garanzia dello Sport e ad ogni altra azione anche di natura risarcitoria, perché riteniamo sia arrivato il momento di aprire una pagina nuova per il calcio italiano fondata sulla fattività e sullo spirito di collaborazione”. LEGGI TUTTO