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    C’è pure il Catazaro per la A diretta

    TORINO – E adesso, occhio al Catanzaro di Vivarini. I giallorossi calabresi si sono presi la Calabria domenica scorsa, con la vittoria del derby di Cosenza, firmata dai gol di Iemmello e Biasci. Al netto di qualche scintilla fra le due tifoserie, è stata una grande festa, con la squadra attesa a Catanzaro, di ritorno da Cosenza, da almeno 5mila tifosi giallorossi. Un successo che consente alla banda Vivarini di insediarsi in quinta posizione, scavalcando il Palermo e inserendosi a pieno titolo nella lotta per la promozione diretta, visto che il 2° posto occupato dalla Cremonese, dista 5 punti. E visto che il Catanzaro, arrivati al cruciale mese di marzo, quello che preparare la volata per la A, appare come la più in forma delle squadre di vertice, reduce da tre vittorie di fila. Il cambio di marcia è arrivato con la crescita di Iemmello, il bomber che nell’estate del 2022 tornava a casa sua per guidare il rilancio dei giallorossi: con la rete del San Vito-Marulla, è salito a quota 11, di cui 8 realizzate nel girone di ritorno, il cambio di passo è quasi tutto lì, quando bisognava farlo. Conquistata la B a suon di record nella passata stagione, adesso si sogna perché dopo una annata di alti e bassi ma comunque di gran livello, ora nessuno ha il passo del Catanzaro: nel girone di ritorno i giallorossi hanno davvero cambiato marcia, trovando quel pizzico di continuità che mancava. Nel 2024 sono stati sconfitti solo a Piacenza dalla Feralpisalò alla seconda uscita dell’anno, poi non hanno mai steccato e ora ci si chiede come potranno chiudere la stagione, mentre bomber Iemmello, per i tifosi è già nella storia del club, fra i miti Palanca e Bivi, gli uomini degli anni del d’oro del Catanzaro in Serie A, parola che non è più proibita per i giallorossi. Faceva discutere, ogni tanto, l’inconsistenza che mostrava in trasferta la squadra di Vivarini, pareva il limite maggiore. Ma anche questo problema pare risolto, visto che nelle tre vittorie di fila, due sono arrivate fuori casa (prima di Cosenza, blitz a Cittadella). E poi bisogna dirlo, il Catanzaro è forse la squadra che gioca meglio in B, come aveva fatto notare già mesi fa Fabregas. Vivarini lo schiera con un 4-4-2 spumeggiate, dove in mezzo, il quarto a sinistra è quel Vandeputte che è un attaccante aggiunto: fatte le debite proporzioni, è il Kvara del Catanzaro per come scardina le difese e per i gol che segna mentre ora la difesa appare più solida (un solo gol incassato nelle ultime tre uscite). In avanti invece, che numeri: oltre a Iemmello a 11 gol, Biasci è salito a 8, Vandeputte è a 7, nessuna squadra della B ha tre bocche di fuoco simili in classifica cannonieri. Così sabato, fischio d’inizio alle 16.15, il Ceravolo traboccante di entusiasmo, chiederà alla squadra di Vivarini di mettere sotto la Reggiana di Nesta, perché il sogno continui. Quindi, sabato 16 marzo alle 14, il Catanzaro sarà di scena in casa della rivelazione Brescia, partita dopo la quale ci sarà la sosta per le Nazionali. E chissà, a quel punto, dove sarà il Catanzaro, con la città in festa che non sognava così da oltre 40 anni. LEGGI TUTTO

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    Dalla Juve per far sognare il Pisa: altro gol pesantissimo. Como, Cutrone show

    Dopo gli anticipi del sabato, con le vittorie di Sudtirol e Parma su Lecco e Ternana, prosegue la 28esima giornata del campionato di Serie B. Colpo importante per la Samp di Pirlo che si impone per 3-1 contro la Feralpisalò. Continua a vincere anche il Como nello scontro diretto contro il Venezia, mentre terminano in parità le sfida tra Ascoli e Raggiana e quella tra Bari e Spezia. Tripla vittoria esterna per il Pisa sul campo del Cittadella grazie alle rete di Barbieri, per il Catanzaro nel derby contro il Cosenza e per la Cremonese sul Modena.
    Serie B: Cutrone fa volare il Como, Barbieri ancora decisivo
    Tante sfide ricche di fascino nel pomeriggio di Serie B. La Sampdoria di Pirlo torna alla vittoria per 3-1 sul campo della Feralpisalò grazie alla doppietta di De Luca ed al gol di Verre nel finale. II Como di Fabregas supera invece il Venezia al terzo posto in classifica. A decidere la partita è il super gol di Cutrone nei minuti di recupero per il definitivo 2-1. L’attesissimo derby calabrese tra Cosenza e Catanzaro va ai giallorossi con il gol del solito Iemmello e Biasci. Grande tensione nel finale con l’espulsione di Venturi per i padroni di casa. Rallenta invece il Bari al San Nicola, fermato dallo Spezia sul risultato di 1-1 con le reti di Mateju e Sibilli. Tre punti importanti per il Pisa di Aquilani sul campo del Cittadella grazie alla rete all’89’ di Tommaso Barbieri. Il terzino, in prestito dalla Juventus, era andato a segno anche nella vittoria della squadra toscana contro la Sampdoria a febbraio. Nell’ultima gara della giornata emozioni incredibili tra Modena e Cremonese: i grigiorossi, in 10 uomini nel finale per il rosso rimediato da Johnsen, trovano il gol vittoria all’ultimo secondo del recupero grazie al colpo di testa di Bianchetti su assist di Sernicola, volando così al secondo posto a 53 punti, a -6 dal Parma primo e a +1 dal Como secondo. 

    Bari-Spezia 1-1
    Feralpisalò-Sampdoria 1-3
    Ascoli-Reggiana 0-0
    Como Venezia 2-1
    Cittadella-Pisa 0-1
    Cosenza-Catanzaro 0-2
    Moden-Cremonese 0-1 LEGGI TUTTO

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    Il clou è Como-Venezia. Ma occhio a Pirlo

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Ternana-Parma 1-3, Brescia-Palermo 4-2 e Sudtirol-Lecco 1-0) la 28ª giornata di Serie B si completa oggi con le altre sette gare. Tutti in campo alle 16.15, tranne un match, Modena-Cremonese, che va in scena dalle 18.30: i canarini di Bianco, reduci da 5 pari di fila, difendono il piazzamento ai playoff mentre i grigiorossi di Stroppa vorrebbero riprendersi il 2° posto, l’ultimo buono per la promozione diretta. E scenderanno in campo conoscendo il risultato del match clou della giornata, Como-Venezia, autentico incrocio per andare in A. Lariani al 4° posto, con la possibilità, in caso di vittoria, di scalzare i lagunari dal secondo (sono a due punti). Ma il Venezia degli ultimi tempi, nonostante le difficoltà societarie (se non si ricapitalizza, a giugno l’iscrizione è a rischio ma entro marzo dovrebbero entrare nel club nuovi investitori), sta tenendo un ottimo passo (10 punti nelle ultime 4 uscite) mentre il Como insegue perché sostanzialmente gli mancano i punti del ko di Palermo, tre turni fa. Ma oggi è un turno cruciale anche per la Sampdoria di Pirlo, di scena a Piacenza, sede delle gare della Feralpisalò. I gardesani, dopo la vittoria in casa dello Spezia, con tre punti potrebbero agganciare la zona playout, sulla quale invece, i blucerchiati hanno solo due lunghezze di margine. Nella gara d’andata, la Feralpisalò visse il momento più alto della sua storia calcistica, vincendo 3-2 a Marassi. Oggi però, Pirlo ritrova due giocatori chiave, Kasami ed Esposito, fra i i più importanti in rosa (il primo dovrebbe essere titolare, il secondo partirà dalla panchina). Le altre gare. Bari-Spezia: nei pugliesi, reduci da due ko di fila, sembra esaurito l’effetto Iachini, il terzo tecnico stagionale che aveva cominciato con due vittorie,; i liguri di D’Angelo, sorpresi in casa nel turno infrasettimanale dalla Feralpisalò, oggi sarebbero retrocessi ma se facessero l’impresa al San Nicola, “vedrebbero” la zona salvezza o quantomeno riprenderebbero quella playout. Cosenza-Catanzaro: derby calabrese accesissimo fra due squadre che giocano pure un bel calcio, i rossoblù di Caserta, reduci dall’ottimo pari a Parma, hanno i mezzi per agganciare la zona playoff, dove invece navigano tranquilli i giallorossi di Vivarini, sesti in classifica, anche grazie a un Iemmello su livelli eccelsi, salito a 10 gol (di cui 7 nelle 8 partite del 2024), sarà bello il confronto con Tutino (12 gol), leader del Cosenza. Cittadella-Pisa: entrambe con grossi problemi, i veneti di Gorini hanno perso le ultime 7 gare e dopo la vittoria di ieri del Brescia hanno perso la zona playoff; il Pisa di Aquilani, un punto nelle ultime tre gare, prova a tenere la testa fuori dalla zona calda (+2 sui playout). Ascoli-Reggiana: i marchigiani di Castori, 5 punti nelle ultime 3 gare, cercano di uscire dalla zona playout; i granata di Nesta non vincono dal 27 gennaio, quando s’imposero a Bari, da allora hanno collezionato solo 4 punti e se non cambiano marcia, rischiano un finale di stagione con qualche apprensione per mantenere la categoria, l’obiettivo stagionale. LEGGI TUTTO

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    Como: riecco Cutrone nella volata per la A

    TORINO –  Talvolta ci si dimentica del Como: quando a diversi addetti ai lavori si chiede qual è la squadra che la spunterà nella corsa per il secondo posto in B che vede coinvolte anche Venezia, Cremonese ma anche Palermo e Catanzaro (senza dare per scontato che il Parma capolista vinca il campionato). Non pochi si dimenticano o non fanno il nome dei lariani. Spesso, insomma, vengono un po’ snobbati, si preferisce puntare su altri nomi. Ma la bella vittoria del Como, martedì nel derby sentitissimo di Lecco, ha detto che la squadra di Roberts-Fabregas può lottare fino all’ultimo per la A diretta. Il 3-0 inflitto al Rigamonti-Ceppi ai blucelesti, ha portato il Como a quota 49, un punto meno della Cremonese seconda, tre più del Palermo, quattro sul Catanzaro mentre il Venezia, dopo la vittoria sul Cittadella nel posticipo di mercoledì, si è portato a 51 punti. Per il Como, dominare così il derby del Lario fatto di una rivalità secolare che va oltre quella sportiva, è stata una buona iniezione di fiducia. E pensare che soltanto il 17 febbraio, il Como ne prendeva tre a Palermo, risultato che faceva ipotizzare come i lariani fossero meno attrezzati della concorrenza nella lotta per la A diretta. Niente di più sbagliato. A Lecco, il Como ha dimostrato che il robusto mercato fatto a gennaio inizia a pagare, ci voleva solo un po’ di tempo, perché gli innesti sono stati veramente tanti e quasi tutti gli arrivati sono a digiuno di calcio italiano. E un conto è inserirsi in un gruppo con gradualità in estate, avendo tutto il tempo per integrarsi. Un conto è sbarcare a gennaio in una squadra che comunque aveva già i suoi oliati meccanismi. Inoltre, con la vittoria nel derby, tipo di successo che dà sempre una marcia in più, il Como ha dimostrato di poter sopperire a quel pesante doppio ko che aveva colpito la mediana, con gli infortuni di Baselli e Kone. Ebbene, al Rigamonti-Ceppi, dopo la rete del difensore Goldaniga (grande colpo di cui s’è parlato poco, ma in B è difficile trovare un centrale più affidabile di lui), chi sono andati a segno? Proprio due mediani: il prezioso e sottovalutato Bellemo, colonna lariana dal 2019, oltre al danese Abildgaard. Dunque, il Como, almeno fino al rientro di Baselli (per Kone purtroppo la stagione è già finita), in mezzo sarà un po’ contato. Ma intanto chi gioca, lascia il segno. Più in generale, si ha l’impressione che i tanti acquisti di gennaio, a iniziare dalla punta Nsame, stiano terminando il loro periodo rodaggio sul Lario e che possano arrivare alla volata per la A nelle migliori condizioni. E per le partite che decideranno tutto o quasi, probabilmente il Como ritroverà in attacco Patrick Cutrone che per infortunio non gioca dal 27 gennaio, ha dunque saltato le ultime cinque uscite. L’ex punta di Milan e Wolverhampton, prima di fermarsi, stava facendo un’ottima stagione, era già a quota 9 gol. Giocando per la squadra della sua città, stava indossando anche i panni del leader, cosa che mai prima gli era capitata in carriera. Una responsabilità che lo ha fatto crescere a livello di personalità, pareva di vedere il miglior Cutrone, quello capace di finire a suo tempo in Premier League. Ecco, se nelle partite chiave, ci sarà anche lui e sui livelli del resto della stagione, allora potremmo vederne delle belle. E chissà che, chi considera il Como meno attrezzato delle altre contendenti, possa presto cambiare idea. A partire da domenica, fischio d’inizio alle 16.15, quando il Como ospiterà al Sinigaglia il Venezia secondo, con la possibilità di sbarcare in zona A in caso di vittoria. E potrebbe esserci anche Cutrone, come non ha escluso lo stesso Roberts. Mal che vada, l’ex Milan sarà pronto per la successiva gara, quella del 9 marzo in casa Cremonese, cioé due scontri diretti di fila che valgono una bella fetta di promozione. Due partitone che diranno se il Como ha veramente i mezzi per puntare alla A diretta. LEGGI TUTTO

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    Pirlo, altro tonfo in casa. Parma fermato dal Cosenza e il Como accorcia

    Nel 27° turno di Serie B il Parma capolista rallenta in casa non riuscendo ad andare oltre l’1-1 contro il Cosenza. Bastano 90″ ai ducali per sbloccarla con un gran gol al volo di Cyprien, ma a ridosso dell’intervallo è Camporese a rimettere tutto in equilibrio con un colpo di testa da corner. Nella ripresa la formazione di Pecchia resta in 10 per il rosso a Balogh e sfiora il colpo del ko con Man che viene fermato solamente dalla traversa. Il rimpianto finale è però per i Lupi che con Tutino sprecano al 95′ il possibile gol vittoria. Approfitta del passo falso di Pecchia, la Cremonese che infilgge un’altra sconfitta alla Sampdoria di Pirlo: Johnsen apre al 5′ per i grigiorossi, Ghilardi pareggia al 13′, decide Falletti che mette nuovamente la freccia al 70′. Stroppa sale al secondo posto a -6 dal primo posto.
    Parma-Cosenza, tabellino e statistiche
    Il Como vince il derby e sorpassa il Palermo
    Crollo casalingo del Palermo con la Ternana che passa per 3-2. Al 10′ Gaston Pereiro porta avanti gli ospiti, Lund risponde al 19′ con un siluro sotto l’incrocio. Ad inizio ripresa Pyyhtia firma il nuovo vantaggio umbro e Raimondo cala il tris, Brunori accorcia troppo tardi. Ko rosanero e sorpasso Como che si aggiudica il derby del Lario contro il Lecco: Goldaniga al 3′, Bellemo al 21′ e Abildgaard allo scadere bastano al duo Fabregas-Roberts per salire al terzo posto in classifica a -1 dalla Cremonese. Accorcia sui siciliani, ora quinti, anche il Catanzaro (6°) che con una splendida punizione di Vandeputte al 4′ e il raddoppio all’80’ di Iemmello riesce a battere il Bari per 2-0.
    Palermo-Ternana, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, esame Cremonese

    TORINO –  Scatta il turno infrasettimanale, la 27ª giornata di B va in scena fra oggi e domani: stasera 7 gare (2 alle 18.15, 5 alle 20.30), domani le altre 3 (tutte alle 20.30). La capolista Parma che guidata da Pecchia corre verso la Serie A (ha 7 punti di vantaggio sul Venezia e 8 sulla Cremonese), reduce dal pari di sabato in casa del Como, può fare un altro grosso passo verso la promozione se in casa batte il Cosenza (ore 20.30), coi calabresi reduci dalla sconfitta interna con la Samp, nel giorno del loro 110° compleanno, risultato che ha un po’ spento la corsa dei lupi silani, ora la zona playoff dista tre punti. Test intrigante per la Cremonese di Stroppa che sempre alle 20.30 sarà di scena a Marassi, in casa di una Samp che col successo di sabato al San Vito-Marulla ha dato ossigeno alla classifica. La zona playoff dista 4 punti, al momento Pirlo è chiamato a fare i punti per evitare guai (i playout sono a 4 lunghezze), prima di sperare di svoltare. Sempre alle 20.30, appuntamento da non fallire per il Palermo che riceve la Ternana di Breda. I siciliani di Corini, sabato a Cremona, hanno perso una grande occasione: sfruttando la superiorità numerica, allo Zini s’erano portati sullo 0-2. Salvo poi nella ripresa incassare due gol nell’arco di due minuti che hanno impedito ai rosanero di sorpassare in classifica i grigiorossi. Per il Como di Roberts-Fabregas invece, alle 20.30 c’è il derby del Lario al Rigamonti-Ceppi di Lecco: Como ovviamente favorito ma è un derby, dunque può succedere di tutto e il Lecco, alla terza uscita con Aglietti in panchina, dopo aver perso le prime sei partite del 2024, sabato ha fatto un punto in casa della Ternana (ma avrebbe meritato di più), anche se i blucelesti ultimi in classifica a 5 punti dai playout e a 8 dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta assai complicato. E alle 20.30 si gioca anche un bel derby del Sud, Catanzaro-Bari: calabresi sesti in classifica e reduci dalla vittoria di Cittadella, griffata dalla doppietta di bomber Iemmello, pugliesi alla quar LEGGI TUTTO

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    Pasini: “Vogliono fare fuori la mia Feralpisalò!”

    Giuseppe Pasini non ne può più. E vuota il sacco. «Mi prendo tutte le responsabilità di quello che sto per dire, ne ho parlato col presidente Balata, lui sa già tutto». Il n.1 della Feralpisalò lo fa per i suoi ragazzi, il suo staff e i suoi sponsor, ancora prima che per se stesso. Il gol annullato alla sua squadra al 94’ nello scontro salvezza con l’Ascoli è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con Tuttosport denuncia ciò che non tollera più. Pasini: vi sentite penalizzati dagli arbitri? «Se fino a prima di sabato avevo il dubbio che il sistema non ci volesse in B, adesso ne ho la certezza. Ormai gli episodi a nostro sfavore sono troppi. Inoltre devo assistere a designazioni strane, che si ripetono e a spiegazioni a volte grottesche». Perchè non dovrebbero volervi in B? «È semplice: rappresentiamo un paese di 10.000 abitanti, abbiamo pochi tifosi allo stadio e non avendo un impianto a norma dobbiamo giocare fuori regione. Tutto questo a qualcuno non sta bene». Non ha timore di incorrere in provvedimenti pesanti dopo queste dichiarazioni? «Sono convinto di quello che sto dicendo. Mi dimostrino il contrario». Stupisce che una persona controllata come lei abbia deciso di uscire allo scoperto. «Perché non ce la faccio più a tenermi tutto dentro. Pure il presidente Balata, che mi ha chiamato, si è detto stupito e deluso di quanto ci sta accadendo, anche lui ha visto il gol che ci è stato annullato sabato e non si dà una spiegazione». Lei ha parlato con l’arbitro? «Ho parlato con Maggioni, che era al Var. L’ho incrociato a fine partita negli spogliatoi e mi ha detto che è stata la stessa dinamica del gol annullato al Lecce contro il Milan. Spiegazione che mi ha dato molto fastidio: prima di tutto perché non credo che esistano dinamiche uguali da un gol con l’altro inoltre perché dalle immagini si vede che Balestrero fa un passo all’indietro mentre Di Tacchio ne fa uno in avanti, ma il nostro giocatore come poteva accorgersene dando le spalle all’avversario. Inoltre il gol è di Manzari, che supera con una meravigliosa rovesciata Viviano. Cosa c’entrano Balestrero e Di Tacchio anche se sono sulla linea di porta? Quanto influisce quel contatto, che ripeto è un contatto fortuito e non un fallo del nostro giocatore? E poi ci sono altre situazioni che non mi stanno piacendo, designazioni che si ripetono così come gli errori». Cosa intende? «Marcenaro, l’arbitro di sabato con l’Ascoli, è lo stesso della partita col Suditirol del 13 gennaio quando non è stato sanzionato un mani di Tait nella loro aerea e non è stato consultato il Var per un fallo apparso evidente su Felici. Due rigori per noi, che avrebbero cambiato l’esito della partita (1-0 per il Sudtirol, ndr). Lo stesso Maggioni era al Var nella partita di Reggio Emilia del 3 febbraio quando siamo rimasti in 9 prima per un rosso diretto a Fiordilino, che era solo cartellino giallo, e poi per la doppia ammonizione a Butic al quale sono saltati i nervi per gli insulti razzisti, che tutti hanno sentito in campo arrivare da un avversario, ma che non hanno portato provvedimenti del Giudice Sportivo. Potremmo parlare della partita con lo Spezia quando al Var c’era sempre Maggioni e richiama il Var per annullare il gol a Letizia. Avrei voluto vedere se tutti questi episodi fossero capitati contro squadre come Parma, Palermo, Como, Cremonese… Sarebbe saltato fuori un putiferio». Il Var toglie personalità agli arbitri? «Sì, possono lavarsene le mani e invece dovrebbero essere loro ad avere l’ultima parola, altrimenti tanto vale che arbitrino dall’alto o da una sala in un’altra città». Lei è nel Direttivo della Lega B, pensa di dimettersi? «Non lo nego, almeno sarei più libero di denunciare certe cose. Ma oggi ho deciso di farlo lo stesso». Teme che per la Feralpisalò sia il caso di rassegnarsi alla C? «Assolutamente no. Ce la giocheremo fino in fondo, ma non è giusto che a fine partita veda i miei giocatori piangere dal nervoso, vittime di ingiustizie». LEGGI TUTTO

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    Serie B, lo Spezia resiste in 10: è 0-0 contro il Modena

    Serie B, lo Spezia ferma il Modena in 10
    Nonostante un assedio costante, soprattutto nel secondo tempo, lo Spezia sopravvive al Braglia ed ottiene un preziosissimo punto per la corsa salvezza contro il Modena. La squadra ligure è stata infatti costretta a giocare per quasi tutta la partita in 10 per l’espulsione, per somma di ammonioni, del difensore Iva Gelashvili. Grazie a questo pareggio i liguri muovono la classifica, agganciando Ascoli e Ternana al terz’ultimo posto in classifica. Il Modena perde invece un’occasione importante per superare il Cittadella al settimo posto, consolidando ulteriormente il sogno playoff. 

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