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    Presunta violenza sessuale, rinviato a giudizio Visentin del Cittadella

    BELLUNO – E’ stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Belluno per un episodio che sarebbe accaduto un anno e mezzo fa in una villa privata di Visome, piccola frazione alle porte del capoluogo, il difensore del Cittadella Guido Santiago Visentin. Il 22enne di origine argentina, ma residente in Italia da diversi anni, è imputato di violenza sessuale di gruppo insieme ad altri due giocatori veneti. Dalla società di Serie B nessuna dichiarazione sulla vicenda e non si sa se il calciatore sia stato sospeso o se stia continuando ancora gli allenamenti insieme al resto della squadra veneta. L’ex Crotone, secondo l’esito delle indagini, sarebbe coinvolto nello stupro di una ragazza durante una grigliata tra amici e conoscenti nel ferragosto del 2020. La vittima, che ieri ha detto di non voler rilasciare alcuna dichiarazione, ha ricostruito in modo minuzioso la violenza sessuale subita. Stando a quanto raccontato dalla ragazza nella denuncia, presentata qualche giorno dopo i fatti, lei avrebbe provato a liberarsi dalla loro presa, chiedendo di smetterla, ma tutto, urla comprese, sarebbe stato invano. “Stai zitta bastarda”, gli avrebbero risposto i calciatori, continuando a infierire su di lei. Per Visentin non sarebbe però la prima volta. A Verona è infatti in corso un procedimento contro di lui e altri quattro compagni di squadra della Virtus, dove ha militato, accusati di aver abusato nel gennaio 2020 di una studentessa universitaria. LEGGI TUTTO

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    Serie B, gli arbitri: Paterna per Brescia-Alessandria, Miele arbitra Monza-Spal

    TORINO – Torna in campo la Serie B, con le gare della 22ª giornata spalmate nelle giornate di sabato e domenica: si parte con Cittadella-Cremonese, affidata a Minelli. Di seguito le designazioni dell’AIA per le gare del fine settimana.
    Le designazioni
    Sabato 12/02 ore 14
    CITTADELLA – CREMONESE: MINELLIAssistenti: MORO – CECCONQuarto Uomo: VILLAVar: PRONTERAAvar: DI GIOIA

    LR VICENZA – COSENZA: MAGGIONIAssistenti: MACADDINO – DELLA CROCEQuarto Uomo: ZANOTTIVar: SOZZAAvar: CIPRESSA

    MONZA – SPAL: MIELE G.Assistenti:SCHIRRU – YOSHIKAWAQuarto Uomo: RINALDIVar: RAPUANOAvar: MASTRODONATO

    PARMA – PORDENONE: CAMPLONEAssistenti: SECHI – GARZELLIQuarto Uomo: ANDREANOVar: ABBATTISTAAvar: LOMBARDI

    PISA – TERNANA: GHERSINIAssistenti: LOMBARDO – DEI GIUDICIQuarto Uomo: MIRABELLAVar: SACCHIAvar: ROSSI L.
    Ore 16.15
    PERUGIA – FROSINONE: SERRAAssistenti: BRESMES – TRINCHIERIQuarto Uomo: BARATTAVar: FOURNEAUAvar: PAGLIARDINI

    REGGINA – CROTONE: GARIGLIOAssistenti: MARGANI – LAUDATOQuarto Uomo: DI GRACIVar: ABISSOAvar: CAPALDO
    Domenica 13/02 ore 15.30
    ASCOLI – COMO: AYROLDIAssistenti: SCARPA – AFFATATO Quarto Uomo: VERGAROVar: MASSIMIAvar: PAGNOTTA

    BRESCIA – ALESSANDRIA: PATERNAAssistenti: DI VUOLO – AVALOSQuarto Uomo: LOVISONVar: DI MARTINOAvar: ROSSI M.

    LECCE – BENEVENTO: PAIRETTOAssistenti: PAGANESSI – CECCONIQuarto Uomo: FONTANIVar: NASCAAvar: ROCCA LEGGI TUTTO

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    Cremonese, ora con Gondo il sogno è la serie A

    CREMONA – La Cremonese ha dimostrato di avere la stoffa per la A, raggiungibile anche senza passare per i playoff. Questo ha detto la vittoria di domenica scorsa sul Monza (3-2), in cu il dg Braida s’è preso la soddisfazione di sconfiggere il suo vecchio capo al Milan, Galliani. Trionfo nel derby firmato Fabio Pecchia che 13 mesi fa sbarcava a Cremona accolto con scetticismo perché tanti, troppi, erano accorsi al capezzale della Cremo senza riuscire a risollevarla. L’ex allenatore della Juve Under 23 invece, c’ha messo poco a conquistare tutti. Risultato, con lui la Cremonese è passata dal terzultimo posto a chiudere la scorsa stagione cullando il sogno playoff, mettendo le basi per l’attuale B di vertice, con Pecchia, blindato da un contratto fino al 2023, a dirigere l’orchestra. Orchestra che al mercato di gennaio ha ricevuto un elemento che può fare la differenza, l’attaccante italo-ivoriano Cedric Gondo, 25 anni, giunto dalla Salernitana e subito decisivo nella vittoria sul Monza: suoi i due assist per la doppietta di Ciofani che ora potrebbe aver trovato la spalla ideale. Gondo, nella passata stagione, pur non essendo proprio titolare nella Salernitana di Castori , lasciava il segno nelle vittorie importanti, dando un decisivo contributo al ritorno in A dei campani. Pecchia potrebbe aver trovato il tassello giusto per il definitivo salto di qualità. LEGGI TUTTO

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    Chiarimento al Brescia, è pace Cellino-Inzaghi

    BRESCIA – Tutto è bene quel che finisce bene. E l’ultimo chiuda la porta. Tocca tornare allo slogan di “SuperGulp”, programma televisivo di fumetti e cartoni animati che sbarcò sulle televisioni italiane negli anni 70. Quando Massimo Cellino era un adolescente e Filippo Inzaghi veniva alla luce. Ieri i due si sono visti, incontrati, parlati a quattrocchi e hanno trovato un punto d’accordo per ripartire insieme dopo che il presidente del Brescia aveva fatto arrivare in città il fedelissimo Diego Lopez al quale voleva affidare la panchina delle rondinelle. A Cellino non è restato che prenderne atto e tornare in scena, come è abituato a fare in certi momenti, dopo aver lasciato per un paio di giorni al direttore sportivo Francesco Marroccu il timone della barca. Il presidente ha chiesto al proprio allenatore di migliorare il rendimento in casa della squadra, di avere un atteggiamento meno prudente, insomma di abbandonare un calcio a tratti speculativo. Ma stavolta è riuscito a non farsi prendere dal suo carattere vulcanico, in una sorta di recita da fratello gemello, giusto per usare un’espressione tanto cara a Carlo Mazzone che giustificava così certi suoi repentini cambi d’umore. Va da sè però che adesso dobbiamo aspettarci sempre un Brescia 4-3-1-2, il modulo che Cellino ritiene (e non da quest’anno) il migliore per le proprie squadre e in base al quale ha fatto il mercato estivo e invernale. LEGGI TUTTO

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    Simy e Pandev al Parma di Buffon: “Contenti di essere qui”

    PARMA – “L’impatto è stato positivo fin dall’inizio, arrivare a Parma è un’emozione molto grande e positiva. E’ una società che ha una storia importante nel calcio italiano. Ed è un onore farne parte. Stare qui con compagni di questo livello mi fa solo felice. E adesso posso dire che voglio divertirmi, perché giocando con dei campioni è più facile. Quindi spero di poter anche dare una mano e fare qualcosa insieme di importante”. Queste le parole dell’altro nuovo acquisto del Parma, Simy, presentatosi oggi in conferenza assieme a Pandev. Su quest’ultimo: “Io da Pandev ho solo da imparare, per me averlo al fianco è una sensazione speciale. E diventa tutto più facile. La carriera che ha avuto Goran parla da sola, non c’è neanche bisogno di presentazioni. Dobbiamo provare a divertirci, imparare a fare quello che dobbiamo e lui è un campione dentro e fuori dal campo”. “Fin da quando ero giovane – prosegue Simy – e ho cominciato a guardare la Serie A, il Parma era una delle squadre più importanti per la storia che ha. Dall’Africa noi guardiamo di più la Premier League, ma la storia dice che il Parma è una delle grandi squadre che ho seguito da quando ero giovane. E adesso ho l’opportunità di venire qui e giocare insieme a questi grandi campioni. Quando c’è stata questa possibilità, volevo scappare subito e venire qui. E’ stata un’opportunità molto grande e ne sono felice. C’è un ambiente familiare a Parma. I ragazzi hanno tutti voglia di migliorare e dimostrare il loro valore, qui possiamo essere solo felici, andiamo in campo e lavoriamo”. Per Simy “La scintilla la prendiamo da Goran, che ha tanta esperienza. Noi continuiamo a fare quello che dobbiamo fare e insistere sempre, poi ci sono momenti e momenti. Forse in questo momento la cosa non va come vogliamo, ma credo che prima o poi la storia sarà completamente diversa. Io non vedo l’ora di scendere in campo – conclude Simy – è un bellissimo stadio, sono stato anche contro il Crotone, da tifosi ed è molto bello. E non vedo l’ora di scendere in campo con i compagni e provare qualcosa di diverso. A Benevento è stato bello poter esordire, ma adesso giocando in casa davanti ai tifosi non vedo l’ora”.
    Pandev: Spero di aiutare il Parma
    “Emozioni grandi, mi fa piacere essere qua, è una grande società e una squadra molto importante nel calcio italiano. Spero di aiutare e di fare cose belle per riportare il Parma dove merita”. Lo ha dichiarato Goran Pandev, in occasione della propria conferenza stampa di presentazione, avvenuta oggi assieme  quella di Simy. Sul nuovo compagno di squadra, Pandev ha detto: “Con Simy abbiamo giocato 45 minuti insieme, ma già lo conoscevo perché ci ho giocato contro: è un grande attaccante che ci darà una grandissima mano. A Parma – prosegue Pandev – c’è la storia, in campionato e in Italia, è una società importante. Ci sono passati tanti campioni, per questo ho fatto questa scelta. Parma mi è sempre piaciuta anche quando venivo a giocarci contro, erano sempre partite molto difficili ed era un ambiente bellissimo, uno stadio bello e una storia meravigliosa. Per questo ho scelto di venire qui e sono felice di esserci”. Primo impatto con la nuova squadra, positivo: “Sinceramente i miei nuovi compagni mi hanno sorpreso. Un grande ambiente, un gruppo fantastico, disposto a fare tutto, anche fuori dal campo. Questo atteggiamento sta aiutando noi nuovi che siamo appena arrivati. Adesso tocca solo cominciare a vincere le partite e far felici i tifosi. E speriamo di arrivare ai playoff, dopo proveremo a dire la nostra”. E ora serve la scintilla per risalire la classifica: “Sicuramente la dobbiamo trovare tutti i giorni in allenamento, ho un po’ di esperienza e il lavoro in settimana è fondamentale. Poi in partita le cose vengono naturali. Ho visto che il gruppo ha tanta voglia di fare, ci alleniamo tanto e stiamo molto in campo. Seguiamo il mister adesso, speriamo di cominciare a vincere. Nel momento in cui vinciamo una partita, può scattare la scintilla che vuole il mister. E spero che non ci fermi più nessuno”. “Non vedo l’ora di scendere in campo al Tardini – ha concluso Pandev – perché è uno stadio importante e lo voglio fare con una maglia importante addosso. Importante sarà anche vincere la partita. Ci dobbiamo concentrare, restare tranquilli e con l’aiuto dei nostri tifosi vincere la partita e far cominciare un altro campionato per noi”. LEGGI TUTTO

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    Vicenza, Rigoni dice stop: “Chiudo qui la mia carriera”

    VICENZA – Luca Rigoni chiude definitivamente la sua carriera da calciatore. A 37 anni il centrocampista del Vicenza ha scelto di risolvere il suo contratto con il club che lo ha cresciuto ed avviato alla carriera professionistica, vissuta ad altissimi livelli con le maglie di Chievo, Genoa, Palermo e Parma tra le altre: “Voglio ringraziare il dg e il ds. È stata una decisione sofferta – ammette l’ex mediano vicentino nella conferenza stampa indetta per annunciare la sua decisione – alla quale ho pensato a lungo in questi giorni. Ho deciso di terminare la mia carriera da calciatore, credo sia arrivato il momento giusto. Ringrazio però questa società per la bellissima opportunità di finire la mia carriera qui, dove tutto è cominciato. Credo sia stata una grande carriera e terminarla qui è sempre stato il mio sogno e per questo ringrazio la proprietà che me l’ha concesso. Termina la mia carriera da giocatore ma intraprenderò con la società un percorso, in questi mesi seguirò il ds per un percorso formativo e poi da luglio vorrei intraprendere un percorso come insegnante per i futuri calciatori di questa società, ai quali cercherò di trasmettere le mie idee e i miei valori, per essere un buon allenatore”.
    “Ho sognato ad occhi aperti per tutta la carriera”
    L’apparente tranquillità è il frutto di una lunga riflessione: “Non è stato semplice prendere questa decisione – spiega Rigoni – ho dedicato una vita a questa passione. Sono partito da un paesino, Cogollo e poi a tredici anni ho avuto la fortuna di entrare in questa grandissima società. Una società che mi ha insegnato molti valori e che mi ha fatto maturare come persona. Sono arrivato in un mondo dove eravamo tutti ragazzi molto agguerriti, dove c’era molta concorrenza, ho avuto la fortuna di conoscere Giulio Savoini che è stato una grande bandiera e un pezzo di storia di questa società, a quell’epoca, faceva tecnica e quindi alcuni dei momenti che mi ricordo maggiormente sono stati gli insegnamenti che mi dava lui qui all’antistadio. Ho girato l’Italia e sognato ad occhi aperti con una grande carriera. Poi la mia scelta è stata di tornare qui per concludere la carriera, una scelta bella e romantica. Avrei avuto continuare a lottare in prima linea fino a maggio ma non ci sono riuscito. Però ho chiuso un ciclo in modo strepitoso, perché ho finito dove avevo cominciato e per me questo è motivo di grande orgoglio”. Chiuso il capitolo calciatore, Rigoni resterà tifoso del Vicenza: “Noi vicentini – sottoliena – abbiamo la fortuna di avere una grandissima proprietà qui, la fortuna di avere dopo tanti anni una società seria, che programma il futuro, quindi speriamo che la società e i nostri direttori rimangano qui per tanto tempo con i nostri colori. Io sono tifoso di questa squadra, ho fatto parte integrante di questo gruppo per tre anni, sosterrò sempre questi ragazzi, questa squadra ha tutte le qualità necessarie per fare una grande impresa calcistica. Con qualche ragazzo sono tre anni che condividiamo lo spogliatoio, la camera, con qualcuno ho un legame molto forte come Padella, Cappelletti, Giacomelli, Grandi”. LEGGI TUTTO

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    Lecce, Pisacane ai saluti: risoluzione consensuale del contratto

    LECCE – “L’U.S. Lecce comunica di aver effettuato la risoluzione consensuale del rapporto contrattuale, in scadenza il 30 giugno 2022, con il calciatore Fabio Pisacane”: questa la nota ufficiale con cui il club giallorosso ha reso nota la decisione di interrompere anticipatamente l’accordo con il difensore classe ’86 Fabio Pisacane. Arrivato dal Cagliari all’inizio della scorsa stagione, Pisacane ed il Lecce hanno deciso di comune accordo di non arrivare alla scadenza naturale del contratto, sciogliendolo con cinque mesi di anticipo. LEGGI TUTTO

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    Brescia, clamoroso: Lopez rifiuta, Inzaghi resta in panchina

    BRESCIA – Clamoroso dietrofront al Brescia calcio. Diego Lopez ha rinunciato a tornare sulla panchina delle rondinelle dopo l’esonero di Pippo Inzaghi. Non avrebbe sentito la fiducia dell’ambiente per quella che sarebbe stata la sua terza esperienza a Brescia alla corte di Massimo Cellino. Lo stesso Inzaghi è dunque pronto a riprendersi il suo posto. Alle 16.30 la società ha annunciato una conferenza stampa con il direttore sportivo Marroccu.  LEGGI TUTTO