LECCE – Prestazione solidissima per il Venezia che, dopo l’1-1 del Via del Mare con il Lecce nel ritorno della semifinale playoff (1-0 l’andata), vola in finale e accarezza il sogno Serie A. Zanetti “ringrazia” Mancosu, che al 79′ ha calciato alto il rigore del possibile 2-1. Per i lagunari, ora, una tra Cittadella e Monza.
Dominio Lecce
Il primo squillo della gara lo regala una ripartenza di Majer disinnescata da Mazzocchi, con il pallone che poi arriva a Hjulmand: il danese ci prova dal limite, Svoboda respinge a centro area. All’11’ è Coda a calciare a rete servito da Pettinari, ma in equilibrio precario: palla alta. Il Lecce continua a fare la partita e al 21′ sulla conclusione di Maggio protesta per un possibile rigore per mani di Maleh che Irrati (e il Var) giustamente non concede. Per vedere la prima azione degna di nota del Venezia bisogna attendere il 24′ e il lancio di Aramu sul secondo palo su cui Di Mariano non riesce a girare a rete. 3′ dopo è ancora Coda a calciare verso il primo palo, con Maenpaa che agevolmente si distende e blocca.
Maenpaa, quasi autorete
Al 35′ il Venezia rischia il clamoroso autogol su un tiro di Henderson in area deviato da un difensore, con Maenpaa che sbaglia la presa e il pallone rimbalza su Molinaro e poi sulla traversa, con il portiere finlandese che alla fine riesce a bloccare la sfera. Dopo meno di un minuto è Pettinari a provarci con un missile da posizione impossibile: il pallone sfiora l’incrocio dei pali. Al 40′ Aramu calcia, in maniera troppo velleitaria, verso la porta di Gabriel appena fuori dai pali, senza esito.
Il Var chiama il rigore: Aramu gol
Minuto 44′, arriva l’episodio decisivo: Gabriel è reattivissimo sul corner a rientrare sul primo palo di Taugourdeau, poi è Lucioni a liberare. Il Var però richiama Irrati all’on field review per rivedere il contatto Maggio-Svoboda, accordando il rigore al Venezia. Dal dischetto va Aramu che non si fa distrarre dal “balletto” di Gabriel, che rimane di sasso: al 48′ è 0-1. Ma non si fa in tempo ad andare al riposo perchè Maenpaa sul ribaltamento di fronte strozza in gola l’urlo di Coda dopo la sua gran conclusione.
Pettinari accorcia
Nella ripresa Corini inserisce subito capitan Mancosu al posto di Nikolov. Ed è proprio il neo entrato a mettere i brividi a Maenpaa con una punizione che lambisce il palo. La gara scorre (nervosa) fino al 65′, quando il Lecce la riapre. È Dermaku a chiamare Maenpaa al miracolo con una gran girata a centro area: sulla respinta c’è defilato Lucioni che rimette al centro per l’accorrente Pettinari che sigla l’1-1 da pochi passi. Il Venezia risponde in ripartenza e sugli sviluppi di un corner Forte calcia come può, ma troppo centrale per impensierire Gabriel. Al 74′ è Maggio ad avere l’occasionissima per il sorpasso a pochi passi dalla porta ospite, ma calcia alto a causa del disturbo di Crnigoj.
Mancosu, che errore!
Al 79′ altro calcio di rigore, stavolta per il Lecce: Irrati non ha dubbi e indica il dischetto dopo il mani in area di Maleh sulla conclusione di Maggio. Dagli undici metri va Mancosu, che spreca clamorosamente calciando alle stelle. 3′ dopo momenti di paura per Tachtsidis che si accascia al suolo, ma tutto rientra dopo l’intervento dei sanitari. Corini tenta il tutto per tutto inserendo anche Pablo Rodriguez e sono 5 i minuti di recupero. Al 90′ Dermaku non aggancia il pallone quasi a tu per tu con Maenpaa, poi 1′ più tardi un ghiotto cross teso di Tachtsidis attraversa tutta l’area senza trovare deviazioni. Le occasioni proseguono con Paganini, che devia ad un passo dalla rete trovando il solito Maenpaa, ma non c’è più tempo: termina 1-1, è il Venezia a volare in finale playoff. LEGGI TUTTO