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    Serie B, Venezia ok nell'andata dei play off: Lecce battuto 1-0

    VENEZIA – Vittoria di misura del Venezia contro il Lecce nella gara d’andata della semifinale play off. A decidere il match è stato Forte, che è andato a bersaglio in avvio di ripresa. Con questo successo il Venezia, potrà al ritorno (in campo giovedì 20) contare su due risultati su tre. Il Lecce, per continunare il proprio percorso verso la promozione invece dovrà solo vincere, con qualsiasi punteggio. 
    Il Venezia spinge nel primo tempo
    Subito pericoloso il Venezia al 1′ e al 5′: Johnsen calcia sul primo palo ma Gabriel devia in corner e poi Fiordilino non riesce a toccare sotto porta dopo la deviazione di Modolo su corner. Al 19′ il leccese Mazzocchi calcia e Dermaku respinge inducendo l’arbitro Marini a visionare il VAR per essere sicuro che non ci fosse stato fallo di mano Il Venezia è più pimpante, il Lecce fatica a trovare varchi, al 25′ Aramu prova la conclusione dai 25 metri con il piede mancino, termina alta non di molto. Il portiere dei pugliesi Maenpaa riesce a bloccare l’incornata di Stepinski, servito da Maggio al 34′. Al 40′ Venezia ancora vicino al gol: Forte spara a colpo sicuro ma Gabriel si supera mandando in angolo.
    Forte la decide nella ripresa
    In avvio di ripresa (2′), il Venezia passa in vantaggio: Aramu serve in area Maleh che a sua volta addomestica il pallone all’indirizzo di Forte che scocca una conclusione mancina che va ad insaccarsi alle spalle del portiere avversario Gabriel. Replica ospite affidata a Coda che, servito da Majer, conclude debole con il mancino, nessun problema per Maenpaa. Piuttosto velleitaria, al 17′, la conclusione scoccata praticamente da metà campo da parte di Aramu, Gabriel non si lascia sorprendere. Al 21′ rete annullata al Venezia: Modolo devia in rete con la mano su calcio di punizione di Taugourdeau, l’arbitro Marini non convalida. Il Lecce prova ad alzare il baricentro: al 35′ Yalcin, appena entrato, prova una conclusione a rete che, smorzata da Ceccaroni, diventa facile preda di Maenpaa,  che non ha problemi, due minuti dopo, sulla girata centrale di testa di Nikolov. Al 1′ di recupero Coda, nei pressi della porta avversaria, sbaglia il controllo di palla.  LEGGI TUTTO

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    Serie B, Cittadella con un piede in finale play off: Monza ko 3-0

    CITTADELLA – Vittoria convincente, e soprattutto preziosissima, del Cittadella che batte 3-0 il Monza nell’andata della semifinale play off e mette una seria ipoteca sul raggiungimento della finale. In gara 2 infatti la squadra di Brocchi dovrà vincere con almeno 3 gol di scarto per aggiudicarsi l’ultimo atto. Eroe di giornata, il granata Baldini, autore di tutte e tre le reti della squadra di Venturato: due nella prima frazione, una nella ripresa
    Baldini, uno-due micidiale
    La gara si presenta subito equilibrata, finchè al 10′ il Monza non si vede annullare il gol di Diaw a causa della palla finita  oltre la linea durante una mischia da corner di Barberis. Al 13′ il Cittadella passa in vantaggio: cross, dalla trequarti destra, di Vita per l’inserimento sul secondo palo di Baldini e battuta al volo di quest’ultimo che non dà scampo a Di Gregorio; al 14′ il Monza è costretto a cambiare l’infortunato Paletta con Scaglia. Al 22′ Baldini trova la doppietta e il raddoppio per i suoi: lancio del portiere Kastrati per il centravanti, che aggancia la sfera sul versante sinistro dell’area di rigore prima di dribblare Bettella e fulminare il portiere con una conclusione potente e precisa. Al 28′ il Cittadella effettua il suo primo cambio inserendo Perticone per Frare prima che Kastrati si trovi a dover sventare due pericoli (al 33′ e 35′) provenienti da barberis e Diaw mentre Di Gregorio nega la gioia del gol a Donnarumma al 36′. Nella ripresa, ancora Kastrati si oppone alla conclusione sul primo palo di Sampirisi quando siamo al 49′.
    Nella ripresa, ancora Baldini
    Adi inizio ripresa, al 10′, il Cittadella ci prova con Tsadjout: buono il suo inserimento in area, reattivo Pirola a chiuderlo permettendo la presa al portiere Di Gregorio. Al 16′ lo stesso Tsadjout non riesce, in scivolata, ad arrivare all’appuntamento con il pallone sul suggerimento di Branca. Il Cittadella lascia l’iniziativa alla squadra di Brocchi che è però spesso imprecisa nei passaggi: per vedere un’azione pericolosa del Monza si attende fino al 27′ quando Scaglia, dalla corsia mancina, mette un pallone per la testa di Mota Carvalho, che trova la pronta respinta del portiere Kastrati; sulla ribattuta irrompe Frattesi che però spara clamorosamente alto. Il Monza cerca di ridurre il passivo: al 32′ Frattesi serve Carlos Augusto sul cross del quale la difesa del Cittadella riesce a sbrogliare non senza affanni. Ma è Baldini l’eroe di giornata: al 40′ grande lavoro di Donnarumma che si incunea in area dalla sinistra e, dopo aver eluso Bettella, calcia in porta dove Di Gregorio respinge, ma Baldini si avventa sul pallone e firma la tripletta. Ultimi assalti ospiti con una punizione di Balotelli (42′, facile per Kastrati nonostante la potenza) e Barberis (46′, sul fondo) LEGGI TUTTO

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    Tragedia a Battipaglia: si è suicidato l'ex Avellino Viscido

    BATTIPAGLIA (Salerno) – L’Avellino, e più in generale il mondo del calcio, piange la scomparsa di Filippo Viscido, trovato impiccato a soli 31 anni (ne avrebbe compiuti 32 il prossimo 5 giugno) domenica 16 maggio in un garage a Battipaglia, sua città natale. Lascia la moglie Mina e i figli Noemi e Domenico. Viscido, ex centrocampista dei Lupi biancoverdi, era rimasto svincolato quest’anno dopo lo stop alle categorie dilettantistiche e in carriera aveva militato anche con Pomigliano, Cavese, Battipagliese, Campobasso, Potenza, Savoia, Licata, Ariano Irpino, Sorrento, Leonfortese, Palmese, Chieti, Virtus Avellino, Afragolese e Salernum. Gli agenti del commissariato di Battipaglia si sono immediatamente recati sul posto, a ridosso di via Baratta, nel rione Sant’Anna, e hanno avviato le indagini al fine di ricostruire l’accaduto e le motivazioni alla base del terribile gesto. LEGGI TUTTO

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    Serie B, il Venezia vola in semifinale playoff: 3-2 al Chievo dopo 120'

    VENEZIA – Vittoria di cuore e nervi per il Venezia che, nel primo turno dei playoff di Serie B, supera il Chievo 3-2 dopo una partita bellissima chiusa solo ai supplementari. Ad Aglietti non basta una grandissima prestazione, è Zanetti a volare in semifinale con il Lecce.
    Sblocca Garritano dal dischetto
    Avvio letteralmente frizzante nella pioggia del Penzo e sentimenti ribaltati per entrambe le squadre nel giro dei primi 10′. Al 5′ il Venezia va in vantaggio con un gran gol di Aramu da terra, ma il Var fa il suo lavoro e vede il fuorigioco dell’assistman Forte: Sozza annulla senza bisogno della review. La gioia strozzata degli arancioneroverdi diventa amarezza visto che al primo affondo del Chievo arriva il vantaggio. Il cross dalla destra di Canotto viene deviato con il braccio da Taugourdeau, con l’arbitro che indica il dischetto senza indugi: al 10′ Garritano calcia alla destra di Maenpaa che devia, ma non tanto da impedire l’1-0 Chievo. Passano 9′ e una gran discesa (e cross) di Mazzocchi viene disinnescato dall’uscita di Semper. Al 22′ è Bertagnoli a provarci con un colpo di testa: debole, Maenpaa c’è. Un minuto dopo Forte sfiora il gol del pari con un’incornata a centro area, ancora su cross di Mazzocchi, che fa la barba al palo. Al 25′ Canotto prende il motorino e lascia sul posto due difensori arrivando a tu per tu con Maenpaa, ma si divora il raddoppio: palla a lato. 4′ dopo gran punizione dalla trequarti di Taugourdeau che Semper battezza fuori, ed ha ragione di pochissimo. Si arriva così a fine primo tempo e nei 4′ di recupero c’è tempo per il tentativo di Taugourdeau che il portiere clivense neutralizza: si chiude con i gialloblù di Aglietti avanti.
    Venezia-Chievo: tabellino, numeri e statistiche
    Bertagnoli regala il pari al Venezia
    La ripresa comincia subito con una colossale chance per il Chievo arrivata dopo 2′ per effetto di una grande incursione di Canotto e il tacco da fondo campo per l’arrivo a rimorchio di Bertagnoli che però trova la miracolosa deviazione di Maenpaa sul palo. Il Venezia reagisce con un cross di Di Mariano che trova Mazzocchi sul secondo palo: tiro e palla a lato. Al 60′ il pareggio del Venezia: Di Mariano crossa dalla destra al centro per Svoboda, ma Bertagnoli anticipa tutti e mette alle spalle di Semper per l’autorete che vale l’1-1. Al 71′ punizione battuta male dai gialloblù e contropiede portato avanti da Johnsen, che va anche al tiro: palla alta. Sul ribaltamento di fronte per poco Obi non segna su un rimpallo con Svoboda. Al 78′ punizione dal limite per il Chievo: batte Margiotta che centra in pieno la traversa. All’87’ occasionissima per Fiordilino di testa che, su spiovente da corner, manda incredibilmente a lato.
    Gioia Mogos, Maleh e Johnsen ribaltano tutto
    Il risultato di parità regge anche nei 3′ di recupero, si va ai supplementari. Al 101′ è Forte a calciare a rete, Semper blocca, ma due minuti dopo arriva il secondo rigore per il Chievo, concesso per il fallo di Ferrarini su Di Gaudio. Dal dischetto Mogos calcia forte e centrale, Maenpaa è battuto: 2-1. Il vantaggio gialloblù chiude il primo tempo supplementare, con il secondo che riparte con un break dell’inesauribile Canotto, murato dalla difesa. Qualche secondo dopo il Venezia rischia un clamoroso autogol sul cross da fondo campo di Djordjevic, Maenpaa ci mette una pezza. I lagunari sembrano alle corde, ma Dezi con una grande azione serve Di Mariano che calcia addosso a Semper, ma il pallone arriva a Maleh che insacca con il mancino in mezzo ad una selva di difensori gialloblù: 2-2 del Venezia che rivede la semifinale. Lo stesso Maleh, prossimo già promesso alla Fiorentina, per poco non cala il tris al 111′, ma è al 116′ che il Venezia chiude definitivamente i conticon il gol di Johnsen (deviazione decisiva di Mogos che supera Semper dopo una strepitosa azione personale) e regala a Zanetti e ai suoi la semifinale con il Lecce, nonostante il rigore che Forte si fa parare da Semper all’ultimo secondo. LEGGI TUTTO

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    Playoff Serie B, Cittadella in semifinale: 1-0 al Brescia, decide Proia

    CITTADELLA – Sarà il Cittadella a giocarsi la prima semifinale dei playoff promozione contro il Monza (andata il 17, ritorno il 20 maggio). Nel turno preliminare i ragazzi di Venturato hanno superato 1-0 il Brescia di Clotet grazie al gol di Proia al 40′ del primo tempo.
    Il Var sposta il calcio d’inizio, Proia firma l’1-0
    Sotto la pioggia del “Tombolato” schemi speculari (4-3-1-2) per Cittadella e Brescia, con un cambio dell’ultima ora nella squadra di Clotet: fuori Bisoli per un problema nel riscaldamento, dentro Labojko. Ma c’è un altra grana, che stavolta riguarda il Var, all’esordio in B: per risolvere servono più di 20′ e il calcio d’inizio slitta così alle 18.30. Partono meglio i padroni di casa con un paio di spioventi dalla fascia su cui Bjarnason (soprattutto su Beretta) fa buona guardia poi al 6′ Ghiringhelli è bravo a disturbare Ayé pronto a mettere in rete di testa sul corner di Martella: palla sul fondo. Al 17′ brutte notizie per il Cittadella che perde Beretta a causa di uno stiramento: dentro Rosafio. Al 19′ occasionissima per il Brescia con la volata sulla sinistra di Martella e cross al centro per Labojko che tutto solo impatta malissimo e spreca la chance. Al 28′ si rivedono i padroni di casa con Iori che, da posizione defilata e a pochi passi dalla porta, calcia fuori. Passano 8′ e Ayé scarica di prima intenzione verso la porta, ma troppo centrale per impensierire Kastrati che blocca. Al 40′ Cittadella in vantaggio. Grande azione sulla sinistra di Rosafio e cross al centro dove Proia sovrasta Mangraviti e con un perfetto colpo di testa che non lascia scampo a Joronen: è 1-0 e anche l’ultimo squillo di un primo tempo che manda il Cittadella con un piede in semifinale.
    Cittadella-Brescia: tabellino, numeri e statistiche
    Occasioni Ayé e Bjarnason
    Nella ripresa Brescia subito pericoloso con Ayé al 47′, ma il mancino del francese viene smorzato da un difensore prima della parata di Kastrati. Sulla ripartenza seguente è Rosafio che ci prova dalla distanza a giro: palla fuori. Al 50′ è il turno di Karacic, murato ancora dal portiere padrone di casa. Da qui in poi il gioco si fa spezzettato. L’apparente calma dura un quarto d’ora e viene interrotta dal bolide dalla distanza di D. Donnarumma su cui Joronen risponde presente. Al 72′ bella azione corale del Brescia con il pallone che arriva ad Ayé che, a centro area, manda clamorosamente alto. La risposta veneta arriva poco dopo con un missile di Gargiulo dal limite che fa la barba al palo. All’80’ è Tsadjout ad avere l’occasione per il colpo del ko, ma Joronen è strepitoso a deviare di piede in angolo. Al Brescia serve una rete per arrivare all’extra time, ma si arriva ai 4′ di recupero ancora con il Cittadella in vantaggio. È al 91′ però che i lombardi si mangiano le mani per l’occasionissima capitata a Bjarnason, che devia a centimetri dal palo della porta difesa da Kastrati. Termina così, a far festa, ancora una volta quando si parla di playoff, è il Cittadella: per Venturato in semifinale c’è il Monza di Brocchi. LEGGI TUTTO

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    Maria Marotta: “Mia esperienza nella storia poi non deve fare più notizia”

    Maria Marotta, in occasione della sfida tra Reggina e Frosinone, è stata il primo arbitro donna a dirigere una partita di Serie B. La 37enne campana lavora anche all’estero come arbitro internazionale, e in diretta su RTL 102.5, nel programma ‘Non Stop news’, ha commentato così l’incontro: “È stata una giornata emozionante, forse un sogno che non avevo mai immaginato, deve passare alla storia, ma poi non deve fare più notizia, quella sarà la nostra vittoria, delle donne e delle donne del calcio. Io sono arbitro da 20 anni, internazionale dal 2016. Quando ho cominciato non mi aspettavo che avrei diretto una partita in Serie B, quindi non mi pongo obiettivi e lavoro tutti i giorni, cerco di non sbagliare e tutto quello che verrà è un di più”.
    Marotta: “Io sono un arbitro”
    L’arbitra ha poi continuato così: “Questo lavoro è un’avventura stupenda che a me ha cambiato la vita, non ho mai sofferto il fatto di essere all’interno di un mondo maschile e all’interno dell’Associazione italiana arbitri non mi è mai capitato che un mio collega che mi abbia chiesto ‘ma tu cosa ci fai quì?’ È una scuola di vita, è una educazione che ho fin da bambina, ti educa ad uno stile di vita che è quello del rispetto delle regole e dell’educazione”. Alla domanda successivamente posta dai giornalisti in radio, che le hanno chiesto se preferisse farsi chiamare “arbitro o arbitra”, Maria marotta ha risposto: “Io sono donna e ne vado fiera ed orgogliosa con tutti i difetti e limiti che questo comporta, poi però siamo in campo e facciamo un mestiere che è riconosciuto come un pochino più maschio, quindi in quel momento io sono un arbitro di calcio, ed è giusto che sia così che anche i giocatori mi riconoscano come un arbitro e non come un arbitro donna e se io mi metto nelle condizioni di essere lì e di essere un arbitro ma anche loro mi devono riconoscere come una figura maschile ma solo perché non devono farsi problemi del fatto che sono una donna”. E rispetto ai tifosi si è espressa così: “I tifosi allo stadio sono una forza sia per i giocatori che per noi arbitri, certo ogni tanto li sentiamo e durante la partita qualcosina esce, ma fa parte del gioco e a volte è anche piacevole”. LEGGI TUTTO

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    Serie B, Venezia, Zanetti: “I play off possono darci il Paradiso”

    VENEZIA – “Il Chievo, secondo me, merita i playoff per il gioco e le qualità che esprime: hanno un’identità e giocatori molto veloci. In gare secche come questa l’aspetto psicologico conta tantissimo e gli episodi possono condizionare la gara: mi aspetto una partita aperta ma noi non ci snatureneremo e non faremo calcoli: per caratteristiche non sappiamo speculare sul risultato”. Queste le parole dell’allenatore del Venezia, Paolo Zanetti, alla vigilia del primo turno dei playoff che vedranno la sua squadra opposta ai corregionali del Chievo: “Proveremo a vincere contando sempre su quello che sappiamo fare. Il Chievo ha giocatori forti ma li abbiamo anche noi e dovremo fare in modo che i loro attaccanti debbano preoccuparsi più di difendere che ad attaccare: quando avranno la palla loro servirà grande umiltà e compattezza, però quando avremo la palla saranno loro a doversi preoccupare di noi.”
    Gli spareggi
    Il tecnico, inoltre, ha speso anche un pensiero per gli spareggi in sè: “Questo è il quarto playoff che faccio in cinque anni, se conto anche il campionato con la Beretti della Reggiana. I playoff sono belli da giocare e non ci deve essere tensione negativa: se giocassimo i playout avremmo l’inferno sotto i piedi, mentre qui abbiamo solo il paradiso sopra di noi e dobbiamo dare tutto senza preoccupazioni. Abbiamo fatto un grandissimo campionato: voglio tanto entusiamo e tanta concentrazione perchè affronteremo squadre forti, ma lo siamo anche noi perchè in questi spareggi c’è anche il Venezia FC.”
    Lo spirito
    Infine, Zanetti ha ribadito il concetto della mentalità che devono avere i suoi giocatori per perseguire l’obiettivo della promozione: “A questo punto qualsiasi partita è da tripla: le squadre si equivalgono su alcune cose mentre altre sulla carta sono superiori. Quella col Chievo è sempre stata una partita difficile da fare per noi ma ora le componenti fisiche e psicologiche unite all’entusiasmo e all’identità faranno la differenza. Ragioniamo gara per gara cercando di mettere in campo ciò che sappiamo di essere senza fare ragionamenti sull’avversario. Ci sarà il Var e personalmente mi fa piacere: a noi manca qualche risultato anche a causa di qualche errore e il fatto che nei playoff ci sarà è un aspetto sicuramente positivo.” LEGGI TUTTO