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    Pirlo: “Sampdoria, passo indietro. Mercato? Si può sempre migliorare”

    Pirlo: “Ho rincuorato Stankovic. Cosa deve capire Pedrola”
    Pirlo ha proseguito: “Ho rincuorato Stankovic perchè sono cose che capitano. Non deve abbassare la testa perchè è giovane, capiteranno altre volte ma l’importante è che reagisca. Ricci e Borini sono giocatori di esperienza, hanno nel loro curriculum partite importanti, serviranno per la crescita della squadra”. Sul mercato: “Si può sempre migliorare, qualsiasi squadra può farlo, ma ora parliamo dei giocatori che abbiamo”. In merito alle perdite di tempo del Pisa il tecnico ha dichiarato: “È normale. Fa caldo, sono giocatori esperti. Le perdite di tempo ci sono sempre state, non possiamo attaccarci a questo”. Infine, Pirlo chiude con un pensiero su Pedrola: “È un giocatore di grande qualità che ti punta sempre e fa qualcosa di importante. Deve capire che si gioca con i compagni, a volte tiene troppo il pallone ma ha grandi margini di miglioramento”. LEGGI TUTTO

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    Verdi dal Torino al Como: l’attaccante riparte dalla Serie B con Fabregas

    L’attaccante è stato ceduto a titolo definitivo. Nella scorsa stagione Verdi ha giocato con il Verona totalizzando 5 gol in 25 presenze.
    Verdi al Como, il comunicato del Torino
    La conclusione dell’operazione in uscita è stata confermata dal club granata attraverso un comunicato ufficiale: “Il Torino Football Club comunica di aver ceduto al Como 1907, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Simone Verdi. Tutto il Torino saluta con affetto Simone e gli augura le migliori soddisfazioni nel proseguimento della sua carriera”.

    Verdi saluta la Serie A: da quanto non giocava in B
    Verdi non giocava più in Serie B dal 2014 dove aveva militato dal 2011 in poi con le maglie di Torino, ChievoVerona ed Empoli. Dopo aver girato in prestito negli scorsi anni dando un contributo decisivo alla miracolosa salvezza della Salernitana l’obiettivo, ora, sarà quello di centrare la promozione in riva al lago di Como con una società che non vuole porsi limiti: come dimostrato dall’acquisto di Verdi. LEGGI TUTTO

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    Samp-Pisa: Pirlo battezza Aquilani

    TORINO – La 2ª giornata di Serie B si apre stasera con un grande anticipo: a Marassi, fischio d’inizio alle 20.30, va in scena Sampdoria-Pisa. Nell’esordio in campionato i blucerchiati di Pirlo hanno vinto e convinto nel successo di Terni (1-2). Il Pisa invece, è all’esordio in campionato, avendo saltato la prima giornata, il calendario li aveva abbinati a una delle squadre che saranno ammesse in B solo dopo la sentenza del Consiglio di Stato prevista per il 29 agosto. Dunque, stasera al Ferraris, sarà il debutto in campionato per Alberto Aquilani sulla panchina dei nerazzurri, dopo gli anni a farsi le ossa da allenatore nel vivaio della Fiorentina. Incuriosisce molto questo Pisa, forse uno dei maggiori oggetti misteriosi di questa B. L’unica partita ufficiale dei toscani è quella dell’11 agosto, quando il Pisa, in Coppa Italia, fu eliminato in casa del Frosinone, ko a causa di una sfortunata autorete di Canestrelli, ma prova nel complesso onorevole da parte dei nerazzurri che contro una squadra di categoria superiore mostrarono un atteggiamento più propositivo che in passato, anche se di fatto non tirarono mai in porta (non pare risolto il problema offensivo della scorsa stagione. basterà l’arrivo di Mlakar, che si definisce in queste ore?). Ma comunque da allora il Pisa si è mosso abbastanza sul mercato. Gli ultimi due colpi chiusi sono il regista Barberis, svincolato ex Monza, tesserato dopo accurati e lunghi test fisici, ben accolto dalla piazza che ricorda un fugace ma positivo passaggio di Barberis nel Pisa in età giovanile. Oggi però, non sarà in campo, è rimasto a Pisa a completare la preparazione. Con lui, dopo un infinito corteggiamento, è appena sbarcato il trequartista Valoti, in prestito con diritto di riscatto dal Monza, con cui nel 2022 era salito in A, stasera dovrebbe partire dalla panchina. Pisa chiamato a mettersi alle spalle l’assurda scorsa stagione: iniziò con Maran in panchina e fu subito disastro (due punti nelle prime sei uscite). Proseguita col ritorno di D’Angelo, la storica guida dei toscani, capace di riportare la squadra fino al quinto posto, salvo poi crollare nel girone di ritorno, col campionato chiuso all’undicesimo. Insomma, annata assai deludente, venuta dopo l’atroce beffa della finale playoff del maggio 2022, con la A soffiata al Pisa dal Monza. Ma ora si riparte da zero. Di Aquilani si dice un gran bene da anni, vedremo che Pisa proporrà stasera a Marassi. Dove troverà una Samp in cui Pirlo recupera due pedine importanti come Borini e Ricci, cioé i giocatori che hanno seguito il Maestro alla Samp dopo aver lavorato insieme nei turchi del Karagumruk, probabile che entrambi partiranno dalla panchina. Indisponibile uno dei ultimi arrivati, l’attaccante Sebastiano Esposito, giunto alla Samp con un problemino muscolare. In tribuna, atteso il duo Radrizzani-Manfredi, sarà la prima partita ufficiale della Samp a cui assisteranno i due chiamati a risollevare le sorti blucerchiate, in questi giorni alle prese con la messa in sicurezza del club che vivrà ancora tappe cruciali nei prossimi mesi, anche se i giorni dell’incubo della ripartenza dalla Serie D sembrerebbero ormai un ricordo. Vigilia blucerchiata della partita segnata dal possibile arrivo del bomber Coda dal Genoa: pareva tutto fatto, poi c’è stato il sorpasso della Cremonese che peraltro era sul giocatore da diverse settimane. Pirlo dunque, dovrebbe riproporre il suo 4-3-3 con lo stesso attacco della vittoria all’esordio di Terni e la decisiva presenza di Depaoli avanzato da terzino ad ala destra, la mossa che ha fatto vincere la partita (si è procurato il rigore che ha sbloccato la partita e segnato il raddoppio). Aquilani dovrebbe ribattere col 4-2-3-1, favorito Moreo nel ruolo di centravanti e grande fiducia in due pezzi importanti del mercato pisano: l’infinito regista Veloso (37 anni), giunto dal Verona e la ficcante ala D’Alessandro (altro arrivo dal Monza) che dovrebbe giostrare a sinistra. E chissà, si potrebbe assistere a una sfida scoppiettante fra due allenatori che vorrebbero sempre giocarsela a viso aperto, privilegiando il gioco palla a terra. Con la vittoria di Terni, la Samp ha cancellato il -2 in classifica con cui ha iniziato il campionato. Vincere stasera vorrebbe dire andare per un giorno in testa, in attesa che fra domani e domenica si completi il turno. LEGGI TUTTO

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    I gioielli del Parma a caccia della A

    TORINO – Il Parma, secondo gli allibratori la prima favorita per la promozione, domenica scorsa ha esordito con una convincente vittoria interna sulla Feralpisalò, quella sera al debutto assoluto in B. Per capire il valore enorme della squadra di Pecchia, forse basta un dato. La rete del definitivo 2-0 l’ha realizzata lo spagnolo Adrian Bernabé – la pietra preziosa più importante della gioielleria di patron Krause – un sinistro chirurgico da appena dentro l’aria. Il talentuoso mediano-trequartista era subentrato soltanto all’ora di gioco ed è andato a segno 7’ dopo il suo ingresso. Eppure, Bernabé sarebbe uno dei più ambiti giovani talenti del mercato, lo è da almeno un anno e mezzo. Per ora, Krause se lo tiene stretto. Non è proprio incedibile ma deve arrivare un’offerta mostre per fare vacillare il Parma. Che non ha incedibili, basta pagare bene (o meglio, tanto) e il Parma è disponibile a cedere i propri gioielli. Infatti, al mercato di gennaio, il club emiliano ha realizzato una plusvalenza enorme cedendo ai turchi del Fenerbahce il giovane terzino olandese Oosterwolde, giunto in Emilia solo un anno prima. Ma per Bernabé è diverso. Arrivò a Parma nell’estate del 2021, subito dopo la retrocessione dalla A, lo portò con sé l’allenatore dell’epoca, Enzo Maresca, che l’aveva valorizzato nel Manchester City B. A Maresca poi andò male e col sostituto Iachini firmò un’annata fallimentare chiusa al 12° posto. Ma quell’anno ci sì consolò con l’esplosione di Bernabé, giunto peraltro da svincolato, dunque una sua eventuale cessione sarebbe una plusvalenza totale. Cessione che però non è all’orizzonte, così come per l’altro marcatore (su rigore) della vittoria sulla Feralpisalò, l’attaccante polacco Adrian Benedyczak anche lui, come l’altro Adrian, classe 2001, pure lui ricercato sul mercato senza però che sia mai arrivata l’offerta giusta. Ma l’ultimo gioiello parmigiano in rampa di lancio è un altro. Occhio infatti al centravanti franco-ivoriano Ange Yoan Bonny che fa 20 anni il 25 ottobre. Giunse al Parma quasi due anni fa, scovato nella squadra B del Chateauroux. In Italia sta completando la sua formazione calcistica e pare pronto per la consacrazione, questo ha detto la precedente partita ufficiale del Parma, quando nel primo turno di Coppa Italia è andato a vincere a Bari 3-0, anche con un suo gol. Al momento, nel 4-2-3-1 di Pecchia, Bonny è il centravanti che inizia la partita, contro la Feralpisalò ha giocato la prima ora. Per come si muove, per il peso offensivo che può dare, Bonny può risolvere il problema del centravanti che, in ultima analisi, nella passata stagione è costata la A del Parma, visto che era costretto a giocare col Mudo Vazquez come falso nueve. Al momento, Bonny sta relegando in panchina il croato Antonio Colak, 29 anni, giunto dai Rangers di Glasgow, uno che ha fatto anche la Champions ma che al momento, non essendo al meglio, è rimasto ai margini nelle prime due partite ufficiali. Insomma, con queste premesse è ovvio essere i primi favoriti per la promozione, nonostante le delusioni degli ultimi due campionati di B. Tuttavia, Pecchia sta proseguendo il buon lavoro intravisto nella passata stagione. Negli ultimi mesi della scorsa annata la squadra aveva trovato il passo giusto per la A, anche se quella diretta era ormai irraggiungibile. Poi è arrivata la delusione dei playoff, quell’assurdo 3-2 di Cagliari con la squadra avanti 0-2 e ribaltata nella ripresa. Quella botta è ancora nella parole di Pecchia ma la squadra sembra averla metabolizzata bene. E poi, nel gruppo sono stati operati pochi ritocchi, l’ossatura della rosa è composta da giocatori che sono almeno alla terza stagione insieme, non ci sono certo problemi d’amalgama. C’è, piuttosto, un’occasione da sfruttare, quella del calendario, visto che sabato sera, fischio d’inizio alle 20.30, il Parma gioca di nuovo al Tardini. Arriva il Cittadella, profondamente rinnovato ma che ha battuto in casa la Reggiana all’esordio e che in Coppa Italia era andato a vincere a Empoli, squadra di A. Ecco, confermarsi coi granata veneti, vorrebbe dire per il Parma farsi sentire nella lotta per la A diretta, cercare di prendere subito in mano il campionato, cioè quel che è mancato nelle ultime due annate. In città poi, si respira un buon entusiasmo, la campagna abbonamenti è stata riaperta perché c’è tanta voglia di Parma e questo clima positivo va massimizzato nelle gare interne. Poi, martedì 29, nel turno infrasettimanale, arriverà la trasferta di Pisa, squadra tutta da scoprire guidata dal deb Aquilani, non scesa in campo nella prima giornata, in attesa che la giustizia completi l’organigramma della B e che domani sera esordisce a Marassi contro la Sampdoria. LEGGI TUTTO

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    Esposito dall’Inter alla Sampdoria: quanti complimenti a Pirlo

    Di seguito il comunicato del club: “L’U.C. Sampdoria comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con obbligo di riscatto e/o diritto di opzione e contro-opzione dal F.C. Internazionale i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Sebastiano Esposito (nato a Castellammare di Stabia, Napoli, il 2 luglio 2002). L’attaccante si è legato al club blucerchiato fino al 30 giugno 2028”. Dopo la nota sono arrivate anche le prime dell’attaccante classe 2002. 
    Esposito, elogi a Pirlo e prime parole
    Sebastiano Esposito si è presentato ai canali ufficiali del club: “La Sampdoria non ha bisogno di presentazioni. E’ una piazza importante che merita palcoscenici diversi rispetto alla B”. Sulla scelta: “Mai avuto dubbi, avevo altre richieste ma ho spinto per Genova. Ho tanta voglia e determinazione e anche per togliermi qualche sassolino dalla scarpa”. L’attaccante ha continuato con gli elogi a Pirlo: “Mi sposo bene con la sua idea di gioco e penso di essere adatto al modo in cui intende giocare. Ho cambiato tante squadre e fatto diverse esperienze, conosco la categoria e non sarà facile. Dobbiamo pensare partita dopo partita perché tre punti fanno la differenza”.
    Da Pirlo a Quagliarella: “Fabio è un esempio e una grande persona, mi ha dato consigli dai tempi del mio esordio. È un giocatore fantastico e inarrivabile”. Poi in chiusura le parole sui fratelli, entrambi allo Spezia: “Non siamo così vicini da quando avevamo 10-12 anni. Sul campo, però, non farò sconti a nessuno. Sono sicuro che faremo un grande campionato”. LEGGI TUTTO

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    Caos Reggina, dimissioni Ilari e quote in vendita: il comunicato

    Dal 20 luglio al 20 agosto 2023, dopo soltanto un mese il presidente della Reggina, Manuele Ilari, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico raccolto da Saladini. Un fulmine a ciel sereno, soprattutto dopo le ultime vicissitudini in cui è coinvolta la squadra calabrese. 
    Il club ha presentato nella giornata del 10 agosto il ricorso al Consiglio di Stato per chiarire la posizione e provare a essere riammessa in Serie B dopo le varie bocciature tra Collegio di Garanzia e Tar. Giorni di logorante attesa per il futuro, aspettano i tifosi, la squadra e anche Filippo Inzaghi con la data cerchiata in rosso sul calendario, quella del 29 agosto. Intanto il presidente ha deciso di lasciare l’incarico e mettere in vendita le quote. 
    Ilari, dimissioni Reggina: comunicato
    Di seguito la nota pubblicata sul sito ufficiale e firmata da Ilari: “Dopo aver incontrato ieri mattina il sindaco Brunetti e il sindaco dell’area metropolitana Versace , il sottoscritto Manuele Ilari, conferma la disponibilità a cedere le quote sociali agli investitori che saranno condivisi con le istituzioni comunali e metropolitane di Reggio Calabria. Comunico inoltre che rassegno con effetto immediato le dimissioni dal mio incarico”. LEGGI TUTTO

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    Pirlo: Bonucci? Ecco cosa penso. Dalla Juve alla Samp non è cambiato nulla

    TORINO – L’ex allenatore della Juve, Andrea Pirlo, oggi alla guida della Sampdoria in Serie B, ha parlato così ai microfoni di ‘Sky Sport’: “È la mia terza esperienza dopo la Juventus, qualcosa ho imparato. Cos’è cambiato rispetto alla Juve? Nulla. La Turchia è stata un’avventura importante, mi ha dato la possibilità di sperimentare tante cose e di crescere. Sto riproponendo questo alla Samp, cercando di fare un calcio propositivo come avevo provato a fare al primo anno alla Juve. La mentalità e la voglia non cambiano, solo gli interpreti sono diversi”.
    Pirlo sul “caso Bonucci”
    A proposito di interpreti, uno con il quale ha lavorato ai tempi bianconeri (sia da calciatore, sia da allenatore) è stato quel Leonardo Bonucci che adesso non fa più parte del progetto tecnico di Allegri: “Mi è dispiaciuto perché sono stato un suo compagno e anche allenatore, so quanto ci tiene a giocare in bianconero. Sono sorpreso da tale decisione, ma penso che tra le parti ci fosse già stato qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    Spezia e Parma: siete da A?

    TORINO -Quattro partite chiudono temporaneamente la 1ª giornata di Serie B, da venerdì saranno otto gare su dieci, il turno si completerà quando le vicende giudiziarie di Lecco e Reggina saranno concluse e si potranno recuperare le sfide mancanti. Alle 18, al Druso di Bolzano il Sudtirol di Bisoli ospita lo Spezia di Alvini, gara molto interessante che deve rispondere a due domande: gli altoatesini saranno in grado di ripetere lo scorso grande campionato chiuso al 6° posto e poi in semifinale playoff? I liguri possono diventare una delle big del torneo? La risposta è sì per entrambi quesiti. Il Suditirol visto in Coppa Italia a Marassi contro la Samp, meritava qualcosa di più: prima di essere eliminato ai calci di rigore, era stata la squadra di Bisoli ai supplementari, ad avere l’occasione migliore per vincere la partita. Prova nel complesso solida, in linea col Dna di Bisoli. E pensare che dopo la partenza di due pezzi da novanta della difesa altoatesina, Curto e Zaro, qualcuno ha scritto a vanvera di smobilitazione. No, a Bolzano c’è tanta voglia di riprovarci e si può fare bene pure in questa stagione, anche se confermarsi non è mai semplice. E lo Spezia? È la squadra che ha fatto il miglior precampionato di tutta la B: tre vittorie su squadre di categoria superiore (Sassuolo, Bochum e Wolfsburg), turno passato in Coppa Italia eliminando ai rigori il Venezia (2-2 al 120’). Le premesse ci sono insomma tutte. La società poi, fra paracadute e plusvalenze pesanti, avrà una liquidità non da poco. Anche se la priorità è tenere i conti in ordine e sul mercato non si faranno follie (è in arrivo il difensore georgiano Gelashvili). Le altre tre partite tutte alle 20.30. Molta curiosità per Parma-Feralpisalò. Per quel che s’è visto in questo primo mese, a nostro avviso gli emiliani di Pecchia sono due spanne sopra la concorrenza. L’ex vice di Benitez aveva trovato una buona continuità nella parte finale della scorsa stagione, quando il Parma pareva scaldare i motori per la A. Poi è arrivata la semifinale playoff di Cagliari e lì è naufragato tutto. Ma il Parma che una settimana fa in Coppa Italia trita 3-0 il Bari al San Nicola, fa pensare che la squadra abbia metabolizzato quella botta. Non solo, il Parma, sul mercato, ha cambiato pochissimo, diversi elementi giocano insieme anche da più di un anno, Pecchia non ha certo problemi di amalgama anzi, sta sviluppando l’intesa raggiunta nella scorsa stagione. E il francese Bonny (2003) dà l’impressione di essere nell’anno della consacrazione anche se da centravanti dovrebbe giostrare Colak, prelevato dai Rangers Glasgow. E la Feralpisalò? Non ci sarebbe da stupirsi se i gardesani diventassero il nuovo Sudtirol. Sono squadre che si somigliano, già quando erano in C e lottavano per un posto al sole andando spesso a braccetto. Inoltre, è stato fatto un mercato non trascurabile (La Mantia l’ultimo colpo): obiettivo salvezza certo, ma poi chissà….Venezia-Como invece, testerà le ambizioni di entrambe. I lagunari, se non cedono Pohjanpalo (finora patron Niederauer resiste) possono fare un campionato di vertice, perché, grazie a Vanoli in panchina, la squadra, negli ultimi due mesi dello scorso campionato, aveva dimostrato di essere la più forte della B, passando dalla zona playout a quella playoff (poi eliminati dal Cagliari nel turno preliminare). E il Como? Quantomeno dovrebbe essere da playoff, l’obiettivo più o meno ufficiale della stagione, anche se i proprietari, i ricchissimi fratelli Hartono, vorrebbero la A, alla terza stagione di fila in B. Sarà interessante vedere il tecnico Longo dall’inizio e non come un anno fa, quando arrivò da pompiere per raddrizzare una stagione che s’era messa male. Last but not least, Cittadella-Reggiana, granata contro. Vi sembra una sfida minore? Come no, sono le uniche squadre di B che in Coppa Italia hanno eliminato club di A (Empoli-Cittadella 1-2, Monza-Reggiana 1-2). I veneti hanno rifondato l’organico con 10 arrivi dalla C dove potrebbero esserci le plusvalenze di domani (quest’estate, il dg Marchetti ne ha fatta una notevole cedendo allo Spezia Antonucci, il capocannoniere di squadra della scorsa annata). La Reggiana va tenuta d’occhio, anche se la priorità è la salvezza, visto che l’ultima apparizione della Regia in B (2020/21) si risolse con l’immediato ritorno in C. Però Nesta ha dei valori in squadra che potrebbero sorprendere. C’è insomma la possibilità di parlare della Reggiana senza mettere al centro di tutto Manolo Portanova, il trequartista giunto il prestito dal Genoa che va in campo dopo una condanna in primo grado per violenza sessuale di gruppo. Magari si potrebbe parlare anche dell’allenatore, Alessandro Nesta: non andava in panchina da oltre due anni e nelle due gare di Coppa Italia (preliminare e primo turno), si è tolto lo sfizio di dare una lezione di calcio al santone Zeman (6-2 al Pescara), replicata al Monza di Palladino, considerato l’allenatore del futuro. LEGGI TUTTO