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    Pordenone, rinnovo fino al 2022 per Tesser: “Grande soddisfazione”

    PORDENONE – Il Pordenone, attraverso un comunicato apparso sul proprio sito web, ha annunciato che “Attilio Tesser sarà la guida tecnica del Pordenone anche nel campionato 2020/2021 di serie B. L’allenatore e il club hanno prolungato di una stagione il contratto in essere, con nuova scadenza giugno 2022”. Il tecnico è quindi pronto ad affrontare la terza stagione alla guida dei neroverdi, con i quali ha vinto il campionato di Serie C, con la Supercoppa, e ha appena raggiunto la semifinale play off per la Serie A. Questo il commento di Tesser: “C’è grande soddisfazione nel proseguire un lavoro e un progetto costruito in questi anni, insieme alla società, allo staff e ai calciatori. Il raggiungimento della semifinale playoff è qualcosa di straordinario, come prima lo erano stati la vittoria di campionato e Supercoppa. Ora riposiamo e poi ripartiremo con rinnovate motivazioni ed entusiasmo”. Così invece il responsabile dell’area tecnica, Matteo Lovisa: “Il nostro progetto sportivo ha in mister Tesser un fondamentale punto di riferimento, in campo e fuori. Un progetto che la società ha costruito negli anni con lavoro, programmazione, idee e scelte chiare. Puntiamo sulla continuità per affrontare al meglio le nuove sfide che ci attendono”. LEGGI TUTTO

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    Playoff di B, Spezia corsaro a Frosinone nella finale d'andata: decide Gyasi

    FROSINONE – Lo Spezia esulta allo Stirpe: grazie alla rete di Gyasi nel primo tempo i liguri piegano il Frosinone e vedono la strada più in discesa per il ritorno del 20 agosto, che sancirà la promozione in Serie A di una delle due formazioni.
    FROSINONE-SPEZIA 0-1: NUMERI E STATISTICHE 
    Il lob di Gyasi punisce il Frosinone
    La prima chance della partita è per lo Spezia e arriva al 10′, quando Gyasi su cross di Bartolomei incoccia di testa, ma il pallone oltrepassa la traversa di Bardi. La formazione di Nesta spaventa gli aquilotti dieci minuti più tardi, con Dionisi che scappa via nella trequarti ligure ma cincischia sul più bello ed Erlic lo ferma in tackle. Gol sbagliato, gol subito: al 21′ lo Spezia passa in vantaggio con un’azione sviluppatasi sulla corsia di sinistra. Vitale affonda e serve Maggiore, che apre veloce per l’accorrente Gyasi, a segno con un pregevole pallonetto. Costretto a inseguire, il Frosinone si getta all’attacco, anche con un po’ di irruenza: Dionisi viene ammonito, perdendo così la possibilità di giocare la sfida di ritorno. Gori impensierisce Scuffet con un tiro-cross insidioso che sfiora la traversa, poi nel finale di frazione il portiere bianconero salva in due tempi sulla botta da fuori area di Paganini, raccolta da Novakovich.
    Nesta, Ciano non basta. Dionisi salterà il ritorno
    Lo Spezia riparte forte: al 53′ Nzola sciupa un’occasione colossale, sparando alto dopo che Galabinov aveva protetto il pallone dentro l’area e glielo aveva servito a rimorchio. Passano 60 secondi e anche Ferrer va vicino alla rete, con un diagonale che accarezza il palo mancino. Nesta spariglia le carte in attacco, togliendo Dionisi e inserendo Camillo Ciano. Italiano, dopo aver assistito alla bella volée di Gyasi (deviata in angolo), manda in campo Mora e Ramos per blindare il preziosissimo vantaggio. La partita si scalda: Matteo Ricci, Gyasi, Erlic e Novakovich rimediano il giallo. Il Frosinone si va vedere di nuovo dalle parti di Scuffet con Tribuzzi, che impegna il portiere friulano con un destro violento. Al 90′ Paganini prova a pareggiare con un rasoterra, ma non è fortunato: il match d’andata va allo Spezia. LEGGI TUTTO

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    Perugia, macabra contestazione e manichini impiccati: “Vi vogliamo così”

    PERUGIA – Aria pesantissima a Perugia a poche ore dall’amara sconfitta ai rigori con il Pescara che ha sancito la retrocessione degli umbri nell’inferno della serie C dopo ben sei anni consecutivi in cadetteria. Subito dopo la gara del “Curi” – rigorosamente a porte chiuse – è scattata la contestazione di circa 700 tifosi biancorossi che si sono radunati fuori al parcheggio intonando cori contro il presidente Massimiliano Santopadre e i giocatori: il più bersagliato è stato senz’altro l’attaccante Pietro Iemmello, “reo” di aver fallito il rigore decisivo.

    Lancio di bottiglie di vetro e petardi, ma la situazione è rimasta sotto controllo grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa. I tesserati del Perugia hanno potuto lasciare l’impianto con le proprie auto, grazie alla “copertura” del bus biancorosso, solo alle 2.30. Ma la parte più brutta, anzi macabra, della contestazione doveva ancora arrivare. Nella notte, infatti, sono stati appesi al cavalcavia di via Trancanelli quattro manichini impiccati, di cui tre rappresentavano i calciatori con i numeri 9, 23 e 27 (Iemmello, Falzerano e Di Chiara) e un altro la dirigenza: vicino lo striscione con la scritta “Vi vogliamo così”. 
    Perugia è serie c: ai rigori si salva il Pescara LEGGI TUTTO

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    Play out, il Perugia retrocede in Serie C: il Pescara si salva ai rigori

    PERUGIA – Pescara salvo, Perugia in Serie C: questo il verdetto della finale play out: ma ci sono voluti i calci di rigore per dirimere la questione a favore della squadra di Sottil (5-4). Dagli 11 metri per gli umbri pesano gli errori di Iemmello e Buonaiuto. Nei tempi regolamentari, il Pescara sembrava averla messa in cassaforte, andando in vantaggio con Pucciarelli: ma il Perugia è riuscito a trovare una reazione immediata con il pareggio di Kouan. Prima dell’intervallo, il gol di Melchiorri che ristabiliva la parità nel doppio confronto. Ripresa e supplementari senza reti: ai calci di rigore il Pescara è più preciso e strappa la salvezza. 
    La partita
    Primi spezzoni a ritmi alti. Subito pericoloso il Pescara al 2′: Memushaj per Galano che dal limite tenta la conclusione con il mancino: Vicario riesce ad arrivarci. Pescara che continua a provarci e al 15′ sfiora il vantaggio con Maniero, conclusione dai 25 metri respinta da Vicario. Ma il vantaggio biancazzurro è rimandato di una manciata di secondi, visto che sempre al quarto d’ora Pucciarelli, su cross di Galano, devia sottoporta e insacca, 0-1. Il Perugia però reagisce immediatamente e al 18′ trova il pareggio. con Kouan che sugli sviluppi di un calcio d’angolo si inserisce sosprendendo la difesa avvesaria e insacca di testa. Dopo il colling break gara più disordinata. Alla mezzora, tentativo di Galano direttamente da calcio di punizione: alta sopra la traversa, Vicario comunque c’era. Al 40 arriva la rete del pareggio del Perugia, ancora una volta su calcio d’angolo: calcia Mazzocchi e Melchiorri, appostato sul primo palo spizza la sfera quel tanto che basta per mandarla alle spalle di Fiorillo: 2-1 Perugia e perfetta parità complessiva nel doppio confronto ristabilita. E’ il risultato sul quale si va all’intervallo.
    Secondo tempo
    Nella ripresa, il Pescara parte con possesso palla, ma non trova il bersaglio grosso: da dimenticare, al 9′ un sinistro di Masciangelo .La gara poi si fa intensa e combattutissima: al 21′ proteste del Pescara per un contatto in area avversaria Kastanos-Kouan, Aureliano lascia correre e lascia anche qualche dubbio. Dopo il cooling break, ancora proteste pescaresi alla mezzora: i biancazzurri chiedono una trattenuta in area su Maniero. Nel finale, ampiamente a lato un destro di Memushaj. Il risultato però non cambia più sino al termine dei tempi regolamentari: si va ai supplementari. 
    Supplementari e rigori
    La lotta prosegue nel primo supplementare: brivido al 9′ quando Kastanos imbecca Bocic davanti al portiere, ma è offside. Al 12′ bello il gesto tecnico di Bonaiuto che in sforbiciata non trova, di molto, la porta. Al 14′ pallone sanguinoso di Bettella: buon per lui che Iemmello, lanciato da solo, perda troppo tempo e faccia sfumare l’azione, recuperato dallo stesso Bettella. Nel secondo supplementare, l’uscita di Hugo Campagnaro (al suo posto Scognamiglio), alla sua ultima partita in carriera. Occasionissima al 119′ per il Perugia: Gyomber sponda in mezzo su punizione, Sgarbi da ottima posizione di testa non trova la porta. Ultimo vero brivido del match: si va ai calci di rigore. Dagli 11 metri, Vicario (che vive l’incubo della seconda retrocessione ai rigori consecutiva) riesce a fermare Galano, Fiorillo fa meglio e dice no a Buonaiuto e Iemmello: quando Masciangelo insacca il proprio rigore, è salvezza Pescara.  LEGGI TUTTO