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    Reggina, altri quattro punti di penalizzazione da scontare in stagione

    L’incognita Reggina sul finale della Serie B
    Reggina, il comunicato della FIGC
    Di seguito la nota della federazione riguardo alla penalità alla Reggina: “Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha sanzionato la Reggina 1914 con 4 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, disponendo anche l’inibizione di 3 mesi per l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore del club Paolo Castaldi. La società, già sanzionata dal TFN con 3 punti di penalizzazione il 17 aprile scorso, era stata deferita per responsabilità propria e responsabilità diretta per una serie di violazioni in materia gestionale ed economica”. La Reggina passa così da 46 punti e in piena corsa per i playoff a 42 e vicina ai playout. Ultime tre giornate importanti per raggiungere l’aritmetica salvezza e poi capire se attraverso il Collegio di Garanzia del CONI riuscirà per tempo a riavere tutti e sette i punti tolti.  LEGGI TUTTO

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    Con Breda, Ascoli da playoff

    TORINO – A tre giornate dalla fine, mucchio selvaggio per la conquista di un piazzamento nei playoff di B. In particolare, sono in ballo il settimo e l’ottavo posto, gli ultimi due che permettono di disputarli. Posizioni ancora occupate da Pisa e Reggina, entrambe con grossi problemi: i toscani vengono da tre ko di fila, i calabresi da due, risultati che hanno permesso all’Ascoli di acciuffare a quota 46 Pisa e Reggina, quest’ultima oggi dovrebbe subire una pesante penalizzazione per i mancati pagamenti di marzo. Ecco quindi che l’Ascoli, reduce proprio dalla bella vittoria sul Pisa, che può concretamente sperare di fare i playoff, assieme ad altre 4 squadre (Venezia, Palermo, Modena e Como). In totale fanno otto club, divisi da tre punti, che si giocano due posti. Mucchio selvaggio, appunto. E di questo gruppone allo sprint, l’Ascoli deve essere fiero di trovarsi, a tre turni dalla fine, con gli stessi punti di Pisa e Reggina, squadre che stavano facendo ben altro campionato. E questo Ascoli sembra in grado di piazzare la zampata playoff, visti i 7 punti conquistati nelle ultime tre uscite. Sarebbe un grande risultato replicare il piazzamento playoff raggiunto dai marchigiani già al termine della passata stagione. Anche un anno fa fu una sorpresa che permise al tecnico Sottil di farsi un nome per la A e passare all’Udinese. Adesso invece, l’impresa potrebbe arrivare con Roberto Breda subentrato sulla panchina dell’Ascoli il 6 febbraio scorso, al posto di Cristian Bucchi, rilevando la squadra al 13° posto. Portarla a respirare l’aria dei playoff, non è roba da poco. E ora si può sognare. Sabato l’Ascoli sarò di scena in casa del Genoa che avrà il primo match ball promozione (va in A se fa almeno un punto più del Bar, impegnato a Modena). Breda, fra l’altro, da giocatore ha un passato genovese significativo: giocò nelle giovanili della Sampdoria ed esordì in prima squadra, più tardi avrebbe giocato per due stagioni nel Genoa, caso rarissimo di giocatore capace di militare per entrambe le squadre cittadine. L’esperienza in rossoblù è ancora ricordata perché Breda accusò il club e l’allenatore, il Professor Franco Scoglio, di mobbing, registrando la voce di Scoglio durante una riunione tecnica. Dopo la sfida di Marassi, il suo Ascoli riceverà il Cosenza, alle prese con una salvezza tutta da conquistare e chiuderà la stagione in casa della Reggina e chissà, per il 19 maggio, come la giustizia sportiva avrà riscritto la classifica degli amaranto. Dovesse fare i playoff, Breda farebbe un’impresa più grande di quella di Sottil che aveva una squadra più competitiva, l’Ascoli attuale viene da una stagione molto più sofferta. E se accadesse, sarebbe il giusto risarcimento alla carriera di Breda. Basta ricordare cosa gli accadde cinque anni fa: aveva portato aritmeticamente il Perugia ai playoff, ma venne esonerato prima dell’ultima giornata. Lo rilevò Alessandro Nesta che agli spareggi promozione uscì subito. E al nome di Breda è legato anche uno degli exploit più sorprendenti accaduti ai playoff di B: nel 2014 col Latina chiuse al terzo posto, perdendo poi la finale playoff dal Cesena. Prima di tornare in pista ad Ascoli, Breda era rimasto disoccupato per due anni perché probabilmente l’amara vicenda di Perugia aveva segnato la sua carriera. Ma in linea di massima, col suo calcio efficace ed equilibrato, i risultati li porta a casa perché sa far rendere al meglio quel che gli si affida. Non a caso, nel 2-1 sul Pisa del 1° Maggio, i gol li hanno segnati il portoghese Pedro Mendes, sotto utilizzato (con qualche rimpianto) nell’arco della stagione, e Davide Marsura, giunto al mercato di gennaio dal Modena, uno che avrebbe mezzi notevoli e che a 29 anni ha raccolto meno di quanto ci si potesse aspettare. LEGGI TUTTO

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    Frosinone, festa fino all’alba senza incidenti: i complimenti del Sindaco

    Frosinone, le parole del Sindaco Mastrangeli
    Il Sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ha rilasciato un paio di dichiarazioni dopo la promozione dei ciociari in Serie A: “Felicità e orgoglio tutto ciociaro che si mescolano nel salutare il prestigioso traguardo. Un grande ringraziamento a Maurizio. La famiglia Stirpe ha infuso la propria vision ed i propri valori in questa grande avventura calcistica che è stata in grado di sviluppare una vera cultura di riscatto e valorizzazione del territorio partendo dallo sport”.  LEGGI TUTTO

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    L’incognita Reggina sul finale della B

    TORINO – Sul finale di stagione della B, pende l’incognita Reggina. Il caso del club calabrese, ancora in lizza per i playoff nonostante il -3 in classifica, può condizionare la composizione della griglia delle squadre che chiuderanno il campionato dal terzo all’ottavo posto. La Lega B ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di rinviare l’inizio degli spareggi promozione che scattano il 25 maggio, per aspettare che si completi la battaglia legale degli amaranto. Ma la vicenda giudiziaria della Reggina, nonostante il taglio dei tempi sui prossimi verdetti, rischia di andare oltre il finale di campionato. Ricapitolando, giovedì 4 maggio, andrà in scena il primo grado del secondo deferimento, quello per aver mancato le scadenze dei pagamenti federali di marzo. Una settimana dopo, ci sarà l’Appello per il primo deferimento, quello del -3. Venerdì 19 maggio, in contemporanea alle 20.30, si giocherà l’ultima giornata del campionato. In prossimità di quella data, poco prima o poco dopo, dovrebbe completarsi l’iter dei verdetti che mancano a livello federale, cioè di primo e secondo grado, coi quali si dovrebbe scrivere la classifica finale e determinare la griglia completa delle sei squadre che faranno i playoff. La Reggina però, vorrebbe un ulteriore taglio dei tempi, spererebbe che l’11 maggio si discutesse anche l’Appello del secondo deferimento, assieme a quello del primo, nel caso il verdetto di giovedì fosse negativo. Non ci sarebbero però i tempi tecnici, dovendo aspettare le motivazioni della sentenza del 4 . L’obiettivo sarebbe quello di avere il tempo di andare al Collegio di Garanzia del Coni, la Cassazione dello sport, prima dell’inizio dei playoff. E al Coni la Reggina è convinta possa essere riconosciuta la propria innocenza. A livello di giustizia federale invece, gli amaranto sono i primi a non farsi troppe illusioni. Perché sul verdetto del 4 maggio si ragiona su una penalità pesante, è già in preventivo. Che sommandosi al -3, potrebbe anche fare cadere la Reggina, prima che si giochino gli ultimi due turni, nei pressi della zona playout. Il club calabrese però, si professa innocente: le scadenze federali di febbraio e marzo non sono state rispettate perché bloccate da un commissario del Tribunale di Reggio Calabria che decide che cosa pagare e cosa no, In realtà, nella prima sentenza della giustizia sportiva, sono stati  rilevati anche pagamenti non corrisposti ma che il commissario aveva autorizzato. Insomma, in Figc non si è convinti che il club di Saladini possa nascondersi dietro l’alibi di un commissario che avrebbe tenuto le mani legate sui pagamenti, si pensa che la situazione societaria sia molto più complessa. Ma al Collegio di Garanzia del Coni, l’aria potrebbe essere diversa. Al massimo giudizio sportivo, si deve valutare se a livello federale la giustizia sportiva si è mossa correttamente. E la Reggina sta utilizzando una legge dello Stato ben vista dal Coni, le società che ereditano una pesante situazione debitoria da una precedente proprietà sono invitate a utilizzarla proprio dal Coni. Su come andrà a finire, le previsioni si sprecano e si dice tutto e il contrario di tutto: si va dall’esclusione della Reggina dal prossimo campionato a chi metterebbe la mano sul fuoco sul fatto che gli amaranto alla fine dimostreranno la loro innocenza, magari c’è da capire se ciò accadrà prima o dopo la fine del campionato, particolare non da poco, visto il caos che potrebbe esserci se la Reggina ottenesse ragione a playoff già disputati. Dunque, forse converrebbe navigare a vista e valutare la situazione verdetto dopo verdetto. Ma pure partita dopo partita: ieri a Frosinone la squadra di Pippo Inzaghi ha raccolto l’undicesima sconfitta nel girone di ritorno, ora è ottava con gli stessi punti di Pisa (settimo) e Ascoli (nono). Una situazione dove è impossibile immaginare come andrà a finire sul campo: in pratica, sono in palio gli ultimi due posti della zona playoff, che possono essere ambiti da otto squadre. Sempre che la Reggina non esca dalla lotta playoff anche per i verdetti della giustizia sportiva. LEGGI TUTTO

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    Pohjanpalo pazzesco! Poker nel 5-0 del Venezia al Modena

    VENEZIA – Il Venezia sigla il 3° successo consecutivo battendo nettamente in casa il Modena per 5-0 nel segno di un leggendario Joel Pohjanpalo e torna a sperare nella corsa Playoffs. L’attaccante finlandese è stato l’incubo del Modena realizzano 4 gol portandolo in testa alla classifica marcatori di Serie B insieme a Gianluca Lapdula a quota 17 gol. L’ex Bayer Leverkusen ha aperto le marcature al 32′ su cross di Candela bruciando il diretto marcatore con un bel diagonale. Nel secondo tempo il finlandese si scatena: doppietta al 54′ a porta vuota su assist di Johnsen, tripletta al 74′ nata su lancio perfetto di Tessmann con Pohjanpalo che elude l’uscita di Gagno con un pallonetto clamoroso. Infine ecco il poker arrivato dal dischetto al 78′. La “manita” la realizza Zampano all’81’ per un successo vale il sorpasso dei lagunari nei confronti dei gialloblù all’11° posto: 45 punti a 44 a -1 dal 8° posto (ultimo utile per accedere ai Playoffs). LEGGI TUTTO

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    Diretta Frosinone-Reggina ore 20:30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    FROSINONE – Al Benito Stirpe va di scena Frosinone-Reggina, gara valida per la 35esima giornata del campionato di Serie B. La sfida ha il sapore di Serie A, visto che i padroni di casa comandano il campionato con due punti di vantaggio sul Genoa secondo mentre gli ospiti sono in zona play-off con due punti di vantaggio sulle inseguitrici. La squadra di Grosso è reduce da due pareggi di fila contro Sudtirol e Cagliari, entrambi a reti inviolate. I ragazzi di Pippo Inzaghi vengono, invece, dal pesante ko interno contro il Brescia, anticipato dal pari esterno in casa del Benevento.
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    Frosinone-Reggina: diretta tv e streaming
    Frosinone-Reggina, gara valida per la 35ª giornata del campionato di Serie B e in programma alle ore 20:30 allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, sarà visibile in diretta streaming su DAZN, oltre che su Sky Sport Calcio (numero 202 e 249 satellite) e Sky Sport (251), SkyGo e Now. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Frosinone-Reggina
    FROSINONE (4-3-3): Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Cotali; Rohden, Boloca, Mazzitelli; Insigne, Moro, Caso. Allenatore: Grosso. A disposizione: Loria, Frabotta, Monterisi, Kalaj, Garritano, Kujabi, Gelli, Oliveri, Bidaoui, Borrelli, Bocic, Baez. Indisponibili: Kone, Lulic, Mulattieri, Oyono, Szyminski. Squalificati: -.
    REGGINA (3-5-2): Colombi; Cionek, Camporese, Loiacono; Bouah, Fabbian, Crisetig, Hernani, Liotti; Menez, Strelec. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Contini, Terranova, Lombardi, Bondo, Majer, Di Chiara, Cicerelli, Canotto, Rivas, Gori, Galabinov. Indisponibili: Obi, Gagliolo. Squalificati: Pierozzi.
    Arbitro: Prontera della sezione di BolognaAssistenti: Prenna-SaccentiIV uomo: E. ScarpaVar: FabbriAvar: Muto LEGGI TUTTO

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    Ranieri e il Cagliari, sarebbe l’ora di svoltare

    TORINO – La 35ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi, fischio d’inizio alle 16.15 (poi, domani 1° Maggio, tutte le altre gare). Oggi però, occhio alla partita della Unipol Domus, col Cagliari che ospita la Ternana. Entrambe le squadre vivono un momento particolare. I sardi, dall’arrivo a gennaio di Sir Claudio Ranieri, indubbiamente hanno trovato una quadratura che prima, con Liverani, mancava. Però il Cagliari, che in estate era considerata la seconda favorita dopo il Genoa per la A, resta ancora al di sotto delle attese d’inizio stagione, a Ranieri manca la svolta definitiva riuscita invece a Gilardino col Genoa. Per carità, con Sir Claudio la squadra si è rimessa in carreggiata, passando dall’11° posto alla zona playoff. Ma per il passo che stanno tenendo i sardi negli ultimi tempi, non è ancora scontato che il Cagliari possa disputare gli spareggi per la promozione: al momento il Casteddu è sesto, a +4 su Modena e Palermo, le prime squadre fuori dalla zona playoff. Provare a scalzare il Sudtirol dal quarto posto (che assieme al terzo consente ai playoff di saltare il turno preliminare e di scendere in campo dalle semifinali) non appare semplice: gli altoatesini hanno 5 punti di margine, è vero che non corrono più come fino a un mese fa ma l’unico punto che hanno conquistato nelle ultime tre uscite, lo hanno raccolto lo scorso turno in casa della capolista Frosinone. Insomma, fino a non troppo tempo fa Ranieri parlava ancora di A diretta ma il quadro attuale della situazione è ben diverso, qui innanzitutto c’è da mettere in sicurezza il piazzamento playoff e mantenere il 6° posto consentirebbe di disputare il turno preliminare in casa, potendo giocare quasi per due risultati: in caso di parità al 90’, il regolamento dei playoff prevede che al 1° turno si disputino anche i supplementari e se la parità perdura, al 120’ passa la squadra di casa, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Resta il fatto che, per non correre rischi nelle ultime giornate, il Cagliari deve cambiare passo già da oggi: non vince da 4 partite, nelle quali ha raccolto 3 pari e il ko dell’ultimo turno a Parma, con gli emiliani che grazie a quella vittoria sono ben più indiziati dei sardi nel provare ad insidiare il Sudtirol quarto. Oggi poi, mancherà ancora Mancosu e si sa quanto sia determinante il suo contributo perché è quello di un giocatore che gioca (anche) per la sua gente, i migliori risultati il Cagliari li ha fatti quando ha potuto averlo in grande spolvero. Sull’altro fronte, ci sarà una Ternana ferita per il tonfo dell’ultima uscita, l’1-4 rimediato dal Venezia che ha mandato su tutte le furie patron Bandecchi: squadra in silenzio stampa, può parlare solo lui che ha utilizzato parole di fuoco per il tecnico Lucarelli, inoltre per giugno ha già annunciato una sorta di rifondazione perché in effetti appare esaurito il ciclo della squadra che nel 2021 riconquistava la B a suon di record. Ma, come ha ammonito Ranieri, guai a sottovalutare gli umbri, per almeno due ragioni. Innanzitutto perché un pensierino ai playoff possono ancora farlo: l’8° posto della Reggina è attaccabile, sia perché il distacco è di soli 3 punti, sia per i problemi giudiziari dei calabresi, già puniti con un -3 e che a breve potrebbero subire altre penalizzazioni. E poi perché se la Ternana è in giornata, può mettere sotto chiunque, non va dimenticato che alla 9ª giornata le Fere erano state capaci di issarsi in testa da sole, grazie a 5 vittorie di fila. Quel clima lì, però, a Terni è evaporato da tempo. L’altra sfida di oggi è un incrocio salvezza che mette i brividi, Spal-Perugia. I padroni di casa oggi sarebbero retrocessi, sono sì penultimi ma ancora vivi, visto che non perdono da 4 giornate, nelle quali la squadra di Massimo Oddo ha messo insieme 6 punti. Vincendo oggi, scavalcherebbero in classifica gli umbri e salirebbero a quota 37, a fine turno potrebbero ritrovarsi in zona playout. Il Perugia di Fabrizio Castori se la passa peggio. Nell’ultima uscita, in casa col Cosenza, non è andato oltre lo 0-0, mancando la vittoria in uno scontro diretto che poteva dare un altro volto al fondo classifica. Prima di quel pari, gli umbri avevano collezionato 3 ko di fila che hanno prodotto la pesante situazione attuale (oggi il Perugia disputerebbe i playout col Cittadella). Nel complesso, da entrambe le squadre era lecito attendersi di più: la Spal in estate aveva fatto un mercato importante e nutriva qualche ambizione; il Perugia veniva dal sorprendente piazzamento playoff della scorsa annata. Ma in una B così competitiva, qualcuno fatalmente deve steccare. Però ci sono ancora 12 punti in palio, un’enormità: anche se inizia a essere tardi, entrambe possono ancora trovare il cambio di passo decisivo. LEGGI TUTTO

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    Brescia, la salvezza non è più un miraggio

    TORINO – Una annata vissuta pericolosamente, in una parola pazzesca, che potrebbe chiudersi con un finale ancora più incredibile. Dopo le prime sei giornate il Brescia era in testa, guidato di nuovo da quel Pep Clotet che due stagioni prima, al suo sbarco in Italia, aveva mostrato buone cose, portando le rondinelle ai playoff da subentrato, ereditando una squadra che rischiava di retrocedere. In questa stagione gli era stata affidata una squadra competitiva, non molto dissimile ma sulla carta solo leggermente più debole di quella che nella scorsa stagione, con Pippo Inzaghi prima ed Eugenio Corini poi, aveva fatto le semifinali playoff. Questo perché al mercato estivo le disavventure giudiziarie di patron Cellino s’erano fatte sentire e a un certo punto avevano bloccato le operazioni in entrata, vista l’incertezza che c’era sulla situazione patrimoniale del patron, a cui erano stati bloccati i beni, in seguito riottenuti. Poi, nel cuore della stagione, il Brescia è precipitato finendo anche sul fondo della classifica. Una caduta libera che pareva irreversibile, mentre Cellino cambiava allenatori come calzini. Clotet veniva esonerato alla 18ª giornata, rilevato da Alfredo Aglietti che durava due turni. Stessa sorte per il ritorno di Clotet, altre due giornate ed era il turno di Davide Possanzini, promosso dalla Primavera. Identico destino anche per l’ex attaccante, altre due uscite ed era il turno di Daniele Gastaldello, da tempo collaboratore e uomo di fiducia di Cellino, al suo esordio da primo allenatore. Per l’ex difensore all’inizio non è stato semplice ma visto che dopo 4 cambi in panchina la situazione restava pessima, tanto valeva dargli fiducia. Così, piano piano, il Brescia ha iniziato a ritrovarsi, anche grazie al “soccorso” del Lecce che alla fine potrebbe rivelarsi decisivo: al mercato di gennaio, visti i buoni rapporti di Cellino con il dg Corvino, sono arrivati Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski, elementi che in A coi salentini non trovavano spazio ma che in B possono dare una grande mano a una squadra quasi alla deriva. E dopo tanti schiaffoni, quando ormai si stanno per tirare le somme, il Brescia di Gastadello trova quel cambio di passo che mancava dall’autunno: 7 punti nelle ultime 3 partite (vittorie in casa della Reggina e al Rigamonti con la Ternana, inframezzate dal pari di Ferrara con la Spal), hanno riacceso la concreta speranza che i Gastaldello’s boys possano ancora salvarsi. Certo, il Brescia resta terzultimo, cioé oggi sarebbe retrocesso. Ma ha gli stessi punti del Perugia che al momento farebbe i playout col Cittadella. E soprattutto i lombardi hanno ora un’occasione d’oro: lunedì 1° Maggio alle 15 ospitano il Cosenza e sarà la madre di tutte le partite perché battere i calabresi vorrebbe dire acciuffarli in classifica e al momento il Cosenza è un punto sopra la zona playout. Quindi, il 7 maggio, il Brescia andrà a Parma (impegnato a scalzare il Sudtirol dal 3° posto, piazzamento chiave per i playoff), il 13 riceverà il Pisa (ancora in zona playoff ma col passo degli ultimi tempi rischia di non farli) e chiuderà la sera del 19 in casa del Palermo (per quella data i siciliani saranno ancora in lizza per gli spareggi promozione?). Prima però, non si deve fallire l’appuntamento col Cosenza. La città si sta mobilitando, il Rigamonti dovrebbe tornare a riempirsi come a inizio stagione, quando la squadra volava. La società ha varato un’offerta speciale: chi compra il biglietto per la gara di lunedì, aggiungendo un solo euro potrà esserci anche per la partita col Pisa. L’impresa si preannuncia complicatissima, certo. Ma almeno ora si spera, perché adesso la squadra c’è. E anche agganciare un posto ai playout e poi magari salvarsi dalla C attraverso di essi, per come a un certo punto s’era messa la stagione, sarebbe un risultato straordinario. LEGGI TUTTO