TORINO – La 26ª giornata di Serie B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, con il posticipo Ascoli-Benevento. Entrambe le squadre hanno cambiato allenatore due turni fa. Nei marchigiani, Roberto Breda ha rilevato Cristian Bucchi, dando subito una bella impronta all’Ascoli, capace di vincere in entrambe le uscite (1-0 al Perugia, 0-1 al Parma). Si parla poco di Breda, all’ultimo giro di esoneri è arrivato senza clamori ma è il subentrato che sta facendo meglio e grazie alle due vittorie di fila, oggi può fare un pensierino a qualcosa di più di una salvezza, magari a quei playoff che Breda conquistò nel 2017-18 col Perugia ma che non poté disputare perché la società riuscì a esonerarlo alla penultima giornata, lasciando che gli spareggi promozione fossero guidati da Alessandro Nesta, poi subito eliminato. In precedenza, Breda aveva guidato anche il Latina, portato da neopromossa in B in finale playoff, dove nel 2014 fu sconfitto dal Cesena. Oggi dovrà un po’ inventarsi l’Ascoli, soprattutto in attacco: out per infortunio Forte, squalificato Gondo (assieme a Giovane), di punta dovrebbe toccare al duo Dionisi (recuperato in extremis) e Pedro Mendes (portoghese che ha mostrato numeri interessanti ma finora, per la folta concorrenza, utilizzato poco). “E’ vero che nei momenti positivi si lavora meglio ma non dobbiamo dimenticare la rabbia agonistica che è alla base delle due vittorie di fila ottenute”, ha detto Breda. Dall’altra parte ci sarà il Benevento di Stellone, terzo tecnico stagionale della Strega dopo Caserta e Cannavaro. Stellone è reduce dall’1-0 sul Brescia col quale s’è messo alle spalle il ko d’esordio a Cagliari. Ma la situazione dei campani resta pesante, soltanto facendo risultato pieno ad Ascoli potrebbero dare una svolta importante a una stagione iniziata malino con Caserta e proseguita in maniera insostenibile da Cannavaro. Stellone ha ereditato una situazione complicata, non solo per i tanti indisponibili, una decina, ma perché guida una squadra che avrebbe dovuto avere ben altri obiettivi e che ora cerca una salvezza per la quale bisogna dimostrare di saper lottare. Ma un anno fa, Stellone, subentrando alla Reggina, trovava una situazione di fatto analoga. E ne usciva alla grande, salvandosi in carrozza e quasi arrivando a giocarsi i playoff, risultando, assieme a Bisoli, l’unico allenatore della passata stagione a funzionare da subentrato. “L’Ascoli è in salute – dice Stellone – ma noi dobbiamo stare concentrati su noi stessi e dare continuità a una vittoria importante”. LEGGI TUTTO