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    Calciomercato Genoa, ufficiale il ritorno di Salcedo

    “A volte ritornano”. E’ proprio il caso di Eddie Salcedo. L’attaccante classe 2001 è tornato a casa, al Genoa. Dopo esservi cresciuto nelle giovanili, l’esterno è poi passato all’Inter prima di fare le sue esperienze in giro per l’Italia tra A e B.  Nei primi sei mesi della stagione ha giocato con la maglia del Bari. Dopo l’ultimo gol segnato nel 4-0 al Parma, Salcedo ha fatto ritorno all’Inter che lo ha poi girato al Genoa. 
    Calciomercato, tutte le trattative della giornata
    Genoa, il comunicato su Salcedo
    Nuova freccia per l’attacco a disposizione di Alberto Gilardino. Dal suo arrivo la squadra ha svoltato in classifica e ora confermatosi al secondo posto in solitaria vuole, anche attraverso i rinforzi sul mercato, continuare a viaggiare a vele spiegate verso il sogno promozione. La società si sta muovendo bene per andare a coprire con tasselli importanti dove mancano alternative e valuta le varie occasioni, così come successo per Salcedo. Di seguito il comunicato del club per il classe 2001: “Eddie Salcedo è un giocatore del Genoa. L’attaccante arriva dall’Inter in prestito con diritto di riscatto. Salcedo ha esordito in Serie A con la maglia del Genoa dopo aver compiuto tutta la trafila nelle giovanili del Club. In seguito ha vestito le maglie di Inter, Hellas Verona, Spezia e Bari”. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Bari, ufficiale l'arrivo di Esposito dall'Inter

    Dopo l’addio di Salcedo, il Bari si è mosso per portare in Puglia un altro giovane interessante. Ciro Polito, ds biancorosso, ha lavorato in sordina e in pochi giorni ha chiuso per l’arrivo di Sebastiano Esposito dall’Inter. Il classe 2002 ha giocato negli ultimi sei mesi nel campionato belga con la maglia dell’Anderlecht e ora torna in Italia. Nuova avventura in B per l’attaccante nerazzurro, visto che già in passato aveva vestito la maglia del Venezia. La società ha ufficializzato il suo arrivo e ora sarà a disposizione di Mignani per le prossime partite.
    Calciomercato, tutte le trattative live della giornata
    Bari, il comunicato su Esposito
    Un colpo importante per il Bari a dimostrazione delle ambizioni della società, attualmente in lotta per la zona playoff. Nonostante l’ultima sconfitta interna contro il Perugia, i biancorossi hanno dimostrato solidità e compattezza, un bel mix per provare a restare agganciati al trenino di testa.
    Ora con il mercato la società ha pensato di rinforzare alcuni reparti per consegnare qualche altra freccia all’arco di Mignani. Di seguito il comunicato per l’arrivo dell’attaccante classe 2002: “SSC Bari comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dall’FC Internazionale i diritti alle prestazioni sportive dell’attaccante classe ’02 Sebastiano Esposito. Sarà da subito a disposizione di mister Mignani”.   LEGGI TUTTO

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    Così Castori può salvare il Perugia

    TORINO – “Andare sempre a manetta paga, vittorie come questa ci fanno tornare in vita e restituiscono fiducia”. Parole e musica di Fabrizio Castori, pronunciate sabato scorso, quando col suo Perugia si è levato lo sfizio di andare a vincere nella cattedrale della B, il San Nicola, uno 0-2 ineccepibile al Bari che la dice lunga su come gli umbri siano più che mai in corsa per la salvezza. Certo, la classifica ancora non sorride al Perugia, visto che oggi retrocederebbe assieme a Venezia e Cosenza. Ma fra le squadre che lottano per salvarsi, nessuno ha la pugnacità dei ragazzi di Castori. E sarebbe anche l’ora di riconoscere i meriti di quest’uomo schietto, nato 68 anni fa a San Severino Marche, forse l’ultimo vero, grande alfiere del calcio all’italiana, capace di allenare (e vincere) in tutte le categorie, professionistiche e non, un concentrato di buon senso, gioco verticale e concretezza. Capace di portare il piccolo Carpi in A, diventato per una breve stagione un fenomeno calcistico da studiare. Impresa ripetuta nel 2021 con la Salernitana e anche in quella annata non è che i campani partissero favoriti per la promozione, anzi, Castori riuscì a fare quel che diversi illustri predecessori (a iniziare da Ventura) non erano stati capaci di realizzare. E ora a Perugia, tira aria di ennesima impresa. Con ogni probabilità gli umbri sarebbero messi meglio in classifica se non dovessero scontare le quattro giornate passate sotto la guida di Silvio Baldini, che fruttarono zero punti, l’attuale 18° posto risente ancora di quella infelice parentesi. Patron Santopadre, dopo la vittoria fondamentale in casa del Benevento di Cannavaro, nel giorno di Santo Stefano, l’errore di quella scelta l’aveva già riconosciuto: colpa dei playoff conquistati nella precedente stagione, che avevano illuso un po’ tutti a Perugia, anche lui. Però è anche vero come il 19 settembre, quando Castori fu esonerato, gli estremi per fare una scelta simile c’erano, il Perugia aveva raccolto 4 punti in 6 giornate. Ma dal suo ritorno, datato 19 ottobre, è un’altra musica. Perché questa squadra ha valori, sulla carta non appare inferiore a quella della passata stagione, quando stupì tutti sotto la guida di Massimiliano Alvini, poi “scippato” dalla Cremonese. Si trattava solo di avere pazienza. Per dire, il Perugia del Castori-bis ha vinto in casa della Reggina e battuto la corazzata Genoa (quando ancora balbettava con Blessin). Perché le risorse non mancano. La scorsa settimana, in città la tifoseria ancora mugugnava per la partenza di bomber Melchiorri, andato in C ad Ancona, tentato da un buon ingaggio, forse l’ultimo di una bella carriera. E chi l’ha risolta a Bari? L’attaccante 21enne Giuseppe Di Serio, l’uomo dei secondi tempi, davvero bella la sua doppietta al San Nicola. Insomma, questo Perugia può farcela anche perché chi lo guida è stato capace di realizzare imprese ancora più difficili. Come nel 2020, quando subentrò a Trapani a un altro Baldini, Francesco, rilevando una squadra data da tutti per spacciata, con enormi problemi societari (la stagione successiva sarebbe stata esclusa dai campionati professionistici). Ebbene, Castori di fatto la salvò, i punti necessari per restare in B li fece tutti ma al Trapani mancarono quelli di penalizzazione subiti. Tornando a questo Perugia, sabato alle 14 al Curi arriverà il Brescia e sarà uno snodo fondamentale per la salvezza. I lombardi sono in caduta libera e soltanto due punti avanti al Perugia (e pensare che a inizio campionato erano stati anche in testa). Batterli non vorrebbe dire solo scavalcarli in classifica ma dare tutta un’altra prospettiva alla stagione del Perugia che in caso di vittoria, al termine della prossima giornata potrebbe trovarsi sopra la zona playout, vista quanto è corta la classifica sul fondo: dall’ultimo al 12° posto ci sono 9 squadre in 5 punti. E Castori sa come mettersene alle spalle almeno cinque. LEGGI TUTTO

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    Zanimacchia passa ufficialmente al Parma: la formula del trasferimento

    Nuovo cambio di maglia per Luca Zanimacchia. L’attaccante classe 1998, scuola Juventus Next Gen, saluta la Cremonese dopo pochi mesi, partendo in prestito: la direzione è il Parma. Dunque nuova esperienza, con la possibilità però di restare definitivamente in gialloblu: il club emiliano, infatti, si è assicurato il calciatore con la formula del prestito con diritto di riscatto (e controriscatto).Guarda la galleryJuventus Next Gen-Vicenza 2-1, le immagini della partita
    Zanimacchia, il Parma (e Pecchia) per rilanciarsi
    Zanimacchia si era accasato alla Cremonese lo scorso anno perché fortemente voluto da Fabio Pecchia. I due si erano incrociati nell’esperienza alla Juventus Next Gen, e appena Pecchia è diventato l’allenatore dei grigiorossi, il primo rinforzo chiesto fu proprio lui. Con l’addio di Pecchia, però, Zanimacchia ha trovato sempre meno spazio, con Alvini prima e Ballardini poi (875′ giocati in 17 presenze tra campionato e Coppa Italia, 0 gol e 1 solo assist a referto). Dunque di nuovo valigie pronte, direzione Parma. Destinazione poco casuale, perché a sedere sulla panchina dei ducali c’è, nemmeno a dirlo, Fabio Pecchia.
    Il comunicato del Parma
    Questo il comunicato ufficiale con cui il Parma ha annunciato l’acquisto dalla Cremonese di Luca Zanimacchia: “Il Parma Calcio annuncia di aver acquisito dall’Unione Sportiva Cremonese a titolo temporaneo con opzione di riscatto e controriscatto le prestazioni sportive di Luca Zanimacchia (Desio, 19.07.1998). Benvenuto Luca Zanimacchia!”. LEGGI TUTTO

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    Bresh, l’inno del Genoa è primo su Spotify

    Sorpresa, in testa alla classifica delle canzoni scaricate da Spotify, non ci sono le grandi star del pop, ma è balzato il singolo “Guasto d’amore”, pezzo disponibile da giovedì scorso, opera di Bresh, grande tifoso del Genoa che con questo brano ha scritto il suo personale inno per la squadra rossoblù. Bresh, prima della partita di sabato a Marassi contro il Pisa, è stato invitato dal Genoa per un giro di campo, mentre la Gradinata Nord cantava la sua canzone. LEGGI TUTTO

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    Sudtirol, il capolavoro di Bisoli

    TORINO – La classifica, è da stropicciarsi gli occhi. Dopo la 22ª giornata il Sudtirol, debuttante assoluto in Serie B, è al 4° posto, qualcosa di inimmaginabile soltanto la scorsa estate. Va dunque riconosciuto al condottiero degli altoatesini, Pierpaolo Bisoli, l’eccezionalità del risultato. L’allenatore di Porretta Terme va in panchina da oltre 20 anni (esordì come vice di Zoff) e in carriera ha già raccolto non poco: condusse il Cesena dalla C alla A in un biennio (2008-10), guidando ancora i romagnoli nella riconquista della massima serie datata 2014, mentre nel 2018 riportava il Padova in B. Per non parlare dell’impresa della scorsa stagione, la salvezza ai playout del Cosenza, preso in corsa a febbraio quando era dato da tutti per spacciato. Ma senza mancare di rispetto ai successi del passato, Bisoli a Bolzano potrebbe fare l’impresa più bella. Perché l’attuale Serie B in estate veniva presentata come una sorta di A2, viste le grandi piazze in lizza e dunque nei pronostici non poteva esserci troppo spazio per la cenerentola Sudtirol. Del resto, prima che Bisoli sbarcasse in Alto Adige (il 28 agosto), stava proprio andando così, viste le tre sconfitte del Sudtirol nelle prime tre gare della loro storia in B. Ma arriva Bisoli, ed è tutto un altro film, quasi un kolossal: resta imbattuto per 12 partite prima di arrendersi a Marassi alla corazzata Genoa; si concede un solo altro ko a Santo Stefano (0-2 dal Modena, l’unica partita sbagliata sotto la sua gestione) e approccia in maniera straordinaria il 2023, vincendo sempre, un filotto di successi aperto il 15 gennaio con l’1-0 al Brescia, proseguito il 21 col colpo di Venezia (0-1), fino alla chicca di sabato scorso nel fortino del Druso: 2-1 alla Reggina che con questo ko ha perso il 2° posto, cioè la zona A diretta. E c’è molto di Bisoli in tutto ciò. Un esempio? Una delle prime mosse che fece appena arrivato, fu bloccare la cessione del centravanti italo-nigeriano Raphael Odogwu, colui che sabato scorso ha steso la Reggina con una doppietta. Oggi Odogwu, debuttante in B, ha segnato 8 reti (senza alcun rigore…), tanti quanti ne hanno fatto acclarati bomber della categoria come Coda (con 4 rigori), Lapadula (1 rigore) e Pohjanpalo (1 anche lui). Ma se non era per Bisoli, oggi Odogwu sarebbe a remare in C, categoria dove non è che avesse numeri strabilianti. Eppure Bisoli ha visto in lui l’uomo giusto per far svoltare il Sudtirol. Al resto ci pensa la solidità di un club condotto in maniera esemplare, facendo la giusta programmazione, che viene guardato con rispetto anche nella vicina Austria, lo scorso autunno si parlò di un interessamento da parte di Red Bull che avrebbe pensato di includerlo nel gruppo di quattro società sotto il suo controllo. Il 5 gennaio, quando il Sudtirol lasciò partire per la Salernitana in A l’emergente Hans Nicolussi Caviglia, non mancavano i profeti di sventura sulle future sorti degli altoatesini. E invece il Sudtirol è ripartito più forte di prima. Certo, Nicolussi Caviglia non era solo il gioiellino della mediana altoatesina in prestito dalla Juve, aveva anche firmato coi suoi gol le vittorie su Parma e Cittadella. Eppure, grazie al grande collettivo operaio creato da Bisoli, oggi nessuno si accorge della sua partenza. Anche perché il mercato è ben condotto dal ds Bravo, impegnato innanzitutto a sfoltire esuberi come Voltan, Capone, Crociata, Barison, Iacobucci e D’Orazio ma portando a Bolzano elementi più che affidabili per la categoria come Celli e Fiordilino oltre a Lunetta (non ancora disponibile), la scommessa Giorgini (difensore prelevato dal Latina in C) e il portiere Minelli, sulla carta un vice del titolare Poluzzi più quotato di Iacobucci. E prima della fine del mercato, fissata per domani alle 20, dall’Atalanta arriverà la punta guineana Moustapha Cissé, 19 anni, che nella prima parte della stagione non ha trovato molto spazio al Pisa. E proprio il Pisa sarà il prossimo avversario (in trasferta) del Sudtirol che andrà all’Arena con 4 punti di vantaggio sulla squadra che lo scorso maggio sfiorava la Serie A nella finale playoff: chi l’avrebbe detto, prima del 28 agosto? LEGGI TUTTO

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    Grosso in fuga, il Frosinone piega il Benevento. Brunori trascina il Palermo

    FROSINONE – Tentativo di fuga del Frosinone che a chiusura del 22° turno di Serie B supera di misura il Benevento e allunga in vetta sulle inseguitrici. +8 sul Genoa e +9 sulla Reggina, la formazione di Grosso infila il 9° successo su 11 partite casalinghe e consolida il primato; resta impantanata nella lotta per non retrocedere la formazione di Cannavaro che esce dallo Stirpe a testa alta. Primo tempo giocato a viso aperto con i ciociari subito pericolosi in apertura con Insigne e Moro, per i sanniti è El Kaouakibi a spaventare la difesa avversaria divorandosi un gol a tu per tu con il portiere avversario. Nella ripresa lo spartito non cambia con tutte le due formazioni capaci di rendersi pericolose, l’episodio decisivo arriva però al 77′. Fallo di mano di Foulon e rigore per i gialloblu: Borrelli si presenta davanti a Paleari, calcia centrale e sblocca la gara. Nel finale i giallorossi ci provano, al 95′ è addirittura Paleari a sfiorare il pari, ma Turati blocca e può partire la festa.
    Frosinone-Benevento, tabellino e statistiche
    Serie B, la classifica
    Brunori trascina il Palermo, Ascoli ko
    Dopo il rinvio di 24 ore, Ascoli e Palermo regalano una gara intensa che gli uomini di Corini riescono a portare a casa per 2-1, conquistando tre punti fondamentali per rilanciarsi nella corsa in zona playoff e allontanare quella playout. Dopo 15′ è Brunori a portare avanti gli ospiti con un ottimo controllo di esterno e un piazzato di interno destro che non lascia scampo a Leali. I padroni di casa provano a reagire, ma per il pari bisogna attendere la ripresa. Al quarto d’ora, Forte entra in campo e ha bisogno di pochi secondi per mettere in rete la palla dell’1-1. Passano solo 7′ e arriva un nuovo colpo di scena: Simic atterra Brunori in area, dal dischetto il numero 9 si fa ipnotizzare da Leali. Brunori non si perde d’animo e così all’82’ tira fuori il gioiello del nuovo vantaggio Palermo che resiste fino al triplice fischio.
    Ascoli-Palermo, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Grosso cerca la grande fuga

    TORINO – Oggi si chiude la 22ª giornata di Serie B con due gare. Alle 14 Ascoli e Palermo si affrontano al Del Duca, gara rinviata di 24 ore per i problemi avuti dai siciliani in volo: l’aereo aveva un finestrino rotto ed è dovuto tornare indietro, rendendo un’odissea l’arrivo nelle Marche della squadra. Soprattutto i siciliani vanno tenuti d’occhio. Non solo perché sono in serie positiva da 7 giornate (con 13 punti raccolti) ma perché sono la squadra che, potenzialmente, sta facendo il miglior mercato della B (Orihuela, Tutino, Verre, il prossimo sarà Graves e probabilmente non finisce qui). Ma va anche detto che, sull’altro fronte, l’Ascoli, oltre al trequartista Proia, si è assicurato uno dei migliori bomber di categoria, Francesco Forte, battendo una folta concorrenza: dovesse tornare ad essere quello della promozione in A col Venezia, datata 2021, ne vedremo delle belle. Oggi sarà un incrocio importante in chiave playoff, chi la vince potrebbe concretamente sperarvi. Alle 16.15 invece, scende in campo la capolista Frosinone che in casa affronta il Benevento, cioè è sfida in panchina fra Campioni del Mondo 2006, due colonne della mitica spedizione in Germania, Fabio Grosso e Fabio Cannavaro. Quest’ultimo non se la passa bene, il suo Benevento continua a stentare: nel 2023 ha rimediato un solo punto (a Cosenza, facendosi raggiungere nel finale) e sabato scorso, sempre nel recupero, ha subito il ko interno dal Genoa. La classifica piange, anche perché la squadra, per come si esprime, non sembra calata nella realtà di una classifica che scotta. Da verificare se l’arrivo di Pettinari in avanti (al posto di Forte ceduto all’Ascoli) porterà qualcosa in più (oggi dovrebbe partire titolare) mentre per la difesa ci sarà il ritorno del rumeno Tosca, già con la Strega nei primi sei mesi del 2018. Il Frosinone di Grosso invece, va che è una meraviglia: ha vinto entrambe le gare del 2023 (a Brescia e in casa col Modena) per una striscia aperta di 3 vittorie di fila. Oggi, con un altro successo, il distacco sulle inseguitrici Genoa e Reggina potrebbe essere portato rispettivamente a +8 e +9. Insomma, non sarebbe ancora A in tasca perché siamo solo alla 3ª giornata di ritorno. Ma con 3 punti il Frosinone farebbe un passo enorme verso la promozione, va anche ricordato che in stagione i ciociari non hanno mai perso in casa, solo vittorie e due pareggi. Inoltre, nel gruppo-squadra non si dimentica la sconfitta dell’andata, favorita dall’arbitraggio molto criticato di Pairetto che negò due rigori al Frosinone nel finale. Curioso come diverse volte, fischietti internazionali come il figlio d’arte di Nichelino, chiamati a dirigere gare di B, commettano errori che, se accadessero sotto i riflettori della Serie A, rischierebbero di segnarne la carriera. Ma se succede in B, passa tutto in cavalleria. Resta il fatto che oggi a Frosinone c’è una voglia particolare di riscattare quell’ingiusto 2-1 del Vigorito ad agosto, al di là dell’importanza dei 3 punti nella corsa per la A. LEGGI TUTTO