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    A tutto Nicolussi Caviglia: la Juventus, Cristiano Ronaldo, Grabbi

    TORINO – Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista, contratto con la Juventus fino al 2026, si racconta a Dazn. Dalla vita in bianconero all’infortunio, quindi la ripartenza in Serie B con il Sudtirol. Fin qui la sfortuna non lo ha risparmiato, ma il ragazzo, 22 anni, ha ancora tanto da dare al calcio. In pratica, è un nuovo inizio.
    La Juventus, il debutto, la formazione
    «La Juve è la mia esperienza fondativa. Sono arrivato in bianconero a otto anni e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Poi, grazie al progetto Under 23, nel 2018 ho avuto l’opportunità di giocare in Serie C e nel 2019 ho fatto metà stagione con la prima squadra esordendo con loro. La società mi ha accompagnato nel mio percorso da bambino a uomo, oltre che di giocatore. Al debutto è stata un’emozione grandissima. Ho pensato solamente a stare nel gioco e a vivere il momento».
    Cristiano Ronaldo il meglio, poi Dybala
    «Il giocatore più forte che ho visto nella Juve? Sicuramente Cristiano Ronaldo. Ma anche Dybala, Cancelo e Chiellini. Ho imparato semplicemente nel vedere queste persone in allenamento, sono un consiglio vivente. Il fatto di lavorare con questi campioni è un aiuto, si impara semplicemente guardandoli. Già nel periodo delle giovanili ci viene trasmessa la mentalità della Juventus, che è vincente e sempre basata sul lavoro. Al tuo bagaglio aggiunge questa cosa in più».
    Da Nicolussi Caviglia a Miretti
    «Con Fabio Miretti ci sentiamo poco, sono contento che stia giocando. E’ più piccolo di me ma ci siamo sempre seguiti a vicenda. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare insieme perché sono stato in prestito quando lui era in Primavera».
    Grabbi allenatore doc
    «Ho preso tanto da tutti gli allenatori che ho avuto, alcuni molto bravi. Forse, però, quello che mi ha lasciato di più è stato Corrado Grabbi, nelle giovanili bianconere. Mi ha allenato per cinque anni ed è stato come un secondo papà, mi ha trasmesso tanto a livello umano. Tuttora lo chiamo sempre per avere qualche consiglio, abbiamo un rapporto diretto».
    L’obiettivo è tornare in Serie A
    «L’infortunio è alle spalle. L’obiettivo è recuperare le forma fisica e poi tornare in Serie A. Ho appreso molto da quella esperienza. Non si può restare inermi davanti alle prove che la vita ti mette davanti. Fin qui ho superato dislivelli incredibili, ho vissuto un esordio in Serie A e uno spezzone di stagione con la Juventus, ho visto davanti a me porte che si aprivano e poi momenti veramente duri, ma non ho mai perso la voglia di andare avanti. Penso che ognuno di noi sia la somma degli avvenimenti positivi e negativi che lo riguardano. Ho maturato consapevolezza delle possibilità del mio corpo, della mia testa. Sono migliorato nelle letture delle situazioni di campo e nella gestione della partita. La mia motivazione, se possibile, è cresciuta ancora di più. Ora ho solo voglia di giocare il più possibile e il meglio possibile. Mi sto allenando duramente e sto giocando partite importanti, mi sento bene. Sono concentrato a rispondere al meglio sul campo alle richieste del mister, a imparare da quello che chiede a ognuno di noi e interpretare con la mia personalità e i miei strumenti la sua idea di calcio per la salvezza del Sudtirol. Ho una grande voglia di lavoro quotidiano e di giocare il più possibile e nel miglior modo per fare la mia parte e aiutare la squadra che sta scrivendo la propria storia. Una sfida difficile, ma appassionante, per la quale siamo tutti uniti».
    Le trappole della Serie B
    «La Serie B è un campionato molto competitivo e anche complicato, può nascondere molte insidie. Oltre al lavoro quotidiano richiede l’atteggiamento giusto. Abbiamo l’umiltà di andare in campo senza sottovalutare nessun avversario, ma maturando in consapevolezza. Abbiamo valori importanti e vogliamo ottimizzarli sul campo contro qualsiasi squadra si incontri. Sono stato una stagione con il Perugia, ho giocato 30 partite e quell’esperienza mi è servita per conoscere la categoria e le sue insidie; è un campionato che aggiunge molto all’esperienza di un calciatore. Punto a essere valutato secondo i miei meriti e tornare dov’ero prima dell’infortunio, cioè in Serie A. Qui a Bolzano sto avendo continuità nel mio rendimento e penso solo a stare concentrato sugli obiettivi di squadra, a mettermi a disposizione del tecnico».

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    Genoa, assalto alla vetta

    TORINO – Passano le giornate e col tempo il Genoa sta dimostrando di poter rispettare il pronostico dell’estate, quando era considerato il primo favorito per la promozione in A. La conferma è attesa per domani a Terni, quando i rossoblù saranno di scena in casa della prima in classifica che li precede di un solo punto. Dunque con la possibilità di fare il sorpasso e magari andare in testa da soli, anche se al vertice della B ci sono 7 squadre divise da appena 3 lunghezze. Però è un fatto che finora il Genoa si sia espresso meglio fuori casa che a Marassi. In trasferta, i ragazzi di Blessin hanno vinto 4 partite su 5 (successi a Venezia, Pisa, Ferrara e Cosenza), perdendo solo a Palermo. Per l’amministratore delegato del Genoa, Andres Blazquez, “la squadra ha cominciato forte, si è ripresa dopo una piccola crisi e ora sta giocando molto bene con il nuovo modulo (il 4-2-3-1, accantonato il 4-2-2-2, ndr), che rappresenta l’identità e la forza della squadra. Siamo in crescita e il nostro obiettivo è vincere il campionato e andare in Serie A. Il cammino è ancora lungo ma abbiamo le possibilità di farcela. La Ternana? Arriviamo bene a questa gara, i giocatori sono quasi tutti a disposizione e le assenze non preoccupano perché qui sono tutti titolari. La rosa è forte, andremo là per vincere. Il campionato è lungo e serve regolarità, almeno una media di due punti a gara. Per vincere dobbiamo fare anche di più e per questo dobbiamo mettere tutti i giocatori in campo, ruotarli per restare sempre competitivi. Per questo abbiamo fatto un investimento importante per costruire questa rosa”.Dopo l’unica sconfitta stagionale, il 9 settembre a Palermo (1-0), il Genoa ha raccolto 10 punti in 4 partite. La Ternana di Lucarelli però, ha fatto ancora meglio, mettendo insieme 5 vittorie di fila (con successi importanti in rimonta a Parma e Benevento) che dallo scorso turno l’hanno proiettata in vetta da sola, facendo dimenticare l’inizio sofferto di stagione, in cui le Fere erano cadute ad Ascoli e Modena. Quasi pienone al Liberati: previsti almeno 8mila spettatori, con una folta rappresentanza di tifosi rossoblù. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Fantacalcio Cremonese, Alvini passa col Modena ma perde i pezzi: quanti ko

    CREMONA – Massimiliano Alvini ha commentato il passaggio agli ottavi di finale di Coppa Italia (troverà il Napoli), dopo la vittoria per (4-2) ai tempi supplementari, contro il Modena. “Avevamo la partita in mano, di positivo c’è il passaggio del turno, giocheremo col Napoli e non va sottovalutato. Poi la partita ce la siamo complicata, ma per quello che abbiamo costruito penso che il passaggio del turno sia meritato. La vittoria di oggi fa morale? A me è piaciuta come l’abbiamo gestita, senza essere frenetici. Potevo mettere un attaccante in più, invece ho preferito un centrocampista e l’abbiamo palleggiata senza avere fretta. Prendiamo la vittoria e il passaggio del turno, la squadra ha sofferto fino ad oggi la mancanza della vittoria, lo dimostrano gli errori nel finale, cose che non commetterai mai più. A me oggi interessava passare il turno. Abbiamo vinto in un momento difficile quindi prendo il risultato. Chi è uscito acciaccato? Ci sono stati problemini per Buonaiuto, Eascalante, Tsadjout. Ci sono problemi anche con Ciofani e non solo, domani faremo il punto. Di positivo ci sono il passaggio del turno e la gestione, l’equilibrio”.
    Tesser: “Tanta fatica per niente. Ho visto la giusta mentalità e la nostra prestazione è stata migliore della loro”
    Questo invece il commento di Attilio Tesser, tecnico del Modena: “C’è rammarico per aver fatto tanta fatica per poi portare a casa niente. In dieci abbiamo faticato più di quanto non sarebbe stato all’inizio. Direi però che anche in dieci uomini abbiamo disputato una buona fetta di partita, soprattutto nella prima parte quando c’erano ancora le forze. Ho visto ottime cose, poi c’è stato equilibrio ma le occasioni da gol più clamorose le abbiamo avute nel primo tempo supplementare e non siamo riusciti a segnare. Adesso dobbiamo ricaricare le pile in vista di Pisa. Oggi ho ritrovato la mentalità che ieri ho detto di cercare. Questa rosa è stata costruita anche con dei giovani e giocatori che non hanno mai fatto la categoria. Avevo la certezza che tecnicamente avremmo fatto la nostra partita ed è successo questo”.

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    Diretta Bologna-Cagliari ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BOLOGNA – Bologna e Cagliari lo scorso anno si sfidano per la salvezza, stasera invece, alle 21, si giocano il pass per gli ottavi di finale di Coppa Italia, dove ad attendere la vincente c’è la Lazio di Maurizio Sarri. Thiago Motta, subentrato a Sinisa Mihajlovic, è ancora alla ricerca della prima vittoria sulla panchina rossoblù e ha collezionato tre ko e un pareggio. Nel primo turno della coppa nazionale gli emiliani hanno fatto fuori il Cosenza grazie alla rete di Sansone. I sardi di Fabio Liverani, invece, sognano il ritorno in Serie A dopo la retrocessione della scorsa stagione e si giocano un posto negli ottavi di Coppa Italia grazie al 3-2 rifilato al Perugia. 
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    Bologna-Cagliari: diretta tv e streaming
    Bologna-Cagliari, gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 21 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna e sarà visibile in esclusiva in diretta su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Bologna-Cagliari
    BOLOGNA (4-2-3-1): Bardi; Posch, Soumaoro, Bonifazi, Lykogiannis; Schouten, Moro; Sansone, Ferguson, Barrow; Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta.
    A disposizione: Bagnolini, Skorupski, Cambiaso, De Silvestri, Lucumì, Sosa, Aebischer, Dominguez, Medel, Soriano, Arnautovic, Orsolini, Vignato. 
    CAGLIARI (4-3-3): Aresti; Zappa, Dossena, Capradossi, Barreca; Kourfalidis, Viola, Lella; Millico, Lapadula, Pereiro. Allenatore: Liverani.
    A disposizione: Radunovic, Lolic, Carboni, Cavuoti, Di Pardo, Obert, Deiola, Veroli, Falco, Luvumbo, Pavoletti.
    ARBITRO: Campione di Pescara. 
    ASSISTENTI: Capaldo-Severino.
    IV UOMO: Rapuano.
    VAR: Di Paolo.
    AVAR: Bercigli. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Ascoli ore 18: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    GENOVA – L’unica vittoria stagionale della Sampdoria è arrivata in Coppa Italia, 1-0 contro la Reggina firmato Sabiri. Un successo che permette ai blucerchiati di giocarsi il pass per gli ottavi di finale alle 18 contro l’Ascoli. In 10 giornate di campionato, invece, sono arrivate sette sconfitte e tre pareggi, uno dei quali, quello a Bologna, ottenuto con Dejan Stankovic. L’ex centrocampista, infatti, ha preso il posto di Giampaolo sulla panchina dei liguri. Stasera dall’altra parte del campo ci sarà un Ascoli reduce dalla prestigiosa vittoria al San Nicola contro il Bari (2-0). I marchigiani nel primo turno della coppa nazionale hanno eliminato il Venezia grazie al 3-2 del Penzo. La vincente tra Sampdoria e Ascoli affronterà la Fiorentina agli ottavi. 
    Sampdoria-Ascoli: diretta tv e streaming
    Sampdoria-Ascoli, sedicesimo di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 18 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity. 
    Le probabili formazioni di Sampdoria-Ascoli
    SAMPDORIA (4-4-2): Ravaglia; Conti, Ferrari, Amione, Murru; Leris, Vieira, Verre, Sabiri; Pussetto, Quagliarella. Allenatore: Stankovic. 
    A disposizione: Audero, Contini, Augello, Villa, Djuricic, Rincon, Trimboli, Villar, Yepes, Caputo, Gabbiadini. 
    ASCOLI (3-5-2): Guarna; Tavcar, Botteghin, Quaranta; Adjapong, Fontana, Giovane, Eramo, Bidaoui; Gondo, Mendes. Allenatore: Bucchi.
    A disposizione: Bolletta, Donati, Falasco, Giordano, Caligara, Falzerano, Collocolo, Lungoyi, Palazzino, Dionisi. 
    ARBITRO: Zufferli di Udine. 
    ASSISTENTI: D’Ascanio-Cipriani.
    IV UOMO: Colombo.
    VAR: Mazzoleni.
    AVAR: Paganessi. LEGGI TUTTO

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    Fabregas contro Cannavaro: si salvi chi può!

    TORINO – Fabregas contro Cannavaro: si salvi chi può! Chi l’avrebbe detto, ma siamo a questo punto. Sabato, fischio d’inizio alle 14, al Sinigaglia di Como arriva il Benevento e va in scena uno scontro che odora di spareggio salvezza, poco importa che fra i protagonisti ci siano due campioni del mondo. La classifica parla chiaro: il Como è penultimo, ha 6 punti e se vince aggancia il Benevento a quota 9, ad ora una lunghezza sopra la zona playout. Insomma, Fabregas e Cannavaro potevano essere le stelle di prima grandezza della B e invece, per ora, si giocano la permanenza nella categoria. Del resto, i loro numeri dopo 9 giornate, son quel che sono. Il 35enne spagnolo, già fuoriclasse di Barcellona, Arsenal e Chelsea, nel Como ha finora raccolto 373’ di gioco, spalmati su 6 presenze: ha saltato le prime due uscite perché stava rincorrendo la forma, ha debuttato nel ko interno col Brescia (0-1), giocando gli ultimi 18’. Saltata la trasferta di Frosinone per un affaticamento muscolare, ha giocato 23’ nella sconfitta interna col Sudtirol (causando con un fallo di mano il rigore del raddoppio ospite), 76’ nel 3-3 con la Spal (producendo un assist), tutta la partita nei ko di Cosenza e Modena, inframmezzati dalla vittoria sul Perugia, l’unica dei lariani, in cui è rimasto in campo per 78’. Il Como  da tre partite è sotto la guida di Moreno Longo che ha sostituito Giacomo Gattuso, andato in panchina alla prima giornata e poi fermato da problemi di salute. Con l’ex tecnico di Torino e Alessandria, al di là della vittoria sul Perugia, sono arrivati due preoccupanti tonfi a Cosenza e Modena, 3-1 e 5-1. Non si può certo scaricare tutte le responsabilità su Fabregas, visto che nei lariani abbondano stelle e stelline (Cutrone, Cerri, Baselli, Mancuso, Faragò). Però a Como fa discutere come viene impiegato lo spagnolo. Longo sta utilizzando il 4-3-1-2, già impiegato nel turno precedente al suo insediamento, quando in panchina andava in vice di Gattuso, Guidetti. Ma quando Longo si presentò, disse che Fabregas l’avrebbe visto bene in una corposa mediana, in un 3-5-2, non da trequartista nel modulo finora usato sotto la sua gestione. Vedremo se col Benevento ci saranno novità nell’assetto, anche alla luce della figuraccia rimediata a Modena, coi tifosi lariani che hanno lasciato lo stadio dopo il quarto gol. E se Fabregas piange, Cannavaro non ride. Il Campione del Mondo e Pallone d’Oro 2006, alla sua prima esperienza in Italia da allenatore dopo i fasti cinesi, non riesce a risollevare il Benevento, 15° in classifica sotto di 10 punti dalla Ternana prima,  a -7 dal Benevento della passata stagione che un anno fa, dopo lo stesso numero di giornate, era al 3° posto. Nelle tre partite della sua gestione, Cannavaro, che ha firmato fino al 2024 per un milione complessivo, ha racimolato 2 punti, il suo Benevento viaggia a una media di 0.66 a partita. Il suo predecessore, Fabio Caserta, ne aveva raccolti 7 in 6 gare, media 1.16. Insomma, già da Como bisogna svoltare, prima che sia troppo tardi, anche se il rendimento dei campani finora è stato frenato dall’alto numero di infortunati. Ma sabato potrebbero tornare disponibili Simy e Viviani, mentre il prezioso Acampora che pareva prossimo al rientro, ha riportato una distrazione di primo grado al bicipite femorale e ne avrà per un mese. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cremonese-Modena ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    CREMONA – Alle ore 15, allo stadio Zini, la Cremonese ospita il Modena nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. La formazione di Alvini è reduce dal 2-2 in campionato contro lo Spezia ed è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in Serie A. Successo che, però, è arrivato nel primo impegno della coppa nazionale, dove Okereke e compagni hanno battuto per 3-2 la Ternana, attuale capolista della Serie B. Il Modena, invece, dopo un inizio di campionato disastroso – cinque sconfitte e una vittoria nelle prime sei -, sembra aver trovato la quadra ed è reduce da tre successi consecutivi. In questa edizione della Coppa Italia, la formazione emiliana ha già eliminato una formazione di Serie A, il Sassuolo (3-2), mentre al primo turno aveva estromesso dalla competizione il Catanzaro (3-1).  
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    Cremonese-Modena: diretta tv e streaming
    Cremonese-Modena, gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 15 allo stadio Zini di Cremona e sarà visibile in esclusiva in diretta su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Cremonese-Modena
    CREMONESE (3-4-1-2): Carnesecchi; Aiwu, Bianchetti, Vasquez; Ghiglione, Escalante, Castagnetti, Quagliata; Milanese; Dessers, Tsadjout. Allenatore: Alvini.
    A disposizione: Saro, Sarr, Hendry, Valeri, Sernicola, Meité, Ndiaye, Acella, Pickel, Buonaiuto, Felix, Ascacibar, Okereke, Baez.
    MODENA (4-3-2-1): Seculin; Oukhadda, De Maio, Piacentini, Ponsi; Duca, Magnino, Mosti; Marsura, Giovannini; Bonfanti. Allenatore: Tesser.
    A disposizione: Narciso, Gagno, Pergreffi, Silvestri, Azzi, Renzetti, Coppolaro, Gerli, Armellino, Tremolada, Falcinelli, Diaw. 
    ARBITRO: Paterna di Teramo.
    ASSISTENTI: Schirru-Sechi.
    IV UOMO: Feliciani.
    VAR: Ghersini.
    AVAR: Baccini.

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    Coppa Italia, Pecchia esulta: “Ora Inter-Parma”. Delusione Mignani

    PARMA – “Giocare tutta una gara come il primo tempo vuol dire spremere la squadra: lavoriamo per quello, poi nella ripresa sono usciti loro”. Lo ha dichiarato il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, dopo la vittoria in Coppa Italia sul Bari, che vale la sfida al prossimo turno con l’Inter: “Abbiamo voluto il passaggio del turno. Balogh? Bene, non aveva mai giocato con me, ha fatto una prestazione di altissimo livello. Vogliamo creare una squadra con una precisa identità. Sohm? Deve mantenere sempre questo atteggiamento, ci vuole sempre un po’ di pazienza coi giovani. La qualificazione per l’Inter? Conta la voglia di vincere, è il giusto premio per una squadra giovane: può essere un modo per proseguire il processo di crescita, sono soddisfatto di come abbiamo affrontato i momenti della partita”.

    Mignani: “Dispiece, potevamo pareggiare”

    Umori diversi in casa Bari dove comunque il tecnico Mignani trova spunti interessanti: “Dispiace, nella ripresa li abbiamo messi in difficoltà creando i presupposti per pareggiare. Siamo stati troppo timidi nel primo tempo, troppo bassi, sulla destra ci siamo messi nelle condizioni di farci puntare e loro hanno fatto molto cross: hanno segnato su uno di questi. Zuzek? Bene fisicamente e tatticamente. Scheidler? La sua partita è stata più difficile, ma cresce in fisicità. Devo trasmettere coraggio, Frattali non ha fatto grandi parate e nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione nitida con Scheidler, contro avversari di questo tipo serve un pizzico di fortuna”.
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