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    Gioia Genoa e Parma. De Rossi pari, Cannavaro choc!

    Cambiano le gerarchie in Serie B dopo la 9ª giornata con la Reggina che cade per 2-0 a Parma e si fa agganciare a quota 18 punti dal Genoa che pur giocando 65′ in dieci uomini passa per 2-1 sul campo del Cosenza. In vetta, in attesa del Bari, sale la Ternana capace di ribaltare dal 2-0 al 3-1 il Benevento di Cannavaro. Esordio con pareggio senza reti, nonostante la superiorità numerica, per Daniele De Rossi sulla panchina della Spal: è 0-0 a Cittadella. Pareggio invece più scoppiettante a Palermo, 3-3 contro il Pisa. Fa festa Liverani con il Cagliari dopo il 2-1 sul Brescia, straripante il Modena che rifila la manita al Como: termina 5-1. LEGGI TUTTO

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    La Reggina di Inzaghi all'esame Parma

    TORINO – Dopo l’anticipo Venezia-Frosinone (1-3 che ha portato i ciociari di Grosso temporaneamente in vetta, assieme a Reggina e Bari), la 9ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare, sette alle 14 e una alle 16.15, dove il Bari, spera di allungare ricevendo l’Ascoli. Mignani, la guida dei pugliesi, dice di sorriderci su al pensiero che la squadra ora sia considerata una favorita per la A. Certo, le big sarebbero altre, ma è anche vero che il Bari non ha ancora perso e sembra avere una marcia in più di tutti, col miglior attacco del campionato, 18 gol, di cui 13 segnati dalla premiata ditta Cheddira & Antenucci, i migliori marcatori del torneo (8+5). Proverà a limitarlo l’Ascoli di Bucchi, che non se la passa bene (2 punti nelle ultime 5 partite), avrà in difesa Bellusci squalificato, con l’allenatore che potrebbe essere messo in discussione in caso di pesante ko. L’altra capolista, la Reggina, ha un esame di maturità non da poco, va a Parma, cioè in casa di una delle squadre teoricamente più attrezzate per la promozione. Negli emiliani però, è lunga la lista degli indisponibili e nelle ultime ore s’è aggiunto anche Man, in totale sono 8 gli assenti per Pecchia, compreso lo squalificato Juric. Buffon è fuori e visto che Chichizola non è al meglio, potrebbe esordire fra i pali il 21enne Corvi, parmigiano doc. Finora, i calabresi di Inzaghi hanno beneficiato di un calendario relativamente abbordabile, questa potrebbe essere la gara della verità sulle effettive ambizioni della piazza, scossa in settimana da una perquisizione della Finanza in sede (ma per faccende legate alla precedente proprietà). Sfida di richiamo anche a Cagliari, dove sbarca il Brescia. I sardi, a -7 dalla vetta, un punto nelle ultime 3 gare, non possono più fallire e la squadra, per dare un segnale, ha chiesto di preparare la sfida in ritiro, senza che glielo chiedesse la società. I lombardi hanno perso il 1° posto dopo il pari interno col Cittadella e continuano a sostenere che l’obiettivo stagionale, visti i problemi giudiziari di Cellino e la rosa ristretta (ma rientra Cistana dall’infortunio, partirà dalla panchina), non può essere che la salvezza, anche se il 1° posto dista solo 2 punti. Clotet, tecnico del Brescia, sarà assente (ha l’influenza), lo rileva in panchina Gastaldello, uomo di fiducia di Cellino, probabilmente andrà anche lui in panchina da dirigente accompagnatore, nella piazza dove è stato presidente per 22 anni. Il Genoa, a -3 dalla vetta, ha mostrato finora solo parte del suo sconfinato potenziale. Il Grifone va in casa del Cosenza, dove in passato non ha mai vinto (5 ko e altrettanti pari). I calabresi di Dionigi non vanno presi sottogamba: è vero che nell’ultima uscita hanno perso al Granillo il derby calabrese con la Reggina, ma prima in casa hanno messo sotto l’ambizioso Como e sentono aria di playoff anche se l’obiettivo è una salvezza il più possibilmente tranquilla. Riflettori anche a Cittadella, dove sbarca la Spal in cui fa l’esordio assoluto da allenatore Daniele De Rossi che in settimana ha rilevato Roberto Venturato. Le squadre hanno gli stessi punti, 9, e inseguono la svolta, anche per non rischiare di essere risucchiate nella zona calda della classifica. E occhio anche a Palermo-Pisa: nei siciliani, Corini è reduce da 3 ko di fila ma avrà  ancora un paio di partite prima di rischiare l’esonero, di sicuro i rosanero sono una delle delusioni più grandi. Il Pisa è in ripresa: col ritorno di D’Angelo i toscani hanno lasciato l’ultimo posto e raccolto 4 punti nelle 2 uscite col tecnico-guru. Cannavaro invece, col suo Benevento insegue la prima vittoria su una panchina italiana (dopo 2 pari) ma non sarà semplice, ospitando una Ternana che è forse la squadra più in forma, viene da 4 vittorie di fila (come il Bari) e per quanto Lucarelli e patron Bandecchi invitino tutti alla calma, l’essere a -2 dalla vetta fa sognare tutta la città. Nel Benevento si rivedrà Forte in avanti (partirà dalla panchina) ma la squadra resta parecchio rimaneggiata. Il Modena di Tesser, in grande ripresa dopo due vittorie di fila, riceve il Como, da due turni sotto la guida di Longo che s’è sbloccato nell’ultima uscita battendo il Perugia, anche se i lariani restano attardati a 6 punti e le tante stelle, fra cui Fabregas, devono dare di più per raddrizzare la stagione. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Sudtirol. LEGGI TUTTO

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    Serie B, il Venezia cade ancora al Penzo: il Frosinone vince 3-1

    VENEZIA – Al Penzo il Venezia non sa più vincere. Nell’anticipo della nona giornata di Serie B i lagunari di Javorcic perdono 1-3 contro il Frosinone dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo con Cheryshev. Nella ripresa si scatena il Frosinone a segno con Lucioni, Mulattieri e Borrelli. Espulso capitan Ceccaroni del Venezia per doppia ammonizione. Il Frosinone sale a 18 punti assieme a Reggina e Bari (con una gara in meno) in vetta alla classifica. Il Venezia rimane quota 8 punti in piena zona play-out.
    Venezia-Frosinone: tabellino e statistiche 
    Poche occasioni nel primo tempo, lampo di Cheryschev allo scadere
    Sin dai primi minuti il Frosinone esercita un pressing alto sugli avversari. Il Venezia prova a farsi vedere dalle parti di Turati al 7′: colpo di testa di Pohjanpalo da corner deviato da Cotali oltre la traversa. Sono gli arancioneroverdi a mantenere il possesso per larghi tratti del primo tempo. Il Frosinone si difende con ordine e organizzazione. Nei minuti finali della prima frazione il Venezia trova la rete del vantaggio con il primo tiro in porta: al 42′ perfetto Busio che suggerisce per Zampano, Cuisance fa velo per Cheryshev: il russo ex Valencia di sinistro non perdona e supera Turati per l’1-0. 
    Classifica Serie B
    Espulso Ceccaroni, il Frosinone la ribalta: Penzo indigesto per il Venezia 
    Nella ripresa prova a reagire il Frosinone. Al 14′ Cotali crossa, rifinisce Mulattieri per Rohden il cui sinistro improvviso impegna Joronen con un intervento d’istinto. Un minuto dopo tenta maggior fortuna Kone che tira dalla linea di fondo, Joronen attento para. Al 23′ il Venezia, subita la sfuritata degli ospiti, spreca una buona occasione con Cheryshev che al volo ciabatta da ottima posizione. Al 25′ arriva il pareggio del Frosinone: Frabotta da corner mette in mezzo, Lucioni anticipa Andersen e di testa supera Joronen: 1-1. Quattro minuti dopo altra occasione per gli uomini di Grosso: Svoboda sbaglia in uscita ma viene graziato dal sinistro alto non di molto di Borrelli dal limite. Al 31′ il Venezia rimane in dieci: espulso capitan Ceccaroni, già ammonito, per fallo di mano. Al 38′ occasionissima Frosinone con la girata in acrobazia di Borrelli, prodigioso Joronen che sventa con la punta delle dita. Al 40′ la rimonta del Frosinone è servita: Frabotta imprendibile sulla sinistra serve Mulattieri che, in scivolata, mette dentro sottomisura la rete del vantaggio giallazzurro. Al 46′ l’ex Novakovich colpisce il palo per il Venezia. Al 49′, in pieno recupero, il Frosinone cala il tris con Borrelli che, servito da un lancio lungo, batte Joronen con freddezza.

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    Red Bull interessata al Sudtirol, rilanciato dalla gestione Bisoli

    Zero punti nelle prime tre partite, undici nelle successive cinque. Il Sudtirol non perde più. Quelle che qualcuno aveva battezzato troppo in fretta come la possibile cenerentola della Serie B di quest’anno, è diventata improvvisamente la squadra del momento. L’arrivo di Pierpaolo Bisoli ha dato la scossa. Dopo il miracolo di Cosenza, l’uomo delle imprese è riuscito a riportare fiducia ed entusiasmo e a riaccendere le voci di un interesse del colosso Red Bull per l’acquisto della società. Il direttore sportivo Paolo Bravo, che nel giro di pochi mesi ha dovuto cambiare quattro allenatori, spiega: «La nostra è stata una stagione di rincorsa. A giugno io stavo già programmando il nostro primo, storico campionato con Javorcic dopo la promozione ottenuta grazie alla pianificazione, che è alla base del nostro lavoro: nello scorso campionato di Serie C non eravamo certo i più forti o quelli con il budget più ampio a disposizione. Arrivata l’offerta del Venezia alla quale Ivan non poteva dire di no, mi sono orientato su Zauli ,con il quale avevo già lavorato al Sant’Arcangelo, ma non è scattato il feeling e abbiamo deciso di separarci prima dell’inizio della stagione. Dopo aver dato la panchina al vice Greco, ho deciso di puntare su Bisoli al quale posso dire solo grazie per quello che sta facendo».

    Sudtirol e la questione RedBull

    Il motivo è ovvio: «Siamo riusciti a entrare nel campionato, anche se il nostro profilo rimane basso perché sappiamo quanto sia difficile la Serie B. Noi dobbiamo fare legna e l’allenatore che abbiamo scelto è l’ideale perché riflette anche quello che è il profilo del Sudtirol come società e squadra: siamo sempre stati una compagine difficile da affrontare per la determinazione con cui affrontiamo le partite e Bisoli dà questa impronta alle sue squadre. È un allenatore che non si lamenta mai, sempre sul pezzo, meticoloso, bravo ad entrare nei particolari». L’obiettivo rimane ovviamente «solo e soltanto la salvezza e sappiamo che ci sarà da soffrire». Sperando a breve di recuperare alcuni giocatori ancora al palo come Sprocati e Marconi. E la storia della Red Bull invece? «Io sono un uomo di campo – dice Bravo – e penso solo a quello. Mi ritengo uno fortunato per l’autonomia gestionale sul piano tecnico che la proprietà mi dà ogni giorno. A cose più grandi però pensano loro. Una cosa è certa: non bisogna meravigliarsi se dei colossi si interessano a un club come il nostro, che è sanissimo economicamente e dotato di strutture di primo livello».
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    Stasera Grosso cerca il 1° posto

    TORINO – La 9ª giornata di Serie B si apre stasera alle 20.30 con l’anticipo Venezia-Frosinone. I ciociari di Grosso, in caso di vittoria, passerebbero almeno una notte in testa, visto che sono a -3 dalle prime della classe, Reggina e Bari. L’eroe del Mondiale 2006 sta facendo un gran lavoro col Frosinone, dopo essere stato per anni bersaglio della critica (prima di approdare al Frosinone nel marzo 2021, aveva collezionato tre esoneri di fila). A ogni partita, Grosso schiera una squadra dove i giocatori della passata stagione non sono più di un paio, tre al massimo, visto che la rosa del Frosinone è stata rivoltata come un calzino in estate, con la definitiva scomparsa del nucleo storico, iniziata la stagione precedente, e l’arrivo di tanti giovani interessanti, forse i migliori della B. Eppure pare di vedere una squadra che gioca insieme da una vita, non da pochi mesi. Ma attenzione, l’ottima classifica è stata costruita essenzialmente in casa, allo Stirpe il Frosinone ha sempre vinto (4 successi) mentre in trasferta ha raccolto la vittoria di Modena all’esordio, e poi ha perso a Benevento (partita segnata dalla pessima direzione di Pairetto), Cittadella e Parma (ko piuttosto ingiusto). E a questo si attacca il Venezia, una delle grandi delusioni di questo inizio di stagione (oggi disputerebbe il playout col Palermo). La squadra di Javorcic, due turni fa, sembrava aver svoltato col roboante 4-1 di Cagliari, con la gara capovolta grazie all’ingresso del russo Cheryshev (2 gol e 1 assist nella mezz’ora finale). Ma poi, nell’uscita successiva, s’è arreso in casa al Bari, magari nel finale i lagunari avrebbero meritato il pari, ma certi limiti della squadra, ancora parecchio da assemblare, sono venuti tutti a galla, mentre la piazza non ha ancora digerito la retrocessione dalla A e non dà quella spinta che servirebbe per la riscossa. In caso di altro risultato negativo, Javorcic potrebbe rischiare qualcosa, la società s’era già guardata in giro prima dell’exploit di Cagliari. Nel Venezia un rientro importante, Crnigoj. Nel Frosinone, out Insigne, Lulic e Oyono. Da capire se nei veneti l’asso Cheryshev possa essere schierato dall’inizio. Nei ciociari, solito ballottaggio per il posto da centravanti fra Moro e Mulattieri.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B, quattro squalificati. Due turni a Martino del Cosenza

    MILANO – Quattro giocatori fermati dal giudice di Serie B, tutti per un turno tranne Pietro Martino del Cosenza, cui sono state inflitte due giorante di stop “per avere, al 43° del secondo tempo, senza possibilità di giocare il pallone, colpito un avversario con uno schiaffo sulla nuca”. Una giornata invece agli altri due espulsi dello scorso turno: Arena della Spal (“per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete”) e Bellusci dell’Ascoli (“doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”). Tra i non espulsi, una giornata a Juric del Parma “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato”. Infine ammonizione e ammenda di 1.000 euro a Modolo del Venezia. Multata la Reggina di 2000 euro (“per avere suoi sostenitori, in due occasioni del secondo tempo, intonato cori insultanti nei confronti dei tifosi della squadra avversaria”) e 1500 euro di multa al Pisa “per avere suoi sostenitori, al 46° del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco due fumogeni”).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Spal, è ufficiale: De Rossi è il nuovo allenatore

    FERRARA – C’è l’ufficialità: attraverso un comunicato la Spal ha reso noto “di aver affidato a Daniele De Rossi l’incarico di allenatore della prima squadra. Il nuovo tecnico biancazzurro ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2024”. Classe 1983, De Rossi da giocatore è cresciuto nel settore giovanile della Roma, esordendo nella fase a gironi di Champions nel 2001/02 contro l’Anderlecht. Da lì 18 stagioni e 616 presenze (464 in Serie A, 59 in Coppa Italia, 65 in Champions League e 34 in Europa League) in giallorosso, che ereditò la fascia di capitano da Francesco Totti. Con la Roma ha conquistato due volte la Coppa Italia e una volta la Supercoppa: dopo l’addio con i giallorossi, l’esperienza con la maglia del Boca Juniors. In Nazionale ha totalizzato 117 presenze laureandosi campione del mondo nel 2006. Al termine della carriera da calciatore è entrato nello staff tecnico della Nazionale di Mancini che nel 2021 si è laureata campione d’Europa. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Marchisio celebra De Rossi: “Leader in campo e ora in panchina”

    TORINO – Sono tanti gli attestati di affetto e stima per Daniele De Rossi dopo l’ufficializzazione della sua prima esperienza in panchina da capo-allenatore. L’ex centrocampista della Roma e della Nazionale, già nello staff di Roberto Mancini, ha infatti raggiunto un accordo con la Spal dopo l’esonero di Venturato. A congratularsi con l’ex giallorosso, fra gli altri, c’è l’ex compagno in azzurro Claudio Marchisio che, attraverso Twitter, manda un messaggio di elogio a DDR: “Congratulazioni per la tua prima panchina! Ecco perché sorridevi alla mia domanda su quando ti avremmo visto ad allenare. Era nell’aria? Leader in campo e lo sarai anche in questa nuova avventura. Buon inizio!!”, scrive l’ex calciatore della Juve.  LEGGI TUTTO