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    Il Palermo si affida ai gol di Brunori per sognare

    PALERMO – Sono finora solo 6 le reti segnate dal Palermo: di queste la metà le ha messe a segno, tutte al Barbera, Matteo Brunori. Che peraltro, sul terreno amico ha messo a segno 22 delle 35 reti segnate in rosanero. E’ quindi chiaro che la tifoseria del Palermo speri in lui per tornare a far correre la squadra che sabato affronta il Sudtirol, neo promossa come il Palermo, che in questa B ha gli stessi punti della squadra di Corini: una partita in cui è vietato sbagliare per evitare che le pressioni aumentino troppo. Brunori peraltro ha una serie aperta di sei gol di fila in casa: l’italo-brasiliano vuole proseguirla già contro il Sudtirol visto che peraltro il bomber ha già superato il record di reti in un anno solare (è già a 28) che era di Luca Toni (27). Non solo: Brunori punta a un altro pezzo di storia nella top ten della classifica rosanero di tutti i tempi, visto che la coppia Cavani-De Stefanis, a 37, è lontana solo due marcature. LEGGI TUTTO

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    Cannavaro al Benevento: esordio non semplice

    TORINO – Non si annuncia dei più agevoli l’esordio su una panchina italiana di Fabio Cannavaro, difensore Campione del Mondo 2006, anno in cui vinse anche il Pallone d’Oro, fu l’ultimo italiano a riuscirci. Domenica alle 16.15 debutta col Benevento che riceve un Ascoli a quota 8 punti, uno in più dei campani, dove il tecnico Cristian Bucchi, che viene da 2 sconfitte di fila, potrebbe rischiare qualcosa in caso di altro ko, anche se la società finora l’ha sempre difeso. Non pochi i problemi di formazione del Benevento, Cannavaro ha perso l’attaccante La Gumina (lesione di primo grado al bicipite femorale) e in mezzo sarà privo di due pedine: il polacco Kubica (rottura del quarto metatarso del piede destro) e Viviani (non ancora guarito da un vasto edema). Ma i campani, se non vogliono perdere ulteriormente contatto dalle squadre di testa, devono subito svoltare. Cannavaro pare intenzionato a partire dal 4-3-3, lo stesso modulo che il suo predecessore, Fabio Caserta, praticava nella passata stagione e nella prima di campionato (ko interno con il Cosenza), virando poi sul 3-5-2 che ha portato i 7 punti attuali. Ma al di là dei moduli, l’ex difensore vorrebbe un atteggiamento più coraggioso della squadra che deve essere in grado di portare più di due uomini ad offendere in area avversaria. Col ritorno al 4-3-3, cioè giocando con due attaccanti esterni, dovrebbe trovare più spazio Improta che era stato penalizzato dal cambio di modulo, pur essendo sempre utilizzato da Caserta ma giocando solo due partite da titolare. “L’impatto con Cannavaro? E’ stato ottimo – ha raccontato Improta -. Il mister è un grande lavoratore. Peccato che c’è poco tempo, ci stiamo allenando con lui soltanto da pochi giorni. Bisogna solo impegnarsi, dobbiamo metterci tutto noi stessi per arrivare il più in alto possibile”. Cannavaro, accompagnato nello staff dal fratello Paolo, ha firmato un biennale da un milione complessivo. Come dire, il progetto Serie A non è necessariamente per questa stagione (e non esistono clausole rescissorie che gli permetterebbero di svincolarsi dopo un anno, come circolato prima dell’ufficialità). E’ vero che già per questa annata patron Vigorito ha allestito una squadra che può puntare quantomeno ai playoff. Ma è anche vero che, sulla carta, ci sono almeno tre squadre più forti. Ma non di molto.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B, Rigione rinnova con il Cosenza fino al 2024

    COSENZA – Attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, il Cosenza comunica che “il calciatore Michele Rigione, nato a Napoli il 7 marzo 1991, ha firmato il rinnovo del contratto con prolungamento fino al 30 giugno 2024. Il difensore, giunto in rossoblù nella stagione scorsa, ha collezionato 43 presenze (tra Campionato, Coppa Italia e Play Out) e una rete in Serie B. La Società augura al calciatore di proseguire nel migliore dei modi l’avventura con la maglia rossoblù!”.  LEGGI TUTTO

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    Serie B, Feliciani arbitra Brescia-Bari. C'è Pezzuto per Cosenza-Como

    TORINO- La Lega B, attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito ufficiale, ha comunicato le designazioni arbitrali per la settima giornata di Serie B. Pezzuto dirigerà l’anticipo Cosenza-Como di venerdì sera, Bari-Brescia sarà affidata a Feliciani. A Colombo Spal-Genoa, per Parma-Frosinone c’è Dionisi.  Ecco nel dettaglio il quadro completo: 
    Cosenza – ComoIvano Pezzuto di LecceMondin – PagnottaIV Ufficiale: AngelucciVar: DoveriAvar: Paganessi
    Bari – BresciaErmanno Feliciani di TeramoScarpa – CorteseIV Ufficiale: CavaliereVar: PiccininiAvar: Fiore
    Cagliari – VeneziaFrancesco Cosso di Reggio CalabriaDi Iorio – TrinchieriIV Ufficiale: ArenaVar: PairettoAvar: Rossi C.
    Cittadella – TernanaAlberto Santoro di MessinaBresmes – CecconIV Ufficiale: DiopVar: DoveriAvar: Mokhtar
    Modena – RegginaMatteo Marcenaro di GenovaBarone – Longo F.IV Ufficiale: FieroVar: AbbattistaAvar: Di Monte
    Palermo – SudtirolDaniele Paterna di TeramoSchirru – NieddaIV Ufficiale: GigliottiVar: SerraAvar: Pagliardini
    Parma – FrosinoneFederico Dionisi de L’AquilaBottegoni – MiniuttiIV Ufficiale: CherchiVar: BantiAvar: Rossi M.
    SPAL – GenoaAndrea Colombo di ComoMargani – TrasciattiIV Ufficiale: LovisonVar: RapuanoAvar: Capaldo
    Perugia – PisaMatteo Marchetti di Ostia LidoDi Giacinto – CavallinaIV Ufficiale: Di FrancescoVar: GiuaAvar: Paganessi
    Benevento – AscoliMichael Fabbri di RavennaCecconi – BercigliIV Ufficiale: D’EusanioVar: ManganielloAvar: De Meo
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    Spal, ufficiale: prolungamento fino al 2025 col portiere Thiam

    FERRARA – La Spal, attraverso il proprio sito web, ha comunicato “di aver prolungato il rapporto sportivo col portiere senegalese Demba Thiam Ngagne. Il calciatore ha firmato un contratto col Club biancazzurro fino al 30 giugno 2025. Nato a Dakar il 9 marzo 1998, è arrivato a Ferrara nell’estate 2016 nelle fila della Primavera SPAL, ma rimanendo già in orbita prima squadra. Nella stagione successiva, debutta tra i professionisti giocando un’intera stagione a Fano in Serie C. Dopo l’esperienza di sei mesi nella Viterbese Castrense, viene inserito nel gruppo biancazzurro di Serie A, campionato nel quale fa il suo esordio ufficiale in maglia SPAL tra i pali come titolare il 26 luglio 2020 contro il Torino. In maglia biancazzurra ha collezionato 38 presenze tra Serie A, B e Coppa Italia”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Attento Genoa: la Spal corre

    TORINO – Sabato, fischio d’inizio alle 14, il Genoa, da quasi tutti considerato la prima favorita per la A, nonostante si trovi a -4 da Reggina e Brescia in vetta, fa visita alla Spal. E sarà un test molto utile a capire quanto veramente vale, sul campo, lo squadrone di cui dispone Blessin. Nei giorni scorsi, la società ha mandato un messaggio preciso ad allenatore e squadra: il Genoa ha la rosa più forte ma ora bisogna dimostrarlo, ha fatto sapere in sintesi la 777Partners. Come dire, dopo il rodaggio iniziale, non sono più concessi passaggi a vuoto (come a Palermo due turni fa) e magari nemmeno vittorie non del tutto convincenti. La Spal però, non sembra la squadra più adatta per mettere in mostra tutte le proprie potenzialità, finora solo parzialmente espresse. Si parla poco di questa Spal quasi rifondata in estate da Tacopina, ma è in crescita costante. All’esordio, aveva steccato in casa contro la Reggina (1-3), risultato che aveva riproposto i fantasmi della passata stagione, quando i ferraresi si salvarono solo alla penultima giornata. Ma poi, nelle successive cinque uscite, la Spal ha trovato una sua identità e infatti non ha più perso, ha sempre vinto in casa e pareggiato fuori, mettendo insieme una promettente striscia positiva, seconda solo a quella del Bari che è ancora imbattuto. Non solo, al Mazza di Ferrara, è già caduta l’altra grande favorita per la A, il Cagliari (1-0). Questo perché Venturato sta plasmando una squadra tignosa, ben rinforzata in estate, non ci sarebbe da stupirsi se a fine stagione agguantasse un piazzamento playoff. Anche perché dimostra di avere carattere: nei pareggi ottenuti a Bari e Como (2-2 e 3-3), i ferraresi non si sono disuniti quando sono andati sotto, conquistando pari preziosi, soprattutto quello del San Nicola, quando erano in svantaggio di due reti, non è da tutti una rimonta simile nello stadio cattedrale dei pugliesi. Davanti, La Mantia, l’acquisto più importante, timbra con regolarità (4 centri) e a Como s’è pure sbloccato il partner Moncini. In mezzo, brilla Esposito (di nuovo convocato da Mancini dopo la chiamata di giugno), anche lui a segno contro i lariani. E Maistro, già a 2 gol, potrebbe essere alla stagione della definitiva consacrazione da trequartista atipico. Al mercato sono arrivati altri elementi di un certo spessore come Valzania, Proia e Fiordaliso che consentono a Venturato, l’uomo delle annate miracolose al Cittadella, di avere più scelta e fare rotazioni. Insomma, si ha la sensazione che il Genoa, se dalla ripresa intende veramente cambiare marcia, sulla sua strada troverà subito un ostacolo tutt’altro che semplice. Blessin, durante la sosta, nell’amichevole vinta contro il Monaco, ha provato un assetto più offensivo negli interpreti, con l’obiettivo che si sblocchi il bomber Coda, capocannoniere della B nelle ultime due stagioni (con 42 gol complessivi) ma nel Genoa fermo a una rete segnata su rigore. Già nell’1-0 sul Modena di prima della sosta, il tecnico tedesco è tornato al 4-2-3-1 visto con lui già in A e sarà importante il rientro dell’islandese Gudmundsson, sempre fra i più vivaci, a cui in Appello è stata ridotta la squalifica di tre turni che aveva rimediato nel finale col Parma. Il Genoa non segna molto, solo 7 reti (la Reggina prima ne ha fatti il doppio), ed è la squadra che va meno in gol di quelle dei piani alti. Un po’ pochino per essere la prima favorita per la A. Ma la B comunque, spesso concede, a squadre non partite in maniera brillante, di venire fuori nei mesi successivi. E a Ferrara, in uno stadio Mazza reso sempre caldo dalla focosa tifoseria di casa, ci sarà  una folta rappresentanza genoana sugli spalti, coi 1490 biglietti del settore ospiti andati esauriti con largo anticipo. Poi, il 18 ottobre, Genoa e Spal si affronteranno di nuovo, a Marassi, nel 2° turno di Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Riecco Menez: la Reggina ai suoi piedi

    TORINO – Ben ritrovato, Jeremy Menez. La terza stagione alla Reggina dell’estroso attaccante francese sembra essere la più promettente, dopo due stagioni in chiaroscuro, passate fra qualche lampo da calcio d’alta quota, infortuni e tentativi di cessione a ogni sessione di mercato per via di un contratto oneroso che la precedente società di Gallo faticava a permettersi. Poi è sbarcato patron Saladini e con lui Pippo Inzaghi, ed è stata tutta un’altra storia, non solo per Menez, visto che dopo 6 giornate di B gli amaranto sono in testa, assieme al Brescia, con 15 punti su 18. Col miglior attacco (14 gol) e la miglior difesa (-2). Una squadra dove brilla la classe del francese, nonostante la carta d’identità dica 35 anni, anche se il fisico appare ancora come quello di un ventenne. Potenza di Pippo: con lui, Jeremy aveva disputato la miglior stagione in carriera, in A ai tempi del Milan (16 gol). Inzaghi lo ha rimesso al centro del progetto facendolo partire titolare da falso nueve del suo 4-3-3, col risultato che la squadra non solo ne esalta le doti superiori perché pone Jeremy nel cuore del gioco, ma resta più corta e si difende meglio di quando  schiera un centravanti di ruolo (dove la Reggina dispone di due pedine, Gori e Santander). Ogni partita, Menez parte dall’inizio e non gioca non più di un’ora abbondante perché va gestito meglio delle passate stagioni. Pochi mesi dopo il suo arrivo alla Reggina, lui stesso ammise che veniva da un periodo in cui, passando per Turchia, Messico e B francese, non s’era allenato più come un tempo. E questo spiega anche la serie d’infortuni patiti nelle prime due stagioni sullo Stretto, quando i suoi muscoli dovevano sopportare carichi di lavoro a cui non erano più abituati. Ma la classe c’è ancora tutta, basta andarsi a rivedere le due reti gioiello nelle vittorie su Spal e Palermo. In quelle di Pisa e sul Cittadella invece ha fatto l’assist vincente. Da stropicciarsi gli occhi il lancio da oltre 50 metri con cui all’Arena Garibaldi ha innescato il gol del guizzante Canotto, nell’occasione servito sul piede. Insomma, c’è  tanto Menez in questa Reggina rivelazione. Il prossimo giugno andrà in scadenza contrattuale, un mese dopo aver compiuto 36 anni. E non sarebbe male goderselo ancora per un po’, il prezzo del biglietto per vederlo lo vale sempre.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO