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    Juventus al lavoro verso il Verona: quando parla Allegri

    Juventus-Verona, quando parla Allegri
    Dopo le ultime vittorie contro Friburgo e Inter, i bianconeri si apprestano dunque ad affrontare il mese di Aprile che sarà ricco di impegni in campo e fuori, con l’attesa risposta al ricorso per quanto riguarda il caso plusvalenze. Domani, alla vigilia della sfida contro il Verona, la squadra si allenerà al mattino e alle ore 14:00 Massimiliano Allegri risponderà alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa che anticipa il match. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Miretti dopo Milik: Allegri recupera i pezzi

    TORINO – Ultimo allenamento della settimana alla Continassa per la Juventus di Massimiliano Allegri prima dei tre giorni di riposo in vista di un ricco ed importante mese di aprile che si aprirà sabato 1° aprile in casa (20:45) contro il Verona. La sessione è stata composta da torelli, esercitazioni su sfide di uno contro uno e tre contro due prima di chiudere la sessione con una partitella finale. Per l’allenatore bianconero, privo dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali, una sessione importante perché dopo il rientro di Arek Milik (allenato parzialmente in gruppo mercoledì) anche Fabio Miretti è tornato in campo allenandosi parzialmente con i compagni: il giovane bianconero ha sofferto di un problema all’adduttore seguito all’indurimento muscolare che l’ha costretto a guardare il match di Europa League a Friburgo dalla panchina bianconera e a saltare i prossimi impegni con la Nazionale U21 di Nicolato. LEGGI TUTTO

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    Juventus, il rebus di Allegri e l'Inter da stanare. Chi con Vlahovic?

    TORINO – Data per scontata la presenza di Vlahovic al centro del reparto offensivo, Allegri parla prima dell’ultimo allenamento e apre al grande dubbio tra Di Maria e Chiesa. Esclude l’ipotesi tridente visto che non avrebbe cambi con Kean squalificato e Milik ancora indisponibile è così resta aperto il ballottaggio con l’incognita della condizione fisica dei due fantasisti. Come del resto Miretti che oggi sarà valutato dopo l’allenamento destinato a chiarire le idee dello stesso Allegri. LEGGI TUTTO

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    Juve: Euro carica, ma con l'Inter servirà qualcosa di più

    FRIBURGO – Dunque la Juventus passa il turno, accede ai quarti di finale di Europa League e in attesa di conoscere all’ora di pranzo il prossimo avversario europeo, comincia a focalizzarsi sulla partita di domenica sera a Milano contro l’inter. La prima di un trittico che vedrà nerazzurri e bianconeri affrontarsi altre due volte ad aprile per l’andata e il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, prologo alla finalissima che vedrà la migliore affrontare la vincente di Cremonese-Fiorentina in due atti per l’altra semifinale. LEGGI TUTTO

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    Pecorino, Yildiz, Cerri, Mancini: Allegri, la Samp e l’attacco delle altre Juventus

    Dopo la vittoria contro il Friburgo firmata Angel Di Maria, la Juve di Allegri si prepara alla sfida contro la Sampdoria di campionato. Domenica sera all’Allianz Stadium arriva la squadra di Stankovic, ma l’allenatore bianconero dovrà fare i conti con le assenze soprattutto in attacco. Milik è ancora alle prese con il suo infortunio, Kaio Jorge si sta allenando per ritrovare la condizione, Kean è squalificato dopo il rosso contro la Roma. A questi si aggiunge anche Chiesa in dubbio dopo che nella sfida contro i tedeschi ha accusato un fastidio al ginocchio e Di Maria, ma per il Fideo potrebbe trattarsi solo di stanchezza. Allegri potrà dunque contare sul solo Vlahovic come unica punta e potrebbe necessariamente guardare alla Next Gen o anche in Primavera per portare qualcuno in prima squadra. Pecorino, Cerri, Yildiz e Mancini potrebbeero rientrare tra i convocati del tecnico per la partita contro la Sampdoria di domenica sera. In queste settimane la Juve, con Allegri in prima persona, li ha tenuti d’occhio e ora potrebbe valutarli vista la possibile emergenza offensiva.  LEGGI TUTTO

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    Juve, non reagisce solo Kean. Anche Allegri in conferenza ha… dato i numeri

    A volte sono i dettagli a fare la differenza. Anche le dichiarazioni. I modi. I toni. La forma che diventa sostanza. E così pure una (non) risposta in conferenza stampa, nel dopo Roma-Juventus, può diventare emblematica e indicativa di un momento. Tanto più se giunge a seguito di altre (non) risposte a tono, nonché a distanza di pochi minuti dall’espulsione lampo subita da Moise Kean, cacciato per fallo di reazione dopo appena 39 secondi dal suo ingresso in campo all’Olimpico. LEGGI TUTTO

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    Juventus, stagione frustrante e maledetta. Ma Vlahovic?

    Se ci si mette pure la sfortuna, la Juventus può solo arrendersi. In una stagione in cui la squadra di Allegri ha sofferto infortuni pesantissimi, un tornado giudiziario, quindici punti di penalizzazione e ha accumulato sconfitte ampiamente meritate, all’Olimpico scopre la dolorosa sensazione di sbattere tre volte contro il palo e di perdere una partita che aveva fatto più della Roma. Il che – intendiamoci! – non significa aver attaccato per novanta minuti, ma aver comunque costruito qualche azione in più, aver mostrato un briciolo di qualità in più e aver dato l’idea di avere più giocatori in grado di sbloccarla. Perché, diciamolo, per quasi tutto il primo tempo e buona parte del secondo non sembrano neppure scacchi, ma proprio dama. Squadre bloccate, sempre tre o quattro uomini di scorta nella propria metà campo e l’iniziativa lasciata al colpo di genio, la giocata del fuoriclasse, la botta di fortuna. LEGGI TUTTO