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    Chiesa, Vlahovic e Di Maria: Allegri, Juve all'attacco e voglia di tridente

    TORINO – Sembra sul punto di scoccare l’ora del tridente, slitta ancora l’ora del ritorno di Pogba. E allora l’utilizzo di Vlahovic, Chiesa e Di Maria per la Juventus può diventare l’arma con cui andare alla conquista della serie di vittorie necessaria e continuare a risalire in classifica, pur dovendo continuare a fare a meno dell’uomo che doveva garantire il salto di qualità: prima dall’inizio della stagione, poi da gennaio. LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Altri 14 punti per la salvezza. Di Maria? Giocasse sempre così…”

    SALERNO – Può essere più che soddisfatto Massimiliano Allegri, dopo la vittoria per 3-0 sulla Salernitana. Il tecnico ha avuto le risposte che si aspettava: “I ragazzi hanno risposto bene, abbiamo giocato dei buoni 60 minuti, poi dopo il 3-0 siamo stati un po’ superficiali, abbiamo subito più tiri in porta di quanto avremmo dovuto. Non riuscivamo più a gestire la palla, anche se abbiamo avuto buone occasioni a campo aperto. I ragazzi lo sanno che bisogna assolutamente fare meglio”. C’è dunque qualcosa da migliorare, come dimostrato peraltro dai suoi richiami furiosi alla squadra nella parte finale della gara: “È come un contagio. Come nel primo tempo la squadra si è contagiata nel giocare bene, nel secondo tempo abbiamo sbagliato passaggi con superficialità, stoppando i palloni con la suola e così via. Questo non deve succedere mai, perché se subisci gol gli altri prendono coraggio e metti in discussione la partita. Sono passaggi che dicono che bisogna migliorare sotto l’aspetto della testa. Oggi era una partita non da giocare, ma da vincere. I ragazzi sono stati bravi, poi l’ultima mezz’ora abbiamo un po’ gigioneggiato”. LEGGI TUTTO

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    Miretti ko, il gesto di Allegri: succede in Salernitana-Juve

    SALERNO – Serata dolce amara per la Juventus che torna al successo in campionato vincendo per 3-0 sul campo della Salernitana ma è in ansia per le condizioni di Fabio Miretti. Il giovane bianconero ha lasciato la partita al 43′ del primo tempo (dopo essersi procurato il rigore trasformato da Vlahovic per l’1-0), sostituito da Fagioli, causa un brutto infortunio alla caviglia dopo un scontro aereo con Coulibaly. LEGGI TUTTO

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    Allegri, nuova cabala? La mossa sul rigore di Vlahovic

    SALERNO – Era un rigore pesante, che Vlahovic ha realizzato con freddezza disarmante ed estrema precisione. Nonostante il volo nella giusta direzione di un pararigori specialista come Ochoa, il serbo ha calciato alla perfezione, incrociando il tiro e facendo in modo che il pallone toccasse il palo prima di entrare in porta. Una conclusione imprendibile anche per l’estremo difensore messicano, che Massimiliano Allegri non si è gustato live. LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Juve, la partita di Nicolussi Caviglia: Allegri lo osserva

    Salernitana-Juventus non può essere un partita come tutte le altre per Nicolussi Caviglia. Il centrocampista agli ordini di Nicola si sta preparando ad affrontare la squadra che l’ha visto crescere. Passato ai campani nel mercato invernale dopo l’ottimo avvio con il Sudtirol in B, per il classe 2000 è la prima volta contro i bianconeri. L’impatto con la Serie A è stato sin da subito buono e positivo, in gol contro l’Atalanta nell’8-2 del Gewiss Stadium, sa come si segna alle sue ex squadre. Chiedere al Parma, visto che con la maglia degli altoatesini ha firmato, con il gol vittoria, la sfida contro i gialloblù.  LEGGI TUTTO

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    La Juve cerca reti e sorrisi. Il motivo? Fuori casa ha numeri spaventosi!

    TORINO – Gli innamorati pazzi del corto muso non saranno così d’accordo, perché in fondo quanto può contare segnare tanto se alla fine vinci, comunque? Anche di misura, magari con un solo tiro in porta, mentre l’avversario domina epperò impreca contro la sfortuna: se prendi i tre punti, tutto si dimentica. Ma i numeri contano ancora qualcosa e dunque, fuor di “metafora”: la Juventus fuori casa ha il secondo peggiore attacco di questo campionato stramarchiato dal dominio del Napoli. Sei gol segnati in nove trasferte: solamente lo Spezia a quota 4 ha fatto peggio.
    Poca gioia
    E se il rendimento complessivo non è così disastroso – neanche eccellente, tutt’altro – con quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte – la difficoltà nel concretizzare le occasioni create è palese. Torino, Lecce, Verona e Cremonese sono state sconfitte dalla Juve alla stessa maniera: 1-0 sofferto, corto muso al cubo, allo Zini (ultimo successo in trasferta , l’unico nel 2023) addirittura allo scadere dopo che i grigiorossi ultimi in classifica avevano pure sfiorato più volte la rete del vantaggio. Altro dato: mai la squadra di Massimiliano Allegri ha segnato più di un gol nei suoi viaggi lungo lo Stivale. Anzi no, l’ha fatto all’Emirates contro l’Arsenal il 17 dicembre, ma contava nulla: era un’amichevole. Estendendo il conteggio al difficoltoso cammino in Europa, c’è stato un tempo (25 ottobre 2022) in cui la Juve ne ha segnati addirittura tre al Benfica sul campo dei portoghesi: ma anche in quel caso ha avuto un’importanza pari a zero, con eliminazione dalla Champions quale spiacevolissima conseguenza.
    Osi li batte tutti
    Il problema, insomma, è serio. Non sarà irrimediabile, ma grave lo è di sicuro, per una squadra che in generale segna poco e che tra Dusan Vlahovic e Arkadiusz Milik – al netto degli infortuni – ha prodotto meno in coppia rispetto al solo Victor Osimhen (il nigeriano conduce 16 a 12). Alla Salernitana toccherà fornire risposte indirettamente sulla sterilità juventina. Vale a dire, alla peggiore difesa del campionato… LEGGI TUTTO