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    Juventus-Spezia: Miretti c'è, Vlahovic col tridente. E Gatti si candida

    TORINO – Juventus-Spezia, Allegri valuta il da farsi. Tendenzialmente non sembra orientato a cambiare molto rispetto alla formazione schierata contro la Roma. Ha peraltro sottolineato che dopo tre partite non è certo il caso di parlare di stanchezza o di turno. Inoltre domani è fondamentale vincere e quindi sarebbe un errore clamoroso sottovalutare gli avversari. Spazio dunque a Szczesny tra i pali e a una difesa a quattro con De Sciglio e Alex Sandro in corsia. Ancora Danilo sul centro sinistra e non è da escludere che Bremer possa cedere il posto a Gatti, che aspetta il debutto da titolare. A centrocampo potrebbe invece riposare Rabiot che contro la Roma era uscito per crampi, nel caso è pronto McKennie. La mediana sarà completata da Locatelli e Miretti. In attacco spazio all’ormai collaudato tridente composto da Cuadrado, Vlahovic e Kostic. Anche se non è completamente da escludere l’ipotesi che alla fine Milik riesca a convincere il tecnico a puntare anche su di lui e quindi a modificare la squadra e modularla secondo un 4-4-2 tendente al 3-5-2. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, l'illusione Juve. Abraham pareggia ed esulta solo la Roma

    TORINO – Una Juventus a due facce pareggia 1-1 in casa con la Roma. Bella e vivace, corta e fulminea in avvio, con un gol strepitoso di Dusan Vlahovic su punizione sotto la traversa. Poi, è una Signora distratta e senza energie. Cala il ritmo e la squadra di Allegri perde mordente: così il cobra Abraham colpisce e pareggia. Anche il debutto di Milik in maglia bianconera non basta a raccogliere tre punti che valevano tantissimo. Troppo ondivago il centrocampo, troppi infortuni (questa volta Rabiot) e poche risorse quando il match va risolto. Kostic ancora non punge, Cuadrado brilla poco e sbaglia qualcosa. Manca sostanza, alla fine, per dominare e tenere la Roma. Una Joya a metà, si potrebbe dire. Quella che resta sospesa… Per entrambe le squadre. Ma alla fine gioisce di più Mou di Max. E la Juventus in classifica comincia a perdere troppi punti. Non basta, in campionato e in Champions sarà peggio: serve l’uomo che dia idee, Leandro Paredes, e serve che rientrino Angel Di Maria e Paul Pogba. Solo con loro si farà la differenza, altrimenti sarà sofferenza. Con tutti. E Dybala? Piazza l’assist, esce applaudito. Il suo l’ha fatto. La Juve, invece, resta sospesa nel limbo.
    LE SCELTE Allegri schiera una retroguardia brasiliana con Danilo al centro con Bremer e Alex Sandro a sinistra (in tribuna Matheus Bachi e Fabio Mahseredjian, due emissari del ct verdeoro Tite, venuti soprattutto per vedere da vicino Gleison). In mezzo punta su Miretti con Locatelli e Rabiot; davanti Kostic e Cuadrado con Vlahovic, Milik parte dalla panchina. Mourinho inserisce Matic con Cristante e mette Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham.
    FULMINE DUSAN Atmosfera elettrizzante allo Stadium e primo coro della Sud bianconera per la Joya: «Dybala sotto la curva». Ovazione per l’argentino alla lettura delle formazioni, fischiatissimi gli altri giallorossi e Mourinho in particolare. Tra il portoghese e Allegri un grande abbraccio, prima della contesa che vale molto, in questo avvio di stagione. Al 2′, dopo un avvio frenetico, la Juve passa con Vlahovic su punizione pennellata (bravo Cuadrado a prendersi il fallo da Matic): un sinistro sotto la traversa da grande bomber. Golazooo di Dusan e lo Stadium esplode. Atteggiamento aggressivo dei bianconeri e anche Kostic ci prova. Bremer va in pressione: la squadra è molto alta, trascinata dal pubblico sugli spalti. Il primo giallo è per Locatelli che sbarra la strada a Dybala. Si scaldano gli animi, lo stadio è una bolgia con decibel a mille. All’1 Alex Sandro da lontano la mette a lato di poco. Spinazzola dall’altra parte è una… spina nel fianco, a fasi alterne. Rui Patricio di mano in allungo sventa un pericolo. Insomma, un batti e ribatti notevole. Clamoroso contropiede Juve al 16′, condotto da Miretti: al tiro ci va Cuadrado, ma Rui Patricio ribatte. Miretti ha personalità: pulisce palloni e conduce le danze in avanti, giocando in verticale, sempre; pure Rabiot è in giornata. Al 25′ altra fuga di Vlahovic, poi da Cuadrado a Locatelli che con un tiro a effetto piazzato raddoppia. Il Var annulla però per fallo di mano di Dusan; giusto così. Matic in mezzo fa a sportellate. Splendido Kostic per Miretti: Smalling in angolo. Su punizione Cuadrado impegna Rui Patricio, ma è centrale. Il secondo calcio da fermo del match di Vlahovic va in curva, occasione sprecata. Giallo anche per Cristante su Rabiot. E finisce un bel primo tempo sul punteggio di 1-0 per la Juve.
    ABRAHAM COLPISCE Mou cambia: dentro El Shaarawy e Zalewski. L’avvio è bianconero. Poi la Roma alza il baricentro: bel duello Bremer-Abraham. Minuto 53: Cuadrado scappa ma tira male, dentro l’area. Rabiot si ferma e chiede il cambio (si tocca la coscia). Entra Zakaria. Le squadre rifiatano un po’, d’altronde il ritmo è stato notevole e la Juve controlla per come può. Abraham è pericoloso, costantemente. Szczesny c’è. Ma pochi secondi e l’inglese pareggia, al 69′. Grande assist volante di Dybala (il cinquantesimo in A) e Stadium ammutolito. La Juve prova a reagire con Zakaria, i giallorossi sono pronti a scattare. Adesso ogni risultato è possibile, la gara è apertissima. Fuori Miretti e Cuadrado, dentro Milik, all’esordio, e McKennie. Esce anche la Joya, tra applausi e fischi. Ora la squadra di Allegri rischia e tanto, con le folate giallorosse. Al minuto 83 il finimondo in area Juve: roba da Var. esce Locatelli, ecco Rovella. Quindi Kean per Vlahovic. Si va a sprazzi, con la mente annebbiata. C’è anche Chiesa a bordo campo che soffre nei minuti di recupero. E finisce così, 1-1 con i Mourinho boys contenti e i bianconeri delusi.
    Le formazioni iniziali
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Kostic. All. Allegri. ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham. All. Mourinho.ARBITRO: Irrati di Pistoia
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    Paredes, il sorriso che porta alla Juventus. Il Psg e l'attesa a Torino

    TORINO – Leandro Paredes si allena in allegria con Marco Verratti e i compagni del Psg. Fino alla fine, come da motto bianconero, sarà a disposizione di Christophe Galtier che difatti in conferenza ha detto: «Paredes ad oggi è un giocatore del Psg, so che ci sono stati degli scambi con la Juve, ma al momento è un giocatore del Psg e vedremo alla fine del mercato. Come Keylor Navas. Entrambi saranno convocati per il Monaco. Su Milan Skriniar non ho commenti da fare». Tutto nella norma. I bianconeri, infatti, stanno definendo i dettagli per avere in prestito l’argentino (riscatto che diventa obbligo a certe condizioni e a una cifra attorno ai 15 più bonus). Il centrocampista ha già l’accordo con il club bianconero ed è atteso a Torino, salvo improvvise e inattese problematiche,  dopo il match con la Roma.  LEGGI TUTTO

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    Juve, esercitazioni anti-Roma: Allegri pronto a sfidare Mourinho

    TORINO – A tre giorni dal big match dell’Allianz Stadium contro la Roma di José Mourinho e, soprattutto, dell’ex Paulo Dybala, la Juve di Massimiliano Allegri mette nel mirino il match con i giallorossi per riscattare lo scialbo pareggio a reti bianche di Genova contro la Sampdoria. Mentre il club lavora sul mercato alla ricerca di un vice Vlahovic, i bianconeri si sono ritrovati questa mattina al Training Center per una sessione di allenamento suddivisa in esercitazioni tecniche per la trasmissione del pallone e tattiche per la fase di non possesso.
    Juve, domani si replica: Mou nel mirino
    A fine seduta, Allegri ha concesso una partitella per chi ha giocato meno contro la Sampdoria. La Juve si ritroverà quindi domani per una nuova sessione di allenamento mattutina: l’attesa sfida con la Roma è ormai dietro l’angolo. LEGGI TUTTO

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    La Juve è costretta a giocare per andare in gol: l’analisi tattica

    Hanno ragione i tifosi della Juventus a preoccuparsi per questa stagione dopo l’opaco pareggio di Marassi contro la Samp? “La tecnica dello struzzo non solo non porta a nulla, ma spesso risulta pericolosa perché consente ai problemi di crescere e ingigantirsi. Per fortuna le dichiarazioni di Allegri dopo lo 0-0 fanno pensare a una presa di coscienza piena dei problemi che al momento frenano e condizionano la Juventus. Sapere e ammettere di dover affrontare criticità oggettive è già un buon punto di partenza”. Quanto incidono le assenze forzate di Chiesa, Pogba e Di Maria? “Ovviamente molto, ma l’argentino dovrebbe saltare ancora tre match di Serie A, quelli di sabato con la Roma, l’infrasettimanale con lo Spezia e il 3 settembre a Firenze con la Fiorentina per rientrare la settimana dopo per la prima di Champions e tornare ad illuminare”. Come si può ovviare alla carenza di fantasia, non potendo contare su chi dribbla e crea la superiorità numerica? “Le soluzioni sono sostanzialmente due. La prima è una circolazione del pallone veloce, decisamente più veloce di quella vista a Marassi, che consenta con gli opportuni movimenti senza palla di trovare l’imbucata al fine di verticalizzare e risultare efficaci. La seconda è invece legata alla capacità di liberare campo davanti alle ali, Kostic, Di Maria o Cuadrado, in maniera che possano pungere velocemente sull’out finalizzando il tutto con traversoni che sarebbe meglio non avessero solo Vlahovic come terminale per la conclusione. Il serbo da solo, in una morsa di almeno due marcatori, trova ovviamente vita dura. Meglio assisterlo con l’esterno di turno in ricezione, per cui se per esempio Kostic spinge sulla mancina, ad andare a caccia del gol Dusan sul primo palo o in mezzo all’area e Cuadrado sul secondo palo”. Come si giustifica e soprattutto cosa significa aver visto 59 passaggi tra Bremer e Rugani con i blucerchiati? “Significa molte cose e oggettivamente non positive ma i problemi vanno contestualizzati per rendersi conto della loro reale entità. A partire dagli allenamenti negli Stati Uniti, Allegri ha iniziato ad abituare la Juventus a una costruzione dal basso. Chiaro che serve tempo per abituarsi a un atteggiamento tattico nuovo e che nel mirino possano finire i difensori se risultano poco decisi e titubanti sul cosa fare: ripassarsela tra loro, darla indietro al portiere o assumersi la responsabilità di cercare il lancio lungo (alla Bonucci tanto per intenderci). A Marassi l’assenza del capitano, per l’assoluta novità di coppia Rugani-Bremer, ha acuito quelle che sono insicurezze di base destinate a mitigarsi partita dopo partita. Certo è che 59 passaggi tra i due lasciano nella memoria dello spettatore noia e fastidio. Ma il calcio a volte passa anche da questi processi di maturazione. A loro discolpa, il fatto che spesso non si riusciva ad abbassare con sufficiente velocità e frequenza uno dei tre centrocampisti per cercare di iniziare a impostare l’azione. A proposito di passaggi, Vlahovic ne ha fatti appena 4 in 90 minuti a testimonianza della notte negativa del serbo, mai nel cuore del gioco e troppo nervoso per la sua spasmodica ricerca dell’attimo da trasformare in gol”. Quanto manca la presenza di un regista? “Tantissimo, anzi troppo. Locatelli, con mezzali di fatto di quantità e non di qualità, come McKennie e Rabiot, è destinato a collezionare prestazioni incolori come con Sassuolo e Samp, per cui anche qui ecco i diversi scenari per aggirare l’ostacolo. Uno: utilizzare Paredes in cabina di impostazione ma al momento gioca nel Psg per cui si tratta di una soluzione futuribile e non valida per il presente. Dove sarebbe più utile cambiare per agevolare l’efficacia della manovra. O affiancandolo almeno a una mezzala di qualità che sappia vedere il gioco o saltare l’uomo, come Miretti che quando è entrato a Marassi ha fatto la differenza. Oppure se si vuole mantenere una certa muscolarità delle mezzali, si promuova Rovella titolare al posto di Locatelli, magari spostando l’ex neroverde come mezzala”. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge, anche lui farebbe comodo alla Juventus

    TORINO – In questo momento, alla Juventus, farebbe comodo anche Kaio Jorge. Ma il giovane brasiliano è ancora lontano dal rientro. Dopo l’operazione al ginocchio, sta lottando con passione e dedizione. Tanta palestra, in attesa di tornare a forzare in campo. E a gennaio con il club farà una valutazione: restare o andare in prestito. LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Due punti persi, peccato. Juve ancora indietro”

    GENOVA – “Abbiamo lasciato per strada due punti”. Mastica amaro Massimiliano Allegri dopo lo 0-0 di Marassi contro la Sampdoria, che dopo due giornate costringe già la Juve a inseguire (ora è a -2 da Napoli, Inter e Roma). Eppure il tecnico bianconero cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno: “La cosa positiva è che non abbiamo preso gol per due partite – ha detto dopo il match -. Nel primo tempo hanno fatto bene loro, correndo tanto. Poi nella ripresa hanno pagato e noi abbiamo avuto due o tre occasioni favorevoli. Poi nel finale abbiamo avuto due chance con Kostic e Bremer. Peccato”.Guarda la galleryJuve spuntata, non basta Kostic: 0-0 in casa Sampdoria
    Applausi ai giovani
    Questa invece l’analisi della partita e di quello che non è andato secondo i piani: “Abbiamo avuto poca pazienza nel primo tempo – ha spiegato Allegri -, nel secondo siamo andati meglio e anche Vlahovic ha fatto bene. Deve però stare più sereno, provare a prendere anche posizione in area. Zakaria fuori? Una scelta tecnica, mi serviva più qualità nello stretto e ho preferito Miretti”. Così invece sul mercato, con la Juve che è ancora a caccia di un attaccante: “Ci pensa la società, noi dobbiamo lavorare per migliorare. Siamo partiti meglio dell’anno scorso e anche oggi i giovani hanno fatto bene, da Miretti a Rovella, lo stesso Kean”.
    Testa alla Roma
    In attesa di recuperare i big infortunati, Allegri lavora alla crescita della squadra: “Anche in un momento in cui sono fuori giocatori importanti come Pogba e Chiesa c’è la voglia di fare cose importanti. Sappiamo che rispetto alle altre siamo un po’ indietro, va fatto un passo alla volta. Stiamo crescendo in condizione e sabato ci prepareremo a una grande partita contro la Roma. Saremo pronti”.
    Guarda la galleryGatti o Rugani, la monetina di Allegri fa scatenare il web FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Samp-Juve, la probabile formazione di Allegri: Rabiot può giocare con Locatelli

    TORINO – Detto della questione infortunati/sfortunati, torna però utile concentrarsi su chi – abile e arruolato – sarà effettivamente a disposizione di Massimiliano Allegri per la prossima sfida di campionato, lunedì contro la Sampdoria. A Genova. Per quel che riguarda la difesa e (in parte) l’attacco, non c’è molto da inventarsi. Quanto di buono visto lunedì scorso contro il Sassuolo (oltre che la lista degli infortunati) incoraggia a cambiare poco e niente. LEGGI TUTTO