consigliato per te

  • in

    Juve, Allegri si concentra sulla tattica: c'è la Sampdoria

    TORINO – E’ tornata a lavoro la Juve dopo il giorno di riposo concesso da Max Allegri. Buono l’esordio con il Sassuolo, ma ora i bianconeri sono chiamati all aseconda prova di questa nuova Serie A: lunedì 22 agosto, alle 20:45, a Genova per affrontare la Sampdoria nella prima trasferta della nuova stagione. Lavoro tattico per il tecnico toscano che punta ad inserire il prima possibile nel suo scacchiere i nuovi arrivatri nel minore tempo possibile: fase difensiva di squadra e sul possesso palla schierato per la manovra avanzata, queste le esercitazioni. Domani nuovo appuntamento al mattino e a seguire, alle 14:30, si terrà all’Allianz Stadium la conferenza stampa di presentazione di Filip Kostic. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, altro che riposo! A tutto gas sul mercato

    TORINO – Giornata di riposo in campo e riflessioni dietro la scrivania, questo mercoledì 17 agosto a casa Juventus. Muscoli in relax, ma neuroni che girano a mille per cercare di dipanare la matassa del mercato. Se è vero che mancano due colpi per concludere la Juventus 2022-23, è altrettanto vero che si tratta di profili importanti su cui pensare di poter affrontare al meglio la stagione. Leandro Paredes e Memphis Depay non sono capricci d’estate, ma giocatori strategici per rendere completa e quindi più affidabile la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri. Al regista argentino verrebbero consegnate le chiavi del gioco mettendolo in cabina di regia, lo stesso posto in cui ha fallito Arthur, non convince appieno Locatelli, mentre Rovella non ha ancora l’esperienza ritenuta adatta per partire titolare anche se, qualora il centrocampista del Paris Saint-Germain non arrivasse, ecco che l’ex genoano resterebbe a Torino: niente prestito al Monza e una stagione che cambierebbe tonalità di colori e vibrazioni nel futuro. Per quanto concerne l’attaccante, impossibile non dotarsi di un vero vice di Dusan Vlahovic, visto che Moise Kean non è una prima punta e quindi la sua posizione è in bilico. Il Barcellona continua a prendere tempo per liberare Depay e questa situazione non potrà andare avanti ancora per molti giorni, altrimenti la Juventus virerebbe su altri profili. E così si riaffaccerebbero quelli già apparsi in un passato nemmeno lontano. Chi? Marko Arnautovic è il primo della lista e non solo per un motivo alfabetico. Con il Bologna, comunque, non sarebbe facilissimo trovare l’intesa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Allegri: “Di Maria migliorerà Vlahovic, impressionato da Bremer”

    TORINO – Dopo il successo per 3-0 della Juve alla prima di campionato contro il Sassuolo, l’allenatore dei bianconeri Massimo Allegri ha commentato il match ai microfoni di Dazn. Molte buone impressioni, tanti buoni feedback: l’unica fonte di preoccupazione è l’acciacco di Di Maria che ha obbligato il Fideo a lasciare il campo al 66′: “Preoccupato per l’infortunio di Di Maria? Angel ha sempre la faccia dolorante (ride), il problema all’adduttore ce l’aveva già la settimana scorsa. Si stava divertendo, ma forse dovevo toglierlo prima. Domani vedremo l’esito degli esami”, afferma il tecnico della Juve. Sul match odierno: “Non era facile, dovevamo ricreare entusiasmo e pare che l’abbiamo fatto. Abbiamo perso un paio di palloni e siamo andati in difficoltà, loro hanno tirato in porta grazie ai nostri errori. Dopo il cooling break ho cambiato posizione a Di Maria e Cuadrado invertendoli, perchè non riuscivamo a prevalere nel gioco: è andata bene. Arrabbiato per i troppi retropassaggi? Quando c’è la pressione dobbiamo abituarci a giocarla in avanti, abbiamo buttato troppe palle in avanti senza chiudere l’azione”. Guarda la galleryJuve, tris al Sassuolo: Di Maria e Vlahovic show, che feeling
    Allegri: “Bremer giocatore straordinario, Di Maria migliorerà Vlahovic”
    Un commento anche sui singoli: “Bremer? Mi sono meravigliato dell’inserimento che ha avuto. E’ un giocatore straordinario, buon piede, è tranquillo e oggi ha fatto un’ottima partita. L’ho richiamato solo una volta perchè ha seguito Berardi fino a metà campo. Abbiamo in generale fatto una buona difesa”. Su Di Maria e Vlahovic, invece: “Dusan migliorato dall’arrivo di Di Maria? Sono contento per lui, certamente gli piace buttarla dentro e Di Maria è un giocatore straordinario che può aiutarlo molto in questo. Sono molto contento anche dei giovani a cui ho dato spazo questa sera, ottima partita di tutti”. Infine, una battuta su Paredes, che sui social ha commentato il gol di Di Maria:  “Sono argentini, sono amici, giocano insieme in Nazionale. E nel club? Vediamo…”

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ramazzotti a tutta Juventus: da Allegri a… Dybala

    TORINO – Eros Ramazzotti domani sarà a Torino per vedere suonare la sua Juventus. In attesa della partita con il Sassuolo, il cantante super tifoso bianconero ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, che troverete in edicola il 15 agosto. Allegri, Conte, Bremer, Vlahovic, Di Maria, Icardi, Wanda, Dybala e… Bonansea. Tante Curiosità e aneddoti: “Come quella volta a Barcellona con Platini. Ma poi il Trap…”. E ovviamente anche qualche desiderio di mercato: “Mi aspetto ancora tre innesti…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Allegri, occhio alla partenza

    TORINO – Quando Massimiliano Allegri vince la prima giornata in Serie A lo scudetto è assicurato. A confermarlo sono le statistiche: su dodici campionati, il tecnico livornese è riuscito a centrare il successo all’esordio soltanto cinque volte. E a maggio ha sempre alzato la Coppa scudetto. E’ accaduto nel 2010-2011 alla guida del Milan (4-0 rifilato al Lecce a san Siro) e poi per quattro volte sulla panchina bianconera (2014-15, 2016-17, 2017-18 e 2018-19). C’è pure l’eccezione che conferma la regola, ovvero nella stagione 2015-16 Allegri si è presentato al via con la sconfitta casalinga contro l’Udinese, avvio culminato con il ko contro il Sassuolo e la Juventus a -11 punti dalla vetta dopo 10 giornate: è l’annata della favolosa rimonta e delle 15 vittorie consecutive. La Juventus, invece, ha collezionato 8 vittorie al debutto negli ultimi dieci campionati: sempre vincente tranne l’anno scorso, quando non è andata oltre il 2-2 in casa dell’Udinese, con la partenza dalla panchina di CR7, che è entrato nella ripresa ha segnato la rete della vittoria poi annullata per 20 centimetri, e nel 2015-16, come scritto sopra, quando Thereau, attaccante dei friulani, ha battuto Buffon.Confrontando gli avvii delle altre big del campionato, la Juventus è la squadra che ha vinto di più, incassando 58 successi. LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, si scalda l'atmosfera a Villar Perosa: ovazione per Pogba

    INVIATO A VILLAR PEROSA – Tutto pronto per accogliere la Juventus a Villar Perosa dove nel feudo di Casa Agnelli, alle 17, si terrà la tradizionale sfida in famiglia tra la prima squadra di Massimiliano Allegri e l’Under 23 allenata da Massimo Brambilla. Dopo i due anni di stop per via del covid riprende dun que la festa della Juventus ad agosto. Caldo potente, oltre i 35 gradi, anche se una leggera aria sta abbassando la temperatura e potrebbe anche portare nuvoloni per un potenziale breve temporale intorno al momento del fischio d’inizio.

    IN PULLMAN La squadra è arrivata: ovazione per Paul Pogba. Su tratterà del battesimo di Villar Perosa per i nuovi acquisti Bremer e Di Maria oltre a Vlahovic.  I tifosi stanno salendo qui in Val Chisone e ci sono ancora biglietti in vendita anche alla luce dei prezzi poco popolari. Intorno al campo i bianconeri più caldi si sono già posizionati sul percorso che verrà attraversato dai giocatori nella speranza di veder firmata la maglietta appena comprata nelle numerose bancarelle che animano la via centrale di Villar Perosa.

    Guarda la galleryLa Juventus a Villar Perosa, l’album del mito bianconero! LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Real, parla Allegri: «Contro i più forti d'Europa va bene così»

    A fine partita, dopo cioè il secco ko per 2-0 contro il Real Madrid, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri prova a guarare il bicchiere mezzo pieno, ché del resto in occasione della sfida galactica mezza piena era pure l’infermeria. Spiega, dunque: «È stata una buona partita, che conclude un bel lavoro di dieci giorni fatto negli Stati Uniti. Abbiamo affrontato la squadra più forte d’Europa, fin quando è stato possibile giocare lo abbiamo fatto, cercando di gestire i possessi e di non buttare via la palla. Sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi, possiamo ancora crescere tanto, ci sono giocatori che devono rientrare. Questa sera ci sono state tante occasioni da una parte e dall’altra: avremmo dovuto gestire le nostre con un po’ più di pazienza». In chiusura: «Adesso ci riposiamo un paio di giorni e poi torniamo sotto con il lavoro, l’inizio di campionato è si avvicina». Da mercoledì la ripresa degli allenamenti, Seguiranno i test a Villarperosa, in famiglia, a Tel Aviv contro l’Atletico Madrid.Guarda la galleryJuve sconfitta dal Real Madrid: Vlahovic e Di Maria non pungono LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, una sconfitta Real: 2-0 con gol di Benzema e Asensio

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Proprio in quello stadio che già solo a dirlo evoca brutti ricordi e riporta a un Mondiale svanito d’un soffio, la Juventus incappa nella prima sconfitta stagionale. Il 2-0 contro il Real (rigore di Benzema e raddoppio di Asensio) è senza se e senza ma. Perin ha evitato il peggio con tre miracoli. La Juve resta aggrappata a una traversa di Bonucci e poco più. Hanno inciso, però, le molte assenze e il fatto che il Real sia in mentalità Supercoppa. Gioca il 10 agosto, Ancelotti ha fatto le prove generali e voleva vedere un certo tipo di cose. Allegri meno, ma probabilmente le attenuanti non mancano.

    PRIMO TEMPOLa Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere.E Perin c’.Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori.

    LA RIPRESANel secondo tempo si riparte con un cambio per parte: fuori Du Maria per Cuadrado su sponda bianconera, fuori Militao per Rudiger su sponda blanca. La sceneggiatura non cambia più di tanto, anzi: senza la variabile Di Maria la Juventus si defila ancora di più… Il Real continua a tenere il pallino del gioco e se non fosse per un Perin reattivo e provvidenziale, la Juve rischierebbe la goleada. Al 12′ su Mendy, al 14′ su Carvajal e al 18′ su Benzema: ce n’è per tutti i gusti, tra respinte di pugno, di piede, in uscita alta… Al 18′ Ancelotti opta per lo stravolgimento della squadra e ne cambia tre. Ciò che non cambia è l’andazzo del match: Real di nuovo in rete con una azione tanto da manuale quanto incontrastata che viene finalizzata da Asensio mentre la Juve sta a guardare. 2-0. L’unica timida reazione è da ascrivere a Cuadrado: ma è affare piuttosto velleitario. LEGGI TUTTO