consigliato per te

  • in

    Juve, Kean è rigenerato: pronto per la Lazio

    TORINO – Se dall’altra parte dell’Oceano qualche bianconero lamenta acciacchi, alla Continassa Massimiliano Allegri può sorridere. Nell’amichevole organizzata per valutare lo stato di salute della squadra, e in particolare di Moise Kean, l’attaccante ha risposto da bomber, segnando quattro gol e soprattutto mostrando di aver recuperato appieno dall’infortunio – un affaticamento muscolare alla coscia destra – che lo ha costretto a fermarsi tre settimane fa, alla vigilia di Inter-Juventus. Obiettivo raggiunto, quindi, visto che il tecnico livornese si era prefissato di riavere a disposizione Kean dopo la pausa del campionato: è sicuro che il nome del bianconero sarà inserito nella lista dei partenti per la trasferta di Roma, sabato 20 novembre, contro la Lazio di Maurizio Sarri. L’unico dubbio resta legato alla titolarità, se cioè Moise partirà dal primo minuto a fianco di Alvaro Morata oppure se subentrerà dalla panchina per alternarsi con gli altri attaccanti. Molto, ovviamente, dipenderà dalle condizioni di Paulo Dybala, alle prese con un problema muscolare al polpaccio. […]Guarda la galleryKean e Kaio Jorge che show! La Juve fa 11 gol in amichevole

    Kean recuperato, Kaio Jorge scalpita

    Il test contro la Pianese ha messo in luce un altro bomber in casa bianconera: Kaio Jorge è stato autore di una tripletta. C’è grande attesa per il giovane brasiliano, che può giocare soltanto in campionato perché escluso dalle liste Uefa: finora Allegri gli ha concesso poco spazio (4 presenze per 37 minuti) ma lo ha sempre esaltato in conferenza stampa («E’ sveglio, sa giocare a calcio e ha personalità») e l’attaccante ha risposto agli elogi sfruttando le poche comparsate mostrando grinta e carattere. Adesso scalpita e chissà che con un calendario così fitto Allegri non decida di dargli più minutaggio.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, il “Corto Muso” di Allegri entra nella Treccani

    TORINO – Adesso non sarà più necessario «intendersene di ippica», perché «corto muso» è entrato nell’Enciclopedia Treccani, la più famosa enciclopedia in lingua italiana, edita dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, a partire dal 1929 a cura di Giovanni Treccani e Giovanni Gentile. Dopo Maurizio Sarri e il suo «sarrismo» che qualche anno fa aveva avuto l’onore di entrare nei volumi dell’opera, è il turno di Massimiliano Allegri che il 13 aprile del 2019 introdusse il concetto di «corto muso» nel calcio. Nella conferenza stampa post partita di Spal-Juventus, persa dai bianconeri, il tecnico spiegò ai media come la vittoria di uno scudetto non debba per forza arrivare con decine di punti di distacco, ma si può anche ottenere e godere grazie a un distacco più risicato, come accade ai cavalli che arrivano al fotofinish al termine di una gara. «E a quel punto basta mettere il musetto davanti, corto muso!», disse Allegri, coniando una delle icone della sua filosofia calcistica e della conferenzistica con quel memorabile attacco: «Tu te ne intendi di ippica», diventato un meme per ogni occasione.

    CONCETTO IN ESPANSIONE  – Perché il cortomusismo può anche travalicare il calcio. Si possono vincere le elezioni di corto muso, si può ottenere una promozione a scuola di corto muso o cavarsela per un pelo in qualche situazione complicata. Corto muso, nell’uso comune, ha anche generalizzato la sua accezione, diventando sinonimo di pragmatismo, praticità, essenzialità. Chi va di corto muso bada al sodo, concreto e senza fronzoli superflui, ma soprattutto senza aver timore di sembrare brutto o di apparire così agli occhi degli altri. Altri che danno importanza anche alla forma (talvolta trasformandola in un vero e proprio dogma), ma il cui arrosto non è sempre proporzionale al fumo generato.

    EFFETTO SOCIAL – Chissà cosa ne penserà Allegri di essere finito nell’Enciclopia Italiana, lui che a scuola di libri ne apriva pochini e nel coltivare la sua saggezza l’ha sempre annaffiata sempre con la pratica e quasi mai con la teoria. La curiosità è che da quel 13 aprile 2019, l’espressione corto muso non l’ha praticamente mai più usata, se non direttamente sollecitato da una domanda. La diffusione, quindi, non dipende dall’autore, ma dai social che ne colse subito l’universalità, inserendola a colpi di hastag nel linguaggio virtuale di tifosi e non. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, per Kean test in campo con La Pianese in vista della Lazio

    TORINO – Un sabato mattina sul campo, per giocare. È diventata una abitudine, per Massimiliano Allegri, organizzare una sgambata durante la sosta per le Nazionali per non far perdere il ritmo a chi è rimasto alla Continassa. Può trattarsi di una partita ufficiale, come capitato con l’Alessandria in occasione dello stop per la Nations League, oppure può essere un confronto informale, come quello di oggi. Un match di neanche un’ora, verso le 11, contro la Pianese, squadra di San Raffaele Cimena, paese a pochi chilometri da Torino, inserito nel programma di lavoro.

    Del gruppo bianconero sono rimasti a casa in otto, cui si è aggiunto Giorgio Chiellini, costretto a lasciare il ritiro dell’Italia per una infiammazione al tendine d’Achille sinistro. E quindi si vedranno in campo Mattia Perin (che si alternerà tra i pali con Carlo Pinsoglio), Luca Pellegrini, Daniele Rugani, Arthur, Kaio Jorge e Moise Kean. Niente da fare, invece, per Mattia De Sciglio, ancora alla prese con una lesione al bicipite femorale accusata una manciata di minuti dopo l’inizio di Juventus-Sassuolo, il 27 ottobre.

    Kean al rientro dopo l’infortunio

    Attenzione puntata, ovviamente, sul centravanti azzurro, atteso al rientro dopo un affaticamento muscolare che, in sostanza, gli farà saltare un mese di attività. L’ultima sua presenza era stata infatti nella trasferta vincente di San Pietroburgo contro lo Zenit, il 20 ottobre, da subentrante a un quarto d’ora dalla conclusione della partita. Kean è tornato in gruppo mercoledì e sta lavorando per rientrare sabato prossimo, quando la Juventus sarà attesa dalla delicata partita in casa della Lazio, dove la aspetta un ex sicuramente poco propenso a concedere sconti come Maurizio Sarri. E altrettanto si attende qualcosa Allegri dai suoi centravanti, soprattutto in materia di gol. L’impegno, pur con alti e bassi, non è mai mancato.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, le mosse d'attacco: Kean è il primo rimedio per Allegri

    TORINO – Nessuno juventino tra i primi 25 della classifica marcatori di Serie A. Va bene che il campionato italiano lo vince quasi sempre chi ha la miglior difesa, ma un bel po’ di gol bisogna comunque farli. E alla Juventus infatti stanno mancando: perché tralasciando il Napoli da record con le sue quattro reti subite, i 15 gol incassati dai bianconeri sono gli stessi dell’Atalanta, quarta, due in più dell’Inter, terza, e quattro in più del Milan, co-capolista. Queste quattro squadre, e così Roma e Lazio quinta e sesta, hanno però segnato più di venti gol: dai 29 dell’Inter ai 21 dei giallorossi. La Juventus 16 e infatti si sta muovendo sul mercato per un attaccante. Anche ammesso che riesca a trovarlo a gennaio, però, nel frattempo dovrà disputare nove partite, nelle quali si gioca tanto.

    Kean in gruppo, rinforzo per Allegri

    Il primo posto nel girone di Champions e il futuro in campionato: perché per sognare lo Scudetto è indispensabile rosicchiare punti alle capoliste prima di Natale, mentre buttarne altri rischierebbe di compromettere anche la corsa alla prossima Champions. Servirà vincere e per farlo servirà segnare, senza rinforzi dal mercato. Un rinforzo, però, Massimiliano Allegri lo ha trovato ieri alla Continassa e potrà contare su di lui dalla ripresa del campionato, sabato 20 a Roma contro la Lazio: Moise Kean.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryJuve, la classifica dei falli subiti: ecco chi sono i più “tartassati” LEGGI TUTTO

  • in

    Cassano: “Meglio Cuadrado di Chiesa. Juve alla carlona”

    Critico e senza peli sulla lingua, alla Bobo Tv è sempre il solito Antonio Cassano. “È ancora la stessa Juve di inizio campionato, senza testa né coda – le parole di Fantantonio dopo aver analizzato l’ultima sfida contro i viola – La Fiorentina non l’ha fatta calciare. Chiesa è fortissimo, ma mi piace di più Cuadrado. Sono due robe diverse. Perché mettere sull’esterno un centrocampista? Faccio fatica, vai a mettere in difficoltà un ragazzo come Rabiot. La meta è ben delineata, si va dritti alla carlona. Quello che sarà, sarà. In Europa poi non basterà più, non si può continuare a fare questo tipo di gioco”. 
    Cassano stronca la Juve: “I giocatori guadagnano 10 milioni e fanno schifo”
    Cassano: “Fare così è una follia”
    “Hai a disposizione due ali fenomenali (Cuadrado e Chiesa) e non le fai giocare insieme? È follia. Non capisco. Abbiamo anche tagliato fuori Bentancur e Arthur? Queste robe qui mi fanno diventare matto. Ho visto la partita e mi stavo addormentando, ho messo muto alla televisione. Poi vedo altre partite con altri allenatori che mi piacciono e dico “Cavolo, che bello!”. Invece cosa guardo nella Juve?”. 
    Guarda la galleryJuve, festa sui social per la vittoria contro la Fiorentina LEGGI TUTTO

  • in

    Allegri, non togliere più Cuadrado

    TORINO- I tre moschettieri: Matthijs De Ligt, Manuel Locatelli e Federico Chiesa. E poi ci sarebbe Paulo Dybala, nelle vesti di D’Artagnan. Uno per reparto, con appunto l’argentino a far da raccordo e svariare a piacere, chiamati da Massimiliano Allegri a rappresentare la spina dorsale della nuova Juventus che in teoria dovrebbe riconquistare se stessa, innanzitutto, eppoi il ruolo di dominatrice in Italia che aveva ricoperto per quasi due lustri.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci

    La nuova filosofia di Allegri

    Un tempo c’erano (e qualcuno ancora c’è) i vari Giorgio Chiellini e/o Leonardo Bonucci, gli Andrea Pirlo o Miralem Pjanic e/o Sami Khedira; i Carlos Tevez o Mario Mandzukic o Cristiano Ronaldo. Elementi collocati “in cordata” chi in difesa, chi a centrocampo, chi in attacco che garantivano una sorta di continuità. […] Ora, in questa reggenza Allegri 2.0 molte cose sono cambiate. Più ancora che l’organico, è cambiata la filosofia che lo sottende. Adesso c’è la voglia (un po’ per scelta e un po’ per necessità) di puntare sui giovani. E quindi la spina dorsale va costruita e i punti di riferimento vanno forgiati. Ad essi vengono chiesti – oltre a personalità e carisma – anche intraprendenza, spavalderia, brio, sfacciataggine, leggerezza, sfrontatezza. […] Avanti così, al grido di tutti per uno e uno per tutti. Anche se, a ben vedere, Juventus-Fiorentina alla mano c’è un “uno” ancor più per tutti degli altri: ed è Juan Cuadrado in primis. La sua rete salvifica ha ridato serenità e speranza, consentendo ad Allegri di continuare a lavorare sulle nuove fondamenta della Juventus.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryJuve, ironia social sulla Fiorentina: Allegri, il corto muso e Cuadrado LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Allegri: “Bene Morata, siamo arrabbiati per i punti persi”

    TORINO – Massimiliano Allegri ha dovuto soffrire per 90 minuti prima di poter sorridere per il gol di Juan Cuadrado, che ha regalato alla Juventus la vittoria sulla Fiorentina e al tecnico livornese il duecentesimo successo sulla panchina bianconera: “Sono contento innanzitutto, di Rugani che non ha giocato praticamente mai quest’anno, di Luca Pellegrini che è entrato e ha fatto bene, di tutta la squadra – le parole di Allegri a Dazn dopo la partita – soprattutto perché mentalmente abbiamo tenuto bene, questo ci deve rendere contenti per la vittoria di oggi, ma molto arrabbiati per i punti lasciati con il Sassuolo, con l’Empoli, a Udine, a Verona, perché comunque sono punti pesanti per noi in campionato. Con una mentalità diversa, con una cattiveria diversa nel giocare, avremmo portato a casa dei punti, quindi bisogna essere contenti, ma anche arrabbiati e non dimenticarsi di quello che abbiamo lasciato per strada”.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci
    Allegri incontentabile: “Non abbassiamo l’attenzione”
    Quando gli chiedono se alla Juve manchi un attaccante, Allegri risponde così: “No, non ci manca una punta. Tra l’altro Morata stasera ha fatto una buona partita, si è creato delle situazioni favorevoli. Nel secondo tempo abbiamo tirato di più, ma nel primo tempo noi abbiamo avuto tre-quattro occasioni in cui abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio e la scelta del passaggio, bisognava sfruttarle meglio. Sono contento della prestazione, l’importanza della vittoria ci dà morale, ma non ci deve far abbassare assolutamente il livello di attenzione, anzi, bisogna aumentarlo, perché vincere le partite non è semplice e per vincerle bisogna fare fatica”. Allegri analizza poi la gara con la Fiorentina: “Stasera i due centrali hanno fatto una partita contro Vlahovic, che non era semplice, cattivi al punto giusto nei contrasti. Stasera abbiamo vinto noi tutti i contrasti e questo la dice lunga sull’andamento della partita. Col Sassuolo non ne abbiamo vinto neanche uno, infatti alla fine l’ultima palla ci è costata la partita. Su questo dobbiamo fare il salto di qualità. Non bisogna dimenticarsi quello che abbiamo lasciato. Io sono contento per stasera perché è un gruppo veramente che dà tutto in campo, ha conquistato il passaggio del turno in Champions con due giornate di anticipo, però non bisogna mai dimenticare quello che abbiamo lasciato”.
    Allegri su Morata e Cuadrado
    Tornando sulla prestazione di Morata, dice: “Si è creato due situazioni, è andato in fuorigioco per poco, ha fatto gol e glielo hanno annullato. Nel primo tempo ha trovato delle situazioni favorevoli. Poteva fare meglio solo sul cross di Danilo; lì doveva capire che doveva attaccare il primo palo, perché era un’azione veloce in cui Danilo non poteva assolutamente metterla sul secondo e doveva avere una lettura diversa”. Infine spiega la mossa Cuadrado: “In quel momento c’era bisogno di aprire il gioco, gli spazi larghi, poi loro sono rimasti in dieci e abbiamo sfruttato bene la superiorità numerica”. LEGGI TUTTO

  • in

    Allegri, vittoria numero 200 nella Juve: è sul podio dopo Trap e Lippi

    TORINO – Traguardo importante per la carriera di Massimiliano Allegri nella Juventus: la vittoria all’ultimo respiro sulla Fiorentina, firmata da un gol di Cuadrado, è la duecentesima per l’allenatore toscano sulla panchina bianconera in tutte le competizioni. Con questo successo Allegri sale al terzo posto tra i tecnici della Juve, da quando esiste la Serie A a girone unico (1929-30), dopo Giovanni Trapattoni, al primo posto con 319 vittorie, e Marcello Lippi a quota 227.Guarda la galleryMagia di Cuadrado al 91′: la Juve piega una Fiorentina in dieci LEGGI TUTTO