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    Napoli-Juve, Allegri perde Cuadrado: ko per gastroenterite

    Napoli-Juve, assenti anche gli altri sudamericani
    La lista degli assenti si allunga poi con gli altri sudamericani, impegnati con le rispettive nazionali nella notte e che faranno rientro in Italia sono domani alle 11, a poche ore dalla delicata sfida contro gli azzurri di Luciano Spalletti: “Portarli a Napoli col rischio che si facciano male penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone”, il commento di Allegri. LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Fagioli: “Farò come Morata, il sogno è tornare”

    Il numero è quello di Andrea Pirlo, il 21. E proprio come fece il maestro da  giocatore, anche Nicolò Fagioli ha deciso di fare un passo indietro con l’obiettivo di compierne due in avanti in futuro. Ieri per il talento classe 2001 di  proprietà della Juventus  è iniziata ufficialmente  l’avventura in prestito alla Cremonese (Serie B). Un  club dove il 20enne centrocampista di Piacenza aveva giocato tra gli 11 e i 14  anni: per lui si era rivelato il trampolino per lo sbarco nel settore giovanile bianconero. In un certo senso, è un po’ come se Fagioli tentasse il bis: una grande stagione a Cremona sarebbe il  modo migliore per tornare alla Juventus dalla porta principale. «Ma non mi sento di aver fatto un passo indietro venendo alla Cremonese – racconta Fagioli a  Tuttosport a margine della presentazione ufficiale  -. A Torino ho debuttato in  Serie A, contro il Crotone,  però con la maglia della Juventus ho giocato soprattutto in Serie C, con l’Under 23. Proprio per questo  la Serie B con un club fantastico come la Cremonese mi sembra un gradino superiore per continuare  a crescere. Castrovilli, ad esempio, è stato qui a Cremona in prestito e nel giro di poco tempo ha conquistato la Nazionale. Il Mondiale? È il sogno di tutti giocarne almeno uno, ma al  momento non ci penso e mi godo l’Under 21»

    Allegri parlava benissimo di lei già nel 2018. Come mai ha lasciato la Juventus, seppur in prestito, proprio nell’anno del ritorno dell’allenatore livornese in bianconero?

    «Perché alla mia età è importante  giocare e  fare  esperienza. Non ci sono rimasto male. Siamo tutti convinti – il mister, la dirigenza e io – che mi servisse una avventura del genere.  Alla Juventus, con i campioni che ci sono, sarebbe stata dura trovare spazio. Non sarà semplice nemmeno qui, ma farò di tutto  per conquistarmi il posto».

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    Ha salutato gli ex compagni della Juventus con un arrivederci?

    «Non c’è stato molto tempo per i saluti. Sono andato via dopo la partita con l’Empoli e quella sera erano tutti arrabbiati per la sconfitta. Il più caloroso è stato Morata. Alvaro mi ha portato a cena con lui. È sempre gentilissimo, abbiamo un ottimo rapporto».

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    E di Cristiano Ronaldo, lei che fa parte della generazione Messi-CR7, cosa non dimenticherà mai?

    «Mi ha fatto l’in bocca al  lupo anche lui. Cristiano non è un ragazzo di molte parole, ama molto di più i fatti. Non a caso segna sempre. In allenamento mi ha colpito tutto di Ronaldo, del resto non lo scopro certo io che è un fenomeno… Ma il tiro e l’abilità  in area, dove è micidiale, visti da vicino sono ancora più impressionanti».

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    Juve, Allegri a lavoro: allenamento congiunto con l'Under 23

    TORINO – Nonostante la rosa decimata per via degli impegni con le nazionali, la Juve di Massimiliano Allegri continua a lavorare alla Continassa. I calciatori rimasti a Torino stamane hanno svolto una seduta tecnica congiunta con l’Under 23 di Lamberto Zauli, concentrandosi poi su esercitazioni tecniche, gestione del possesso palla ed esercitazioni specifiche per ogni reparto. Domani l’appuntamento al JTC è ancora fissato per il mattino per una nuova seduta di allenamento. I bianconeri sono chiamati a rispondere presente sabato 11 settembre alle 18 al Maradona contro il Napoli nella terza giornata di campionato. Dopo un avvio con il freno a mano tirato (un solo punto in due partite), la Vecchia Signora non può permettersi altri passi falsi.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Frenesia ed errori tecnici. Ronaldo? Non ci pensiamo”

    TORINO – Dopo l’inattesa sconfitta casalinga contro l’Empoli, l’allenatore della Juve Max Allegri risponde alle domande dei giornalisti ai microfoni di Dazn: “Non è un problema di personalità. Abbiamo iniziato bene, e alla prima occasione l’Empoli ha fatto gol. Loro vanno a nozze fra gli spazi, non abbiamo avuto pazienza: bisogna giocare di squadra e non singolarmente. Abbiamo fatto 1 punto in due partite ma non disperiamo, dobbiamo lavorare sulla compatezza e questi due passi falsi faranno bene all’ambiente, perchè il gruppo è buono e ha dei valori. Il tecnico bianconero analizza tatticamente la partita: “I cross non sono tanti, dovevamo attaccare meglio l’area, abbiamo sbagliato tatticamente per troppa frenesia, non possiamo pensare sempre di andare in vantaggio e vincerle tranquillamente, una grande squadra non perde ordine quando deve ribaltare un match”. Sui tanti fischi ai giocatori, in particolare a Rabiot e Bentancur: “Momento difficile, ci serve anche la critica per crescere. Dobbiamo affrontarlo al meglio facendo le cose semplici, troppi errori tecnici che di solito i miei ragazzi non fanno. La prima partita a Udine abbiamo capito la prima parte di cose da non fare, oggi la seconda. C’è un mese, con la Champions nel mezzo: ci arriveremo al meglio”.Guarda la galleryJuve, che tonfo con l’Empoli! Mancuso affossa Allegri
    Allegri: “Non dobbiamo più pensare a Ronaldo”
    Juve più scarsa dopo la partenza di Ronaldo: “Non è giusto dirlo, abbiamo giovani di valore, che giustamente non hanno tanta esperienza, e quindi piano piano dobbiamo trovare l’equilibrio. Molte volte non lo troviamo per eccesso di generosità. Una partenza sicuramente a rilento della Juve, ma Allegri non sembra spaventato: “In qualche modo sistemeremo la nostra situazione, molti sono arrivati dopo: dobbiamo migliorare nella gestione della palla, e giocare tutte le partite con la stessa intensità e senza ansie. Danilo di fronte la difesa ha fatto una buona partita, ha tenuto ordine e tranquillità fino alla fine, così come Bonucci e Cuadrado. Dobbiamo trovare l’equilibrio fra la voglia di fare dei giovani e l’equilibrio”.Sull’addio di Ronaldo: “Ha fatto tanti gol, giocatore straordinario ma non possiamo più pensare a lui. Ho un gruppo ottimo con cui lavorare, non è che, ripeto, si può sempre vincere: bisogna capire che bisogna compattarsi ancora di più. Sono fiducioso, abbiamo valori tecnici e morali importanti”.
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    Juve, furia Allegri: ecco cosa ha detto alla squadra

    TORINO – Fosse stato inverno sarebbe volato il cappotto, come nell’ormai epica scena di Modena, durante un Carpi-Juventus prima del Natale 2015. A Udine sono comunque volate le urla, perché Massimiliano Allegri non è riuscito a digerire la rimonta dell’Udinese e le circostanze che l’hanno innescata. Le papere di Szczesny, sì, ma anche un atteggiamento che, nella parte centrale della ripresa, ha visto la sua Juventus meno concentrata, meno sul pezzo, meno cattiva di quanto la volesse. La squadra lo sa, perché tra domenica e ieri (quando c’è stata una seduta defaticante) il tecnico ha avuto modo di esprimere il suo disappunto, per quanto abbia anche apprezzato molti aspetti della prestazione della Dacia Arena. «Non si possono prendere due gol in una partita come quella odierna, non dovevamo assolutamente prendere due gol. Bisogna lavorare e registrare bene questi momenti della partita. Non è una questione tecnica, ma di testa: i gol gli avversari devono farli quando se lo meritano, non quando facciamo noi errori così. Gli errori tecnici capitano, ma oggi è stata questione di testa. Dovevamo partire con una bella vittoria, netta e invece… Il fatto è che in quel momento lì la palla doveva andare in tribuna o fuori dallo stadio, perché da quell’episodio poi siamo qui a discutere di un’Udinese che ha fatto un’ottima gara». I concetti del post partita sono stati gli stessi espressi alla squadra in un’analisi piuttosto spietata. Ma perché Allegri è così arrabbiato? Beh, innanzitutto perché da calcolatore in grado di elaborare scientificamente le quote scudetto, sa perfettamente quanto pesino i punti gettati in provincia (quelli che sono costati carissimo alla Juventus di Pirlo della scorsa stagione, per esempio) e partire con un -2 in quel particolare conteggio deve essere parecchio fastidioso per lui.Guarda la galleryFollia di Szczesny, la Juve getta la vittoria ad Udine

    L’Allegri bis ha il pugno di ferro

    Ma c’è un altro elemento da tenere presente. Ed è l’approccio con il quale Allegri è arrivato a Torino per il suo secondo mandato. Fra i compiti che gli sono stati assegnati dalla società, infatti, c’è anche quello di ripristinare una certa disciplina nella squadra. Disciplina in senso lato del termine, che quindi può avere un’accezione sportiva (per esempio più attenzione in campo), ma anche comportamentale (che poi inevitabilmente si riflette in campo). Buffo che rispetto al suo primo sbarco alla Juventus, quando aveva leggermente allentato le tensioni da West Point del militaresco triennio contiano, oggi Max abbia un compito opposto. E se non sarà mai un sergente dei Marines, Allegri è comunque perfettamente in grado di modulare la sua gestione.

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    Il figlio di Pirlo, il pari Juve a Udine e quell'applauso social polemico

    Il pareggio all’esordio contro l’Udinese ha fatto infuriare Max Allegri che certamente auspicava un inizio di campionato differente. La Juve, dopo il doppio vantaggio nel primo tempo, si è fatta rimontare dalla formazione friulana. Sul banco degli imputati è finito soprattutto Szczesny, autore di una prestazione deludente. Il portiere è stato preso di mira dai tifosi bianconeri che si sono sfogati sui social. Tra i vari commenti però c’è anche chi non ha apprezzato il lavoro di Allegri: nello specifico ha fatto clamore la foto postata da un sostenitore della Vecchia Signora che ha attaccato la Juve, difendendo Andrea Pirlo: “Il calcio è bello perché, se la Juve si fosse fatta rimontare due gol l’anno scorso, sarebbe stata colpa di una sola persona. Che quest’anno però non c’è”, queste le parole scritte sotto a uno scatto dell’ex tecnico bianconero. 

    Nicolò Pirlo e la stoccata sui social

    Lo sfogo del tifoso non è passato inosservato, soprattutto in casa Pirlo. Nicolò, figlio dell’ex allenatore della Juve, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: non solo ha ricondiviso il post sulle sue storie di Instagram, ha anche aggiunto l’emoticon dell’applauso per sottolineare di condividere totalmente il pensiero esposto dal supporter bianconero. Il gesto di Pirlo Jr è stato criticato sui social a tal punto che il ragazzo ha scelto di rimuovere il post.

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    Juve, Allegri striglia Szczesny: “Certe palle vanno in tribuna!”

    UDINE – “Abbiamo fatto una buona partita, purtroppo il calcio è anche questo e succedono cose che sono inaspettate. Nel secondo tempo dovevamo far girare meglio la palla, non abbiamo saputo gestire”. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, intervenuto ai microfoni di Dazn commenta il 2-2 subito in rimonta dai bianconeri alla Dacia Arena contro l’Udinese: “Meno male che siamo solo alla prima giornata. Ci dovrà servire da lezione. Locatelli? Può giocare sia da play che da mezz’ala, dipenderà da chi avrà affianco. È un po’ un ritardo di condizione, ma oggi Ramsey ha fatto una buona partita. Dovremo imparare a gestire meglio gli imprevisti. Nel secondo tempo abbiamo perso qualche palla di troppo, sicuramente eravamo stanchi e faceva caldo, ma non si possono prendere due gol così… Piuttosto ti metti dietro a difendere. Ma non abbiamo subito niente. Barzagli lo volevo nel mio staff? Sì, ma non ha voglia. È entrato Padoin che è bravissimo”.
    Udinese-Juve, Allegri su Cristiano Ronaldo e Szczesny
    “Cristiano Ronaldo? Sta bene. Pensando che siamo all’inizio della stagione, pensando al bene un po’ di tutti, ho preferito tenerlo in panchina per entrare nella ripresa. E lui si è messo subito a disposizione e infatti aveva anche fatto gol. Peccato che per un centimetro non fosse buono… Come lo gestirò? Dovrò gestirlo come tutti. Tra l’altro oggi per me è stata la prima volta con le 5 sostituzioni, dovrò imparare a gestirle. Dobbiamo migliorare la condizione, non è una questione tecnica. Dobbiamo capire i momenti. Szczesny è un grandissimo portiere. Non è questione di errore tecnico, è questione che, quando vieni da un rigore commesso, in quel momento buttare la palla in tribuna non è una vergogna. Servirà da lezione anche a lui. Noi abbiamo dei contropiedisti nati come Chiesa, Ronaldo, Cuadrado, Bernardeschi, Kulusevski e quando conquistiamo palla dobbiamo attaccare velocemente gli spazi, perché se invece veniamo attaccati, proprio per le caratteristiche di questi calciatori, rischiamo di lasciare i difensori a campo aperto”, conclude il tecnico bianconero.
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    Diretta Udinese-Juve ore 18.30: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    UDINE – Il campionato 2021-22 della Juve parte dalla Dacia Arena di Udine. I bianconeri, dopo il biennio Sarri-Pirlo, ripartono da Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, che con la Vecchia Signora ha vinto ben cinque scudetti consecutivi, ha il compito di riscattare il deludente quarto porto della scorsa stagione e riportare il tricolore sulle casacche bianconere. Intanto Cristiano Ronaldo e compagni faranno il loro esordio ufficiale in campionato alle 18.30 contro l’Udinese di Gotti. La Juve sfidò i friulani alla prima di campionato nella stagione 2015-16 incassando un ko interno firmato Thereau. I bianconeri hanno poi vinto sette delle ultime otto partite contro l’Udinese in Serie A (1P), realizzando 24 gol nel parziale, esattamente tre in media a partita.
    Juve-Udinese: dove vederla in tv e in streaming
    Juve-Udinese è in programma alle ore 18.30 alla Dacia Arena di Udine e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN tramite smart tv o attraverso app per cellulare, pc e altri device. In alternativa, sarà possibile seguire live il match anche su tuttosport.com.
    Le probabili formazioni di Udinese-Juve
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Pereyra, Walace, Makengo, Udogie; Deulofeu, Pussetto. Allenatore: Gotti.
    A disposizione: Padelli, Scuffet, Zeegelaar, Larsen, De Maio, Arslan, Jajalo, Palumbo, Samardzic, Okaka, Cristo Gonzalez, Ianesi. 
    JUVE (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Ramsey, Bernardeschi; Chiesa, Dybala, Ronaldo. Allenatore: Allegri.
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Chiellini, Danilo, Pellegrini, Rugani, Locatelli, Ranocchia, Kulusevski, Morata, Kaio Jorge.
    ARBITRO: Pezzuto di Lecce.
    ASSISTENTI: Paganessi-Longo.
    IV UOMO: Prontera. 
    VAR: Mariani.
    ASS. VAR: Carbone.
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