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    Il figlio di Pirlo, il pari Juve a Udine e quell'applauso social polemico

    Il pareggio all’esordio contro l’Udinese ha fatto infuriare Max Allegri che certamente auspicava un inizio di campionato differente. La Juve, dopo il doppio vantaggio nel primo tempo, si è fatta rimontare dalla formazione friulana. Sul banco degli imputati è finito soprattutto Szczesny, autore di una prestazione deludente. Il portiere è stato preso di mira dai tifosi bianconeri che si sono sfogati sui social. Tra i vari commenti però c’è anche chi non ha apprezzato il lavoro di Allegri: nello specifico ha fatto clamore la foto postata da un sostenitore della Vecchia Signora che ha attaccato la Juve, difendendo Andrea Pirlo: “Il calcio è bello perché, se la Juve si fosse fatta rimontare due gol l’anno scorso, sarebbe stata colpa di una sola persona. Che quest’anno però non c’è”, queste le parole scritte sotto a uno scatto dell’ex tecnico bianconero. 

    Nicolò Pirlo e la stoccata sui social

    Lo sfogo del tifoso non è passato inosservato, soprattutto in casa Pirlo. Nicolò, figlio dell’ex allenatore della Juve, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: non solo ha ricondiviso il post sulle sue storie di Instagram, ha anche aggiunto l’emoticon dell’applauso per sottolineare di condividere totalmente il pensiero esposto dal supporter bianconero. Il gesto di Pirlo Jr è stato criticato sui social a tal punto che il ragazzo ha scelto di rimuovere il post.

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    Juve, Allegri striglia Szczesny: “Certe palle vanno in tribuna!”

    UDINE – “Abbiamo fatto una buona partita, purtroppo il calcio è anche questo e succedono cose che sono inaspettate. Nel secondo tempo dovevamo far girare meglio la palla, non abbiamo saputo gestire”. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, intervenuto ai microfoni di Dazn commenta il 2-2 subito in rimonta dai bianconeri alla Dacia Arena contro l’Udinese: “Meno male che siamo solo alla prima giornata. Ci dovrà servire da lezione. Locatelli? Può giocare sia da play che da mezz’ala, dipenderà da chi avrà affianco. È un po’ un ritardo di condizione, ma oggi Ramsey ha fatto una buona partita. Dovremo imparare a gestire meglio gli imprevisti. Nel secondo tempo abbiamo perso qualche palla di troppo, sicuramente eravamo stanchi e faceva caldo, ma non si possono prendere due gol così… Piuttosto ti metti dietro a difendere. Ma non abbiamo subito niente. Barzagli lo volevo nel mio staff? Sì, ma non ha voglia. È entrato Padoin che è bravissimo”.
    Udinese-Juve, Allegri su Cristiano Ronaldo e Szczesny
    “Cristiano Ronaldo? Sta bene. Pensando che siamo all’inizio della stagione, pensando al bene un po’ di tutti, ho preferito tenerlo in panchina per entrare nella ripresa. E lui si è messo subito a disposizione e infatti aveva anche fatto gol. Peccato che per un centimetro non fosse buono… Come lo gestirò? Dovrò gestirlo come tutti. Tra l’altro oggi per me è stata la prima volta con le 5 sostituzioni, dovrò imparare a gestirle. Dobbiamo migliorare la condizione, non è una questione tecnica. Dobbiamo capire i momenti. Szczesny è un grandissimo portiere. Non è questione di errore tecnico, è questione che, quando vieni da un rigore commesso, in quel momento buttare la palla in tribuna non è una vergogna. Servirà da lezione anche a lui. Noi abbiamo dei contropiedisti nati come Chiesa, Ronaldo, Cuadrado, Bernardeschi, Kulusevski e quando conquistiamo palla dobbiamo attaccare velocemente gli spazi, perché se invece veniamo attaccati, proprio per le caratteristiche di questi calciatori, rischiamo di lasciare i difensori a campo aperto”, conclude il tecnico bianconero.
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    Diretta Udinese-Juve ore 18.30: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    UDINE – Il campionato 2021-22 della Juve parte dalla Dacia Arena di Udine. I bianconeri, dopo il biennio Sarri-Pirlo, ripartono da Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, che con la Vecchia Signora ha vinto ben cinque scudetti consecutivi, ha il compito di riscattare il deludente quarto porto della scorsa stagione e riportare il tricolore sulle casacche bianconere. Intanto Cristiano Ronaldo e compagni faranno il loro esordio ufficiale in campionato alle 18.30 contro l’Udinese di Gotti. La Juve sfidò i friulani alla prima di campionato nella stagione 2015-16 incassando un ko interno firmato Thereau. I bianconeri hanno poi vinto sette delle ultime otto partite contro l’Udinese in Serie A (1P), realizzando 24 gol nel parziale, esattamente tre in media a partita.
    Juve-Udinese: dove vederla in tv e in streaming
    Juve-Udinese è in programma alle ore 18.30 alla Dacia Arena di Udine e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN tramite smart tv o attraverso app per cellulare, pc e altri device. In alternativa, sarà possibile seguire live il match anche su tuttosport.com.
    Le probabili formazioni di Udinese-Juve
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Pereyra, Walace, Makengo, Udogie; Deulofeu, Pussetto. Allenatore: Gotti.
    A disposizione: Padelli, Scuffet, Zeegelaar, Larsen, De Maio, Arslan, Jajalo, Palumbo, Samardzic, Okaka, Cristo Gonzalez, Ianesi. 
    JUVE (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Ramsey, Bernardeschi; Chiesa, Dybala, Ronaldo. Allenatore: Allegri.
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Chiellini, Danilo, Pellegrini, Rugani, Locatelli, Ranocchia, Kulusevski, Morata, Kaio Jorge.
    ARBITRO: Pezzuto di Lecce.
    ASSISTENTI: Paganessi-Longo.
    IV UOMO: Prontera. 
    VAR: Mariani.
    ASS. VAR: Carbone.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Ecco la doppia Juve di Allegri: che attesa per il debutto bianconero!

    TORINO – Cresce l’attesa per il debutto juventino, domani a Udine. Ma al contempo cresce la curiosità. Curiosità – dell’ambiente – legata alla voglia di scoprire che tipo di impronta Massimiliano Allegri voglia dare a questa sua creatura lasciata obtorto collo due stagioni fa e ritrovata per acclamazione. Essì perché la sensazione è che il tecnico livornese sia davvero nelle condizioni e nella volontà di fare il suo calcio punto e basta, senza mediazioni di sorta. Forte di un contratto di durata e di sostanza degno d’un plenipotenziario e forte d’una carica, d’una voglia di fare che nelle ultime due stagioni di lontananza dalle panchine è montata più della pressione in una bottiglia di Champagne in fase di scuotimento. Lo si è capito subito forte e chiaro.Guarda la galleryLa Juve di Allegri con (e per) Cristiano Ronaldo

    Quella di Max II sarà una Juve funzionale a se stessa

    Lo si è capito, ad esempio, giacchè per la prima volta dal 2018 ad oggi non s’è manco per sbaglio sentito parlare di “una Juventus da costruire in funzione di Cristiano Ronaldo/per far rendere al meglio Cristiano Ronaldo”. No, al contrario quella di Massimiliano II sarà una Juve funzionale a se stessa e nella quale Ronaldo dovrà integrarsi, portando un valore aggiunto (posto che non saluti prima la compagnia, è chiaro…). Tanto è vero che si può addirittura parlare sostanzialmente di due approcci tattici alla nuova annata, già un po’ intravisti in questo precampionato. Uno che pogga su un classico 4-3-3 in cui Ronaldo possa partire dalla sua amata corsia sinistra, per poi puntare la porta, o avendo comunque avere la libertà di spaziare a piacere e sentimento confidando nel conseguente adattamento dei compagni. Così è andata fino ad ora e con lo stesso Allegri in panchina, riscontrando tuttavia una certa difficoltà bianconera ad incidere nei (pur rari) momenti in cui Ronaldo non riusciva a fare la differenza da solo.

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    Guarda la galleryUdinese-Juve, così giocherebbe Allegri senza Ronaldo LEGGI TUTTO

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    Dybala è pronto per Udinese-Juve. Certezza Chiesa, anche Bonucci è al top

    TORINO – Una volta si sarebbe parlato di Juventus A contro Juventus B e lo si sarebbe fatto a Villar Perosa. Il passare del tempo e il circolare del virus impongono però variazioni sul tema. E dunque si passa a commentare Juventus vs Juventus Under 23. Che comunque il suo bel perché ce l’ha in quanto prova generale d’inizio stagione: la prima di campionato in trasferta a Udine è in programma domenica alle 18.

    Vien da sé che l’assenza di Ronaldo (“come da programma ha svolto lavoro personalizzato, idem Cuadrado”) possa incidere sul copione da recitare. Ma un bel po’ di indicazioni sullo stato di forma di taluni interpreti sono emersi forti e chiari e appariscenti (quanto la nuova terza maglia) nel 3-0 firmato da Dybala, Morata e Ramsey. Risultato che solo i montanti e alcune ottime parate di Israel (in tuffo sul tiro da fuori di Ramsey e in uscita bassa su Dybala) hanno ridimensionato.

    Guarda la galleryJuve, Dybala e Morata show davanti a Locatelli: 3-0 all’Under 23 LEGGI TUTTO

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    Udinese-Juve, la probabile formazione di Allegri

    La Juventus targata Allegri bis è pronta a debuttare in campionato: domenica alla Dacia Arena affronterà l’Udinese di Gotti. Dopo l’amichevole contro l’Atalanta (vinta 3-1), giovedì per i bianconeri ci sarà l’ultimo test pre-campionato contro l’Under 23. Un’occasione per Allegri per sciogliere i dubbi sulla formazione da schierare contro i friulani. In porta dovrebbe essere confermato Szczesny, in difesa la coppia centrale potrebbe essere formata da De Ligt e Bonucci, mentre sugli esterni dovrebbero esserci Alex Sandro a sinistra e Cuadrado a destra. LEGGI TUTTO

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    Juve, da Chiellini a Chiesa Allegri si gode l'euro euforia

    All’indomani della vittoria italiana dell’Europeo un po’ tutti gli azzurri, sui loro profili social, hanno ringraziato il ct Roberto Mancini per aver trasformato un sogno in realtà e averli condotti ad alzare la Coppa. A distanza di oltre un mese dalla notte magica di Wembley, c’è anche Massimiliano Allegri che si è unito al coro di gratitudine verso il commissario tecnico perché i quattro bianconeri campioni d’Europa sono i più galvanizzati della squadra. Il tecnico livornese può così sfruttare l’onda lunga del trionfo con effetti benefici anche sulla Juventus. Non è tanto un discorso fisico, perché i quattro azzurri sono gli ultimi ad essersi aggregati al gruppo e quindi sono ancora un po’ indietro di condizioni, ma è lo spirito con cui si sono presentati al ritiro della Continassa e hanno lavorato in queste prime due settimane a stupire. E a colmare anche quella differenza di preparazione rispetto ai compagni.

    I VETERANI Il capitano Giorgio Chiellini, che ha guidano la spedizione azzurra, e Leonardo Bonucci hanno dimostrato anche con l’Europeo di essere due colonne, della difesa e dello spogliatoio, nonostante l’età. Confermare la loro leadership non soltanto con la maglia bianconera, ma pure sui palcoscenici internazionali, non ha placato la loro fame. Anzi, l’ha accresciuta. E, al di là della sconfitta a Barcellona, che ha segnato il loro esordio stagionale con la Juventus dopo neppure una settimana di lavoro, è soprattutto nell’amichevole contro l’Atalanta che si è visto non soltanto il loro solito carattere, la lucidità nel proteggere la porta, ma l’entusiasmo con cui esaltarsi nonostante fosse soltanto un test e non ci fossero punti in palio. Un buon preludio per l’inizio del campionato tra meno di una settimana.

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    Juve, un Bernardeschi rinato: Allegri e i tifosi ci credono

    TORINO – Il numero 20 sulle spalle eredità e ricordo di un campione d’Europa, un siluro di sinistro per piegare un’Atalanta sempre cliente scomodo, fosse anche solo per un’amichevole di prestigio, il boato dei tifosi a riabbracciarlo come quello che gli mise le ali ai piedi in quel finale di Champions, in quel Juventus-Atletico Madrid dove Federico Bernardeschi mise in mostra sotto gli occhi di tutta Europa il campionario di tecnica, fisico e abilità in grado di dargli un posto da titolare e da protagonista in bianconero: in questo anno di ricostruzione, di rimonta dal quarto posto e di restaurazione dell’era Allegri, è lui il nuovo acquisto che la Juve spera di ri-trovarsi in casa per una stagione nuovamente da protagonista.

    Quella luce accecante in Champions in due anni si è spenta lentamente, declinando tra cambi di allenatore e di ruolo nel silenzio pesante dello Stadium, con l’ultimo appiglio di una maglia azzurra da Mancini a lui mai negata. E nel silenzio il riscatto con la maglia dell’Italia, la freddezza di rigori pesanti come macigni contro Spagna e Inghilterra, il trionfo europeo come liberazione e rinascita sportiva, il matrimonio e le nuove paternità come maturità dell’uomo prima del calciatore, un nuovo inizio come ha anche dichiarato alla fine del 3-1 agli uomini di Gasperini. L’uomo che non ti aspetti, nell’ultimo anno del suo contratto, la carta che può diventare asso nella manica, con Allegri che sa bene come giocare e come gestire in questa sua seconda avventura in bianconero: i tifosi juventini ci sperano, quanto visto finora dà loro ragione. LEGGI TUTTO