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    Guler operato, il comunicato del Real Madrid: quando rientra

    Come da programmi Arda Güler si è sottoposto a intervento chirurgico al ginocchio destro in seguito a un infortunio rimediato nel corso della tournée negli Stati Uniti.
    Guler operato, il comunicato del Real Madrid
    Il Real Madrid ha comunicato che l’operazione è stata effettuata: “Il nostro giocatore Arda Güler è stato operato oggi in artroscopia al ginocchio destro sotto la supervisione dei servizi medici del Real Madrid. Güler inizierà il suo processo di recupero nei prossimi giorni” hanno scritto i Blancos in una nota ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Ancelotti e il Brasile: “Dal Real non me ne vado finché non mi cacciano”

    Il Real Madrid batte 5-3 l’Al-Hilal e conquista il suo ottavo Mondiale per club/Coppa Intercontinentale. Per Carlo Ancelotti si tratta dell’ottavo titolo con i Blancos e nello specifico della terza affermazione in questa competizione (due volte con le Merengues, 2014 e 2022, e con il Milan nel 2007). Con la vittoria contro i sauditi, il tecnico di Reggiolo raggiunge così Pep Guardiola (due volte con il Barcellona e una con il Bayern Monaco) e Carlos Bianchi (due successi con il Boca Juniors e uno con il Velez). Grande soddisfazione per l’ex Juventus e Milan, tra le altre, che commenta: “Sono molto felice e orgoglioso di questo successo, il nostro obiettivo era quello di portare al Real Madrid l’ottavo titolo mondiale e ci siamo riusciti. È stata una bella partita contro una squadra tecnicamente di ottimo livello, è andata come pensavamo che andasse con i miei giocatori che sono stati capaci di avere una grande mobilità offensiva grazie soprattutto al contributo di Benzema e Valverde, entrambi autori di una prestazione eccezionale”. A proposito dell’accoglienza del popolo marocchino: “Abbiamo trovato un’atmosfera fantastica. La gente e i tifosi ci hanno rispettato. Siamo felicissimi di essere qui. Ce ne andiamo molto felici”. LEGGI TUTTO

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    Coppa del Re, Real Madrid in semifinale: all'Atletico non basta Morata

    Ci sono voluti i tempi supplementari per decretare il vincitore del derby tra Real e Atletico Madrid valido per i quarti di finale di Coppa del Re. Alla fine a spuntarla sono stati i Blancos di Carlo Ancelotti che, nonostante il momentaneo vantaggio ospite firmato Morata, sono riusciti a ribaltare la gara grazie alle reti di Rodrygo, Benzema e Vinicius.
    Madrid, vergogna ultras: impiccata una bambola di Vinicius
    Coppa del Re, Ancelotti ribalta Simeone: Real Madrid-Atletico Madrid 3-1 dts
    A sbloccare la gara al 19′ è proprio l’ex Juventus, bravo a capitalizzare l’assist di Molina e “freddare” Courtois da distanza ravvicinata. Nella prima frazione l’occasione più ghiotta per i Blancos capita sui piedi di Eder Militao che calcia però larghissimo da ottima posizione. Intorno all’ora di gioco ci prova Benzema ma Oblak risponde presente. Ancelotti cerca di cambiare qualcosa e a 10′ dalla fine proprio il neoentrato Rodrygo trova il pareggio superando l’estremo difensore dei Colchoneros con un preciso tiro all’angolino basso di sinistra a conclusione di una bella azione personale. Si va dunque ai supplementari. Al 99′ l’Atletico Madrid rimane anche in 10 per il rosso a Savic che, ammonito un paio di minuti prima, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica. Il Real quasi ne approfitta immediatamente e con l’ex Roma Rudiger sfiora il gol. A pochi secondi dalla fine del primo tempo supplementare, però, Benzema non perdona, raccoglie la sfera dopo il palo colpito da Vinicius e porta avanti i Blancos. Il brasiliano si rifà al 121′ siglando il gol del definitivo 3-1. Ancelotti, dunque, elimina Simeone e conquista la semifinale dove ad attenderlo c’è l’Osasuna che ha estromesso dalla competizione il Siviglia (2-1 dts).
    Real Madrid-Atletico Madrid 3-1 dts
    Coppa del Re, Gattuso eliminato: Valencia-Athletic Bilbao 1-3
    Dopo aver agevolmente eliminato La Nucia (3-0) e Sporting Gijon (4-0), il Valencia di Gennaro Gattuso perde 3-1 in casa contro l’Athletic Bilbao. Dopo una prima fase di studio, succede di tutto negli ultimi 10′ della prima frazione di gioco: a stappare la lattina è Muniain che sfrutta alla grande l’assist di Inaki Williams e batte Mamardashvili. Al 43′ arriva il pareggio con uno sfortunato autogol di Oscar de Marcos che nel tentativo di spazzare un cross infila la propria porta. Nemmeno il tempo di esultare, però, che l’Athletic Bilbao passa ancora avanti: secondo assist di giornata per l’attaccante ghanese che, stavolta, serve il fratello Nico che fa 2-1. Gli ospiti continuano a spingere e a metà ripresa mettono in ghiaccio risultato e partita: Carlos del Cerro Grande, arbitro della sfida, viene richiamato dal Var per rivedere un contatto in area Valencia. Analizzate le immagini indica il dischetto: Vesga è glaciale e chiude la contesa. La squadra di Ernesto Valverde, dunque, raggiunge il Barcellona, vittorioso per 1-0 sulla Real Sociedad grazie alla rete di Dembélé, in semifinale. 
    Valencia-Athletic Bilbao 1-3 LEGGI TUTTO

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    “Stavamo bene insieme” arriva sulla app di Dazn

    MILANO – Dopo aver girato le sale cinematografiche d’Italia, raggiungendo i primi posti al botteghino nel weekend del 15-16 ottobre, “Stavamo bene insieme” – la prima esclusiva produzione di Dazn per il cinema – arriva sulla piattaforma di live streaming e intrattenimento sportivo. Il docufilm racconta il periodo d’oro delle Uefa Champions League del Milan di Carlo Ancelotti, festeggiato e ricordato a distanza di quasi vent’anni. Tra inediti aneddoti e immagini nostalgiche, il cuore di “Stavamo bene insieme” è l’emozionante reunion a San Siro, dove sei vecchi amici e compagni di squadra, Massimo Ambrosini, Gennaro Gattuso, Filippo Inzaghi, Paolo Maldini, Alessandro Nesta e Andrea Pirlo, rievocano i loro ricordi legati a tre momenti indimenticabili della storia del calcio, oggi impressi nella memoria di tutti i tifosi milanisti. Insieme a loro, special guest del docufilm Carlo Ancelotti, Rafael Benitez, Gianluigi Buffon e Adriano Galliani, che ripercorrono nel dettaglio gli episodi che tutto il mondo sportivo conosce, regalando per la prima volta curiosità, ricordi, emozioni e un punto di vista unico, condiviso da chi, quelle serate, le ha vissute da vero protagonista. Un ciclo, durato cinque anni, che ha visto il Milan trionfare, cadere e rinascere: la notte di Manchester, quella in cui Paolo Maldini sollevò al cielo la sesta Champions della storia del Milan, la caduta di Istanbul e la rivincita di Atene firmata Pippo Inzaghi.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Real Madrid di Ancelotti crolla nel derby: vince 3-2 il Rayo Vallecano

    MADRID (Spagna) – Prestazione monumentale del Rayo Vallecano, che a sorpresa vince 3-2 il derby contro il Real Madrid. La squadra di Carlo Ancelotti non riesce così a controsorpassare il Barcellona (vincente sull’Alaves per 2-0 sabato) e resta al secondo posto in classifica della Liga. Dopo appena 5 minuti i padroni di casa fanno capire alle Merengues che tipo di partita sarà, perché Santi Comesana sblocca la gara al Vellacas. Il Real Madrid però non ci sta e ribalta la gara prima con Modric dal dischetto al 37′, poi con la rete di testa di Eder Militao al 41′ su calcio d’angolo.
    Ancelotti ko contro il Rayo Vallecano
    Un uno-due che non si rivela letale, ma che risveglia il Rayo Vallecano, capace di tornare in parità prima della fine del primo tempo (al 44′) grazie ad Alvaro Garcia. Nella ripresa le emozioni non calano, ma i gol sì. Ce n’è solo uno, pesantissimo, al 67′, realizzato su calcio di rigore da Oscar Trejo (al secondo tentativo, il primo – poi cancellato – era stato parato da Courtois). Una rete che decide l’incontro, perché nonostante l’assedio alla porta di Dimitrievski (incredibili le occasioni fallite da Rodrygo) il Real Madrid non riesce a sfruttare il tempo a sua disposizione (compresi gli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro) ed esce dal match con il primo ko in Liga della stagione.
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    L'Italia in panchina alla conquista della Champions. Manca solo Allegri

    TORINO – Cinque allenatori italiani in cerca della coppa dalle grandi orecchie. Cinque allenatori italiani che dimostrano, ancora una volta, quanto la nostra scuola sia tutt’altro che superata e inaridita. Cinque allenatori italiani che abbracciano varie generazioni e che insegnano la via per l’affermazione. In un modo o nell’altro.

    Ancelotti ha raggiunto Ferguson

    Carlo Ancelotti, innanzitutto. Con il suo Real Madrid, ha raggiunto il record delle 102 vittorie in Champions League, affiancandosi al mito di Sir Alex Ferguson. Non ci sono più parole per descrivere Carletto, colui che non passa mai di moda e che sa sempre arrivare in fondo, con il gioco, con i giovani, con i campioni rivitalizzati. E con quella calma che sa trasmettere al gruppo e all’ambiente. Pacificatore. Solo alla Juventus non ci è riuscito, ma questa è storia vecchia.

    Conte: con lui tutti in battaglia

    Antonio Conte, poi. Ovvero l’affamato perenne, il tecnico che trasmette adrenalina, dettami tattici, orgoglio infinito. Con il Tottenham ha timbrato nell’ultimo match, nell’inferno di Marsiglia: roba da duri. Come l’ex capitano e tecnico della Juventus, un motivatore senza eguali al mondo. Dategli un morto, lo farà resuscitare. Son e Kane lo amano, tanto per dire.

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    Real: la prima notte di Champions per il gioiellino Paz

    TORINO – Non sarà una giornata come le altre per Nicolas Paz Martinez. Difficilmente il centrocampista diciottenne ispano-argentino dimenticherà questo martedì, l’emozione della prima panchina in Champions League con il Real Madrid dei grandi e pure la musichetta diffusa dagli altoparlanti della Red Bull Arena di Lipsia. Il tecnico dei Blancos Carlo Ancelotti ha infatti deciso di convocare il talento del Castilla, la seconda squadra dei Merengues, al posto dell’infortunato Luka Modric: il croato, infatti, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare. Paz non sarà l’unico baby in blanco questa sera in Germania: assieme a lui, Ancelotti ha convocato anche Sergio Arribas, Carlos Dotor e Alvaro Rodriguez. Tutti e 4 si sono già allenati con il gruppo della prima squadra al centro sportivo di Valdebebas per sopperire alle assenze di Modric, Karim Benzema, Fede Valverde e Dani Ceballos.
    Figlio d’arte
    Nico Paz, classe 2004 nato a Santa Cruz de Tenerife, è il figlio di Pablo, ex difensore centrale cresciuto nelle giovanili del Newell’s Old Boys, che ha militato in carriera anche con Banfield, Independiente, Tenerife, Valladolid e con moltissime squadre di B e C spagnole, chiudendo la carriera con il Vera 14 anni fa. Con la Seleccion disputò il Mondiale del 1998 in Francia e, due anni prima, centrò la medaglia d’argento all’Olimpiade di Atlanta, quella del centenario. Suo figlio Nico, tinerfeño di nascita, ha iniziato a giocare a pallone proprio nel club dell’isola e 6 anni fa si è trasferito al Real Madrid in cui agisce in posizione di 5, di playmaker davanti alla difesa, e pure in quella di enganche, di trequartista. E’ uno dei punti fermi della Sub 20 albiceleste allenata dal Jefecito Mascherano e pure il ct della nazionale maggiore, Lionel Scaloni, lo tiene in considerazione, al punto da averlo convocato, nonostante la giovanissima età, per la doppia sfida di qualificazione a Qatar 2022 contro Venezuela ed Ecuador a marzo di quest’anno, insieme ad Alejandro Garnacho, stellina del Manchester United, Tiago Geralnik del Villarreal e ai fratelli Franco e Valentin Carboni di Cagliari e Inter. Stasera, alla Red Bull Arena di Lipsia, per Nico Paz ci sarà un’altra notte indimenticabile: la prima notte di Champions.
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    Liga, sorride Ancelotti: il Real Madrid batte 3-1 il Siviglia

    MADRID (Spagna) – Nell’11ª giornata di Liga il Real Madrid batte il Siviglia di Sampaoli e allunga in vetta alla classifica, portandosi a 31 punti: temporaneamente a +6 dal Barcellona di Xavi, impegnato domani sera al Camp Nou contro l’Athletic Bilbao di Ernesto Valverde. Al Bernabéu, nella serata della celebrazione di Karim Benzema (out per infortunio) per la recente vittoria del Pallone d’Oro, gli uomini di Ancelotti si impongono sugli andalusi per 3-1. Il gol dell’1-0 porta la firma di Modric (5′), su assist di Vinicius. Al 19′ Alaba sfiora anche il raddoppio su un calcio di punizione dalla media distanza. Al 54′ della ripresa, però, nonostante l’apparente dominio dei Blancos, il Siviglia riesce a trovare l’1-1. L’azione è tutta in salsa argentina: assist di Montiel, gol dell’ex romanista Lamela. Nonostante qualche difficoltà, il Real riesce a trovare il 2-1 al 79′ con Lucas Vazquez, ancora su assist di un ispiratissimo Vinicius, mentre il tris arriva appena 2 minuti più tardi, all’81’, con la firma di Valverde.
    Il Valencia di Gattuso cade contro il Maiorca
    Passo falso del Valencia di Gattuso, che tra le mura casalinghe del Mestalla cade 2-1 contro il Maiorca. I padroni di casa passano in vantaggio con Cavani (52′), su rigore, ma vengono clamorosamente rimontati dalla squadra di Aguirre grazie alle reti dell’ex laziale Muriqi (66′), sempre dagli undici metri, e di Lee Kang-in (83′). Perde anche la Real Sociedad, contro il Valladolid di Ronaldo: decisivo il gol di Leon al 16′. Infine, vince e da spettacolo il Rayo Vallecano, che supera con un netto 5-1 il Cadice: 1-0 di Palazon su rigore (44′), raddoppio di Garcia (46′), tris di Lejeune (63′) e poker di Camello (79′). All’82’ gli ospiti accorciano con l’autorete di Balliu, ma all’89’ arriva anche la manita degli uomini di Iraola, con Lejeune che sigla la sua personale doppietta.
    La Liga: risultati, classifica e statistiche
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