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    “Mourinho ha detto sì, c’è l’accordo”: la clamorosa indiscrezione

    Ha lasciato Trigoria con gli occhi lucidi e un pizzico di emozione José Mourinho. In due e mezzo a Roma ha lasciato tanto soprattutto ai tifosi con una finale vinta di Conference e una persa di Europa League, ma i risultati in campionato, specie nell’ultimo periodo, non hanno lasciato scampo al portoghese e ai Friedkin. Dopo il ko di Milano la proprietà ha scelto di esonerare lo Special One e portare in giallorosso De Rossi, già inserito nell’ambiente in questi primi giorni da neo allenatore del suo club del cuore. Il futuro di Mourinho, però, è destinato a ripartire a distanza di pochi giorni e le voci di un suo possibile approdo in Arabia Saudita si fanno sempre più insistenti… LEGGI TUTTO

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    Mancini, il rifiuto di tre nazionali sauditi: “È la prima volta che mi succede”

    “È una situazione molto strana. È la prima volta che faccio un’esperienza così. Tre giocatori hanno chiesto di giocare titolari, ma sono io l’allenatore, quello che prende le decisioni. Hanno rifiutato la convocazione, ma abbiamo trovato altri giocatori da schierare”. Incredulo e perplesso: così Roberto Mancini, ct dell’Arabia Saudita, alla vigilia della partita di Coppa d’Asia con l’Oman in Qatar.
    Chi sono i nazionali dell’Arabia Sudita che hanno rifiutato la convocazione
    Durante la conferenza stampa di presentazione del prossimo match l’ex ct dell’Italia si è ritrovato nella condizione di dover giustificare l’esclusione di tre nazionali: “Gli abbiamo chiesto due o tre volte se volevano giocare in nazionale e la risposta è stata no. Al-Faraj mi ha detto che non voleva fare le amichevoli. Ho chiesto a Sultan Al-Ghanam se volesse venire, ma mi ha detto che non era contento e che avrebbe voluto giocare titolare. Awaf Al-Aqidi prima ha accettato la convocazione poi ha rinunciato. Ci siamo parlati e ha detto che sarebbe rimasto con noi, ma due giorni fa ha confidato al preparatore dei portieri che se non fosse partito titolare se ne sarebbe andato. Non so spiegarmi questo atteggiamento”. LEGGI TUTTO

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    Zielinski: “Ho richieste in Arabia ma voglio giocare la Champions League”

    Rinnovo sì o rinnovo no? Diciamo che in questi mesi in casa Napoli tutti si stanno più o meno chiedendo questo per quanto riguarda il futuro di Piotr Zielinski. Lo stesso centrocampista polacco è stato criptico rispondendo già qualche settimana fa ad alcune domande in questo modo: “Di questo se ne occupa il mio agente”. Il giocatore è sotto contratto fino a giugno 2024, dopodiché e a gennaio, non dovesse trovare l’accordo con De Laurentiis e il Napoli, potrebbe accettare la corte di altri club. E dalla Polonia è stato proprio Zielinski a parlare del suo futuro.
    Zielinski, l’Arabia e il futuro
    Zielinski a Tvp ha svelato un retroscena del mercato estivo. La richiesta dall’Arabia è stata forte, come quella fatta a Victor Osimhen: “È vero, mi volevano davvero in Arabia. Continuavano a mandare offerte. Ma ho deciso che volevo ottenere qualcosa di più qui in Europa, lottare, giocare in Champions League. Ho pensato che non fosse ancora il momento di inseguire i soldi. I soldi non sono tutto. Forse in futuro ci sarà un’offerta così redditizia e allora l’accetterò. Ma ora ho deciso che sarebbe meglio continuare la mia carriera in Europa”. E sul rinnovo: “Non lo so. Di queste faccende si sta occupando il mio agente. Sono sicuro che presto arriverà il momento in cui dovrò prendere una decisione, e solo allora il mondo saprà dove continuerà la mia carriera”.
    In chiusura sul possibile futuro: “Se non trovo l’accordo con il Napoli, mi piacerebbe andare in un club di altissimo livello. Uno che gioca in Champions League come il Napoli. Anche questa cosa lascio che se ne occupi il mio agente e sono anche disposto a farlo senza rinunciare alla possibilità di restare al Napoli”. Intanto il centrocampista polacco è attualmente impegnato con la sua nazionale per la qualificazione ai prossimi Europei in un match da dentro o fuori contro la Repubblica Ceca: a Zielinski e compagni servirà una vittoria per provare a sperare nel secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Osimhen, il retroscena sull’offerta dell’Arabia: “Una cosa pazzesca”

    Dopo il ko contro l’Empoli saranno giornate intense e decisamente calde a Napoli. De Laurentiis sta valutando diversi profili per la panchina con Tudor in pole per sostituire Garcia, ormai ai ferri corti dopo la deludente prestazione nel match del Maradona con i toscani. I fischi, oltre ai cori, dei tifosi, la sfuriata del presidente e un rapporto mai sbocciato a pieno tra il tecnico francese e l’ambiente. Dalle reazioni di alcuni calciatori già si poteva intuire qualcosa, da Kvara a Politano fino ad arrivare a Osimhen, il grande assente delle ultime settimane per via di un infortunio. Proprio l’attaccante nigeriano è il protagonista del podcast creato e ideato da Obi Mikel, ex centrocampista del Chelsea. L’offerta dall’Arabia Saudita, l’idea di restare e l’apprezzamento alla Premier League: il centravanti si racconta. 

    Napoli, Garcia via: le quote del prossimo allenatore

    Osimhen: “In Arabia non si sono mai arresi”

    Victor Osimhen è tornato a parlare del mercato estivo e della ricca offerta arrivata dall’Arabia Saudita: “Non posso negare nulla, quello che è stato detto è tutto vero. Sono sincero: non volevo andarmene da Napoli ma quando è arrivata l’offerta enorme è stato difficile rifiutare. E’ stato tutto pazzesco, perché più dicevo no e più alzavano la cifra economica. Mi avrebbe cambiato la vita e non si sono mai arresi. Dopo aver parlato con la società ho deciso di restare qui e continuare a giocare in Europa. Penso sia stata una decisione positiva per la mia carriera, a calcio si gioca per soldi ma c’è anche altro”. Poi l’apprezzamento alla Premier League: “Ho le maglie di Chelsea e Manchester United, ma non ho un club preferito. Ho tanti amici e tifosi di queste due squadre. Quello inglese è il campionato più apprezzato da tutti i calciatori africani, perché è un torneo enorme”.  LEGGI TUTTO

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    Juve e Arabia Saudita, prove di sinergie: tra mercato, sponsor e vivaio

    L’impatto dei petroldollari arabi sul calciomercato europeo, in estate, è stato squassante. Eppure le offerte provenienti dall’Arabia Saudita hanno sfiorato soltanto l’universo Juventus. Al di là delle voci che hanno riguardato Alex Sandro e soprattutto Allegri, flebili le prime e più insistenti le seconde, l’unico punto di contatto concreto si è registrato a inizio luglio, quando un viaggio-blitz a Gedda aveva portato Pogba anche a visitare le strutture d’allenamento dell’Al Ittihad. Nulla di fatto, sul momento, ma un primo passo verso un futuro che ora la positività all’antidoping ha reso inevitabilmente nebuloso per il francese. Il club bianconero, in ogni caso, sta approfondendo – dietro le quinte – la conoscenza di una realtà destinata a rivelarsi duratura e impattante ben più degli estemporanei fenomeni precedenti marchiati Cina o India.

    Juve e Arabia Saudita, contatti in corso

    E un primo segnale tangibile dell’ammiccamento in corso – all’interno di un ben più ampio scenario che potrebbe a breve interessare anche i discorsi riguardo lo sponsor principale sulle magliette bianconere, alla luce dell’accordo con Jeep in scadenza a fine stagione – arriva dai movimenti in seno al… settore giovanile. Già, perché all’ora di pranzo della giornata odierna la Primavera di mister Montero farà il suo esordio nell’Al Abtal, torneo itinerante riservato a formazioni Under 19 e giunto alla sua quarta edizione. LEGGI TUTTO

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    Messi subito in Arabia: perché la tentazione può diventare realtà

    MIAMI (Stati Uniti) – La sconfitta dell’Inter Miami a Cincinnati per 1-0 ha condannato la compagine della Florida, infatti Lionel Messi e compagni non prenderanno parte ai playoffs della Mls. Con ancora due giornate da disputare Miami (9 vittorie, 17 sconfitte e 6 pareggi) è matematicamente esclusa dalla corsa alla post-season e tornerà in campo a febbraio 2024, questo ha fatto suonare le sirene della Saudi League e non solo.
    Messi, l’Arabia Saudita sogna
    Non è un mistero che la Saudi League volesse fortemente la “Pulce” dopo il suo addio al Psg ma l’argentino scelse gli Stati Uniti. Adesso con questa lunga pausa, perché la regular season Mls finisce il 22 ottobre, il futuro di Messi torna sotto i riflettori del calciomercato: dall’Arabia Saudita sognano l’argentino che potrebbe arrivare con la modalità del prestito.
    Non sarebbe una novità per giocatori della Mls come successe con David Beckham che sbarcò al Milan nella stagione 2009-10 (29 presenze) e Thierry Henry che nel 2012 tornò per poche gare al suo Arsenal. Da escludere il ritorno romantico al Barcellona visto che i paletti del fair play finanziario vietano qualunque nuovo innesto agli azulgrana. LEGGI TUTTO

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    Del Piero e il giallo Al Nassr: Alex ad Abu Dhabi, che c’entra la Serie A

    Un fotomontaggio e una semplice frase: “Del Piero è vicino a diventare direttore sportivo dell’Al Nassr”. Nella tarda serata di mercoledì a pubblicare su X l’immagine (chiaramente un collage) della leggenda della Juve con indosso una polo del club saudita in cui milita Cristiano Ronaldo è l’account @fieldleague1, una fanzine molto informata sul calcio saudita con più di 71 mila follower sul social network una volta chiamato Twitter.

    Tanto basta perché le voci inizino a rincorrersi, per immaginare Alex Del Piero al lavoro per il club di Riad, di proprieta (al 75%) del PIF (Public Investment Fund, il fondo sovrano saudita), con un portoghese in panchina (Luis Castro) e uno al centro dell’attacco (Cristiano Ronaldo) e un italiano già dietro la scrivania: si tratta del Ceo Guido Fienga, ex amministratore delegato della Roma sbarcato in Arabia Saudita a fine settembre.

    L’Arabia Saudita, il calcio e l’Italia

    Tutto accade a 24 ore dall’annuncio dell’accordo biennale siglato dalla Roma con l’Authority dell’Intrattenimento dell’Arabia Saudita: sulle maglie del club giallorosso – che incassa 25 milioni di euro – comparirà il logo della “Riyadh Season”, festival di intrattenimento che si celebra ogni anno nella capitale saudita. Un ulteriore dimostrazione, dopo gli accordi sulla disputa della Supercoppa Italiana nel regno (con annesso cambio di format della competizione), dell’interesse per il calcio italiano – e per i suoi protagonisti – da parte del movimento calcistico saudita che punta a crescere a suon di investimenti statali. Rapporti buoni con i vertici del calcio nostrano che si sarebbero potuti trasformare in una partnership strategica, una candidatura congiunta per i Mondiali 2030: un’ipotesi vagliata seriamente ma poi non più percorsa. Per l’Arabia Saudita però si è trattato solo di un rinvio: la candidatura per la Coppa del Mondo 2034 è già realtà. Ma torniamo a Del Piero e a una nuova possibile avventura professionale con affaccio sul Golfo Persico. LEGGI TUTTO

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    L’Al Nassr di Ronaldo pesca in Italia: l’ex Roma Fienga nuovo ad

    Fienga, ex Roma all’Al Nassr
    Dunque, ci sarà anche un po’ d’Italia all’Al Nassr in Saudi League dove giocano Cristiano Ronaldo, Manè e Brozovic. Il club saudita ha, infatti, annunciato di aver affidato il ruolo di amministratore delegato a Guido Fienga, dirigente che ha ricoperto in passato il ruolo di CEO alla Roma. Fienga è stato direttore media e comunicazione della Roma dal primo luglio al 24 gennaio 2019 per poi divente amministratore delegato dal 24 gennaio 2019 al 6 ottobre 2021.  LEGGI TUTTO