Mourinho contro gli arbitri: “La Roma non ha diritto di vincere”
NAPOLI – “Sembrava impossibile uscire di qui con un risultato positivo nonostante la mia squadra stesse giocando non bene ma benissimo”. Sono queste le prime parole di José Mourinho dopo il pari strappato al 91′ dalla sua Roma sul campo del Napoli. “Per questo ho esultato così – ha proseguito il tecnico giallorosso -, dopo la partita di giovedì contro il Bodo stasera la squadra è stata fantastica, mettendo in campo grande qualità e grande carattere, oltre che dimostrando grande condizione fisica e mentale”.
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Arbitri nel mirino
Nel mirino di Mourinho, ancora una volta, finisce l’arbitraggio: “Noi non possiamo vincere lo scudetto, ma abbiamo diritto anche noi di poter vincere le partite e oggi invece mi è sembrato che questo diritto non ci è stato riconosciuto. Il campionato non si decide solo se gli arbitri sbagliano contro le squadre in lotta per il titolo, ma anche se sbagliano a loro favore. Il signor Di Paolo (al Var, ndr) e il signor Di Bello (l’arbitro, ndr) in alcuni momenti mi hanno fatto provare vergogna di essere lì. C’era un rosso a Zanoli e il rigore non fischiato a Zaniolo è rigore, perché – ha spiegato il portoghese – il portiere fa la parata ma dopo va a contatto con il nostro giocatore con la palla ancora giocabile. Abbiamo giocato senza i nostri tifosi e lavoriamo tanto durante la settimana. Potrei dire di più ma non lo faccio, voglio rispetto”.
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Occhi sul Leicester
Così invece Mourinho spiega l’ingresso nella ripresa di Mkhitaryan, che ha portato a una crescita della Roma: “È per le sue qualità che gioca sempre, ogni minuto – ha sottolineato Mou -. Non è mai squalificato o infortunato e oggi abbiamo pensato di preservarlo per la ripresa. Noi guardiamo al Leicester (prossimo avversario dei giallorossi in Europa, ndr) che in campionato ha cambiato nove giocatori dall’ultima partita di Conference League. Noi non possiamo farlo ma sono orgoglioso dei miei ragazzi”.
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