consigliato per te

  • in

    Juventus-Atalanta 3-3: ripartire da cuore e Di Maria

    TORINO – Carattere e Di Maria, ma non solo: la Juventus non è riuscita a ripartire con una vittoria dopo la mazzata dei 15 punti di penalizzazione subita venerdì dalla Corte d’appello federale e vede allungarsi ulteriormente la distanza dalla zona Europa e dalla zona Champions, ma nel 3-3 con l’Atalanta può trovare comunque solidi appigli a cui aggrapparsi per tentare l’impresa della scalata.Guarda la galleryJuve-Atalanta, Di Maria show: rincorre l’arbitro, segna il rigore e esulta così

    Il cuore

    Il carattere, intanto. Che forse non è bastato a evitare contraccolpi psicologici della penalizzazione, o almeno è il dubbio che viene nel vedere, dopo quattro minuti, Locatelli regalare palla all’Atalanta sbagliando una verticalizzazione normale e Szczesny deviare maldestramente nella propria porta il destro con cui Lookman chiude il successivo contropiede, potente ma diretto proprio sui guanti del portiere polacco. Ed è il dubbio che torna al 1’ della ripresa quando è Danilo a regalare sulla trequarti bianconera il pallone da cui nasce il 2-2 di Maehle. Di certo, però, i bianconeri di carattere ne hanno avuto abbastanza per reagire sia alla situazione durissima in cui li ha gettati la Corte d’appello della federazione, sia agli errori con cui per due volte l’hanno resa ancora più dura. Perché dopo lo 0-1 hanno preso in mano la partita e non solo con il carattere, ma eludendo spesso il pressing dell’Atalanta con una circolazione veloce e precisa, soprattutto quando il pallone passava dai piedi di Fagioli e Di Maria. Il primo peraltro si è guadagnato il rigore dell’1-1 e ha servito l’assist per il gran gol di Milik (sul quale potevano starci altri due rigori, uno in avvio e uno a fine primo tempo per falli di Palomino e Toloi), il secondo ha firmato dal dischetto l’1-1, innescato l’azione del 2-1 con una tra le tante giocate di gran talento mostrate e ha toccato di suola la punizione del 3-3 di Danilo.

    Guarda la galleryElkann con Ferrero, Scanavino e Calvo: il gotha Juve in tribuna

    La classe

    Come detto, il Fideo assieme al carattere è un altro appiglio a cui Allegri e la Juventus possono guardare con fiducia. Dopo i lampi di Napoli, l’argentino ha confermato (ammesso che ce ne fosse bisogno) di poter fare la differenza: e dopo il gol di Chiesa in Coppa Italia è sempre più chiaro (anche in questo caso ammesso che ce ne fosse bisogno) quanto possa aver pesato per la squadra bianconera dover fare a meno di entrambi. E di Pogba e, spesso, di Vlahovic. Quelli del Polpo e di DV9 saranno i prossimi grandi rientri, i prossimi appigli a cui aggrapparsi nell’arrampicata che sembra impossibile. In attesa di poterli afferrare Allegri adesso deve trovare il modo di sfruttare assieme Chiesa e Di Maria, anche costo di modificare il 3-5-2 che ha funzionato bene da metà ottobre, ma che complica la coesistenza dell’azzurro e dell’argentino. Può lavorarci avendo come base quanto di buono mostrato nel corso delle otto vittorie di fila e anche, al netto degli errori grossolani, nel 3-3 di ieri. Da qui riparte la scalata.

    Guarda la galleryJuve-Atalanta, Toloi su Milik sul 2-1: Marinelli lascia correre LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Atalanta, Palomino stende Milik in area: il VAR neanche interviene!

    TORINO – Episodio molto discutibile durante il big match tra Juventus e Atalanta di scena all’Allianz Stadium per il 19° turno di Serie A. Al 7′ di gioco imbucata splendida di Di Maria per il taglio di Milik in area di rigore che viene però trattenuto da Palomino a palla lontana: il contatto c’è, ma il direttore di gara Marinelli non fischia. Evidente come la giocata dell’attaccante polacco venga impedita dal difensore nerazzurro, l’arbitro non ravvisa l’irregolarità ma incredibilmente non interviene il Var. Restano molte perplessità sull’accaduto. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Juventus-Atalanta ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Parte oggi all’Allianz Stadium la caccia a qualcosa di memorabile. Così, ha definito Allegri la situazione della sua Juventus alla vigilia della gara con l’Atalanta di Gasperini: “La penalizzazione è un dato di fatto momentaneo e tutte le situazioni che capitano bisogna saperle trasformare in opportunità. Il -15 per ora è l’opportunità per fare qualcosa di straordinario, di memorabile. Abbiamo l’Europa League, la Coppa Italia e 60 punti a disposizione in campionato. Noi dobbiamo pensare al campo, al resto pensa la società”. Zero alibi, insomma. Questa la strategia comunicativa dell’allenatore bianconero nella prima conferenza stampa post-penalizzazione di 15 punti in classifica, quella che ha preceduto il match delicato contro la Dea, reduce da due vittorie e un pareggio nelle tre partite di inizio 2023.
    Segui la diretta di Juventus-Atalanta su Tuttosport.com
    Dove vedere Juventus-Atalanta: streaming e diretta tv
    La partita tra Juventus e Atalanta si gioca all’Allianz Stadium di Torino alle ore 20.45 e sarà trasmessa in tv e streaming da DAZN.
    Probabili formazioni: Juventus-Atalanta
    JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Milik. Allenatore: Allegri. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Barbieri, Paredes, Miretti, Illing Junior, Chiesa, Cuadrado, Soulé, Kean. Indisponibili: Bonucci, De Sciglio, Kaio Jorge, Pogba, Vlahovic. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bremer, Locatelli.
    ATALANTA (3-5-2): Musso; Toloi, Demiral, Scalvini; Hateboer, De Roon, Ederson, Maehle, Boga; Hojlund, Lookman. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Okoli, Palomino, Soppy, Ruggeri, Zortea, Pasalic, Muriel, Vorlicky. Indisponibili: Zappacosta, Zapata. Squalificati: Koopmeiners. Diffidati: Demiral, De Roon.
    ARBITRO: Marinelli di Tivoli. Assistenti: Imperiale e Valeriani. Quarto uomo: Orsato. Var: Massa. Ass. Var: Giua.
    Guarda la Serie A TIM su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Atalanta-Spezia ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Pronta al debutto in Coppa Italia l’Atalanta che si prepara ad ospitare lo Spezia in un ottavo di finale che mette in palio una sfida di prestigio a San Siro contro l’Inter per i quarti di finale. Dopo la goleada rifilata alla Salernitana, Gasperini vuole un ulteriore passo in avanti dalla sua squadra: prima il passaggio del turno contro i liguri, poi l’assalto alla Juventus per l’ultimo big match del girone di andata della Serie A. Davanti alla Dea ci saranno i bianconeri di Gotti, vogliosi di poter scrivere una nuova pagina di questa stagione a partire da una qualificazione che darebbe morale a tutto l’ambiente spezzino.
    Atalanta-Spezia: diretta tv e streaming
    Atalanta-Spezia, ottavo di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 15 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Spezia
    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello, Djimsiti, Demiral, Scalvini; Soppy, Pasalic, Koopmeiners, Maehle; Boga; Zapata, Lookman. Allenatore: Gasperini
    A disposizione: Musso, Rossi, Toloi, Okoli, Palomino, Hateboer, De Roon, Ederson, Ruggeri, Zortea, Hojlund, Muriel.
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Kiwior, Hristov, Nikolau; Moutinho, Kovalenko, Bourabia, Ekdal, Ferrer; Verde, Maldini Allenatore: Gotti
    A disposizione: Zovko, Dido, Amian, Caldara, Holm, Beck, Ampadu, Esposito, Reca, Zurkowski, Gyasi, Nzola, Agudelo.
    ARBITRO: Colombo di Como
    ASSISTENTI: Rossi-Fontemurato
    IV UOMO: Serra
    VAR: Abbattista
    ASS. VAR: Longo LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Atalanta, un top player di Gasperini salta la sfida dello Stadium

    Nella prossima sfida di campionato la squadra di Gasperini dovrà fare i conti con un’assenza pesante. Koopmeiners, infatti, salterà per squalifica il big match tra Juventus e Atalanta, in programma per domenica 22 gennaio alle 20.45. Il centrocampista nerazzurro non ci sarà all’Allianz Stadium perché nel corso del primo tempo di Atalanta-Salernitana è stato ammonito per un pestone all’avversario: con quella di oggi l’olandese, diffidato, è arrivato a cinque ammonizioni in stagione, ragion per cui verrà fermato dal Giudice Sportivo e dovrà scontare un turno di squalifica. LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta, guarda Hojlund! Sta diventando grande e vale tutti i 17 milioni

    BERGAMO- Quando l’Atalanta lo ha preso a fine agosto dallo Sturm Graz, a stupire non fu poi tanto il fatto che i nerazzurri puntassero su un nome sconosciuto al grande calcio. Rasmus Hojlund, ovvero il centravanti classe 2003 della Dea, venne pagato ben 17 milioni, davvero molti peri canoni nerazzurri. Oggi, a distanza di qualche mese e tante buone prestazioni dopo, si capisce perché sul 19enne danese ci fossero diverse squadre. Per battere la loro concorrenza l’Atalanta ha dovuto muoversi con l’amministratore delegato Luca Percassi e l’uomo mercato Lee Congerton già alla vigilia della sfida giocata il 21 agosto contro il Milan a Bergamo. La rete segnata lunedì sera a Bologna è stata splendida, senza dubbio l’accelerata di Boga va rimarcata ma Hojlund è stato bravo sia nel movimento che nel controllo in avanti che gli ha poi permesso di scavalcare Skorupski con un morbido tocco sotto. La rete del 2-1 è un concentrato di forza, astuzia e tecnica, grazie a quel gol la Dea ha ribaltato la situazione così come pochi giorni prima, a La Spezia, in una gara decisamente molto complicata e sul 2-0 per i padroni di casa da diversi minuti era stato ancora Hojlund a riaccendere i motori del gruppo grazie ad un gran diagonale di destro.Sullo stesso argomentoL’Atalanta è carica: 3-0 al Nizza in amichevole firmato da Hojlund, Zapata e BogaAtalanta

    I numeri di Hojlund e le qualità tecniche

    I numeri stagionali del ragazzino danese sono importanti, con 13 presenze e 643 minuti giocati in A il numero 17 nerazzurro ha una media gol di una rete ogni 214 minuti (3 finora le marcature) cui va aggiunto anche l’assist per Scalvini sul campo della Roma. Solo 5 volte incampo da titolare, il giovanotto è quasi sempre protagonista sia sul piano tecnico (quando i compagni lo cercano con palla lunga nello spazio lui è bravo nella difesa del pallone con scarico per chi arriva a rimorchio oppure a costruirsi occasioni da rete) che atletico. La velocità in sprint è uno dei suoi tratti distintivi, Gasperini spesso ha parlato della “fame” e della voglia che Hojlund mette incampo ed effettivamente, guardando le sue partite dal vivo, si percepisce in continuazione la sua caparbietà. Un altro dettaglio che lo rende particolare è la personalità: con i compagni di squadra piuttosto che con l’arbitro per chiedere un giallo (è accaduto a Bologna lunedì scorso), è già capitato di vedere Hojlund gesticolare con grande trasporto per far valere le sue ragioni. In ultima analisi, il rapporto con i tifosi sta diventando molto forte sia per i segnali che il ragazzo manda dal campo (a Bergamo i calciatori generosi sono sempre molto apprezzati, “Molà mia” è un tratto distintivo degli orobici) che per la carica che lo stesso Hojlunnd trasmette. Al Picco di La Spezia, nel finale che poi ha regalato il pari di Pasalic, l’attaccante degli orobici ha invitato i tifosi ad alzare i decibel del sostegno. Gli occhi di diverse big si stanno posando su di lui, il ragazzo è già nel giro della Danimarca e ha sfiorato la convocazione per il Mondiale in Qatar: il tempo è tutto dalla sua parte, la sensazione che Gasperini abbia per le mani un diamante grezzo è forte. Ad inizio stagione, con lo Sturm Graz ai gironi di Europa League, Hojlund scelse Bergamo e l’Atalanta per diventare grande con i nerazzurri.

    Guarda la galleryIl 2003 Hojlund trascina l’Atalanta a Monza: nerazzurri primi da soli! LEGGI TUTTO

  • in

    Gasperini torna a casa: Grugliasco lo “elegge” sindaco

    GRUGLIASCO – L’emozione è palpabile sul volto di Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta ma soprattutto “sangue grugliaschese”. E in quanto nato e cresciuto nella cintura torinese a neppure sei chilometri dal capoluogo, sembrava il minimo consegnare al tecnico la fascia tricolore da sindaco. «Sì, mi avete fatto un regalo pazzesco», le prime parole del Gasp, dal 2016 una guida indiscussa e indiscutibile dell’Atalanta che oggi non è più un miracolo, bensì una certezza consolidata del nostro calcio, e che le big europee hanno man mano imparato a rispettare anche in Champions League grazie alla memorabile cavalcata nerazzurra del 2020 con le semifinali di Coppa a un passo, svanite in extremis contro il Paris Saint-Germain.

    Gasp a casa

    «Non mi era mai successo di indossare la fascia tricolore. Avevo visto di tutto, non ancora questo – ha proseguito Gasperini, “incoronato” presso l’auditorium dell’istituto comprensivo “66 martiri” -. Grugliasco per me vuol dir casa e quando riesco torno sempre volentieri in città. La mia famiglia vive qui. Sono molto orgoglioso». Gli allievi della scuola, ragazzini che magari per la loro età hanno vissuto in prima fila le imprese dell’Atalanta del Gasp, hanno sorriso e applaudito, anche quando il tecnico “messo alle strette” ha dovuto ammettere che «è meglio, molto meglio, fare l’allenatore che il sindaco». Anche se l’Atalanta sta vivendo una stagione lontana dalle Coppe europee per via dell’ottavo posto raggiunto nel campionato 2021-22, Gasperini rimane un grande allenatore di uomini e calciatori. Il suo lavoro lo sa fare benissimo, tanto che in quest’annata la sua squadra è in piena corsa per tornare in Europa dalla porta principale.

    Guarda la galleryAtalanta, Gasperini sindaco per un giorno nella “sua” GrugliascoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Intercettazioni, non solo Juventus: coinvolti diversi club di Serie A

    Non compare soltanto il nome della Juventus nelle oltre 500 pagine del faldone con cui i pm hanno richiesto misure cautelari, poi respinte dal Gip, nell’inchiesta sui conti bianconeri. Tra registrazioni e documenti, intercettazioni e mail, figurerebbero infatti anche diverse altre società di Serie A, tra le quali in particolare Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli e Udinese. Alcuni esponenti di questi club, nello specifico, risulterebbero coinvolti in telefonate – intercettate e poi sbobinate, perché ritenute rilevanti – insieme a Fabio Paratici, su tutti. I documenti riportano conversazioni del dirigente ai tempi in cui operava per conto della Juventus, ma anche – in un passato ben più recente – nelle vesti di direttore generale del Tottenham, una volta approdato in Premier League. Tra le telefonate di cui si è tenuto conto, nello specifico, una coinvolge all’altro capo della cornetta Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, intento a parlare dell’operazione Romero: «Quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori perché, dovessimo andare in giudizio, poi viene fuori che ho fatto il bilancio falso», la confidenza del dirigente orobico a Paratici.Guarda la galleryJuve accerchiata: tifosi al contrattacco sui socialIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO