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    Anche l'Atalanta va ko: e ora chi può fermare questo Napoli?

    BERGAMO – Il Napoli si conferma padrone del campionato: vince la sfida al vertice di Bergamo contro l’Atalanta e lo fa unendo qualità e carattere. Perché i nerazzurri hanno fatto soffrire la capolista passando in vantaggio in avvio (gran parata di Meret e poi il rigore di Lookman su tocco di mano di Osimhen) e giocando una ripresa di grande ardore per cercare il pareggio dopo i due gol subiti da Osimhen (di testa) ed Elmas. Una bella partita che consegna al campionato un Napoli che dimostra di saper superare i momenti duri grazie a qualità e forza d’animo. Spalletti ha confermato l’importanza morale di questa vittoria, Gasperini ha archiviato la prestazione con la convinzione che la sua Atalanta sia sulla strada giusta per togliersi altre soddisfazioni. Ma il campionato, adesso, ha davvero un padrone: il Napoli. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli punta l'Atalanta per tenere a bada chi sogna la rimonta

    «Dopo questa gara ci sentiamo più forti», al termine della gara di Liverpool, probabilmente Spalletti avrebbe voluto dire che il Napoli è anche molto arrabbiato per quel ko, il primo in 18 gare stagionali ed insignificante sul piano della qualificazione agli ottavi di Champions attraverso il primo posto del Gruppo A. Ed è un traguardo prestigioso per il quale il coach ha voluto ringraziare tutti i suoi calciatori impugnando il microfono sul volo charter che ha riportato la squadra a Capodichino alle 4.30 del mattino di ieri. Dal sorteggio di lunedì a Nyon gli azzurri sapranno a metà febbraio quale avversario affronteranno nella fase ad eliminazione diretta. Ci sarà tempo per la Champions che tornerà tra tre mesi e mezzo, mentre il campionato proseguirà per altri tre turni nel corso dei quali si capirà se le posizioni in classifica resteranno cristallizzate fino alla ripresa del 4 gennaio, oppure se ci saranno scossoni in vetta.

    Reazione a Bergamo

    Il Napoli li esclude, avendo avuto dalla notte di Anfield solo conferme di tenuta agonistica e crescita tecnica, almeno fino all’80’: negli ultimi 10’ c’è stato un calo inconscio, dovuto alla certezza del raggiungimento del primo posto. La sconfitta con il Liverpool, la prima dopo 17 gare con 15 vittorie e due pareggi, scotta molto e l’unguento per il sollievo va cercato sabato al Gewiss Stadium. Vincere per provare ad allungare fino a 9 la striscia di vittorie consecutive in campionato. Sarebbe una bella reazione dopo il ko in Inghilterra e servirebbe per tenere a distanza le inseguitrici, a cominciare dalla stessa Atalanta che oggi è seconda con 5 lunghezze di distacco dai partenopei. Poi, tra martedì 8 e sabato 12 novembre, nelle sfide casalinghe contro Empoli e Udinese, si proverà a mettere in graduatoria altri 6 punti utili a scoraggiare le altre pretendenti allo scudetto, ma anche per eguagliare un record storico per Spalletti. Quello delle 11 vittorie consecutive in campionato quando allenava la Roma nella stagione 2005-06. Il Napoli non lo dice, però l’idea di vincere lo scudetto quest’anno è forte ed è confortata anche dalla qualità delle prestazioni che hanno prodotto 32 punti in 12 gare. L’Atalanta è sotto di 5 punti, il Milan di 6, la Roma 7, la Lazio e l’Inter 8. Ed è proprio alla formazione di Inzaghi che il Napoli guarda con attenzione, provando a tenerla a distanza oppure ad aumentare ancora il vantaggio. Domenica i nerazzurri sfideranno la Juventus a Torino, poi giocheranno con il Bologna e renderanno visita all’Atalanta. Il loro cammino non è agevole, il Napoli lo sa ed è per questo che proverà ad allungare ulteriormente, così da arrivare allo scontro diretto del 4 gennaio a San Siro con un vantaggio tale da giocare il match a testa alta e con il piglio di chi vive il campionato come la formazione da battere. Lo pensano tutti e tutti oggi attendono al varco la squadra di Spalletti, vogliono fare lo sgambetto all’unica formazione ancora imbattuta in Serie A, ben sapendo che per riuscirci bisogna solo sperare in una loro giornata-no. E finora non c’è mai stata, anche perché Spalletti è stato abile ad alternare i calciatori in organico.

    Alternanza magica

    I numeri lo raccontano fedelmente: da Demme (19’) a Raspadori (664’) sono 11 i calciatori considerati come “titolari degli ultimi 30 minuti” che hanno sempre messo piede in campo. Anche sabato ci sarà spazio per alcuni di loro. Pochi, perché Spalletti chiederà uno sforzo di altre tre partite a quelli maggiormente utilizzati e che oggi mostrano segni di stanchezza. Rispetto al match con il Liverpool, è molto probabile che tornino titolari del primo minuto i vari Mario Rui, Zielinski e Lozano. Poi bisognerà valutare lo stato di forma di Victor Osimhen, protagonista di un corpo a corpo con il gigante Van Dijk. Raspadori e Simeone, utilissimi nelle 6 gare senza Osimhen, hanno dimostrato di essere sempre pronti e non si farebbero certo impressionare dal clima caldo di Bergamo. Ma sembra improbabile che l’attaccante nigeriano abbia voglia di starsene fuori: è capocannoniere con Arnautovic (l’austriaco del Bologna) a quota 7 gol e non ha nessuna intenzione di abbandonare il trono dei bomber. Anzi, ha una voglia matta di prendere il volo anche in Simone Inzaghi, 46 anni, vuole rientrare nel giro scudetto Luciano Spalletti, 63 anni: lo scudetto è un obiettivo concreto quella classifica.
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    Papu Gomez: un'entrataccia, gli insulti e il nuovo soprannome: macellaio!

    TORINO – Come farsi dei nuovi amici? Papu Gomez, lo stai facendo nel modo sbagliato! L’argentino ex numero 10 dell’Atalanta, ora punto di forza del Siviglia dell’Hombrecito Jorge Sampaoli, è da giorni al centro di una feroce polemica. Durante la sfida tra il Real Madrid e i biancorossi andalusi il centrocampista s’è reso protagonista di un brutto fallo su Federico Valverde, stella uruguaiana dei Blancos di Carlo Ancelotti. Un intervento di frustrazione, visto che mancavano una manciata di minuti alla fine del match, dominato dai merengues con un 3-1 molto più che rotondo, un’entrata che ha costretto Valverde a uscire anzitempo dal campo e ha acceso le preoccupazioni e le sirene d’allarme nel ritiro della Celeste in vista dell’imminente Mondiale in Qatar.

    Nomignolo spiacevole

    Il centrocampista uruguaiano, faro madridista e della Nazionale di Diego Alonso, ha concluso la partita con un dolore alla coscia destra che ha destato preoccupazione per le sue condizioni a meno di un mese dalla Coppa del mondo. Gomez è stato sanzionato con un sacrosanto cartellino giallo, ma il peggio per il giocatore della Seleccion è arrivato poche ore dopo. Sui social network è infatti esplosa la rabbia dei tifosi del Real Madrid e dell’Uruguay: prima hanno iniziato a insultare l’argentino con epiteti tipo “cerdo” (maiale), “carnicero” (macellaio) e “mala leche” (personaccia), poi, non ancora soddisfatti, hanno postato il numero di cellulare del giocatore perché potesse essere molestato anche al telefono.

    Il precedente di 4 anni fa

    Non è la prima volta, però, che il Papu Gomez finisce al centro del mirino per un’entrataccia a pochi giorni dal Mundial: nel 2018 durante Atalanta-Milan, giornata di campionato di Serie A numero 37, provocò l’infortunio di Lucas Biglia, suo compagno nell’Argentina, con una ginocchiata sulla schiena. Biglia fu costretto a saltare la Coppa del mondo in Russia. Valverde è stato più fortunato: dopo la paura, gli esami strumentali hanno scacciato l’incubo di vedersi le partite dell’Uruguay in Qatar dalla tv.
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    Diretta Atalanta-Lazio ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – L’undicesima giornata del campionato di Serie A regala un altro match a 5 stelle, quello che vede affrontarsi l’Atalanta di Gasperini contro la Lazio di Sarri. I bergamaschi, in attesa del big-match dell’Olimpico tra Roma e Napoli, puntano ad un successo che vorrebbe dire primo posto in solitaria ma, allo stesso tempo, i biancocelesti hanno l’occasione di raggiungere i nerazzurri (24 punti a 21). Gli uomini di Sarri sono reduci da 5 risultati utili consecutivi (4 vittorie ed 1 pareggio) con la porta di Provedel rimasta sempre inviolata ma dovranno fare a meno del loro capitano e bomber Ciro Immobile.

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    Dove vedere Atalanta-Lazio streaming e diretta tv

    Atalanta-Lazio è in programma alle 18:00 alla Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in diretta su Dazn.

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    Atalanta-Lazio: le probabili formazioni

    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Scalvini, Demiral, Okoli; Soppy, De Roon, Koopmeiners, Hateboer; Pasalic; Muriel, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Musso, Rossi, Djimsiti,Ruggeri, Zortea, Maehle, Ederson, Malinovskvi, Boga, Hojlund, Zapata. Indisponibili: Zappacosta e Toloi. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.

    LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Vecino; Pedro, Felipe-Anderson, Zaccagni. Allenatore: Sarri.A disposizione: Maximiano, Adamonis, Gila, Casale, Radu, Kamenovic, Luis Alberto, Hysai, Marcos Antonio, Basic, Romero, Cancellieri. Indisponibili: Immobile. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.

    Arbitro: Abisso di Palermo. Assistenti: Di Gioia-Dei Giudici. IV uomo: Orsato. Var: Di Bello. Avar: Cecconi. LEGGI TUTTO

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    Gasperini teme la Juventus: “Allegri sa bene quello che deve fare”

    BERGAMO – L’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Radio Rai facendo il punto della situazione in questo particolare campionato: “Quest’anno è una stagione anomala, per via dell’interruzione a metà novembre. Ho quasi la sensazione che tutti quanti stiano un po’ interpretando queste ultime cinque partite prima della sosta come un finale di campionato: tutti vogliono arrivare nella migliore posizione possibile, in modo da ripartire bene. In questo momento c’è grande ripresa e attenzione da parte di tutte le squadre”.
    Gasperini ed il campionato dell’Atalanta
    Grazie al successo in rimonta contro il Sassuolo la Dea rimane in scia al Napoli capolista (-1): “Difficile fare dei confronti con le stagioni precedenti, ci sono stati campionati in cui abbiamo fatto meglio nel girone di ritorno, altri no. Dipende. Pensavo che, nella passata stagione, anche il Napoli potesse competere veramente fino alla fine con Milan e Inter, poi è stato il primo ad avere in calo. Il nostro è un campionato difficile e lungo, con tanti cambiamenti, bastano una giornata o due per cambiare il morale della squadra. Noi abbiamo il vantaggio di giocare senza obiettivi prefissati, dunque possiamo pensare ancora alla nostra crescita”.
    Gasperini sulla ripresa della Juventus
    Dando uno sguardo alle altre squadre il Gasp ha analizzato anche la situazione dei bianconeri: “Penso che Allegri abbia ben chiaro quello che deve fare: Juventus sicuramente non è partita per quelle che erano le aspettative, ma già il fatto di aver vinto il derby è un bel segnale. Anche l’Inter si è ripresa e sono convinto che presto entrambe torneranno in lotta per le migliori posizioni del campionato”.
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    Diretta Udinese-Atalanta ore 15.00: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    UDINE – La vittoria come unica soluzione, per continuare ad alimentare un sogno. L’Udinese vuole rimanere nelle zone alte della classifica, ma per farlo dovrà vedersela con l’Atalanta di Gasperini, attuale capolista della Serie A insieme al Napoli e al Milan. I bianconeri di Sottil – attualmente a quota 19 punti in classifica – sono riusciti a inanellare 6 successi consecutivi battendo Monza, Fiorentina, Roma, Sassuolo, Inter e Verona: l’unica sconfitta in campionato è arrivata alla 1ª giornata proprio contro il Milan di Pioli (4-2). Dall’altra parte c’è l’Atalanta, che in questa edizione della Serie A non ha ancora conosciuto sconfitta (6 vittorie e 2 pareggi). I nerazzurri, insieme al Napoli, sono l’unica squadra ancora imbattuta di questo campionato e arrivano dal successo di misura al Gewiss Stadium contro la Fiorentina di Italiano, con rete decisiva di Lookman.Guarda la gallerySerie A: Napoli, Atalanta e Udinese tra le uniche imbattute in EuropaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Fiorentina 1-0: decide Lookman, Gasperini primo con il Napoli

    BERGAMO – Un’altra settimana da vertigini per l’Atalanta, che batte la Fiorentina 1-0 e aggancia il Napoli in vetta alla classifica. Successo sofferto per la squadra di Gasperini, che nel primo tempo patisce l’aggressività dei Gigliati, mandati in campo da Italiano per fare la partita. In avvio di ripresa, però, gli orobici imprimono l’accelerata che alla fine decide il match, trovando il gol con Lookman sull’assist al bacio di Muriel. Generosa la reazione degli ospiti, che però non riescono mai a mettere in discussione un risultato tutto sommato meritato e che proietta la Dea al primo posto con la squadra di Spalletti.
    Atalanta-Fiorentina, le scelte degli allenatori
    Gasperini sceglie Muriel come punto di riferimento offensivo dell’Atalanta e gli piazza a supporto Ederson e Lookman. A centrocampo la coppia formata da De Roon e Koopmeiners con Hateboer e Soppy sugli esterni. Difesa a tre con Okoli, Toloi e Scalvini a protezione di Sportiello, che sostituisce l’infortunato Musso. Italiano risponde con una Fiorentina schierata con il consueto 4-3-3, ma le novità più significative riguardano il tridente offensivo: panchina per Cabral e Jovic, l’attaccante centrale sarà Kouamé, assistito da Saponara e Ikoné. In mediana il trio formato da Mandragora, Bonaventura e Barak. In difesa Venuti a destra, Biraghi a sinistra e Quarta con Igor al centro.
    Primo tempo a reti bianche: Kouamé salvato dal VAR
    Si chiude senza gol il primo tempo del Gewiss Stadium con una Fiorentina quasi sfrontata in un avvio di gara in cui sembra poter tenere il pallino del gioco, senza tuttavia rendersi praticamente mai pericolosa, se non in una circostanza con una conclusione velenosa di Saponara. Alla distanza esce fuori la squadra di Gasperini, che soprattutto con Koopmeiners e Soppy va vicina al gol del vantaggio. L’episodio più importante della prima frazione è però l’espulsione “fantasma” di Kouamé, che si vede mostrare il cartellino rosso da Irrati per un intervento in gioco pericoloso su De Roon, prima della correzione del VAR, che lo “scagiona” inducendo il direttore di gara a ritirare la sanzione.
    Nella ripresa decide Lookman sul prezioso assist di Muriel
    L’avvio del secondo tempo decide il match con un’Atalanta che torna in campo determinatissima e che, dopo l’ingresso di Pasalic e Maehle, trova il gol partita grazie al vivace Lookman, che deposita in rete senza problemi sull’assist al bacio di Muriel. La Fiorentina non si scompone e dopo qualche minuto di sbandamento in cui rischia di subire il raddoppio, torna a macinare gioco, divorandosi il gol del pari con Saponara. Finisce con il successo degli orobici, che tornano in vetta alla classifica agganciando il Napoli.
    La classifica di Serie A
    Atalanta-Fiorentina, curiosità e statistiche
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    Diretta Atalanta-Fiorentina ore 18: come vederla in tv e in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – L’Atalanta non ha alcuna intenzione di mollare la vetta. Protagonista di uno strepitoso avvio di campionato e ancora imbattuta, per riagganciare il Napoli capolista però la Dea di Gian Piero Gasperini dovrà superare la Fiorentina tra le mura amiche del Gewiss Stadium nel match valido per l’8ª di giornata di Serie A. Un ostacolo tutt’altro che semplice quello rappresentato dalla Viola, ora a metà classifica dopo un avvio in chiaroscuro ma indenne in 8 delle ultime 10 trasferte a Bergamo (5 vittorie e 3 pareggi). Out Musso, Djimsiti, Zapata e Zappacosta per i nerazzurri mentre Vincenzo Italiano dovrà fare fare a meno di Castrovilli, Dodo e Sottil ma proverà a dare continuità all’ultimo successo ottenuto con il Verona prima della sosta per le nazionali (la vittoria manca dal 10 aprile, quando i toscani superarono il Napoli al ‘Maradona’).
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    Atalanta-Fiorentina: come vederla in tv e in streaming
    Il match Atalanta-Fiorentina è in programma alle ore 18 al ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo e sarà visibile in in esclusiva su DAZN. Sarà inoltre possibile seguire la diretta della partita sul nostro sito, corrieredellosport.it.
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    Atalanta-Fiorentina: le probabili formazioni
    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Demiral, Okoli; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Ederson; Muriel, Lookman. Allenatore: Gasperini.
    A disposizione: Rossi, Bertini, Scalvini, Ruggeri, Maehele, Zortea, Pasalic, Mailinovskyi, Boga, Hoilund.
    Indisponibili: Djimsiti, Musso, Zapata, Zappacosta.
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Martinez Quarta, Igor, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Barak; Ikoné, Jovic, Gonzalez. Allenatore: Italiano.
    A disposizione: Gollini, Cerofolini, Terzic, Milenkovic, Ranieri, Maleh, Bianco, Amrabat, Duncan, Zurkowski, Kouamé, Cabral, Saponara.
    Indisponibili: Castrovilli, Dodo, Sottil 
    ARBITRO: Irrati di Pistoia.
    GUARDALINEE: Del Giovane e Valeriani.
    IV UOMO: Gariglio.
    VAR: Di Bello.
    AVAR: Marini.
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