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    Atalanta, rischio stop dai 2 ai 4 anni per Palomino

    BERGAMO – Rischio stangata per Palomino. Come fatto sapere martedì sera tramite i due comunicati del Tribunale nazionale antidoping e dell’Atalanta, il difensore della Dea è risultato positivo al clostebol metabolita durante un controllo effettuato a sorpreso a Zingonia tra il 4 e il 6 luglio. La sostanza indicata, che si trova in alcune creme o spray cicatrizzanti, con ogni probabilità è entrata in contatto con l’organismo del difensore atalantino durante l’ultima parte delle sue vacanze trascorse in Argentina. Il numero 6 non sa spiegarsi in alcun modo come sia venuto a contatto con una pomata o altro che contenga il clostebol. La vicenda, dunque, va chiarita nel dettaglio in tutti i suoi aspetti. Intanto, Palomino rischia uno stop dai 2 ai 4 anni. Entro domani la decisione sulla controanalisi.  LEGGI TUTTO

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    Atalanta, test antidoping a sorpresa: Palomino positivo

    BERGAMO – Un positivo in Serie A prima ancora che cominci il campionato: l’argentino dell’Atalanta Josè Luis Palomino ha infatti fallito un controllo a sorpresa di Nado Italia: la sostanza proibita è il nandrolone. Il Tribunale nazionale antidoping ha sospeso Palomino su istanza della stessa Procura di Nado Italia. LEGGI TUTTO

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    Amichevoli: goleade Atalanta e Udinese, Verona 1-1 con la squadra B

    Verona A-Verona B 1-1
    Termina 1-1 il test in famiglia del Verona: un gol per parte (e per tempo), con il Verona “A” che passa in vantaggio ad inizio prima frazione con Djuric e il Verona “B” che trova la via del pareggio grazie a Lasagna, ad inizio ripresa. Queste le formazioni che si sono affontante a MezzanoVERONA A (3-4-2-1): Berardi (da 1′ st Boseggia); Coppola, Magnani, Amione; Faraoni, Tameze, Sulemana, Retsos; Barak, Rüegg; DjuricVERONA B (3-4-2-1): Montipò (da 1′ st Chiesa); Terracciano, Cetin, Ceccherini; Bragantini, Hongla, Ilic, Lazovic; Praszelik, Lasagna; Piccoli
    Atalanta-Rappr. Valli Bergamasche 10-0
    A Clusone l’Atalanta supera 10-0 la Rappresentativa Valli Bergamasche: ad aprire le danze della seconda amichevole dei nerazzurri è stato il nuovo arrivato dalla Salernitana Ederson al 9′, poi, nella prima frazione chiusa sul 4-0 arriva la doppietta di Muriel inframezzata dalla rete di Zapata. Nella ripresa, doppiette per Boga e Malinovskyi, poi Cissè e Pasalic portano il punteggio in doppia cifra. Questo lo schieramento iniziale di Gasperini: Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Zortea, Demiral, Okoli, Ruggeri; Scalvini, Ederson; Maehle, Koopmeiners, Muriel; Zapata. A disp. Rossi, Musso, Bertini, Palomino, Boga, Freuler, de Roon, Malinovskyi, Djimsiti, Hateboer, Pasalic, Cissé.
    Udinese-Rapid Lienz 11-0
    A Lienz in Austria l’Udinese scene in campo per il primo test amichevole contro il Rapid Lienz. Dal 10′ del primo tempo inizia la goleada dei friulani. Il vantaggio lo sigla Nestorovski, poi il nuovo rinforzo Lovric e il 2003 Cocetta firmano il 3-0. Doppietta al 26′ con un missile per il centrocampista Lovric, poi 5-0 firmato da Deulofeu. Il primo tempo si chiude sul 6-0 con la firma di Pereyra. La doppietta di Arslan e la rete di Makengo portano il risultato sul 9-0. Il francesce poco dopo firma anche lui una doppietta portando l’Udinese sul 10-0. L apartita si chiude sul risultato di 11-0 grazie all’ultima rete di Success. Questo lo schieramento iniziale di Sottil: UDINESE (3-5-2): Padelli; Becao, Benkovic, Cocetta; Molina, Lovric, Walace, Pereyra, Udogie; Nestorovski, Deulofeu. A disposizione: Gasparini, Piana, Abankwah, Guessand, Nuytinck, Ebosele, Soppy, Arslan, Battistella, Jajalo, Makengo, Pafundi, Palumbo, Ianesi, Success. 
    Cremonese-Paradiso Lugano 5-1
    La Cremonese affronta la seconda amichevole pre-stagione contro il Paradiso Lugano. I grigiorossi di Alvini passano subito in vantaggio al 1′ con Valeri. Il primo tempo si chiude così. Nella seconda frazione di gioco al 53′ arriva l’inaspettato pareggio del Paradiso Lugano con Radu. Torna in vantaggio la Cremonese Nardi. Politic, Valzania e Strizzolo su rigore chiudono il match sul risultato di 5-1. Questo lo schieramento di Alvini: Cremonese (3-5-2): Radu (10’st Sarr); Sernicola (10’st Ravanelli), Chiriches (1’st Bianchetti), Vasquez (10’st Ndiaye); Baez (10’st Frey), Tenkorang (10s’t Acella), Castagnetti (10’st Bartolomei), Milanese (10’st Nardi), Valeri (10’st Valzania); Ciofani (10’st Strizzolo), Buonaiuto (10’st Politic).  LEGGI TUTTO

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    De Sanctis, che esordio da ds! Così ti sblocco l'affare Ederson

    TORINO – Se non è un primato, ci siamo molto vicini. Non è da tutti, infatti, riuscire a sfruttare la conferenza stampa di presentazione come tattica per un’operazione di mercato. Ci è riuscito Morgan De Sanctis, neo ds della Salernitana, che nel giro di poche ore ha sbloccato la trattativa per la cessione di Ederson all’Atalanta con l’artificio dialettico dello sviamento: «Resta con noi al 99 per cento, lui è contento e noi anche». Salvo, poi, lasciare uno spioncino aperto perché sì, va bene scimmiottare i maestri del depistaggio (da Moggi in giù), ma non bisogna neppure esagerare: meglio, sopratutto se si è appena arrivati, lasciare qua e là dei sassolini per non far perdere la retta via. E il trucco, evidentemente, ha funzionato se è vero, com’è vero, che l’Atalanta si è decisa a compiere il passo decisivo con cui assicurarsi Ederson, il centrocampista brasiliano considerato decisivo per ridare linfa all’Atalanta evidentemente esausta. De Sanctis ha spostato l’attenzione mediatica sui rapporti tra il brasiliano e il club nerazzurro, ma molto girava intorno alla contropartita: quel Matteo Lovato che “ballava” ancora tra i campani e il Bologna. E insomma, sarà un caso (ma neanche poi tanto, considerata la risposta piccata dell’ad bergamasco Luca Percassi: «A Bergamo rispondiamo con i fatti»), ma poche ore dopo l’affare si è sbloccato: Ederson va a correre agli ordini di Gasperini, alla Salernitana arrivano 14 milioni di euro cash e Lovato, uno dei giovani difensori più interessanti del nostro calcio, valutato 11 milioni. E l’operazione lascia il retrogusto gradevole delle strategie dialettiche del mercato: un’arte antica e purtroppo ormai troppo poco narrata, nella fretta vacua dell’ininterrotto flusso di notizie e delle continue pretese di primogenitura. Perché il calcio mercato è ancora, per fortuna, un “mestiere” pieno zeppo di retroscena e di abilità.  LEGGI TUTTO

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    Il feeling fra ds e allenatori: la variabile decisiva del mercato

    Stefano Salandin
    TORINO – Il calciomercato è anche una questione di affinità, intesa, complicità perfino tra i dirigenti che lo portano avanti. A volte l’intesa sgorga spontanea, in altre necessita di rodaggio, in alcune proprio non si trova. E allora sono dolori. Così sarà interessante verificare sul campo come funzioneranno le nuove formazioni al via nelle trattative. Il Verona, per esempio, arriva da un paio di stagioni spettacolari sia per i risultati sul campo sia, soprattuto, per le plusvalenze e ora si deve misurare con una doppia rivoluzione: Marroccu dietro la scrivania e Cioffi in panchina: scoccherà la scintilla? Grande curiosità a Bergamo dove è approdato proprio l’ex ds del Verona, D’Amico, che dovrà lavorare in coppia con Congerton: il feeling con Gasperini sarà più scintillante di quello che il tecnico aveva con Giovanni Sartori. E quest’ultimo, il “cobra” dei ds, come si inserirà nella nuova realtà di Bologna e come si armonizzerà con il carattere di Mihajlovic? Perché è mica automatico e naturale andare d’accordo anche se si indossa la stessa casacca: chiede agli ambienti laziali quale sia il clima tra Maurizio Sarri e Igli Tare. Teso, sì, al punto che tocca vedere Lotito nel ruolo, per lui insolito, di mediatore e paciere. Come all’Atalanta, una diarchia c’è anche alla Sampdoria e, al di là dei sorrisi e delle dichiarazioni ufficiali, Carlo Osti e Daniele Faggiano devono compiere notevoli sforzi per armonizzare due caratteri e due “modus operandi” decisamente differenti (poi ognuno, magari a ragion veduta, scelga quello che più gli aggrada…). Il compito più arduo, probabilmente, è quello che tocca a Morgan De Sanctis: alla prima esperienza da ds in Serie A, al di là dell’intesa con Nicola, la vera prova di forza sarà reggere il confronto con l’epica impresa scritta da Walter Sabatini con quel mercato di mezzo gennaio che ha permesso la salvezza. Non sarà semplice. Come? Ah sì, certo, poi ci sono (esclusi i grandi club che qui non analizziamo) le “vecchie volpi” come Galliani, Braida e Corvino. Ma loro, è logico, sono fuori gara. LEGGI TUTTO

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    Ederson all'Atalanta: un colpo per Gasperini. E a Salerno qualcuno ringrazi Sabatini…

    TORINO – Chissà se in questi giorni Danilo Iervolino farà una telefonata a Walter Sabatini (o anche solo un messaggio, va…) per ringraziarlo delle ottime plusvalenze che sta realizzando in queste ore. Prima fra tutte quella per Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, per tutti semplicemente Ederson. Pagato sei milioni a gennaio, ora la Salernitana lo rivende al doppio e si ritrova nel pacchetto anche Matteo Lovato, uno dei giovani difensori italiani accreditati di maggiore prospettiva. Fu proprio Sabatini, durante l’epocale rivoluzione di mercato portata avanti da metà gennaio, a individuare il centrocampista di Campo Grande e a battezzarlo subito come futuro crack. Un blitz a Fortaleza (dove era in prestito), una trattava con il Corinthians proprietario del cartellino (nemmeno tutto: il 70 per cento, si sa come vanno queste cose in Brasile…) e alla fine lo hanno portato a Salerno per sei milioni. Soldi ben spesi, perché il ragazzo sembrava fosse nato con la maglia amaranto addosso: si è preso subito le chiavi del centrocampo e ha cominciato a comandare. Di lotta, con una impressionante capacità di pressing sugli avversari, e di governo, con una delle maggiori percentuali di passaggi riusciti di tutto il campionato. E’ (anche) su di lui che la Salernitana è riuscita a costruire la storica impresa della salvezza.
    LA DEA COLPISCE Impossibile che non ci si accorgesse di Ederson e, infatti, subito dopo la fine del campionato sono iniziate le telefonate, i sondaggi, i corteggiamenti. L’Affondo l’ha piazzato l’Atalanta del nuovo ds D’Amico e questa mossa conferma com il club bergamasco abbia l’intenzione di seguire la filosofia di Gasperini per affidargli la ricostruzione. Perché Ederson è il centrocampista ideale per il gioco del tecnico bergamasco: un “motore” che fa spavento e la velocità precisa nello scarico del pallone. Ah, ma non è finita, perché la Salernitana potrebbe cedere anche Lassana Coulibaly: sì, proprio il giocatore per la cui commissione litigarono fino alla rottura Iervolino e Sabatini. Difficile che possano fare pace e forse non gli interessa nemmeno, ma il tempo chiarisce sempre da che parte stanno i meriti. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Malinovskyi carico: “Ci rifaremo. Gasperini importante per me”

    Impegnato in prima linea per aiutare il popolo ucraino, Ruslan Malinovskyi ha organizzato con la sua fondazione una serata di beneficenza per raccogliere fondi che serviranno per sostenere il suo Paese, alle prese con la guerra contro la Russia. Nella Malinovskyi Charity Night sono stati messi all’asta maglie e cimeli sportivi: “Abbiamo questa associazione con i nostri amici e ringrazio tutte le persone che ci hanno aiutato – commenta il calciatore dell’Atalanta -.Vogliamo dare un contributo a tutte le persone che hanno perso casa e anche ai bambini. Anche per i giocatori ucraini non è facile, il campionato dovrebbe ripartire ma tutto può succedere. In Nazionale molti di loro hanno giocato con grande coraggio e ad alto livello nonostante non disputassero una gara ufficiale da mesi. Le maglie più gettonate? Quella di De Bruyne ma quella di Fernandinho, che ha giocato l’ultima stagione al City, è la più interessante”. LEGGI TUTTO

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    L'Atalanta: “Carnesecchi operato, intervento riuscito”

    BERGAMO – Con un comunicato ufficiale l’Atalanta ha reso noto che “il calciatore Marco Carnesecchi, in data odierna, è stato sottoposto ad artroscopia di spalla sinistra per capsuloplastica. L’intervento è perfettamente riuscito ed il calciatore inizierà da subito il percorso riabilitativo”. Una buona notizia per il portiere, per la Dea, propietaria del cartellino, e per la Lazio che da tempo ha messo gli occhi sul calciatore per regalarlo a Sarri e che attendeva l’esito dell’operazione per capire se affondare il colpo oppure no. Per il tecnico biancoceleste rimane la prima scelta nonostante il ko (il recupero è stimato intorno ai quattro mesi), vedremo se la Lazio andrà fino in fondo o virerà su un altro obiettivo (Cragno e Vicario gli altri nomi).Guarda la gallerySerie A, Allegri tra i tecnici con più presenze: ecco la top10 LEGGI TUTTO