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    Atalanta-Juve: la moviola delle moviole. Szczesny non era da espulsione

    Giallo sì Rosso no/ 1
    Iniziamo da quella di Tuttosport, che sull’edizione in edicola oggi, spiega: «Al 30′ Szczesny esce fuori area, Koopmeiners lo anticipa servendo a destra Muriel e il portiere juventino lo colpisce sulla gamba, mentre Bonucci salva sul tiro del colombiano. L’Atalanta chiede l’espulsione, Koopmeneirs però aveva allargato la palla e aveva due difensori alle spalle: difficile, quindi, parlare di chiara occasione da gol, indispensabile per il rosso. L’occasione che, peraltro, non si concretizza per Muriel(per questo Mariani da il vantaggio): dunque non c’è il presupposto dell’espulsione che resta il negare una chiara occasione da gol. C’era comunque il giallo per Szczesny che era uscito scomposto su Koopmeners». Stesso pensiero espresso dalla Gazzetta dello Sport: «Sbagliato non punire con l’ammonizione Szczesny, per l’uscita con la quale travolge fuori area Koopmeiners: non ci sono gli estremi dell’espulsione perché i lati ci sono De Ligt e Bonucci in recupero e quindi non sussiste la chiara occasione da gol, ma l’ammonizione era dovuta».
    Giallo sì Rosso no/ 2
    Della stessa opinione, l’ex arbitro Graziano Cesari, moviolista di Sport Mediaset: «L’intervento di Szczesny su Koopmeiners è da ammonizione, dal momento che i difensori della Juventus erano in posizione buona per intervenire sulla sfera, come effettivamente è accaduto sul tiro di Muriel». La testata online Fanpage spiega anche il passaggio del regolamento sulla base della quale Mariani ha preso la decisione: «arbitro Maurizio Mariani non ha valutato la situazione come un DOGSO (Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity) ma come una  S.P.A (Stopping a Promising Attack) perché alla destra del portiere polacco c’erano altri due giocatori della Juventus (Bonucci e Locatelli). Una scelta corretta ma bisogna sottolineare l’errore nella mancanza del cartellino giallo per il numero 1». Stessa posizione per l’ex arbitro Marelli, moviolista di Dazn, che già durante la partita aveva chiarito che, «per quanto caso molto complesso», Szczesny non andava espulso perché «non si configura la chiara occasione da gol». E perfettamente allineata la lettura di Eurosport: «Non c’è il rosso perché ai lati di Szczesny c’erano comunque De Ligt e Bonucci e non si può parlare di chiara occasione da gol per Koopmeiners. Sarebbe dovuto arrivare, però, il giallo per il portiere polacco».
    Neanche giallo
    Il Corriere dello Sport, invece, è ancora più risoluto nel non assegnare responsabilità al portiere polacco: «Szczesny esce dall’area, Koopmeiners tocca il pallone, ma poi pianta il piede sinistro nella pancia del portiere. L’Atalanta chiede il rosso, non c’è ma neanche il giallo. Se proprio vogliamo e fallo per la Juve, il portiere non fa nulla per commettere infrazioni». E così il Corriere della Sera, dove l’ex arbitro Paolo Casarin spiega: «Mariani controlla bene Atalanta-Juve. Alla mezz’ora Szczesny esce dall’area verso il pallone, che intercetta solo con il corpo. Mariani, bravo, concede il vantaggio a Muriel che non centra la porta».
    Rigore no
    Sul tocco di De Ligt che respinge il tiro di Boga, Tuttosport si esprime così: « Al 45′ del primo tempo De LIgt respinge un tiro, l’Atalanta dopo la partita protesterà, ma l’ha respinta con il costato solo dopo forse la palla sfiora il braccio». Perentorio il Corriere dello Sport: «Il pallone tocca sotto il braccio sinistro vicino alla spalla di De Ligt e comunque l’olandese è di taglio, tutto dentro la figura». Casarin non fa neppure menzione dell’episodio, Cesari su Mediaset dice che: «Non c’è il tocco di mano di De Ligt e quindi non c’è il rigore». Non è rigore neanche per la testata on line Fanpage: «Solo da un’attenta analisi frame by frame di uno dei replay mandati in onda è possibile individuare con precisione l’istante in cui il pallone calciato da Boga va a infrangersi sul corpo di De Ligt. Tra ascella e costato, per la precisione. Senza alcun contatto con il braccio, che sarebbe stato senz’altro punibile in caso di impatto, vista la posizione larghissima del braccio stesso».
    Rigore forse
    Molti dubbi sul tocco di De Ligt li esprime la Gazzetta dello Sport: «C’è un forte sospetto di rigore negato all’Atalanta al 45′ del primo tempo: Boga penetra in area da sinistra e tira, ma la sua conclusione viene respinta da De Ligt: con il braccio o con l’ascella? Dalle immagini sembra che il tocco avvenga prima con il braccio sinistro e poi con l’ascella dell’olandese e che il contatto sarebbe punibile con il rigore perché il braccio è staccato dal corpo, ma il var Aureliano e di diversa opinione non chiama Mariani». Non è chiaro il tocco di De Ligt anche per Eurosport: «Molti dubbi però sul primo intervento per un presunto tocco di braccio dell’ex difensore dell’Ajax».
    Rosso per Hateboer?
    La Juventus non ha protestato dopo la partita, ma molti tifosi hanno invocato il rosso per il fallo di Hateboer su De Sciglio, proprio pochi minuti dopo l’intervento di Szczesny su Koopmeiners. Per Tuttosport: «Hateboer duro su De Sciglio, evita il rosso solo perché esiste la possibilità di prendere la palla». Per il Corriere dello Sport: «Piede a martello e gamba tesa su De Sciglio. Mariani sceglie il giallo: ci sta per il momento della gara (c’era appena stato il caso-Szczesny) e perché il contatti arriva sulla punta del piede di De Sciglio». Anche per Cesari di Mediaset è giusto il giallo. Mentre per Eurosport ci stava il rosso: «Fallaccio di Hateboer che entra col piede a martello su De Sciglio. L’arbitro dà il giallo, ma l’intervento è davvero duro e non sarebbe stata una sciocchezza estrarre il rosso». Per la Gazzetta dello Sport è «giusto» il giallo per il «duro intervento su De Sciglio». LEGGI TUTTO

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    Moviola Atalanta-Juve, Szczesny e Hateboer rischiano grosso

    Al 30’ Szczesny esce fuori area, Koopmainers lo anticipa servendo a destra Muriel e il portiere lo colpisce sulla gamba, mentre Bonucci salva sul tiro del colombiano. L’Atalanta chiede l’espulsione, Koopmeiners però aveva allargato la palla e aveva due difensori alle spalle: difficile parlare per lui di chiara occasione da gol. Occasione che invece si concretizza per Muriel (per questo Mariani dà il vantaggio): dunque riguardo al colombiano non c’è il presupposto dell’espulsione (negare una chiara occasione da gol). C’era comunque il giallo per Szczesny. Rischia il rosso al 36’ Hateboer, duro su De Sciglio e ammonito: lo evita solo per la possibilità di prendere la palla. Al 45’ De Ligt respinge un tiro di Boga: l’Atalanta dopo la partita protesterà, ma la respinta è col costato, solo dopo forse la palla sfiora il braccio. C’è il fallo di De Ligt su Malinovskyi per la punizione del gol: sfiora anche la palla ma senza toglierne il possesso al nerazzurro, che atterra. Sullo stesso argomentoAtalanta, Marino attacca l’arbitro: “Ci manca un calcio di rigore”AtalantaGuarda la galleryDanilo salva la Juve al 92′: finisce 1-1 contro l’Atalanta LEGGI TUTTO

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    De Ligt: “Vlahovic ha migliorato la Juve e Dybala ne beneficia”

    BERGAMO – “Sono un muro? Faccio il mio lavoro, quello di difendere la porta. Oggi è stata una partita molto difficile per noi, perché l’Atalanta, ovviamente, è una squadra molto forte. Penso anche che sia stata una partita davvero molto bella da vedere per i tifosi: ci sono state due squadre che hanno cercato di vincere in tutti i modi, con tante occasioni da entrambe le parti. È venuto fuori un pareggio che lascia deluse tutte e due, con la sensazione di aver perso due punti”. È l’analisi di Atalanta-Juventus, match terminato 1-1 con gol di Malinovskyi e Danilo, offerta ai microfoni di Dazn da uno dei suoi più grandi protagonisti: Matthijs de Ligt. “Con che parte del corpo ho toccato il pallone sul tiro di Boga? Con il costato, non è braccio. Io ero tranquillissimo, lo sono stato sin da subito, perché avevo sentito dopo mi aveva colpito il pallone”.
    De Ligt: “Juve da Scudetto? Pensiamo a vincere, poi vediamo…”
    “C’è più entusiasmo dopo l’arrivo di Vlahovic? Il suo acquisto è stato molto importante per noi, non solo per le sue caratteristiche, ma anche perché ad esempio Dybala ora ha più spazio per giocare. Giocando meglio come squadra, Paulo ne beneficia, perché può fare gli uno-due, può ricevere le sponde. Questa è la cosa più importante. Dusan fa tanti gol, ma aiuta tantissimo tutta la squadra e il nostro gioco. Il gol di Malinovskyi? L’ho detto anche a lui, è qualcosa di impossibile segnare da più di 30 metri. Io sono deluso perché il fallo l’avevo fatto io. Avevo cercato la palla, ma l’ho anche colpito. Non potevo immaginare potesse segnare da lì. Lo Scudetto? Onestamente, oggi è stata una partita molto importante contro una squadra molto vicina in classifica. Andiamo avanti partita per partita. Lo abbiamo visto anche ieri, con il pareggio tra Napoli ed Inter, pensare alla classifica e alle altre squadre per noi è d’intralcio. Dobbiamo solo pensare a giocare e a vincere le partite. Poi vediamo come va. Quanti anni ho davvero? 22. La differenza tra Ajax e Juve? Lì facevo cinque interviste a settimana, qui una all’anno… Mi offrite un posto in studio per fare più interviste? Magari a fine carriera…”.
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    Danilo: “Vlahovic-Dybala-Morata incredibili. Questa Juve può vincere”

    BERGAMO – “Abbiamo lottato fino alla fine, abbiamo provato a vincerla in tutti i modi, ma un pareggio in uno scontro diretto così… e fuori casa, ci può stare”. A parlare è Danilo, il terzino brasiliano che al 92′ ha vanificato il vantaggio dell’Atalanta con Malinovskyi e permesso alla Juventus di uscire indenne dal Gewiss Stadium, mantenendo invariato il distacco sulla Dea quinta in classifica: un +2 allo stato attuale, e un potenziale -1, considerando che i nerazzurri hanno una gara in meno. “Dobbiamo crescere – prosegue l’ex Real Madrid e Manchester City ai microfoni di Dazn -, abbiamo avuto molte occasioni, siamo stati sempre a ridosso della loro porta e non abbiamo segnato. La squadra comunque sta crescendo ed è così che dobbiamo continuare”.
    Danilo: “Alla Juve ho trovato tutto quello che ho sempre cercato”
    “Ho baciato la maglia dopo il gol? Lo dedico a tutta la squadra. Abbiamo passato tante cose brutte in questi mesi, ma siamo stati zitti e abbiamo lavorato. Questo gol deve rendere merito a tutti loro e a tutto quello che stiamo facendo. Questo gol, poi, significa tanto anche per me. Sono stato tanto in giro, in almeno tre Paesi, cercando di trovare una squadra dove potessi fare il mio lavoro, essere felice e giocare a calcio, che è quello che amo fare da quando ero bambino. Alla Juve ho trovato questa opportunità. L’assist di Dybala? Il mister ha detto che là davanti possono giocare tutti e tre purché corriamo tutti. E stanno facendo un grande lavoro. Paulo è rimasto fino alla fine a lottare, Vlahovic ha fatto una guerra con Demiral e ha vinto tanti duelli, cosa tutt’altro che facile, e quindi dobbiamo proseguire su questa strada, lavorando, zitti, facendo quello che ci chiede il mister e a fine stagione potremo vincere qualcosa di speciale. E ringrazio Dybala per l’assist!”.
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    Atalanta-Juventus, entrambe le squadre possono andare a segno

    La partita in programma al “Gewiss Stadium” di Bergamo si preannuncia molto equilibrata. La classifica dopo le prime 24 giornate parla chiaro: la Juventus è quarta con due punti in più dell’Atalanta (quinta).
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    Il cammino delle due squadre
    Da una parte la “Dea”, reduce dalla sconfitta interna con il Cagliari (1-2) e capace di vincere solamente tre volte nelle prime 11 gare interne di campionato, dall’altra la Juventus, squadra che in Serie A non ha mai alzato bandiera bianca nelle precedenti 10 sfide. In questi 10 incontri la “corazzata” allenata da Massimiliano Allegri è riuscita a realizzare 18 gol subendone soltanto 5 (3 di questi contro la Roma). Entrambe le compagini hanno le carte in regola per colpire il proprio avversario. Possibile il Multigol 2-4 al novantesimo. Per i più audaci c’è la “combo” che lega il Multigol 1-2 Casa al Multigol 1-2 Ospite. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Atalanta-Fiorentina 2-3: Gasperini beffato al 93’

    Gol, rigori, legni, vari interventi al Var e un rosso: quello del Gewiss Stadium è stato un quarto di finale sensazionale, vinto clamorosamente all’ultimo minuto di recupero da una Fiorentina in dieci uomini, che ha strappato il pass per la semifinale di Coppa Italia grazie alla zampata di Milenkovic dal limite. L’Atalanta, nonostante una prova brillante soprattutto tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, ha ceduto per 3-2 non riuscendo a far valere la superiorità numerica per il rosso a Martinez Quarta. Sfida perfettamente in equilibrio (sia nel risultato che nel gioco) fino al colpo del definitivo ko, arrivato dopo la doppietta di Piatek e le reti di Zappacosta e Boga.Guarda la galleryColpo della Fiorentina: bolide di Milenkovic al 94′, Atalanta ko
    Capolavoro Zappacosta
    L’Atalanta non è riuscita ad approcciare la partita nel migliore dei modi, andando subito sotto (gol di Piatek su rigore al 9’) per il pestone di De Roon su Nico Gonzalez visto al Var. Senza l’infortunato Zapata e con Muriel inizialmente in panchina, la squadra di Gasperini – dopo alcune situazioni di pericolo – ha iniziato ad alzare i giri del motore, trovando l’1-1 con un capolavoro creato da Freuler e finalizzato dal tiro a giro all’incrocio di Zappacosta (30’), ormai un’arma fondamentale per la squadra nerazzurra.
    Inizia lo show di Boga
    L’amarezza per il cambio non previsto di Palomino (problema alla gamba destra da valutare per la sfida di domenica contro la Juve) è stata ingigantita dalla clamorosa occasione del neo-acquisto Boga, che s’è visto bloccare dal palo un tocco delizioso che gli avrebbe permesso di servire la rimonta. Ma la gioia è stata soltanto rimandata, perché al 56’ l’ex Sassuolo ha sfoggiato tutto il suo bagaglio tecnico piazzando in rete il gioiello del 2-1, dopo aver saltato Castrovilli e vinto il contrasto con Martinez Quarta. 
    Clamoroso al Gewiss Stadium
    In un’altalena di emozioni, la Fiorentina ha ripreso il sopravvento ringraziando (anche) l’ingenuità di Koopmeiners, entrato in maniera scomposta su Maleh: episodio chiave che ha portato al rigore parato da Musso e all’imminente ribattuta vincente di Piatek al 71’. Gasperini ha mischiato le carte, optando per il doppio cambio Pessina-Muriel: il primo è andato a un passo dal tris, il secondo ha fatto espellere con la sua velocità Martinez Quarta (79’) e in mezzo è arrivato il secondo legno dell’Atalanta colpito da Zappacosta. Al 92’ Djimsiti ha mancato il colpo del ko, a ridosso del fischio finale invece la beffa che ha raggelato l’intero Gewiss Stadium: Milenkovic dal limite dell’area ha piazzato un diagonale imparabile (convalidato dal Var) portando la Fiorentina in semifinale. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini nei guai per la Juve: Musso squalificato, Zapata ancora ko

    Giornata negativa per l’Atalanta di Gasperini. Oltre alla sconfitta contro il Cagliari, per i bermagaschi non ci sono buone notizie: domenica 13 febbraio al Gewiss Stadium arriva la Juventus di Max Allegri. Contro i bianconeri, il tecnico non avrà a disposizione Musso. Il portiere, espulso contro il Cagliari, salterà il match per squalifica. Nella sfida con i sardi, il numero 1 nerazzurro è stato sostituito dal terzo portiere Rossi e non da Sportiello che proabilmente sarà titolare contro la Juve.Guarda la galleryAtalanta sconfitta in casa: Palomino non basta, vince il Cagliari

    Zapata da valutare: out contro la Juve?

    Non solo Musso. Per la sfida contro la Juve, Gasperini dovrà rinunciare anche a Zapata? L’attaccante colombiano è tornato in campo dopo la lesione di primo grado all’adduttore rimediata lo scorso 21 dicembre contro il Genoa, ma la sua partita è durata un quarto d’ora. Subentrato a Muriel al minuto 58, Zapata è stato costretto a chiedere il cambio dopo soli 14 minuti per un problema fisico. L’attaccante nerazzurro ha abbandonato il campo zoppicando e le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni.

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    Atalanta-Cagliari 1-2: Palomino non basta, Gaston Pereiro fa doppietta

    BERGAMO – L’Atalanta cade in casa: al Gewiss Stadium il Cagliari vince per 2-1. Si apre così la domenica della Serie A, con Gaston Pereiro, doppietta, che trascina i rossoblù e porta Mazzarri fuori dalla zona retrocessione con 20 punti. Gasperini invece, con i nerazzurri rimasti in 10 al 52′ per l’espulsione a Musso, rimane a 43 punti e potrebbe subire il sorpasso della Juventus. 
    Atalanta-Cagliari, tabellino e statistiche
    L’Atalanta sfiora il gol
    La domenica della 24esima giornata di Serie A si apre con la sfida tra Atalanta e Cagliari al Gewiss Stadium di Bergamo. I nerazzurri sono a caccia dei tre punti per approfittare della sconfitta dell’Inter e avvicinarsi alla vetta, mentre i rossoblù dopo il pareggio con la Fiorentina vogliono riscattarsi per uscire dalla zona retrocessione. Gasperini si affida a Muriel come unica punta supportato alle sue spalle dal tridente Malinovskiy, Pessina e Pasalic. Mazzarri è invece in piena emergenza tra squalifiche e infortuni ed è costretto a schierare in avanti Gaston Pereiro e Dalbert. Solo Atalanta nei primi minuti: ottime occasioni con Koopmeiners, Muriel e soprattutto all’11’ con Pessina che batte Cragno ma colpisce la traversa. Dopo il grande spavento la difesa del Cagliari si ricompatta e blocca i nuovi tentativi dei nerazzurri. Partita bloccata in questa fase, con Malinovskyi che ci prova da fuori area al 29′ ma Cragno è bravo a respingere. Al 37′ arriva la prima occasione del Cagliari, che ci prova da lontano con Pereiro ma il suo tiro viene bloccato facilmente da Musso. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 nonostante il controllo della partita dell’Atalanta, incapace però di concretizzare. 
    Guarda la galleryAtalanta sconfitta in casa: Palomino non basta, vince il Cagliari
    Atalanta in 10, il Cagliari vince con la doppietta di Pereiro
    Inizio di secondo tempo clamoroso a Bergamo. L’Atalanta parte subito forte, con Pessina e Muriel che trovano due grandi occasioni in pochi minuti, però al 50′ la partita prende una svolta a sorpresa. Dalbert lancia per Grassi che riceve e mette sul secondo palo dove Gaston Pereiro stoppa e batte Musso da pochi passi. Segue un check del Var per un possibile tocco di mano del giocatore rossoblù, ma il gol viene confermato. Di nuovo calcio d’inizio e subito Djimsiti sbaglia perdendo il pallone, Pereiro lo controlla e scatta verso l’area costringendo Musso ad uscire. Il portiere nerazzurro però tocca il pallone con la mano fuori dalla sua area: l’arbitro estrae il cartellino rosso, l’Atalanta rimane in 10 e Gasperini è costretto a togliere Pasalic per inserire Francesco Rossi. Cambia tutto in soli 60 secondi, con il Cagliari in vantaggio nel punteggio e con un uomo in più. Gasperini prova a rimediare con l’ingresso di Zapata e soprattutto del nuovo acquisto Boga. Nonostante un inizio da incubo l’Atalanta non molla, continua a spingere e al 64′ trova la rete del pareggio: Maehle mette in area per Zapata che calcia forte ma Cragno compie una parata incredibile, il pallone però finisce a Palomino che di testa fa 1-1. Reazione immediata e inaspettata del Cagliari che approfitta di un’Atalanta sbilanciata in avanti e trova al 67′ il gol del nuovo vantaggio ancora con Gaston Pereiro su assist di Bellanova. Atalanta anche sfortunata, con Gasperini costretto a togliere al 71′ Zapata, entrato solo 12 minuti prima, per un infortunio. I nerazzurri continuano a spingere nel finale ma il Cagliari si difende bene e conserva il risultato, conquistando tre punti d’oro in casa dell’Atalanta. La partita finisce così sul 2-1 per la squadra di Mazzarri. LEGGI TUTTO