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    Serie A: solo un pari per il Milan, vincono Atalanta e Roma

    Nella 25ª giornata solo un pari (e in rimonta nel finale) per il Milan, che frena in casa con l’Udinese (1-1) e ora è a -3 dall’Inter capolista (attesa dalla trasferta in posticipo sul campo del Parma). Non frena invece l’Atalanta, che travolge il Crotone del nuovo allenatore Serse Cosmi (5-1) e con la quarta vittoria di fila resta terza a -4 dal Diavolo insieme alla Juventus (che ha però giocato una gara in meno). Due punti sotto resta in scia la Roma di Fonseca, che passa nel finale a Firenze come corsaro è il Verona di Juric, capace di andare a dominare a Benevento (0-3) dopo l’ultimo pari con la Juve. Pareggio infine nel derby Genoa-Sampdoria (1-1) mentre il Cagliari trova il secondo successo di fila sotto la gestine Semplici superando in casa il Bologna (1-0).

    Serie A, la classifica
    Kessie ‘salva’ il Diavolo
    Con Mandzukic infortunato come Ibrahimovic (impegnato in questi giorni al Festival di Sanremo ma venuto a San Siro per sostenere i compagni) Pioli schiera Leao punta del 4-2-3-1: Brahim Diaz a supporto con Rebic e Castillejo ai suoi lati, mentre in difesa si rivede Romagnoli al fianco di Kjaer e Tomori si siede in panchina (in infermeria restano invece Calhanoglu e Bennacer). Sull’altro fronte è un compatto 3-5-1-1 quello scelto da Gotti, che deve rinunciare a Deulofeu, Jajalo, Pussetto, Forestieri e Prodi: davanti tocca a Nestorovski con Pereyra a girargli intorno. Il Milan prova fin da subito a fare la partita ma fatica a trovare spazi tra le maglie bianconere e bisogna aspettare il 19′ (dopo una trattenuta reciproca tra Asrlan e Kessié nell’area friulana lasciata correre dell’arbitro) per la prima occasione: Brahim Diaz a impegnare Musso con un destro a giro dal limite. Il Diavolo si innervosisce e se la cavano col giallo Rebic (Becao dopo che il difensore era a terra) e poi Theo Hernández (durissimo l’intervento su Molina). L’Udinese prova ad affacciarsi allora in avanti ma Romagnoli anticipa Pereyra su cross di Molina mentre è innocua poco dopo la rovesciata di Leao: conclusione centrale e palla tra le braccia di Musso, che di piede chiude poi la porta anche a Castillejo (39′). Nel riposo Musso salva subito su Meite, poi su un colpo di testa di Kessie e ancora su Castillejo tenendo in partita l’Udinese, che al 68′ passa addirittura in vantaggio: angolo di De Paul e colpo di testa vincente di Becao. Il Diavolo è in difficoltà ma non molla, i friulani reggono nonostante gli infortuni di Pereyra e Samir (che senza più cambi lascia la squadra in dieci) ma vengono ‘traditi’ al 95′ da Stryger Larsen (Udinese), che tocca la palla con la mano in area: rigore per il Milan e l’infallibile Kessie evita il ko al Milan quando ormai è il 97′.
    Milan-Udinese 1-1: tabellino e statistiche

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    Kessie salva il Milan all’ultimo: 1-1 con l’Udinese

    La Dea non si ferma, Cosmi ko
    Lo squalificato De Roon e gli infortunati Hateboer e Lammers sono gli indisponibili di Gasperini che lascia Zapata in panchina, sposta Pessina in mediana e schiera Malinovsky e Ilicic dietro a Muriel. Se la gioca quasi a ‘specchio’ il nuovo tecnico dei calabresi Serse Cosmi, orfano di Djidji, Benali e Vulic: 3-4-1-2 con Messias dietro a Riviere e Simy. Avvio da copione con ritmi alti e Atalanta a farla subito da padrona con Gosens, che prima manca la porta di un soffio con il destro (8′) ma non sbaglia poco dopo, quando supera di testa spedisce in rete la palla scodellata in area da Ilicic (12′). Vantaggio e gara in discesa per la Dea, che insiste e fallisce il raddoppio con Muriel (controllo impreciso e conclusione su Cordaz) ma si fa sorprendere al 23′: malinteso tra Freuler e Romero e ne approfitta Simy, che scatta in velocità a solo davanti a Sportiello lo beffa con un morbido pallonetto. L’Atalanta accusa per un momento il colpo e lascia spazio al contropiede di Messias che non riesce però a superare Sportiello, così come non riescono a trovare la porta i nerazzurri Ilicic e Malinovsky poi di nuovo Messias. Il pari con cui il Crotone arriva al riposo dura però pochissimo nella ripresa, perché al 48′ Palomino raccoglie una palla vagante su corner di Djimsiti e riporta avanti l’Atalanta, che due minuti dopo cala il tris con Muriel (dopo uno scivolone di Golemic) e al 58′ serve il poker con uno splendido sinistro a giro di Ilicic. E nel finale c’è gloria anche per Miranchuk, che fa 5-1 su assist dell’altro nuovo entrato Zapata: quarta vittoria di fila per la Dea che resta terza con la Juve.
    Atalanta-Crotone 5-1: tabellino e statistiche

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    Atalanta, che show: goleada al Crotone

    Diawara lancia la Roma
    Prandelli non abbandona il consueto 3-5-2 con Ribery seconda punta al fianco di Vlahovic mentre Fonseca, con Dzeko out e la difesa ancora in emergenza (fuori Ibanez, Juan Jesus e Santon) si affida a Borja Mayoral come vertice del 3-4-2-1 e schiera ancora Cristante al centro della retroguardia. La Roma si rende subito pericolosa in ripartenza, con Dragowski provvidenziale ad anticipare in uscita Mkhitaryan ben servito da Veretout, ma la gara è equilibrata e c’è lavoro anche per Pau Lopez, attento due volte a Vlahovic che ci prova prima di testa (16′) e poi di potenza col sinistro dopo un veloce contropiede viola (28′). In campo si lotta e Mancini si prende il giallo per una gomitata di Mancini, mentre Igor è costretto a lasciare il posto a Biraghi per i danni riportati in un precedente duro contrasto con Bruno Peres (42′). A chiudere in avanti il primo tempo è la Roma (parata di Dragowski su un velenoso tiro dal limite di Pellegrini) che parte forte anche nella ripresa e passa subito: lancio in verticale di Mancini e gran destro al volo di Spinazzola che porta avanti i giallorossi. Sotto di un gol Prandelli perde per infortunio anche Castrovilli (dentro Kokorin) ma a riportarlo a galla, dopo un salvataggio di Mancini su Ribery, è proprio Spinazzola che sul cross del francese infila involontariamente Pau Lopez. Nel frattempo sull’azione del pari si era fatto male il giallorosso Veretout, rilevato da Pedro in una Roma incapace poco dopo di sfruttare l’occasione del nuovo vantaggio con Mayoral che calcia addosso al portiere a pochi passi dalla porta. La sfida resta equilibrata e sembra destinata a finire in pareggio, ma non è d’accordo Diawara che all’88’ finalizza uno splendido assist del nuovo entrato Karsdorp e regala alla Roma una vittoria al fotofinish preziosissima nella corsa alla Champions.
    Fiorentina-Roma 1-2: tabellino e statistiche

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    Fiorentina-Roma, brividi per Astori. Diawara cancella l’autogol di Spinazzola

    Pari nel derby di Genova
    Nel 3-5-2 di Ballardini torna titolare in regia Badelj in regia e davanti c’è la coppia Shomurodov-Destro. Sceglie la difesa a tre anche Ranieri con Bereszynski, Tonelli e Colley davanti a Perin, mentre sulle fasce ci sono Candreva e Augelle con Verre trequartista alle spalle di Keita e Quagliarella. Agonismo ed equilibrio come in ogni derby che si rispetti, tanto che nel primo tempo l’unico vero brivido è la traversa colpita dal Genoa con un tiro-cross di Zajc e Goldaniga che non riesce a riabadire in rete. La sfida si sblocca però nella ripresa e a farlo sono i rossoblù di Ballardini: lancio di Strootman e sprint di Zappacosta, che supera prima Candreva e poi Tonelli per andare infine a segnare col destro (52′). La Sampdoria reagisce e impegna Perin con Keita (deviazione su tiro di Candreva) e al 77′ trova il pari: corner di Candreva e girata vincente di Tonelli che di testa fa 1-1. Il risultato non cambia più: il derby della Lanterna finisce senza vincitori né vinti.
    Genoa-Sampdoria 1-1: tabellino e statistiche

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    Il derby della difesa: Zappacosta e Tonelli decidono Genoa-Sampdoria

    Il Verona domina a Benevento
    Pippo Inzaghi concede un po’ di riposo a Viola e Caprari: dentro Insigne e Sau a sostegno di Lapadula mentre in difesa, complice la squalifica di Barba, tocca a Caldirola e Glik. Nel trio difensivo dell’Hellas è Ceccherini la sorpresa, il centrocampo cambia con Veloso e Tameze e in attacco (ancora out Colley e Kalinic) c’è Lasagna spalleggiato da Barak e Zaccagni. Il primo tempo è un dominio veronese, con la squadra di Juric che mette in campo grande aggressività e al 25′ trova il gol con Faraoni, che segna di testa su cross di Lazovic. Nel frattempo il Benevento ha già perso per infortunio Letizia, uscito in lacrime (11′) e sostituito da Foulon che al 34′ infila la sua porta con un goffo autogol di testa su cross dalla sinistra. Gli ospiti dominano e colpiscono anche una traversa con Barak (gran tiro al 38′) mentre il Benevento si fa vedere solo prima del riposo con Roberto Insigne che impegna Silvestri. Anche nella ripresa però non c’è storia e il Verona chiude i giochi al 50′ con Lasagna, che anticipa Glik e supera Montipò bravo poi nell’ultima parte di match ad evitare più volte un passivo più pesante per i suoi.
    Benevento-Verona 0-3: tabellino e statistiche
    Il Cagliari vola con Semplici
    È Godin a guidare la difesa a tre dei sardi (orfana dello squalificato Lykogiannis), Nandez e Zappa sulle corsie esterne per rifornire le punte Simeone e Joao Pedro in attacco. Sull’altro fronte è Barrow la punta del 4-2-3-1, con Orsolini-Soriano-Sansone trio di trequartisti e Antov in difesa al posto dello squalificato Danilo. Il Cagliari parte forte e dopo un’uscita di Skorupski ad anticipare Simeone ben servito da Joao Pedro, passa al 19′ su un corner: cross di Marin e colpo di testa vincente di Rugani (l’ultima rete dell’ex juventino sisaliva al febbraio del 2019). Il Bologna perde per infortunio Dominguez al 32′ (dentro Schouten) ma prova comunque a ritornare a galla, fermato però da Cragno che a inizio ripresa para in tuffo sul destro di Svanberg (48′). Regge poi per tutto il secondo tempo la difesa del Cagliari che nel finale sfiora anche il raddoppio, negatogli da Schouten che salva sulla linea dopo un colpo di testa di Pavoletti. Un intervento che non basta a rovinare la festa dei sardi rigenerati dalla cura Semplici: secondo successo in due partite e tre punti pesantissimi nella corsa alla salvezza.
    Cagliari-Bologna 1-0: tabellino e statistiche

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    Cagliari-Bologna, decide Rugani: primo gol dell’ex Juve LEGGI TUTTO

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    Sampdoria-Atalanta 0-2, decidono i gol di Malinovskyi e Gosens

    GENOVA – L’Atalanta dimentica la sconfitta in Champions con il Real Madrid, vincendo 2-0 sulla Sampdoria di Claudio Ranieri nel lunch match domenicale della 24ª giornata di Serie A. In una Genova dal clima caldo e primaverile, la formazione bergamasca vince la terza partita consecutiva in campionato (dopo i successi contro Cagliari e Napoli) e si rilancia tra le prime quattro in classifica, agganciando la Juve e scavalcando la Roma, impegnata stasera contro il Milan. 

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    Malinovskyi e Gosens, gol da Champions: l’Atalanta batte la Sampdoria

    Sampdoria-Atalanta, la partita
    La Samp scende in campo a Marassi senza Adrien Silva, squalificato, e Torregrossa, infortunato. E’ in panchina l’ex atalantino Gabbiadini, con Candreva, Ramirez, Keita e Quagliarella. Ranieri fa ampio turn-over affidandosi a Damsgaard a metà campo e a Verre con La Gumina davanti. Nell’Atalanta non c’è lo squalificato Gasperini in panchina, rimpiazzato dal vice Tullio Gritti, ex attaccante del Torino. Tante le assenze nerazzurre anche in campo: oltre allo squalificato Djimsiti, danno forfait Sutalo, Lammers, Hateboer e Zapata: tra i titolari ci sono Sportiello in porta, Palomino in difesa con Malinovskyi e Pasalic a supporto di Muriel; Ilicic parte tra le riserve. La Sampdoria gioca un bel primo tempo, approfittando di un’Atalanta che commette tanti errori nel fraseggio: Sportiello è bravo sulle conclusioni di Jankto e Damsgaard. Poi però sono i nerazzurri a trovare il gol al 40′, a conclusione di una magnifica azione articolata: Malinovskiy batte Audero con un botta di sinistro all’incrocio dei pali. Al 50′ l’Atalanta va ancora a segno con un destro al volo di Maehle, ma il Var suggerisce all’arbitro Marinelli di annullare per un fuorigioco di Pasalic. I blucerchiati sfiorano il pareggio con La Gumina e Damsgaard, ma è ancora la formazione nerazzurro ad andare in gol: al 70′ raddoppia Gosens su passaggio di Maehle a conclusione di un’azione insistita. La Samp non riesce a reagire: l’Atalanta vince 2-0. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Real, Romero ci crede: Possiamo batterli

    L’Atalanta è pronta a un’altra, grande, storica notte di Champions. Mercoledì sera al Gewiss Stadium arriverà il Real Madrid di Zidane. Una squadra incerottata, tanti gli assenti, ma si tratta pur sempre dei blancos. Chi non parte assolutamente sconfitto è Cristian Romero, gioiellino della difesa di Gasperini in prestito con diritto di riscatto dalla Juve: “È un club che ha una grandissima storia. Al momento non è al massimo della forma ma noi siamo concentrati solo su noi stessi. Crediamo di poter vincere – ha dichiarato l’argentino al sito della Uefa – Crediamo in noi stessi. Saranno due grandi partite. Naturalmente dovremo fare una grande prestazione per andare ai quarti di finale a spese di un avversario così forte e prestigioso. Sarà difficilissimo ma noi abbiamo fiducia nei nostri mezzi, continueremo a proporre il nostro calcio”.

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    Atalanta, che poker al Napoli! L’ex Zapata dà spettacolo

    Romero: “De Ligt tra i migliori”
    “Sergio Ramos, De Ligt e Van Dijk per me sono i tre migliori difensori in circolazione in questo momento. Seguo Ramos sin da quando ero più più giovane perché mi è sempre piaciuto guardare le partite del Real Madrid, soprattutto quando giocava contro il Barcellona perché c’era sempre Messi in campo. Sergio è indubbiamente uno dei miei idoli”.
    Romero e l’arrivo in Italia
    “Sin dal mio arrivo in Italia al Genoa ho sempre trovato degli allenatori che mi hanno molto aiutato a migliorare tatticamente: Juric, Prandelli e per un breve periodo anche Thiago Motta. Sono molto migliorato, ma da quando sono arrivato all’Atalanta, con Gasperini, imparo ogni giorno sempre qualcosa di nuovo. Mi sveglio ogni giorno con il desiderio di imparare qualcosa di nuovo perché ho un allenatore che voglio ascoltare e che penso possa aiutarmi a migliorare. Penso che quest’anno sono migliorato molto dal punto di vista tattico, ho corretto gli errori che facevo prima del mio arrivo in Serie A. Adesso penso di avere trovato una certa continuità di rendimento”.
    Il rapporto con Gasperini
    “È un allenatore in grado di aiutarti a crescere come giocatore e può migliorare il tuo stile di gioco e tanti altri aspetti. Con Gasperini chiunque deve essere in grado di fare più cose. Un difensore non deve solo difendere perché con lui chiunque deve contribuire alla manovra offensiva; e quando si difende, anche i giocatori offensivi sono chiamati a dare il proprio contributo. Per questo ho capito che il mister fosse la persona giusta per la mia carriera. Dopo quattro o cinque mesi qui, posso dire di aver preso senza alcun dubbio la decisione giusta”.
    Notti di Champions
    “Giocare in Champions League era un mio sogno. Sin da quando ero piccolo e vivevo in Argentina, guardavo un sacco di partite e pensavo quanto sarebbe stato bello giocare nella competizione. Nella mia prima partita, in trasferta col Midtjylland, quando è partito l’inno della Champions League mi sono un po’ emozionato perché non avrei mai immaginato di raggiungere questo livello. Adesso sono qui, gioco ai massimi livelli e devo solo pensare a crescere, migliorare e lavorare sodo per diventare un calciatore migliore”.
    Il racconto dell’esordio
    “Non ero nervoso, quanto un po’ ansioso di giocare in una partita che avevo sempre sognato. Non ho dormito molto la notte precedente perché era la mia prima partita in Champions League, ed era fantastico che stessi per realizzare il mio sogno. Avevo migliaia di pensieri che mi passavano per la testa, ma è stato tutto davvero molto speciale. La prima cosa che penso è da dove vengo e tutto quello che ho passato per arrivare dove sono adesso. Quindi cerco solo di divertirmi e fare del mio meglio. Ho vissuto momenti difficili in Argentina, quindi ora cerco solo di godermi il calcio”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Napoli ore 18: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    BERGAMO – Saranno giorni caldissimi in casa Atalanta, prima il Napoli per provare il sorpasso in classifica e poi il Real Madrid in Champions League. Un obiettivo alla volta però, Gasperini non vuole distrazioni: “Meglio affrontare il Napoli prima del Real. Così possiamo non pensarci troppo e pensare alla gara di campionato, è una sfida importante” ha detto alla vigilia. Sarà il remake del match di Coppa Italia che ha dato la finale alla Dea, Gattuso vuole vendicare anche quella partita ma soprattutto dare un colpo di reni alla stagione azzurra, ma perde Insigne all’ultimo minuto, che partirà dalla panchina per un problema alla schiena.

    Atalanta, Gasperini: “Col Napoli non è decisiva. Dopo testa al Real ”
    Atalanta-Napoli, dove vederla in tv e streaming 
    Calcio di inizio di Atalanta-Napoli alle 18, la partita sarà trasmessa in tv su Sky Sport Serie A e Sky 251 oppure in streaming tramite l’app SkyGo e Now TV.
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    Atalanta-Napoli, le formazioni ufficiali
    ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Muriel, D. Zapata. All. Gasperini.
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski; Politano, Osimhen, Elmas. All.: Gattuso. 
    Arbitro: Di Bello di Brindisi
    Guardalinee: Meli e Cecconi
    Quarto uomo: Pasqua
    Var: Fabbri
    Avar: Tolfo LEGGI TUTTO

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    Serie A, le designazioni: Doveri per Milan-Inter. Juve-Crotone a Marini

    TORINO – L’Aia ha comunicato i nomi degli arbitri che dirigeranno le gare valide per la 4ª giornata di ritorno di Serie A in programma domenica 21 febbraio.

    ATALANTA – NAPOLI h. 18.00DI BELLOMELI – CECCONIIV: PASQUAVAR: FABBRIAVAR: TOLFO
    BENEVENTO – ROMA h. 20.45PAIRETTOCOSTANZO – PRENNAIV: AYROLDIVAR: CHIFFIAVAR: DEL GIOVANE
    CAGLIARI – TORINO Venerdì 19/02 h. 20.45ORSATOGIALLATINI – PRETIIV: FOURNEAUVAR: MAZZOLENIAVAR: MONDIN
    FIORENTINA – SPEZIA Venerdì 19/02 h. 18.30CALVARESEVONO – MASSARAIV: PRONTERAVAR: GIACOMELLIAVAR: LIBERTI
    GENOA – VERONA Sabato 20/02 h. 18.00MARCHETTIVIVENZI – RANGHETTIIV: AURELIANOVAR: VALERIAVAR: TEGONI
    JUVENTUS – CROTONE Lunedì 22/02 h. 20.45MARINIDE MEO – FIOREIV: ABISSOVAR: BANTIAVAR: DI IORIO
    LAZIO – SAMPDORIA Sabato 20/02 h. 15.00MASSADI VUOLO – LOMBARDIIV: MARESCAVAR: DI PAOLOAVAR: PASSERI
    MILAN – INTER h. 15.00DOVERICARBONE – PERETTIIV: GUIDAVAR: MARIANIAVAR: BINDONI
    PARMA – UDINESE h. 12.30IRRATIBRESMES – AFFATATOIV: PATERNAVAR: PICCININIAVAR: GALETTO
    SASSUOLO – BOLOGNA Sabato 20/02 h. 20.45LA PENNAMARGANI – LOMBARDOIV: RAPUANOVAR: NASCAAVAR: VALERIANI
    Guarda il derby Milan-Inter in esclusiva in diretta su DAZN LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Toloi convocabile dall'Italia

    BERGAMO – C’e’anche Rafael Toloi, difensore trentenne dell’Atalanta, tra i giocatori convocabili dalla nazionale italiana. Il brasiliano aveva chiesto, per il tramite della Figc, il cambio di nazionalità alla Fifa, a seguito della cittadinanza italiana ottenuta dal padre nei mesi scorsi. Oggi da Zurigo e’ arrivato l’ok, con l’indicazione che Toloi, perno della difesa della squadra di Gasperini, e’ ‘elegibile’ da subito. Un ok che ovviamente non significa automaticamente azzurro, ma un’opzione in piu’ per il ct Roberto Mancini. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini: “La finale? La Juve è favoritissima”

    BERGAMO –  “Il Napoli è una squadra forte, quando attacca diventa pericoloso. La situazione migliore era fare il terzo gol, ci eravamo andati vicini due volte, perché loro si scoprivano: il 3-1 ha chiuso il match. Pessina è stato straordinario, anche per la qualità dei due gol. Sarà un giocatore utile anche alla Nazionale. Sta avendo un’evoluzione incredibile: dopo l’infortunio ha dimostrato grande valore e qualità. Questa sera, comunque, è difficile fare una classifica dei valori”.  Così Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, dopo il 3-1 al Napoli, parlando a Raisport.  “E’ stato un periodo difficile, posso solo fare i complimenti ai ‘miei’ – aggiunge -: abbiamo avuto un ciclo di partite difficile e non era facile mantenere la concentrazione. Globalmente stiamo vivendo un’altra stagione importante e, fra due settimane come oggi, giocheremo per la prima volta contro il Real Madrid. La continuità di risultati ha fatto crescere noi e la società. Ci aspettano grandissimi obiettivi, speriamo di centrarne qualcuno”. In finale ci sarà la Juve: “Giocheremo a maggio, per fortuna che c’è tempo. Abbiamo vissuto una serata straordinaria e speriamo di giocare una bella finale. Incontreremo una Juve fortissima, favoritissima, ma ci proveremo”.  LEGGI TUTTO