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    Gasperini: “Scudetto? Dovrebbero succedere troppe cose…”

    VERONA – Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky dopo il pari, 1-1, in casa del Verona: “Non è un’occasione persa. Possiamo arrivare in Champions, ci manca un punto e non sappiamo se la Roma le vincerà tutte – ha spiegato – . Dobbiamo valutare questo incontro: una buona partita contro una squadra che sta bene e che aveva voglia di rivalsa dopo la sconfitta contestata con la Roma. Per la prima volta abbiamo giocato alle 17 quando fa molto caldo e poi ci sono anche gli avversari da valutare. E nel primo tempo ci sono mancate lucidità e freddezza. Nella ripresa siamo andati in vantaggio ma c’è stata la loro reazione, va bene così. Potevamo blindare la vittoria ma è un buon risultato”.

    “Nel girono di ritorno ritmo da scudetto”
    “Viaggiamo a ritmi da scudetto nel girone di ritorno, e non era questo il nostro obiettivo – ha ribadito il tecnico dell’Atalanta -. Per farcela dovrebbero accadere troppe cose. Dobbiamo avere qualche rammarico nel girone d’andata, non ci sono stati i presupposti. Ci sta, per il resto, non vincere a Verona, parlare di scudetto è eccessivo. Oggi ci è mancata un po’ di freschezza negli ultimi metri, e ci è mancato anche Ilicic. In questo momento non sta bene, avrà modo di recuperareo. Io vedo sempre la solita Atalanta, anzi siamo cresciuti. Rischio di pensare al PSG? Normale che ci sia il pensiero, in Champions troveremo giocatori di qualità superiori alla media. Rimpianti per la stagione? A Torino era una partita vinta. E nel girone d’andata abbiamo perso qualche punto di troppo, questi sono è l’unico rammarico”. 
    VERONA-ATALANTA 1-1: LA CRONACA LEGGI TUTTO

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    Gasperini avvisa la Juve: “2 punti per la Champions, poi nuovi obiettivi”

    BERGAMO – “Mi spiace che Ivan Juric domani sia squalificato: ci saremmo fatti una bella foto insieme”. Gian Piero Gasperini commenta così l’assenza sul campo nella trasferta di domani del tecnico scaligero, suo allievo. “Sta facendo cose straordinarie, tatticamente siamo simili: è stato otto anni mio giocatore e poi mio collaboratore – spiega il tecnico nerazzurro -. Abbiamo condiviso una vita insieme, tra Crotone e Genoa: a Crotone ha conquistato una promozione storica e quest’anno si sta ripetendo dopo il buco al Genoa, ma lì non era facile”. La squadra di Juric, ricorda ancora Gasperini, “era meritatamente in corsa per il settimo posto. E’ la squadra rivelazione, non solo per la classifica ma per il gioco. Per l’Atalanta sarà una partita difficile. Mancano due punti per la qualificazione matematica in Champions League. Quando c’è un obiettivo poi se ne aggiunge un altro. Va bene, l’importante è porsi sempre degli obiettivi: andiamo avanti. Tre squadre in due punti in cinque giornate: una bella lotta anche per prepararci alla Final Eight di Lisbona”. LEGGI TUTTO

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    Gasperini: “Atalanta, attenta al Brescia. Juve? Sembrava vinta”

    BERGAMO – “Col Brescia è un derby e non può non essere un’incognita. Le motivazioni dell’avversario saranno molto alte, ma noi dobbiamo ottenere tre punti per tagliare fuori il Napoli ed essere matematicamente in Europa, prima di preparare al meglio la Champions League”. Così Gian Piero Gasperini, ai canali ufficiali del club nerazzurro, alla vigilia della gara con il Brescia. “La rivalità sportiva resta, ma le due popolazioni si sono riavvicinate perchè colpite dal Coronavirus”. Il tecnico dell’Atalanta torna poi sulla gran partita contro la Juve, che ha però lasciato un po’ di delusione : “La prestazione non può lasciarmi rammarico, spiace per il gol preso sul secondo rigore, quando ormai sembrava vinta. Mi sono piaciute sicurezza, tranquillità, tecnica e trame contro chi sta vincendo lo scudetto e può dire la sua in Europa”. Sulla formazione: “Ilicic è in crescita, lo stiamo recuperando. Con lui al massimo avremo più forza: il suo approccio e la sua voglia di essere protagonista servono. Oggi in pratica è il primo allenamento che facciamo, qualche botta da cui recuperare c’è. Ma prima della partita ci sono 24 ore: serve la miglior formazione possibile”. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Papu Gomez nominato MVP del mese di giugno

    BERGAMO -L’ MVP della Serie A per il mese di giugno è Alejandro Gomez. La consegna del trofeo avverrà nel pre-partita di Atalanta-Brescia, in programma martedì 14 luglio al Gewiss Stadium di Bergamo. La classifica è stata redatta secondo le rilevazioni statistiche di Stats Perform (sistema brevettato nel 2010 con K-Sport), con l’ausilio dei dati di tracking registrati da Netco Sports. Tra le principali caratteristiche che hanno permesso al numero 10 nerazzurro di primeggiare su altri grandi campioni si evidenziano: una performance di efficienza tecnica del 96,3% (nuovo record mensile stagionale tra tutti gli MVP) e fisica del 92,5%; una percentuale di riuscita del 70% nei passaggi ad altissima difficoltà (record stagionale); punta l’avversario nel 75% delle occasioni di 1vs1 offensivo, saltandolo nel 50% dei casi; nelle scelte di gioco (passaggi e movimenti ottimali) e nella capacità di accelerare la manovra (aggressività offensiva) l’efficienza raggiunge il 98%; contribuisce anche alla fase difensiva con un indice su movimenti senza palla e pressing del 92%.
    Manganiello per Atalanta-Brescia

    “L’Atalanta è una delle più belle favole del nostro Campionato e nessuno rappresenta meglio di Capitan Gomez i valori di questa squadra: qualità e quantità, spirito di gruppo e abnegazione al servizio dei compagni – ha dichiarato Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A – Il Papu sta disputando una stagione straordinaria, illuminando il nostro Campionato con la sua classe e trascinando in campo i suoi compagni a suon di gol e assist”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini non ci sta: “Rigori? L'interpretazione va cambiata”

    TORINO – All’Allianz Stadium contro la Juventus, l’Atalanta sbatte contro i rigori di Ronaldo, autore della doppietta che impedisce ai bergamaschi di vincere. Il tecnico Gian Piero Gasperini, ai microfoni di Dazn, ha analizzato la partita: “Rigore? Nettissimo (ride amaro, nda), il regolamento è questo in Italia, oggi ci è capitato contro. I difensori devono cambiare modo di difendere? E come, gli tagliamo le braccia? Non esiste, giocare con le braccia dietro al corpo lo si fa fare ai ragazzini per insegnare a quelli davanti a dribblare, perché i difensori – essendo impediti – li salti quando vuoi. Poi non è che il primo rigore dato così, ne sono stati dati tantissimi (50, nda). L’interpretazione del regolamento va cambiata, non è così in tutto il mondo, siamo noi che ci inventiamo le interpretazioni. Voi dite che è il regolamento, adesso è diventato tutto buono quando si commenta.  Non cambiamo il regolamento a 6 giornate dalla fine, è un interpretazione solo italiana, sbagliata”.

    Gasperini è molto irritato, e si vede: “Passiamo alla partita, forse è meglio. Abbiamo fatto molto bene, contro la prima in classsifica, ho chiesto di interpretare la gara in previsisione della Champions, volevamo capire se tenendo in campo Zapata, Papu e Ilicic dall’inizio saremmo riusciti a tenere insieme la loro forza d’urto, che è notevole. Siamo riusciti in tutti i nostri intenti, esco molto contento della prestazione. Secondo posto? Per noi un risultato insperabile era il secondo anno di fila in Champions, e ci stiamo riuscendo”.
    “La Juve non si farà scappare lo scudetto”
    Sulle poche partite perse in campionato e la consapevolezza di essere diventati grandi: “Anche nel girone di andata eravamo partiti bene, la Champions ha pesato, la differenza vera l’hanno fatto gli scontri diretti: gli episodi ci sono sempre andati contro, qualche punto in più avrebbe accorciato la classifica, ma non abbiamo mai pensato allo scudetto”. Sullo scudetto: “Non possiamo pensare allo scudetto, diamo molto fastidio anche a stare in Champions, è anche questo un grande traguardo economico, gli obiettivi li costruiamo strada facendo. Certo, se il campo parla possiamo prendere fiducia. La Juve non si sarebbe fatta scappare lo scudetto, non possiamo vincere tutte le partite”. Chiusura sul tifoso che oggi lo ha sfottuto: “Non è come pensate, lo abbiamo già invitato a Zingonia, non mi sento coinvolto, non è un problema mio nè dell’Atalanta”.
    JUVENTUS-ATALANTA 2-2: NUMERI E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini: “Sia Juve che Psg puntano a vincere la Champions”

    BERGAMO – La Uefa col sorteggio di oggi ha consegnato il Psg all’Atalanta, per dei quarti di Champions League da brividi. Tuttavia, prima di focalizzarsi sulla massima competizione europea, i nerazzurri di Gasperini devono ancora finire di misurarsi col campionato italiano, dato che domani saranno ospiti della Juventus in una sfida attesissima. Ecco le parole del tecnico orobico alla vigilia: “Il sorteggio è stato emozionante, il Psg è una squadra importante e punta a vincere la Champions. Abbiamo già assaporato il clima del torneo, sicuramente sarà una grande emozione anche se adesso dobbiamo pensare alla Serie A. Per la Champions avremo tempo. La Ligue 1 che non ha ripreso? Il Psg ha altri altri tipi di problemi, ma sapranno presentarsi al meglio al momento della partita. Non pensiamo di avere degli sconti sotto questo punto di vista, ci aspettiamo una squadra forte e preparata”. Le gare europee per adesso sono in programma a porte chiuse: “Speriamo che ci possano essere un po’ di tifosi allo stadio, fino a qualche settimana c’erano maggiori speranze, ora un po’ di meno. Sappiamo che il nostro pubblico può spingerci anche tramite la televisione”.

    Contro i bianconeri, sconfitti in rimonta dal Milan due giorni fa, sarà una battaglia epica: “I miei domani hanno una partita non da poco, sarà fondamentale anche per capire la nostra consistenza e il nostro approccio in previsione della Champions, la Juve è un’altra candidata alla vittoria finale. Simuleremo quello che potrà essere la sfida con il PSG. La Juve  ha la possibilità e la voglia di raggiungere lo scudetto, credo che questo resti un grande vantaggio sulla Lazio”. Sullo stato di forma dei suoi giocatori, Gasperini aggiunge: “Veniamo da un periodo eccezionale di risultati e prestazioni, dobbiamo continuare così, cercando di allenarci al meglio. Non è facile giocare ogni tre giorni, ma vale per tutti: ci sono delle difficoltà a recuperare. Bisogna sempre indovinare la migliore formazione possibile. Per noi è fondamentale fare punti necessari per qualificarci alla prossima Champions. Questo è il nostro grande obiettivo”. Sulla possibilità di tornare in Europa, ma da secondi in classifica, il tecnico chiosa: “Il primo obiettivo rimane la qualificazione in Champions, poi se arriva con un miglioramento della classifica meglio ancora. Mancano ancora una manciata di punti, cercheremo di farli il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    Qual è la forza segreta della Dea

    Gasperini, certo. E, di sicuro, il suo calcio totale, mandato a memoria da un gruppo di giocatori che si diverte a spostare i propri limiti sempre più in là. Per non dire della solidità del club dei Percassi che vanta quattro utili consecutivi di bilancio, un fatturato record, si è comprato lo stadio e ha investito più di 50 milioni di euro nel centro sportivo, di proprietà pure quello. Eppure, per scoprire quale sia la forza segreta dell’Atalanta, fra oggi e domani saltabeccante dal sorteggio Champions alla grande sfida alla Juve, bisogna leggere le prime strofe di «Rinascerò rinascerai». E’, questa, la canzone che Roby Facchinetti ha scritto per Bergamo nei giorni tremendi del Coronavirus. E’ diventata l’inno della Dea. Dopo la ripartenza del campionato, Antonio Percassi ha voluto venisse suonato al Gewiss Stadium ogniqualvolta vi giocano i nerazzurri. «Rinascerò/ Rinascerai/ Quando tutto sarà finito/Torneremo a riveder le stelle/Rinascerò/Rinascerai/ La tempesta che ci travolge/ Ci piega ma non ci spezzerà/ Siamo nati per combattere la sorte/ Ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi/ Questi giorni cambieranno i nostri giorni/ Ma stavolta impareremo un po’ di più». Seimila sono stati i bergamaschi uccisi dal Covid, 672 dei quali nel solo capoluogo. E nessuno riuscirà mai a cancellare dalla memoria collettiva le immagini dei camion dell’Esercito che portavano in Emilia le salme di chi non poteva essere cremato nel cimitero della città: i morti erano troppi, le bare non ci stavano più nella chiesa del Monumentale. Durante il confinamento, i nerazzurri sono rimasti all’ombra di Città Alta e tutti hanno condiviso la tragedia che si è abbattuta sulla Bergamasca del bergamasco Mattia Caldara. La rosa di Gasperini conta 6 italiani, 2 argentini, 2 colombiani, 2 croati, 2 olandesi, 2 tedeschi, 1 albanese, 1 belga, 1 brasiliano, 1 francese, 1 gambiano, 1 ivoriano, 1 sloveno, 1 svizzero, 1 ucraino: ognuno di loro ha in tasca un secondo passaporto, la targa è BG. Dice bene, Gian Piero Gasperini: «Mercoledì, per la prima volta dopo 137 giorni, nessun paziente affetto da Covid è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Ecco il vero scudetto di Bergamo. Ciò che è successo in questa terra ha unito ancora di più la squadra all’ambiente in cui essa vive. Siamo stati tutti coinvolti e, tutti, in corpo abbiamo la voglia di rinascere cantata dal nostro nuovo inno. Questo spirito sarà ancora più vigoroso quando giocheremo in Champions». La sofferenza rende più forti, aiuta a curare le cicatrici dell’anima, anche se Bergamo sa che le sue non guariranno maii. Ma questa Atalanta è un simbolo della resilienza di un popolo che non si è arreso. Per questo, la Dea vola. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini: “Juventus? Pensiamo solo alla Sampdoria”

    BERGAMO – In vista della sfida casalinga di domani contro la Sampdoria, Gian Piero Gasperini ha commentato il prossimo impegno al sito dell’Atalanta: “I numeri dicono tutto, ma ancora non abbiamo raggiunto i traguardi a livello matematico – esordisce il tecnico – I margini di miglioramento? Anche le grandi squadre li hanno, figuriamoci se non possiamo […] LEGGI TUTTO