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    Ancelotti dice tutto: Baggio, idea Zidane-Juve e quella sfida con De Zerbi…

    Pochi giorni e Carlo Ancelotti tornernà in campo con il suo Real Madrid per affrontare l’ennesima finale di Champions League della storia del club e nella carriera del tecnico. La nona per l’italiano in cui spesso ha trionfato grazie alla sua capacità di saper preparare al meglio la partita. Un allenatore vecchia scuola, cresciuto con le idee calcistiche di Arrigo Sacchi ma che ha saputo reinventarsi e studiare nuovi modi di giocare per crescere e migliorarsi. Contro il Borussia Dortmund potrebbe confermarsi nella storia del club spagnolo senza però esserne ossessionato: “Il punto chiave è che ho molta passione”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Ita Airways omaggia Facchetti

    MILANO – Il primo Airbus 320neo di Ita porterà nei cieli il nome di Giacinto Facchetti, leggenda del calcio italiano, dell’Inter e della Nazionale con cui ha conquistato l’Europeo 1968 e il secondo posto al Mondiale 1970. L’aereo è stato immortalato nell’aeroporto irlandese di Shannon dove ha ricevuto la livrea. Il connubio tra la compagnia di bandiera e lo sport italiano è fortissimo. In tal senso, oltre a Facchetti, sono stati scelti 22 campioni a cui è stato o verrà dedicato un aereo: Giuseppe e Carmine Abbagnale, Giacomo Agostini, Roberto Baggio, Enzo Bearzot, Novella Calligaris, Deborah Compagnoni, Alessandro Del Piero, Marcello Lippi, Andrea Lucchetta, Dino Meneghin, Tazio Nuvolari, Adriano Panatta, Federica Pellegrini, Flavia Pennetta, Gigi Riva, Valentino Rossi, Francesca Schiavone, Sara Simeoni, Marco Simoncelli, Gustav Thoeni, Alberto Tomba, Francesco Totti.Guarda la galleryInter, sorrisi e risate in allenamento prima del Napoli LEGGI TUTTO

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    Baggio: “Juve? Vincere per nove anni di fila non capita per caso”

    FIUMICINO (ROMA) – “Quest’anno lo scudetto è stato interessante fino all’ultimo grazie a Milan e Inter: entrambe meritavano di vincerlo. Non mi sarebbe dispiaciuto neanche il Napoli, che ha perso Osimhen per diversi mesi. Senza questo problema non so come sarebbe finita. La Juventus? È giusto che respiri un po’. Vincere per nove anni di fila non capita per caso”. Sono le parole di Roberto Baggio a margine del taglio del nastro del nuovo volo ITA Airways Roma Fiumicino-Buenos Aires. Il Divin Codino volerà in Argentina con il nuovo Airbus A350 di Ita a lui dedicato per la serie degli aerei con la livrea azzurra che omaggia i campionissimi dello sport italiano. “Sono emozionato ed orgoglioso nel volare questa sera sull’aereo Ita dedicato a me: quando l’ho saputo due mesi fa pensavo fosse uno scherzo del mio agente Vittorio Petrone. Ho visto oggi l’aereo per la prima volta con la scritta del mio nome e non si può nemmeno spiegare l’emozione. Ora torno in Argentina dopo tre anni che ci manco: un legame forte per un luogo che mi ha affascinato trenta anni fa per i suoi colori, la sua gente, la storia”.Guarda la galleryBaggio taglia il nastro del nuovo Airbus A350 di ITA Airways
    “Una vergogna che l’Italia non sia di diritto al Mondiale”
    Baggio ha poi parlato della Nazionale: “L’Italia ha sofferto il contraccolpo dell’eliminazione dalla qualificazione per il Mondiale. Però è una vergogna che l’Italia non sia andata ai Mondiali di diritto come vincitrice degli Europei. Bisognerebbe cambiare le regole. È assurdo, è una vera follia. Mancini ha fatto qualcosa di straordinario, va rispettato e deve continuare a lavorare come ha fatto finora e con i giovani. Abbiamo dei talenti che non trovano spazio in campionato. È un problema noto”. Infine sui grandi campioni del passato: “Purtroppo Maradona meritava un altro tipo di vita per quello che ha rappresentato. E’ stato veramente triste vedere come ha vissuto negli ultimi anni. I ragazzi comunque dovrebbero saper prendere la parte più bella di Diego, la purezza nel giocare, il divertimento, la passione e stare lontano da tutto il resto. Totti? Ha fatto una carriera straordinaria ed è stato un esempio per tanti ragazzi, come lo è stato Signori. Con Giuseppe ho avuto la fortuna di giocare e so che qualità aveva come giocatore e come persona nonostante tutto quello che c’è stato: per dieci anni è stato massacrato, ora i fatti dicono altro ma le voci restano”. LEGGI TUTTO