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    Baldanzi, c’è la data del rientro: l’annuncio di Andreazzoli

    Dal suo arrivo in panchina Aurelio Andreazzoli ha rivitalizzato l’Empoli. Undici punti in dieci partita, ma nel mezzo ha anche affrontato le prime della classifica: Inter, Fiorentina, Atalanta, Bologna e Napoli, con cui ha vinto al Maradona. Quella contro il Lecce, però, sarà una partita diversa perché al Castellani gli azzurri hanno la necessità di trovare tre punti importantissimi per la classifica. In vista della gara di domani ha parlato in conferenza proprio il tecnico dei toscani, dove ha annunciato anche le condizioni di Tommaso Baldanzi.
    Empoli-Lecce, conferenza Andreazzoli
    Aurelio Andreazzoli ha analizzato la sfida contro il Lecce: “Hanno caratterstiche che possono dare fastidio”. Sul gruppo: “Nello spogliatoio c’è unità d’intenti. Siamo una rosa intercambiabile e ogni scelta mi dà sensazioni e sicurezze. In settimana ci siamo allenati bene e speriamo di poter dare seguito a tutto questo con un risultato importante”. Sulle scelte di formazione: “Guardo sempre come va la settimana, vedo grande partecipazione da parte di tutti e questa è una grande cosa”. Sulle condizioni dei singoli: “Baldanzi sta bene e martedì torna in gruppo. Destro ha avuto sempre qualche problema, non grave, ma non gli permette di essere al 100%. Kovalenko? E’ giusto apprezzare chi sta facendo bene”.  LEGGI TUTTO

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    Baldanzi: “Miretti, Scalvini e Fabbian, anche in Italia abbiamo i Bellingham, i Gavi e i Pedri”

    L’Empoli è fucina di talenti. Storicamente ne ha sempre lanciati tanti. Una vera e propria fabbrica per la crescita del talento. Dall’arrivo a Monteboro fino alle porte della prima squadra sono tanti i giocatori che, tra presente e passato, hanno vissuto la gioia di cimentarsi con il calcio dei grandi. L’ultimo in ordine cronologico è Tommaso Baldanzi. Una stagione davvero importante la sua con quattro reti è uno dei classe 2003 più decisivo in Europa. Quattro gol in campionato compreso quello da tre punti contro l’Inter. I paragoni non si sprecano, ma piedi per terra senza montarsi la testa. Un po’ come l’intervista rilasciata a Dazn nel format ‘Piedi x Terra’ dove si è raccontato tra aneddoti, obiettivi e la sua Empoli. Guarda la galleryBaldanzi decide Inter-Empoli: l’esultanza alla Del Piero gela il Meazza
    Empoli, la fabbrica del talento: Baldanzi si racconta
    L’Empoli è casa sua. C’è cresciuto e da piccolo seguiva dallo stadio le partite della prima squadra: “Il mio primo ricordo dell’Empoli è una partita dei play-out di Serie B. Oggi è un onore giocare con Caputo e Tonelli, che qualche anno fa vedevo dalla tribuna Allo stadio andavo con mio nonno e sono sicuro che sarebbe orgoglioso di me”. La dedica con lo sguardo volto al cielo dopo ogni gol e quel “tatuagio a lui dedicato”. Ragazzo per bene e con la testa sulle spalle conscio delle sue qualità e di dover ancora migliorare sotto diversi punti di vista. 
    “Difficile azzardare paragoni con i vari Gavi, Bellingham o Pedri, ma anche in Italia ci sono tanti talenti”. Lui è tra questi, un diamante che ad Empoli hanno saputo coccolare e far brillare nel momento giusto. Ma per il classe 2003 ci sono anche altri ragazzi intressanti: “Miretti, Fabbian e Scalvini tra quelli della mia età mi piacciono tanto”. Poi il rapporto con i vari allenatori avuti: “Buscé è come un secondo padre”, ma non solo “Zanetti mi ha aiutato tantissimo. Se stiamo facendo cosi bene è merito suo. Poi devo ringraziare anche Dionisi e Andreazzoli per aver creduto in me”.  LEGGI TUTTO