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    Barcellona, Lewandowski attacca il Bayern: “Inventate storie false, esigo chiarezza”

    BARCELLONA (SPAGNA) – Robert Lewandowski torna ad accusare il Bayern Monaco di aver “inventato storie false per trovare un’argomentazione che potesse giustificare la mia cessione agli occhi dei tifosi”. “Ho dovuto ascoltare cose non vere – ha raccontato il 33enne attaccante polacco del Barcellona in un’intervista a Espn – “Il mio trasferimento non è stato condizionato dal possibile arrivo di Haaland. Alcune persone non hanno raccontato la verità, ma qualcosa di diverso. Per me la chiarezza è fondamentale. Forse era davvero il momento giusto per lasciare il Bayern, anche se ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei compagni di squadra, con lo staff, con l’allenatore e queste sono tutte cose che mi mancheranno. Ma ora devo aprire un nuovo capitolo della mia vita e un nuovo capitolo nella mia carriera”, dichiara Lewandowski. LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri esalta Di Maria: «Straordinario»

    INVIATO A DALLAS – La Juventus fa 2-2 con il Barcellona (doppio Dembelé e doppio Kean) in un’anticipazione di Champions League versione estate. Il mister Massimiliano Allegri a fine partita è soddisfatto. «Ho visto buone trame di gioco, è stata una buona partita. Sono contento di quello che abbiamo fatto. Stiamo lavorando molto bene, e stiamo entrando in condizione. Di Maria? E’ straordinario, è un piacere vederlo giocare». C’è anche tempo per fare i complimenti al Barcellona di Xavi: «Ha fatto una buona squadra, sta tornando per vincere». LEGGI TUTTO

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    La Juve fa 2-2 con il Barcellona: super Kean, Vlahovic a riposo

    INVIATO A DALLAS – Alla fine arriva un buon pareggio, che dà morale e conferme: Juventus-Barcellona 2-2. Senza Vlahovic (tenuto a riposo nell’ottica di quel percorso di recupero atletico al 100% di cui ha parlato lui stesso) pensa Kean a prendersi la scena, con una doppietta che magari anche in ottica mercato può avere un qualche peso specifico. E poi c’è Di Maria, che si vede eccome che può fare la differenza.
    PRIMO TEMPO Sperimenta, Massimiliano Allegri. E comincia a riflettere – e collaudare – una Juventus che possa/debba giocoforza fare a meno di Paul Pogba almeno per uno o due mesi. E dunque via con i casting per la sostituzione. Ieri è toccato a Locatelli, al 1′, giostrare laddove ci starebbe il francese se solo non fosse alle prese con i guai al menisco. Mediana a tre, infatti, completata da Rovella (e poi magari Paredes? Chissà…) e Zakaria. In difesa – davanti a Szczesny – ecco Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro. Tridente offensivo: Cuadrado, Kean e Di Maria. Barcellona speculare con il 4-3-3: Xavi Hernandez punta sul tridente con Dembelé, Lewandowski, Aubameyang.  La prima occasione porta la firma di Dembelé, per il Barcellona. Trattasi di una sorta di trailer del film che sta per partire: protagonista assoluto è il francese. Che da lì in poi imperverserà. La Juventus comunque non sta a guardare e risponde in primis con la verve di Angel Di Maria. L’argentino ci prova al 10′ (esterno da pochi metri che Ter Stegen blocca abbastanza facilmente), ci prova al 15′ (stavolta conclusione da fuori) e ci prova al 17′ (bella iniziativa di Cuadrado che serve il Fideo il quale però tarda a concludere). Ancora Di Maria trascinatore al 26′, quando serve cioè a Kean un pallone bello-bello da insaccare, peccato che Eric Garcia riesca ad intervenire d’anticipo.
    LEWA CI PROVA Sul versante blaugrana si segnalano un conclusione sopra la traversa di Lewandowski e due tiri di poco fuori misura di Kessie e Aubameyang. Trattasi di un crescendo che accompagna al Dembelé-time: al 35′ il francese salta come birilli sia Cuadrado sia Alex Sandro e poi in diagonale beffa Szczesny. Più o meno la stessa cosa farà al 40′ (questa volta ad arrendersi sono Cuadrado e Locatelli). Fortuna per la Juventus che poco prima anche Moise Kean avesse fatto la sua parte, siglando il momentaneo 1-1. Ottima azione. Locatelli innesca per Cuadrado che mette in mezzo: Kean è bravissimo ad insaccare anticipando Eric Garcia.
    SECONDO TEMPO Nella ripresa Allegri dà un po’ di spazio a Perin e inserisce Gatti, per cominciare. La Juve tira fuori gli artigli, di nuovo. E c’è ancora Kean a risolvere la situazione. Lo fa all’8′: ci mettono la zampa Di Maria, poi Zakaria e Locatelli sino alla conclusione di Kean, con Pena che esce vanamente. La partita resta sfiziosa, con occasioni da una parte (blaugrana) di più e dall’altra (bianconera) di meno. E pure cambi, da una parte e dall’altra. Lewandowski alto, Rapinha traversa (su punizione), Ansu Fati (traversa). Su punizione ci prova anche l’ex bianconero Pjanic, ma non prende bene la mira. La Juventus – a quel punto un po’ prima squadra e un po’ Under 23 – rinuncia mano a mano ad ambizioni offensive e si chiude nella propria metà campo. Con efficacia, comunque, visto che il punteggio resta invariato. Anche grazie ad un doppio paratone di Perin su Depay. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, parla Pjanic: “Ho un contratto fino al 2024, dimostrerò qui chi sono”

    DALLAS (Stati Uniti) – Nella notte il Barcellona affronterà la Juve  in un match amichevole in programma a Dallas: proprio dal ritiro dei blaugrana negli Stati Uniti, l’ex bianconero ora in blaugrana Miralem Pjanic ha dedicato alla rivista Fanatik un’intervista dove ha chiarito i suoi obiettivi personali per la prossima stagione. Dopo sole 19 presenze in campionato nella stagione 2019/2020, e dopo la parentesi non entusiasmante in prestito al Besiktas nella scorsa stagione, secondo il centrocampista bosniaco questa potrebbe essere la stagione del suo rilancio: “Non ho avuto un buon inizio nelle ultime due stagioni. Ho avuto il covid e ci sono stati degli infortuni. Penso che in questa stagione tornerò alla mia forma precedente. Ho lavorato con un allenatore privato in vacanza. Ci sono alcuni giocatori molto importanti qui. Devi essere molto bravo. È ora di mostrare ai tifosi il vecchio Pjanic . Siamo pronti a vincere i trofei in questa stagione”, ha affermato. “Ho un contratto con il Barcellona fino al 2024. Quest’anno lavoreremo con Xavi . Spero che sia un’ottima stagione per la squadra e per me”, ha spiegato Pjanic in dichiarazioni a Fanatik . Tante lodi infine per l’allenatore: “Per me è sempre stato un centrocampista modello. L’ho seguito con ammirazione. È uno dei migliori di tutti i tempi al mondo. Lavorare con lui è molto speciale”, ha concluso il classe 1990. LEGGI TUTTO

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    Juve a Los Angeles, parla Szczesny: «Di Maria e Pogba sono ciò che ci serviva»

    Se gli fai notare che ormai è un senatore, si schermisce con un sorriso. Anzi, no: una risata proprio, sincera. Ma la realtà è che ormai Szczesny è una colonna della Juventus.

    «Mi sto divertendo molto – ha spiegato a Jtv -, questa esperienza della tournéeci è mancata molto negli ultimi 2-3 anni a causa della pandemia. Un bel momento per riunirsi con il gruppo, lavorare sodo e divertirsi insieme. Ci teniamo a far bene e vincere già in estate: contro il Barcellona è una amichevole ma è sempre emozionante giocare contro i migliori al mondo». Il commento su Pogba e Di Maria: «Hanno molta esperienza, i tanti giovani che abbiamo in squadra possono solo imparare da loro. Inoltre hanno una qualità incredibile e sarà importante il loro contributo in campo».

    Sul Tuttosport di domani il portiere si racconterà a 360 gradi: il rapporto con Allegri e la fiducia anche nei momenti più difficili, l’arrivo di Bremer e i cambiamenti della difesa dai tempi della BBC, i retroscena del ritiro e una battuta per l’amico Lewandowski… LEGGI TUTTO

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    Laporta fa sognare i tifosi del Barcellona: le sue parole su Messi

    BARCELLONA (SPAGNA) – “Spero e mi auguro che il capitolo di Messi al Barça non sia finito. È nostra responsabilità fare in modo che questo capitolo, che è ancora aperto, non venga chiuso”. Così Joan Laporta, presidente dei blaugrana, ai microfoni di ESPN apre al ritorno della Pulce al Camp Nou. Parole che fanno sognare i tifosi blaugrana, deliderosi di rivedere l’argentino con la casacca azulgrana.Guarda la galleryMercato, Juve nella top10 dei club che hanno speso di più
    Laporta apre al ritorno di Messi al Barcellona
    Attualmente al Psg, dove è passato due estati fa proprio dal Barcellona, Messi ha un contratto con i francesi fino al 30 giugno 2023, pertanto tra un anno potrebbe decidere di appendere gli scarpini al chiodo in quello che è stato il club della sua vita, lì dove ha passato 17 anni di carriera in prima squadra vincendo tutto ed entrando nell’Olimpo di questo sport. “Messi merita un finale di carriera splendido – continua Laporta -. Moralmente, da presidente del Barça, penso di aver fatto quello che dovevo. Ma anche come numero uno del club e a livello personale, penso di essergli debitore”.
    Guarda la galleryBig in scadenza nel 2023: Messi, Cristiano Ronaldo a anche “El Fideo” LEGGI TUTTO

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    Superlega, pranzo a Las Vegas tra Agnelli, Perez e Laporta

    LAS VEGAS (Stati Uniti) – Fa sensazione il pranzo a Las Vegas tra i massimi dirigenti di Juventus, Real Madrid e Barcellona. Andrea Agnelli si è infatti incontrato con Florentino Perez e Joan Laporta nell’ambito dei tornei amichevoli che prevedono diversi scontri diretti in America, anche se l’occasione si sarà presentata propizia per parlare della Superlega, che nonostante i divieti della Uefa, non è mai realmente scomparsa dal tavolo delle trattative.Guarda la galleryCancellati i procedimenti contro la Superlega: sui social è CeferinOut LEGGI TUTTO

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    Gatti: “Io, umile e cattivo. La Juve mi ha stravolto la vita”

    TORINO – Dal sogno alla realtà il passo è stato breve per Federico Gatti, che da gennaio a giugno ha continuato a giocare (alla grandissima) a Frosinone in prestito dalla Juventus, ma il pensiero non poteva non correre all’abbraccio con il top club bianconero. Il difensore, ora negli Stati Uniti con i convocati da Massimiliano Allegri per il Soccer Champions Tour, si confessa alla tv ufficiale della società. Gatti parla di «esperienza enorme», dell’attesa di incrociare squadroni del calibro del Barcellona e del Real Madrid campione d’Europa («Non vedo l’ora»), dell’importanza di un’avventura che evidentemente lo farà crescere parecchio. «Qui è tutto diverso rispetto al passato, non ti fanno mancare nulla. Mi alleno con campioni che si pongono nei tuoi confronti con impressionante umiltà. E con voglia e umiltà qui non si può non migliorare». Parentesi anche su Allegri e Leonardo Bonucci: «Mi insegnano anche i più piccoli particolari che in passato non conoscevo. Leo? Un grandissimo uomo, un campione, da lui si impara giorno dopo giorno». La vita di Gatti, insomma, è totalmente cambiata. Di più, è stata «stravolta, ma io voglio stravolgerla ancora, perché c’è tanto da scrivere. Io non mollo mai, la mia forza è stata la gavetta che ho fatto: mi ha ha fatto diventare più cattivo. Sto vivendo emozioni incredibili, basti pensare che la mia famiglia vive a 500 metri dallo Stadium…». E siamo solamente agli inizi. LEGGI TUTTO