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    Il nuovo Messi? Gianluca Prestianni, joya del Velez. Tutti lo vogliono

    TORINO – Da anni sfilano i nuovi Messi. Come successo con i nuovi Maradona, molti falliscono schiacciati dalla pressione. L’Argentina, che sforna talenti senza soluzione di continuità, porta alla ribalta Gianluca Prestianni. Ha debuttato – record storico di precocità – con i grandi nel Velez a 16 anni («Una gioia immensa, perché sono tifoso del club da sempre») e adesso, a 17 compiuti a gennaio, è finito nella bagarre del calciomercato. LEGGI TUTTO

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    Inter-Kessie si può fare. Anche senza Brozovic

    MILANO – Il 2023 di Franck Kessie è cominciato così come era finito il 2022, ovvero da riserva. Status che dunque potrebbe spingere ancora di più l’ivoriano a chiedere di andare via a fine stagione con una squadra che più di altre è alla finestra per averlo: l’Inter. Già a fine novembre il club nerazzurro aveva avuto dei contatti con George Atangana, agente dell’ex Milan arrivato in Catalogna l’estate scorsa a parametro zero e non soddisfatto dello scarso impiego avuto con Xavi. Il procuratore aveva voluto capire se l’interesse che l’Inter aveva avuto nei confronti del suo assistito in passato – sia dopo i primi mesi in A con l’Atalanta che ai tempi del Milan quando, con Antonio Conte in panchina, si cercò uno scambio con Vecino -, era ancora vivo e aveva ricevuto feedback assolutamente positivi. Tant’è che a inizio dicembre Atangana aveva poi incontrato il ds del Barcellona, Alemany, per parlare del futuro di Kessie, chiuso a centrocampo da Busquets e i due ultimi “Golden Boy” di Tuttosport, Pedri e Gavi. Fra fine 2022 e inizio gennaio, poi, c’erano stati anche dei sondaggi da lato catalano per capire se potesse essere messo in piedi uno scambio con Brozovic. Niente da fare per visioni differenti sulle valutazioni dei giocatori, ma la storia non è finita. LEGGI TUTTO

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    Liga, il Barcellona vola a quota 50: 2-1 in casa del Betis

    SIVIGLIA (Spagna) – Vince in trasferta il Barcellona, che espugna il Benito Villamarín di Siviglia con il risultato di 2-1. Continua la maledizione dei padroni di casa, che non riescono a battere in questo stadio i blaugrana addirittura dal 2008. Ne approfitta la squadra di Xavi, che si prende tre punti e vola a quota 50, momentaneamente a +8 sul Real Madrid (che giocherà domani con il Valencia).
    Raphinha e Lewandowski per il Barcellona
    Altra prova di forza dei catalani (che chiudono il girone d’andata con 16 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta), che si portano sul 2-0 nella ripresa con i gol di Raphinha e di Lewandowski (rispettivamente al 65′ e all’80’), permettendo al Betis di accorciare le distanze con un’autorete di Koundé all’85’. Nel finale forcing dei padroni di casa, che però non riescono a trovare la via del pareggio. LEGGI TUTTO

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    Liga, il Barcellona vince ancora: col Girona decide Pedri

    Nono risultato ulti consecutivo per il Barcellona – 15ª vittoria in 18 partite di campionato – che supera 1-0 il Girona e vola a 47 punti in classifica, a +6 dai rivali del Real Madrid (unica squadra fin qui in grado di battere i catalani in questa Liga grazie al 3-1 dello scorso 16 ottobre) impegnati nel big match contro la Real Sociedad in questo turno (gara in programma domenica alle 21 al Santiago Bernabeu). Xavi perde Dembélé, costretto a lasciare il campo a Pedri dopo appena 26′ per infortunio. Nel finale di primo tempo si riscaldano gli animi, con il direttore di gara Ruiz costretto ad ammonire Ansu Fati, Castellanos e Pedri (anche Gavi, piuttosto nervoso oggi, a inizio ripresa). La gara di sblocca al 60′, con Pedri che, sfruttando un’incredibile papera di Gazzaniga, non può far altro che spingere la sfera in fondo al sacco da zero metri. Poco dopo pareggia Arnau Martinez ma il guardalinee annulla per chiara posizione di fuorigioco. A 4′ dalla fine Ivan Martin, tutto solo al centro dell’area, sbaglia clamorosamente calciando largo. Pur soffrendo, il Barcellona la porta a casa: all’Estadio Municipal de Montilivi la decide Pedri.
    Girona-Barcellona 0-1: tabellino e statistiche
    Liga, il Cadice batte 2-0 il Maiorca: subito esordio per Escalante
    Nell’altra gara il Cadice ha battuto 2-0 il Maiorca. Succede tutto nel primo tempo, con i padroni di casa che chiudono i giochi già dopo 38′: al 10′ la sblocca Bongonda, mentre il raddoppio è ad opera di Fernandez. Subito esordio per l’ex Lazio e Cremonese Escalante, arrivato al club spagnolo qualche giorno fa e spedito immediatamente in campo dal tecnico Sergio a inizio ripresa al posto del Choco Lozano. Vittoria importantissima per il Cadice che, in attesa delle altre partite, fa un gran balzo in avanti e abbandona la penultima piazza. Ottavo ko in campionato, invece, per la formazione del messicano Aguirre che rimane a quota 25 punti, a metà classifica.
    Cadice-Maiorca 2-0: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Copa del Rey, Kessie trascina il Barcellona. Ceballos salva il Real Madrid

    CEUTA (Spagna) – Si concludono gli ottavi di finale della Copa del Rey con il Barcellona che domina per 5-0 a casa del Ceuta (club di terza divisione), exclave spagnola in Marocco a un’ora e mezza di macchina da Tangeri. Protagonista del match l’ex Milan Frank Kessie, suoi entrambi gli assist per le reti di Raphinha (41′) e Lewandowski (50′) più la rete personale per il poker al 77′. Mentre di Ansu Fati il gol del 3-0 (70′) con Lewandowski che firma la doppietta al 90′.
    Ceballos salva Ancellotti: Real vince 3-2 in rimonta
    Anche il Real Madrid accede ai quarti di finale della coppa e lo ha fatto in rimonta per 3-2 a casa del Villarreal. I padroni di casa indirizzano subito la partita dopo 4′ di gioco con la rete di Capoue e trovano al 42′ il raddoppio con Chukwuenze con entrambi i gol assistiti da Moreno. Nella ripresa entra in campo un altro Real Madrid: Vinicius Jr. riaccende le speranze dei Blancos (57′) che si concretizzano al 69′ con il pareggio di Militao. L’uomo qualificazione è Daniel Ceballos che all’86’, su assist di Asensio, trova il gol del 3-2!
    Villarreal-Real Madrid 2-3, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Barcellona, il figlio di una leggenda in prova nel vivaio: l’avete riconosciuto?

    BARCELLONA (Spagna) – Una famiglia di fenomeni? Il tempo lo dirà. Su una cosa non ci sono dubbi: Ronaldinho verrà ricordato per sempre dai tifosi blaugrana e non solo per la Champions League e i due campionati di Liga (tra gli altri trofei) vinti con la maglia del Barcellona, ma anche e soprattutto come il calciatore che riportò il sorriso al Camp Nou dopo anni di crisi sia sportiva che istituzionale. Ed è per questa ragione che il periodo di prova che suo figlio, Joao Mendes de Assis Moreira, ha cominciato nei giorni scorsi alla Masia di Sant Joan Despí ha sollevato l’interesse e la curiosità del popolo culé che, per il momento, si deve accontentare di sapere che c’è una differenza tra lui e il padre: il diciassettenne Joao, infatti, è mancino. Arruolato dal Cruzeiro a 14 anni, l’erede di Dinho non ha rivelato subito, ai dirigenti della società brasiliana, le sue origini per non ricevere da loro nessun trattamento di favore e capire se aveva realmente le qualità per sfondare nel mondo del pallone. In Brasile ha funzionato e ora resta da capire se anche in Catalogna riuscirà convincere gli esigenti formatori della cantera blaugrana, una delle più importanti d’Europa e del mondo. LEGGI TUTTO

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    Barcagate, spuntano le chat contro Messi: “Nano pompato e topo di fogna”

    TORINO – Sono chat compromettenti, quelle interne dell’ex consiglio di amministrazione del Barcellona presieduto da Josep Maria Bartomeu, pubblicate in Spagna da “El Mundo”. I messaggi scambiati rivelano infatti un clima tutt’altro che disteso con i leader dello spogliatoio, che vengono più volte insultati duramente, con Messi e Piqué presi come bersaglio in modo particolare. In queste conversazioni WhatsApp, Román Gómez Ponti, allora capo dei servizi legali del Barça, è il più eloquente di tutti, ma partecipavano pure Bartomeu, Òscar Grau (ex amministratore delegato del club), Pancho Schroder (direttore finanziario), Javier Sobrino (direttore della Strategia e dell’Innovazione) e altri dirigenti come Jordi Moix, Oriol Tomàs e David Bellver.

    Le chat con gli insulti a Messi

    Il 31 gennaio 2021 in particolare, è il giorno in cui Gómez Pontí se la prese duramente con Messi per la fuga di notizie. E nella chat, tra l’altro, viene rivelato un presunto messaggio dell’argentino al presidente Laporta in cui gli dice durante la pandemia che può toccare lo stipendio di altri giocatori, ma non quello suo e dell’amico Luis Suárez : “Barto, davvero, non puoi essere una persona così buona con questo topo di fogna. La società gli ha dato tutto e lui si è dedicato a segnare una dittatura di acquisti, trasferimenti, rinnovi, sponsor solo per lui, ecc. Non potrò mai farlo, ma alle cifre del suo contratto vanno aggiunti Pinto, il rinnovo di Suárez e quello di Jordi Alba, o la commissione di rinnovo per Fati. E soprattutto l’accumulo di ricatti e maleducazione che il club e noi che lavoriamo abbiamo subito da questo nano pompato di ormoni che deve la vita al Barça… Ah! Ma quando le cose vanno male (pandemia) ti arriva il mitico WhatsApp: «Presidente, abbassi gli stipendi degli altri, ma non tocchi Luis e me». Speriamo che marcisca tra l’indifferenza della gente, che è la cosa peggiore che gli possa capitare”. “Sì”, concorda Grau. Bartomeu invece replica così: “Sono d’accordo su molte cose, ma prima il Barça e questo tipo di articoli danneggiano l’immagine del club”. LEGGI TUTTO

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    Liga, il Barcellona vince in casa dell'Atletico Madrid: +3 sul Real

    MADRID (Spagna) – La domenica della 16ª giornata della Liga si chiude al Wanda Metropolitano di Madrid con il Barcellona che batte per 1-0 l’Atletico di Simeone e si porta in testa alla Liga (31 punti) in solitaria. Match sbloccato dai blaugrana ad inizio partita sull’asse Gavi-Dembele: assist dello spagnolo e conclusione vincente francese per l’1-0 al 22′. Gli ospiti difendono il risultato fino alla fine con gli ultimi minuti molto nervosi che hanno visto espulsi (rosso diretto) Savic per l’Atletico e Torres per il Barcellona. LEGGI TUTTO