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    Toro, trattativa calda per Pjaca: c’è il sì del croato

    TORINO – La trattativa con la Juve per portare Pjaca al Toro sta entrando nella fase più calda. Il giocatore croato ha fatto sapere di accettare, e anche con un certo entusiasmo visto che raggiungerebbe il connazionale Juric, l’eventuale trasferimento in granata. Davide Vagnati sta spingendo sull’acceleratore per chiudere il discorso e consegnare al tecnico un giocatore dal grande talento che in questi ultimi anni non è riuscito a valorizzare per una serie di infortuni che lo hanno fortemente penalizzato. Il Toro chiede un prestito con diritto di riscatto ma è probabile che il diritto si trasformi in obbligo con una serie di paletti. Potrebbe scattare, per esempio, l’obbligo d’acquisto se l’attaccante giocherà un certo numero di partite. È questo quello che sostengono voci di mercato solitamente bene informate. Le caratteristiche del giocatore bianconero si sposano al calcio che segue Juric tant’è che lo stesso allenatore lo aveva corteggiato lo scorso anno per il Verona. (…)

    Il Siviglia punta Belotti. Betis in pole per Lyanco

    Intanto dalla Spagna garantiscono che il Siviglia sta pensando ad Andrea Belotti. Il club spagnolo pensa al Gallo per rafforzare la squadra in vista della Champions League, manifestazione che manca tanto al capitano del Toro. Sull’attaccante, comunque, anche se in questo momento con tanta discrezione, c’è sempre la Roma. Il giocatore è atteso al Filadelfia per il 2 agosto ma a questo punto non c’è da escludere niente. Anche che rinnovi, perchè no? C’è anche tempo, nel mercato granata, per una curiosità che sa tanto di aiuto a Davide Vagnati. Si sa che l’eventuale cessione di Lyanco al Betis Siviglia servirebbe al Torino per fare cassa e soprattutto per pareggiare la pendenza di 7,5 milioni di euro con il club andaluso per l’acquisto di Antonio Sanabria. Il paraguaiano, arrivato a gennaio, è uno dei giocatori su cui sta già puntando Juric per il nuovo ciclo tecnico. La sua quotazione e quella del centrale brasiliano sono pressoché uguali, e i buoni rapporti tra le due società spiegano come il Betis sia in pole per Lyanco. (…)

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    Mercato Toro: la situazione di Meité e Lyanco. Per il Gallo ferie più brevi

    SANTA CRISTINA – Andrea Belotti, che sta trascorrendo le meritate vacanze in Sicilia con la moglie Giorgia e la figlia Vittoria, ha comunicato a Juric e ai dirigenti granata che raggiungerà la squadra lunedì 2 agosto: calcoli alla mano, il Gallo sfrutterà solo 21 giorni di vacanza. Insomma, una settimana in meno di quanto gli spetterebbe per contratto. Quindi si aggregherà ai compagni al Filadelfia per accelerare la preparazione. (…) Al momento – per proseguire il discorso contratto – tutto è fermo ma tutto si potrebbe riaprire in un baleno. Perché se dovesse arrivare l’offerta giusta che accontentasse il giocatore e la società, Belotti potrebbe partire prima di arrivare a Torino il 2 agosto. Se, invece, come per ora sembra probabile, non ci saranno proposte convincenti, lui comincerà la stagione con il Toro e il Toro nel frattempo avrà la possibilità per qualche mese di persuaderlo a restare. (…) Ora, gli Europei gli hanno fatto capire, una volta di più, quanto sia importante per un calciatore del suo livello giocare a livello internazionale, cioè in Champions o almeno in Europa League, ed è naturale il desiderio di poterle vivere da protagonista. 

    La situazione Meité – Lyanco

    Chi, invece, vivrà da protagonista la prossima Champions è Soualiho Meité con il Benfica. Il francese è atteso a Lisbona in queste ore per sostenere le visite mediche, dopodiché il suo trasferimento verrà ufficializzato. Le ultime problematiche sono state risolte con lo sconto di un milione (6 anziché 7) al Benfica e un piccolo aumento d’ingaggio al giocatore. Ma la notizia di ieri è che anche Lyanco potrebbe a breve partire. Si sta trattando la sua cessione al Betis Siviglia per 7,5 milioni, guarda caso la stessa cifra che il Toro deve sborsare agli spagnoli per il definitivo riscatto di Sanabria: insomma, un modo brillante di saldare il conto per l’attaccante paraguaiano cedendo un giocatore non prioritario nei piani tecnici. Lyanco, secondo indiscrezioni provenienti dalla Spagna, avrebbe già trovato un’intesa col club andaluso.

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    Cairo su Belotti si gioca la faccia in quindici giorni. Il patron vuole 35 milioni

    SANTA CRISTINA – Adesso i tifosi, spaventati, hanno in testa una sola cosa: il futuro di Andrea Belotti. Temono che il loro capitano, campione d’Europa, possa andarsene. E perderebbero l’unico legame che al momento li tiene ancora aggrappati al Toro di Cairo. Perché l’attaccante è il giocatore che più di tutti incarna lo spirito, da sempre battagliero, di questo club. La situazione è sempre di preoccupante instabilità, non ci sono svolte chiare e sicure che facciano tirare un sospiro di sollievo a chi continua a battersi e sbattersi per questi colori. È vero che ultimamente ci sono stati ripetuti contatti tra Vagnati e l’entourage del giocatore, ma sino ad oggi non si è arrivati a niente di concreto, in tema rinnovo. E il tempo passa inesorabile: nei primi giorni di agosto il Gallo, se nel frattempo non sarà stato ceduto, è atteso per l’inizio della preparazione al Filadelfia. (…)Guarda la galleryTorino al Filadelfia: Juric studia le mosse per la prossima stagione
    Cosa vuole Cairo e cosa offre la Roma
    Resta il fatto che nei prossimi 15 giorni il presidente Urbano Cairo proprio con Belotti si giocherà quel briciolo di credibilità che gli è ancora rimasta nei confronti dei tifosi. Se il Gallo dovesse essere ceduto, con che faccia il numero uno del Toro si presenterebbe? (…) Intanto Cairo, per portarsi avanti con il lavoro, ha fissato il prezzo del cartellino: 35 milioni che, comunque, in fase di trattativa possono anche scendere. Per 25/30 milioni, considerando che tra un anno non guadagnerà più niente, il patron potrebbe anche lasciarlo andare via. Ma se non arriverà la proposta giusta, dovrà cercare disperatamente di prolungargli il contratto. La Roma su richiesta di Mourinho è arrivata a offrire 15 milioni più 3 di bonus. Proposta respinta. Dalla Capitale studiano rilanci. (…)
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    Torino, Juric-Belotti: contatto! Spunta la telefonata

    TORINO – Dicono (gli uni) che Belotti alla fine resterà al Toro. Un po’ obtorto collo, ma resterà. Dicono (gli altri) che alla fine Cairo venderà Belotti: sacramentando sull’esiguità della cifra, ma lo venderà, perché un tozzo di pane è sempre meglio che una tazza di pene. E poi, suvvia, nel caso stiamo alludendo come minimo a una quindicina di milioni più altri 5 di bonus, se non a una ventina abbondanti più premi. Per chi nel 2015 versò al Palermo 7 milioni e mezzo per acquistarlo sarebbe comunque una plusvalenza allo stato puro: perché gli ammortamenti di quell’investimento di 6 anni fa sono già stati ampiamente registrati a bilancio. Insomma: tutta manna, anche se Cairo si troverebbe di sicuro incastrato in un personalissimo contrappasso dantesco, rimpiangendo la grana che avrebbe potuto incamerare nel 2017, quando era arrivato a un passo dall’accordo con l’Atletico Madrid (70 milioni, più un paio di giovani giocatori spagnoli a scelta).

    Vendere Belotti per incassare qualcosa e non perderlo a parametro zero?

    Dunque è già sicuro? Cairo dopo gli Europei venderà il Gallo pur di incassare qualcosa, visto che il capitano del Torino non ha mai voluto sedersi al tavolo per trattare un prolungamento oltre la scadenza contrattuale del giugno 2022? Aperta parentesi: ma quanto davvero concreti e adeguati sono stati i tentativi compiuti dal presidente e da Vagnati? Chiusa parentesi.

    La Roma ha offerto 15 milioni di euro per Belotti

    Ma no, non è affatto sicuro che Cairo venda Belotti tra luglio e agosto dopo estenuanti tiraemolla con la Roma (o con il Milan: che potrebbe non fermarsi a Giroud o a chi volete voi, date le condizioni fisiche sempre più a rischio di Ibrahimovic). I giallorossi (con Mourinho al comando, che già aveva contattato il Gallo per il Tottenham) si sono fatti avanti attraverso intermediari: 15 milioni più 3 di bonus. Cairo ha giudicato l’offerta irricevibile, una provocazione: e fa circolare una richiesta di 30. La Roma spera che dopo gli Europei il Gallo sferri pressioni speciali per andarsene, la qual cosa si trasformerebbe anche in un’ottima “scusa” per Cairo. Ma abbiamo qualche dubbio su un Belotti pronto a scatenare guerre puniche proprio contro un mondo granata a cui si è sicuramente legato in questi anni, visto che dal prossimo febbraio potrà “vendersi” da solo, da svincolando: incamerando lui (e non il Torino) un premio extra di ingresso per la firma, in aggiunta a stipendi pluriennali tra 4 e 5 milioni netti a stagione, come minimo.

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    Toro, ecco il piano: Verdi via, doppio colpo Messias e Orsolini

    TORINO – Siamo alle solite, per quanto in questo caso la possibilità di essere smentiti sia fin auspicabile: vendere e poi cedere, il mantra al contrario, che inquieta piuttosto che tranquillizzare, imperante nel Toro. L’idea di un Cairo che ha chiuso per Juric nel tentativo di calmare una piazza addolorata dalle ultime due stagioni, ma ora in attesa di procedere in uscita prima di dare il via libera agli acquisti, prende sempre più corpo. «Se ne parla dopo gli Europei», si sente ripetere un po’ da ogni parte, quando in ballo ci sono i granata sul fronte acquisti. Sì, speriamo di essere smentiti, ma in barba all’andamento degli ultimi campionati risulta che i tempi per i primi colpi, sempre che di colpi si tratterà, saranno ancora una volta lunghi. Su Tuttosport di martedì si dava ad esempio conto dell’incontro per Messias tra Vagnati e Ursino, gli uomini mercato di Toro e Crotone, entro la giornata di domani. Un summit che però, a meno di rilevanti sorprese, non porterà alla definizione dell’operazione. Prima le cessioni, da prassi purtroppo consolidata.

    Euro 2020 e Belotti

    Potrà essere facile cedere Belotti, se il Gallo sarà protagonista di un Europeo importante, ma ai capitoli Verdi e Zaza? Il rischio, concreto, è che si debbano attendere gli ultimi giorni di mercato, per poi magari sfoltire la rosa – e il discorso investe anche Baselli e Rodriguez – attraverso la concessioni di prestiti, ben che vada: e sarebbe già un lusso con obbligo di riscatto. Diverso il discorso sul Gallo, che oltretutto alcuni club già sondano o trattano adesso, cioè prima dell’Europeo. Sull’azzurro c’è ad esempio la Roma, in teoria la Juve, ma Cairo ha espresso la ferma volontà di non tenere nemmeno in considerazione l’eventuale offerta bianconera. Su Verdi e Zaza, in questo momento, non si va invece oltre a ipotesi tutte da concretizzare.

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    Se Conte va a Londra può puntare Belotti. Toro, pista Simeone

    TORINO – Se per i rinforzi sulla trequarti il Toro può muoversi liberamente, ritrovandosi nella necessità di procedere con un paio di innesti a prescindere dalle uscite – e il discorso vale anche per l’esterno sinistro, visto il rientro di Murru alla Samp, la prevista cessione di Rodriguez e quindi la prospettiva di avere il solo Ansaldi -, per quanto riguarda il centravanti i discorsi sono più sfumati. Innanzitutto perché andrà prima registrata la decisione che i granata e Belotti prenderanno: la permanenza del capitano completerebbe già il reparto: Juric gioca prevelentamente con il 3-4-2-1, quindi si accontenterebbe di un titolare, di una alternativa, e nel caso di una terza punta giovane (dovesse arrivare Messias potrebbe all’occorrenza essere il brasiliano del Crotone, l’attaccante di riferimento).

    Mou cerca Belotti, Simeone per Zaza

    Dalla rosa dell’ultima stagione è fuoriuscito solo Bonazzoli (il riscatto automatico sarebbe scattato in caso di 8 gol segnati in campionato: ne ha fatti 2; rientrerà alla Samp). Ergo il reparto è in questo momento fin in sovrannumero, per quanto due elementi su tre siano in bilico. Se per Belotti arrivano ammiccamenti o vere e proprie offerte sì migliorabili, ma credibili e sulle quali impostare una trattativa, su Zaza il discorso procede a rilento. Una soluzione, rimandando l’incasso alla prossima estate e a fronte di una buona stagione disputata dal centravanti, sarebbe quella di concederlo in prestito (il lucano ha il contratto in scadenza nel 2023), per poi monetizzare dalla sua cessione tra dodici mesi. Un’alternativa è imbastire un confronto con il Cagliari per uno scambio di cartellini: Zaza in Sardegna e Simeone al Toro. Detto che Sanabria è confermato, si arriva a Belotti. Mourinho lo vorrebbe per il dopo Dzeko, ma la Roma ha fin qui messo sul piatto troppo poco, per il Gallo.

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