consigliato per te

  • in

    Palladino e gli obiettivi Monza: “Berlusconi mi disse di pensare in grande”

    Palladino dopo Salernitana-Monza
    Raffaele Palladino ha analizzato la gara contro la Salernitana: “E’ arrivata una conferma del gruppo ed è stato fatto uno step in più sotto il profilo della maturità. E’ stato bello vederli giocare questa sera e mi è piaciuto lo spirito di chi è entrato perché in queste ultime due gare hanno aiutato la squadra a fare punti. Ci sono tante cose positive ma teniamo i piedi per terra perché prossimo weekend arriva un’altra gara difficile”. Su Bondo: “Io metto in campo i giocatori che ritengo possano darci una grande mano. Bondo ha fatto bene col Milan poi ha avuto un piccolo problema al ginocchio e non ho voluto rischiarlo dall’inizio”.
    Sul modulo: “Io credo che il 4-2-3-1 l’abbiamo fatto spesso. Non sono innamorato dei numeri, ma facciamo tante rotazioni e andiamo alla ricerca dello spazio. I giocatori devono muoversi nel posto giusto al momento giusto, quindi non crediamo in un solo sistema di gioco”. Poi il tecnico ha parlato di Mota: “Dany ha fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista. Abbiamo difeso da squadra, non volevamo subire gol e soprattutto abbiamo avuto pazienza”. Sugli obiettivi: “Mi viene in mente una sola cosa che mi disse Berlusconi: ‘Bisogna sempre pensare in grande’ e me la sono sempre portata dentro perché sono ambizioso. Vogliamo continuare così e lavorare con umiltà e sacrificio”. In chiusura le emozioni nel giocare a casa: “Oggi è stata emozionante perché c’era la mia famiglia sugli spalti a seguirmi, ma voglio spezzare una lancia a favore della Salernitana perché i tifosi sono stati incredibili nonostante le difficoltà. Mi dispiace vederla in queste condizioni e spero da ex calciatore che possa rialzarsi presto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Berlusconi, targa ricordo del Monza: la frase scritta sul seggiolino

    Il Monza, poco prima della partita contro il Lecce, ha pubblicato sui propri canali social la foto con una targa per ricordare Silvio Berlusconi. L’ex presidente è scomparso il 12 giugno e la società ha pensato bene di mettere la sua frase iconica, detta proprio ad alcuni ragazzi della scuola calcio biancorossa. 
    Dopo l’omaggio del trofeo a lui dedicato, dove all’U Power Stadium si sono sfidate proprio il Monza e il Milan, ecco un altro modo per ricordare il presidente. 
    Berlusconi, targa a Monza in sua memoria
    “Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince!”. Questa è stata la frase impressa su una targa dorata nel seggiolino in cui sedeva proprio l’ex presidente e che il Monza ha voluto postare anche sui social con la scritta: “Silvio Berlusconi sempre con noi”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Antognoni: “Quando dissi no a Berlusconi”

    Giancarlo Antognoni, è mai stato vicino al Milan di Berlusconi?
    «Semmai da giocatore sono stato più vicino in precedenza a Juventus e Roma, con cui sono stati avviati dei contatti. Con i bianconeri ci parlò l’allora presidente Melloni, con la Roma sono andato io personalmente nel 1980, ma alla fine sono sempre rimasto in viola».
    Nel 2001 però è stato cercato dal Milan di Berlusconi come dirigente. Ci racconta quel momento?
    «Ero alla Fiorentina e, dopo una discussione con Vittorio Cecchi Gori, mi dimisi insieme a Terim. E proprio lui, che diventò il tecnico rossonero, propose il mio nome alla proprietà. Andai quindi a parlare con il dottor Galliani, ma non abbiamo trovato un accordo, anche perché io alla fine ho deciso di rimanere qua a Firenze, come al solito».
    Dove avvenne l’incontro?
    «Nella vecchia sede del Milan in via Turati. C’era già una quantità indefinita di trofei e rimasi folgorato».
    Quando ha conosciuto Berlusconi?
    «A San Siro nel 1996 in occasione della Supercoppa Italiana vinta dalla Fiorentina e lui venne a farci i complimenti nel nostro spogliatoio. Poi l’ho incontrato nuovamente a Montecarlo a una mostra d’arte sotto l’Hotel de Paris».
    Di cosa avete parlato?
    «A livello calcistico conosceva tutto. Giocatori ed ex calciatori e mi ha ricordato soprattutto del Mondiale del 1982. Lui era un grande tifoso dell’Italia, un nazionalista».
    Ha il rimpianto di non essere stato un suo dirigente?
    «Lo avrei conosciuto volentieri in modo più approfondito perché nel calcio ha fatto sempre bene, però io rimpianti non ne ho. Ma la possibilità di lavorare con lui sarebbe stata importante dal punto di vista professionale. Abbiamo visto tutti cosa è riuscito a fare nella sua vita. sportiva, come anche in altri settori. Tutto ciò che toccava diventava oro per sé e per chi gli stava intorno».
    Da uomo di calcio cosa l’ha colpita del suo Milan?
    «Le sue vittorie con 29 trofei, ma anche con la scoperta di allenatori che erano agli inizi come Sacchi o Capello. Lui capiva subito le persone e cosa erano in grado di fare. Ha dimostrato tutto con i fatti, non a parole».
    È rimasto colpito dalla scomparsa di Berlusconi?
    «Si, come tutti. E non soltanto i milanisti e i tifosi del Monza, dove ha fatto cose inaspettate. Una persona che ricorderemo con rimpianto».
    Sarebbe giusto intitolargli il nuovo stadio del Milan?
    «Certo, sarebbe il minimo. Però, conoscendo il nuovo presidente, non so come andrà a finire».
    È stato stupito dall’addio di Maldini e Massara?
    «Persone che purtroppo sono fuori, senza motivo. Erano i pezzi forti del Milan insieme a Pioli. Rimangono fuori personaggi che potrebbero dare un contributo importante. E mi ci metto anche io dentro, ma pure Totti, Del Del Piero o altri».
    Ci sarà un altro Milan forte come quello di Berlusconi?
    «Non credo perché il nuovo presidente ha già fatto una specie di autogol con queste scelte». LEGGI TUTTO

  • in

    Berlusconi, Del Piero e il ricordo silenzioso: una foto iconica

    Berlusconi, il messaggio di Del Piero
    Del Piero ha voluto ricordare Silvio Berlusconi tramite un’iconica foto che li ritrae insieme postata nelle storie del suo account Instagram. L’immagine risale addirittura al 6 gennaio 2007, durante il post partita dello storico Trofeo Berlusconi: in quel caso Pinturicchio mise a segno un gol, anche se poi la sfida venne vinta dal Milan con il risultato di 3-2. La foto, che mostra Del Piero e l’ex presidente dei rossoneri che sorridono insieme, è stata accompagnata dalla didascalia: “Rip”. LEGGI TUTTO

  • in

    Lady Berlusconi, insulto e autogol

    MILANO – Di onorevole c’è ben poco nel gesto di Marta Fascina, lady Berlusconi. Dopo l’autogol di Denzel Dumfries che al minuto 93 di Monza-Inter ha regalato il pari alla squadra dell’amato Silvio, ha postato un insulto volgare agli interisti, poi cancellato dalle sue “stories” sui social. La “signora” è stata pizzicata da chi ha salvato l’immagine e così la caduta di stile ha fatto il giro del web. Non una bellissima figura… LEGGI TUTTO

  • in

    Rovella esclusivo: “Via dalla Juve solo per il Monza”

    MONZA – Nicolò Rovella a 360 gradi. Il centrocampista della Juventus, in prestito al Monza fino a giugno, si è confessato a Tuttosport. Ha raccontato i suoi sogni, svelando aneddoti, telefonate “insospettabili” e ha spiegato perché ha scelto di lasciare Torino per trovare asilo alla corte di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: “Al mio procuratore ho detto: “Se devo andare via dalla Juve, ci vado solo per il Monza”. Se non fossi venuto qui, sarei rimasto a Torino. La scelta fa parte di un percorso di crescita che ho iniziato a fare dall’anno scorso quando ero in prestito al Genoa e credo che a ventuno anni sia più importante giocare con continuità e fare esperienza. E qui a Monza ho trovato Berlusconi e Galliani, un centro sportivo bellissimo, una società di alto livello e si ragiona come una grande squadra anche se siamo appena saliti in Serie A».Guarda la galleryC’è una Juventus Next Gen in prestito: ecco come sta andando
    Rovella ha spiegato anche su cosa deve ancora lavorare: “Sicuramente devo mettere su un po’ di muscoli, poi devo migliorare nella fase di non possesso, mentre in quella di possesso non devo pensare a voler sempre la palla ma a muovermi bene sul campo. E poi devo iniziare a fare qualche gol, visto che sono ancora a zero, meno di così è impossibile…”. Ha anche indicato i suoi idoli di gioventù: “Da ragazzino ne avevo due, Marchisio e Sneijder. E poi Modric”. A cui, tra l’altro, somiglia come una goccia d’acqua.
    L’intervista integrale sull’edizione cartacea di Tuttosport in edicola il 20 dicembre

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Monza, Berlusconi: “Serie A arrivata in ritardo, speriamo di rimanerci”

    MONZA – Il Monza di Silvio Berlusconi è sempre attivo sul mercato in entrata, l’ultimo nome caldo è quello di Andrea Petagna per rinforzare l’attacco. Ospite di Rtl 102.5 il presidente dei biancorossi ha dichiarato: “La Serie A? Doveva arrivare in anno prima, poi abbiamo trovato un certo arbitro che ci ha negato un gol. Comunque siamo in Serie A, speriamo anche con la campagna acquisti che abbiamo fatto di riuscire a non sfigurare e di restarci – aggiunge – Siamo in Serie A. Monza è una piccola città: lo stadio ha 16mila posti ma sono pochi. Questo non ci da la possibilità di pensare a grandissimi risultati: speriamo con la campagna acquisti di non sfigurare e di restare in Serie A. Quindi Monza tanti auguri”. Sulle frasi dette il giorno della promozione: “La Champions? Quelle sono state battute che ho detto…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Monza, in caso di salvezza Berlusconi pagherà un… top player

    TORINO – Monza reginetta del mercato, non si discute. Già, ma come li sta comprando i giocatori il club brianzolo? Prendo subito, pago in gran parte fra un anno e solo se mi salvo. Infatti, quasi in ogni caso, Galliani sta adottando la formula del prestito (più o meno oneroso) con obbligo di riscatto nel 2023 se il Monza si salverà. Da Pessina (finora l’affare più sostanzioso) fino a Caprari (l’ultimo della serie che va n porto in queste ore), la formula è sempre la stessa ed è molto utile a convincere i giocatori a venire a Monza: nella sciagurata ipotesi che non dovesse filare tutto liscio, ogni giocatore interessato non finirà in B ma tornerà alla società di partenza. Rischio zero, insomma. C’è però una controindicazione: quanto spenderà Berlusconi fra un anno, se la salvezza sarà in tasca, quando scatteranno gli obblighi di riscatto? Un bel gruzzolo, che ad ora non si può ancora quantificare, non si sa ancora per quanti altri giocatori verrà adottata la formula che finora ha riguardato tutti gli acquisti, tranne lo svincolato Ranocchia, ex Inter, e il prestito secco di Sensi (e forse anche per il Ranocchia della Juve, in via di definizione). Perfino per l’affare Birindelli, costato appena 1,5 milioni di clausola rescissoria, il Monza dovrà comunque corrispondere al Pisa mezzo milione al raggiungimento della salvezza, bonus introdotto dal club brianzolo per mantenere buoni i rapporti coi toscani. Insomma, sommando tutte le spese che arriveranno nel 2023 a salvezza acquisita, Berlusconi dovrà sborsare una cifra che si avvicinerà a quella che si spenderebbe per acquistare un top player da grande club. Ma se ne riparlerà fra un anno, se sarà in tasca l’obiettivo dichiarato da Galliani per la prima annata in A del Monza: il 10° posto, traguardo alla portata, visti i nomi presenti e futuri. LEGGI TUTTO