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    Diretta Venezia-Bologna ore 15 come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    VENEZIA – Sinisa Mihajlovic torna in panchina 49 giorni dopo l’ultima volta e guiderà il Bologna a casa di un Venezia che non ha alternative se non vincere per tenere in vita la speranza salvezza. Allo Stadio Penzo i lagunari, ultimi in classifica (22 punti) a 7 punti dalla Salernitana 17ª, cercano di interrompere davanti al proprio pubblico la striscia di 10 sconfitte consecutive: proprio sul fattore campo e sull’orgoglio dei suoi ragazzi Soncin spera di fare leva per non dover salutare la Serie A. I rossoblù invece hanno come obiettivo quello di tornare a vincere in trasferta, cosa che manca da Natale (4 pareggi, 4 sconfitte).
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    Come vedere Venezia-Bologna in tv e in streaming
    Venezia-Bologna è in programma alle 15 allo Stadio Penzo di Venezia e sarà visibile in diretta su Dazn.
    Le probabili formazioni di Venezia-Bologna
    VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mateju, Caldara, Ceccaroni, Haps; Crnigoj, Busio, Cuisance; Aramu, Henry, Okereke. Allenatore: Soncin. A disposizione: Bertinato, Ullmann, Ebuehi, Fiordilino, Tessmann, Vacca, Nani, Kiyine, Peretz, Johnsen, Nsame. Indisponibili: Lezzerini, Modolo, Romero. Squalificati: Ampadu. Diffidati: Caldara, Henry, Okereke, Vacca.
    BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Bonifazi; De Silvestri, Svanberg, Schouten, Aebischer, Hickey; Arnautovic, Barrow. Allenatore: Mihaljovic. A disposizione: Bardi, Binks, Theate, Mbaye, Kasius, Viola, Dominguez, Soriano, Orsolini, Sansone, Santander, Vignato. Indisponibili: Djiks. Squalificati: nessuno. Diffidati: Soriano
    ARBITRO: Marinelli di Tivoli.
    ASSISTENTI: Peretti e Paganessi.
    IV UOMO: Miele.
    VAR: Maggioni.
    ASS.VAR: Zufferli.
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    Venezia-Bologna, due o tre reti in vista al “Penzo”

    Il film “Venezia in Serie A” sembra esser giunto ai titoli di coda. A tre giornate dal termine la compagine veneta si trova a meno 7 dalla zona salvezza. Se la Salernitana dovesse vincere contro il Cagliari per Henry e compagni sarebbe retrocessione matematica. Il Bologna, prossimo avversario dell’undici allenato da Soncin, non ha nessuna intenzione di fermarsi dopo aver fatto registrare due vittorie e quattro pareggi nelle precedenti sei giornate di campionato. 
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    Statistiche a confronto
    Profondo rosso, il Venezia ha sempre perso nelle ultime dieci partite disputate. L’ultimo punto conquistato dai “lagunari” risale alla lontana 26ª giornata, 1-1 in casa contro il Genoa. Da quel giorno i veneti hanno incassato la bellezza di 21 reti, 11 nelle 4 gare interne e 10 nelle sei esterne.
    Osservando il ruolino di marcia del Venezia si nota subito che la “X” non esce appunto da 10 giornate, un segno che invece risulta uscire con una certa frequenza quando il Bologna gioca in trasferta (6 volte di cui 4 nelle ultime 5). Circa il 41% delle partite disputate dal Venezia in casa sono terminate esattamente con due reti al novantesimo, identica la percentuale delle gare esterne terminate da Arnautovic e soci con tre reti totali al triplice fischio. Con questi numeri è lecito provare il Multigol 2-3 al 90′. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Gara brutta, anche per colpa dell'arbitro”

    ROMA – In attesa della partitissima di giovedì in Conference League contro il Leicester, la Roma di José Mourinho deve registrare la terza gara senza vittorie in campionato e un quinto posto in bilico, per il pareggio di stasera contro un bel Bologna. I giallorossi, aritmeticamente fuori dalla Champions League da oggi, sono appaiati alla Lazio, con il solo vantaggio della differenza reti negli scontri diretti: “Per me è stata una partita con poca qualità; la squadra che doveva vincere non ha giocato bene a sufficienza, la squadra che non voleva vincere ha fatto la sua partita e l’arbitro ha lasciato fare. Secondo me è stata una partita povera di qualità”, le parole di un insoddisfatto Mourinho ai microfoni di Dazn.Guarda la galleryLa Roma spinge, il Bologna risponde: all’Olimpico manca solo il gol
    Mourinho punge Zalewski e Abraham
    Nella mancata vittoria con il Bologna ha influito anche la fatica per la trasferta di Leicester: “Certamente. Hanno influito la partita di giovedì scorso e quella di giovedì prossimo. Siamo in una situazione bella e difficile, con giovedì sono 14 partite in Europa dopo tutte quelle in campionato. Il Leicester ha fatto riposare 9 giocatori; per noi è dura, ma l’intenzione era quella di vincere. Ci abbiamo provato, abbiamo sbagliato qualche opportunità. Partita brutta, è nostra responsabilità, responsabilità loro che hanno fatto la partita che volevano. Responsabilità dell’arbitro che non si è preoccupato dello spettacolo e ha lasciato troppo correre”. Nella ripresa Mourinho ha inserito quattro titolari per acciuffare la vittoria: “Ho cercato di dare più qualità, ma non c’è stato l’impatto che pensavo potessimo avere. Dei 4 giocatori che sono entrati posso dire che Pellegrini e Karsdorp hanno avuto un impatto positivo, Zalewski e Abraham non sono entrati abbastanza bene. Avevano 30 minuti da giocare, magari ne hanno giocati solo 15. Abbiamo avuto qualche opportunità per il gol, ma non è stato sufficiente”. Alla domanda sulla prestazione di Zaniolo, lo ‘Special One’ si spazientisce: “Voi avete un po’ di ossessione con Zaniolo… Penso proprio di sì. Voi e gli arbitri, siete ossessionati da lui”.
    Mourinho punge la Lazio: “Ha vinto con gol in fuorigioco”
    In conferenza stampa, poi, Mourinho punge la Lazio, riferendosi al gol vittoria di Acerbi, ieri, contro lo Spezia: “La storia è sempre la stessa: io alleno da 22 anni e non cambio; l’altra cosa che non è cambiata è che 22 anni fa potevi vincere con un gol in fuorigioco, dopo 22 anni puoi ancora vincere con un gol in fuorigioco perché ieri questo è successo”.  LEGGI TUTTO

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    Roma-Bologna 0-0: Mourinho non trova i tre punti, ma resta quinto

    ROMA – La Roma viene fermata sullo 0-0 dal Bologna, allo Stadio Olimpico, nel posticipo della domenica della 35ª giornata di Serie A. I giallorossi di Mourinho pagano forse per i tanti cambi nella formazione in vista della semifinale di ritorno di Conference League contro il Leicester di giovedì prossimo. Il Bologna, dal canto suo, conferma il suo buon momento di forma, con la sesta partita consecutiva senza sconfitte. Guarda la galleryLa Roma spinge, il Bologna risponde: all’Olimpico manca solo il gol
    Roma-Bologna, la cronaca
    Ampio turn-over nella Roma, che deve rinunciare a Sergio Oliveira squalificato e a Mkhitaryan infortunato: in previsione del Leicester, Mourinho lascia in panchina Smalling, Karsdorp, Zalewski, Pellegrini e Abraham, rilanciando titolari Kumbulla, Maitland-Niles, Veretout, El Shaarawy, Carles Perez e Felix. Nel Bologna sono indisponibili soltanto Dijks e Kingsley: davanti Arnautovic è affiancato da Orsolini mentre Barrow inizia tra le riserve; sulla corsia destra c’è il 19enne olandese Kasius. La partita si accende subito all’inizio per un tocco di braccio di Medel su traversone di Perez: l’arbitro Fabbri di Ravenna fa un rapido check con il Var Piccinini e dice che è tutto regolare. La Roma protesta ancora al 13′ per una caduta di Maitland-Niles, in corsa, dopo un contatto con Soriano poco fuori dall’area di rigore: anche in questo caso Fabbri non rileva infrazioni. Al 16′ Arnautovic manca d’un soffio il colpo vincente, anticipato di poco da Rui Patricio, che inizialmente ritarda la sua uscita sull’austriaco. Il portiere portoghese deve intervenire in presa al 23′ su nuovo tentativo di Arnautovic, il cui tiro è troppo centrale. La Roma risponde con le sassate di Zaniolo e Perez, parate in tuffo dall’ex giallorosso Skorupski, rispettivamente al 29′ e al 39′. La gara è divertente su entrambi i fronti: prima dell’intervallo il Bologna rialza la testa, impegnando Rui Patricio con Orsolini e Arnautovic.
    Espulso il preparatore dei portieri della Roma
    La ripresa si gioca sulla falsariga del primo tempo, a viso aperto da entrambe le formazioni: tra il 51′ e il 53′ gli animi si accendono per una caduta di Felix in area e per un fallo su Perez. Ne fa le spese Nuno Santos, preparatore dei portieri giallorossi, espulso dall’arbitro per proteste. Il collaboratore di Mourinho era già stato protagonista di uno scontro in Conference League con l’allenatore del Bodo Glimt, Kjetil Knutsen, pagato da entrambi con tre giornate di squalifica. Al 58′ lo Special One prova a cambiare pelle alla sua squadra, inserendo Karsdorp, Pellegrini, Zalewski e Abraham. Passano 9 minuti e Skorupski è strepitoso su un colpo di testa di Kumbulla, su azione di corner. Nel Bologna ci prova un paio di volte il solito Arnautovic, spedendo il pallone ampiamente fuori. La Roma spinge sempre più alla ricerca del gol: all’81’ un diagonale di Abraham finisce a lato di poco. All’88’ però l’ex laziale De Silvestri rischia di fare il colpaccio con un colpo di testa ravvicinato, respinto da Rui Patricio a mani unite. Nel recupero c’è ancora tempo per un destro di Pellegrini, alto di pochissimo, e per una traversa colpita dal nuovo entrato Barrow. Il match finisce senza reti. La Roma è quinta appaiata alla Lazio a 59 punti, ma resta in vantaggio sui concittadini in virtù della migliore differenza reti negli scontri diretti. Adesso i giallorossi si giocheranno tutto nella gara di giovedì contro il Leicester, che vale la qualificazione alla finale di Conference League: si parte dall’1-1 dell’andata in Inghilterra. LEGGI TUTTO

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    Bologna-Inter 2-1: clamoroso errore di Radu, il Milan resta in vetta

    BOLOGNA – Perisic illude l’Inter dopo 3′, Arnautovic sigla il gol dell’ex al 28′ quindi, ad 8′ dal triplice fischio finale, l’erroraccio di Radu spalanca la porta a Sansone che, appena entrato, sigla il 2-1 per il Bologna. Al Dall’Ara i nerazzurri falliscono il sorpasso ai cugini del Milan in vetta alla classifica di Serie A nel più clamoroso dei modi, traditi dal proprio portiere, schierato al posto dell’acciaccato Handanovic. I felsinei, già aritmeticamente salvi, si regalano una vittoria di prestigio dopo i pareggi con i rossoneri e con la Juventus.
    Bologna-Inter, le scelte di De Leo e Inzaghi
    La “potenziale capolista” della Serie A si presenta al Dall’Ara col classico 3-5-2: Simone Inzaghi perde Handanovic ed affida le chiavi della porta a Radu, protetto dal terzetto Skriniar-De Vrij-Dimarco, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Barella e Calhanoglu mezz’ali e Correa, al posto di Dzeko, schierato in attacco in coppia con Lautaro Martinez. La risposta di De Leo, che sostituisce in panchina Mihajlovic, è speculare: davanti a Skorupski ci sono Soumaoro, l’ex Medel e Theate, De Silvestri e Hickey sulle corsie esterne, Svanberg e Soriano ai lati di Schouten in mediana e Barrow-Arnautovic, anche lui con un breve passato in nerazzurro, il tandem offensivo.
    Arnautovic risponde a Perisic: Bologna-Inter 1-1 al 45′
    Lo sguardo di Inzaghi nel pre-partita trasuda concentrazione, alle porte di un match che può valere una stagione. I nerazzurri recepiscono il messaggio, in particolare Ivan Perisic che, dopo soli tre minuti, si va a prendere nei pressi della bandierina una palla proveniente da una rimessa laterale, chiede l’uno-due a Barella, salta Barrow con un tunnel e scarica in porta con rare violenza e precisione il pallone che vale l’1-0. Al 6′, poi, Calhanoglu non trova per centimetri Correa tutto solo nel cuore dell’area e l’occasione del raddoppio-lampo sfuma, quindi – una manciata di secondi più tardi – Skorupski salva tutto in uscita bassa su Barella. Al Dall’Ara, però, è un bombardamento nerazzurro e il portiere polacco è chiamato al super intervento sulla sassata di Dimarco, mentre Lautaro Martinez spara in curva la ribattuta da una zolla invitante (9′). Al 18′ Soumaoro è protagonista di un vero e proprio miracolo difensivo sul Toro, che ha poi una seconda opportunità, ma svirgola al lato. Per vedere il Bologna dalle parti di Radu bisogna attandere il 19′, con Barrow che scivola sul più bello, al momento del tiro: ne nasce invece un contropiede che Correa non riesce a concludere. Ancora Inter al 25′, prima con Skriniar autore di un prodigioso coast to coast e un mancino che non inquadra lo specchio, poi con Lautaro che non beffa Skorupski dopo l’erroraccio di Schouten. L’argentino spaventa Inzaghi, restando un paio di minuti a terra prima di riprendere il proprio posto in attacco, di meglio fa Arnautovic al 28′, quando prende la posizione a Dimarco e trova di testa l’angolino alla sinistra di Radu sul bellissimo cross di Barrow: gol dell’ex e 1-1, col tecnico nerazzurro che lamenta un fallo in avvio di azione e si prende il giallo per le prolungate proteste. Replica immediata ospite con Correa, con annessa deviazione che favorisce l’intervento dell’estremo difensore felsineo. Al 32′ follia di Theate che prova ad andare via in dribbling, perde palla e solo un’incomprensione tra il Tucu e Barella lo grazia, quindi al 33′ la zuccata di Dumfries è alta non di molto. L’Inter sembra comunque aver accusato il colpo e qualche errore tecnico rallenta la manovra e sciupa qualche potenziale chance: i padroni di casa ci provano invece con Barrow al 43′ dalla lunga distanza, una scelta che lascia a desiderare. Al 44′ azione fotocopia della rete del pareggio, ma stavolta Arnautovic non riesce ad imprimere la giusta potenza alla sfera, agevolmente bloccata da Radu, quindi Calhanoglu debole da fuori (45′). Forcing ospite nel finale del primo tempo, che si chiude dopo quattro minuti di recupero, ma la retroguardia rossoblù si salva sul colpo di testa di Lautaro e sulla botta dal limite di Brozovic.
    Clamoroso errore di Radu: il Bologna batte l’Inter 2-1
    Si riparte senza cambi, mentre l’Inter prova ad imporre il proprio ritmo, a caccia di un gol che significherebbe sorpasso in testa alla classifica ai danni dei cugini del Milan. Il più attivo sotto porta è Dimarco, che ci prova al 47′ con un mancino alto, al 49′, al 51′ e al 53′ con tre tentativi dalla distanza arginati da Skorupski e al 54′ di testa. Arnautovic si prende un giallo per una spinta a Brozovic, Barella reagisce in difesa del compagno e finisce anche lui nella “lista dei cattivi” dell’arbitro. L’austriaco regala poi una palla d’oro al 57′ a Barrow, ma l’attaccante gambiano, dal limite, la spedisce clamorosamente in curva. Al 58′ è invece De Silvestri a sbagliare l’ultimo passaggio con Arnautovic e Barrow pronti a battere a rete e regalando un contropiede non sfruttato dall’Inter, un minuto più tardi Theate è miracoloso su Dumfries dopo una palla ben lavorata da Barella. I nerazzurri aumentano la pressione, i padroni di casa restano compatti dietro la linea del pallone, non rinunciando a qualche ripartenza. Inzaghi si sbilancia e al minuto 63 getta nella mischia Dzeko e Sanchez in luogo di Correa e Barella, passando così al 3-4-2-1, ma 120 secondi più tardi Skriniar è provvidenziale in scivolata su Arnautovic, che pregustava già la doppietta a due passi da Radu. Al 67′ De Leo si gioca le carte Aebischer e Dominguez al posto di Svanberg e Soriano, quindi – sull’altro versante – Dimarco fa spazio a D’Ambrosio (70′), con Dumfries che si prende un’ammonizione per un intervento in ritardo su Theate. Dopo una fase spezzettata del match torna ad attaccare con continuità l’Inter: brivido per il pubblico del Dall’Ara al 73′, con Dzeko che non arriva sul pallone e, sul seguente corner, Lautaro che ha una grande scelta di tempo ma spara alto di testa. Col cronometro che segna -13′ dal triplice fischio, De Leo richiama accanto a sé Barrow, rilevato da Sansone, tre giri di lancetta più tardi è il turno di Gagliardini e Darmian per Calhanoglu (appena ammonito e diffidato, salterà l’Udinese) e Dumfries. Svolta della partita all’81’: su un fallo laterale battuto malissimo da Perisic, clamoroso svarione di Radu che cicca la sfera e Sansone che ci si avventa iscrivendo il proprio nome sul tabellino. 2-1 Bologna. Di nervi, l’Inter risponde immediatamente, ma la frustata di D’Ambrosio trova un miracoloso salvataggio sulla linea a Skorupski battuto. I nerazzurri attaccano a testa bassa e all’87’ Brozovic viene murato e Sanchez cerca invano il secondo palo. Subito dopo, il tecnico dei padroni di casa concede la standing ovation ad Arnautovic e qualche minuto ad Orsolini, quindi il sipario cala all’89’ sul tentativo velleitario di D’Ambrosio che termina altissimo.  LEGGI TUTTO

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    Pronostico Bologna-Inter, le quote sono per i nerazzurri

    Si gioca Bologna-Inter, recupero di Serie A. Via dunque l’asterisco che impedisce di chiarire se la capolista del campionato è “davvero” il Milan di Pioli oppure la truppa nerazzurra. La gara del Dall’Ara si gioca mercoledì alle 20.15.
    Recupero Bologna-Inter, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Nerazzurri favoriti al Dall’Ara, ecco una combo da provare
    Al Meazza le bocche da fuoco nerazzurre trovarono terreno fertile infliggendo ai rossoblù un pesante 6-1. Al Dall’Ara il match di ritorno si gioca con notevole ritardo sulla tabella di marcia, il Bologna (imbattuto da 4 giornate) proverà a fare la sua parte contro la lanciatissima Inter di Inzaghi, che dopo il blitz allo Stadium contro la Juve non si è più fermata.
    Interessante la statistica che vede il Bologna davanti a tutti, in Serie A, in fatto di uscite dell’X primo tempo che si è visto in 21 occasioni. Inter molto più giù in questa speciale “classifica” con sole 7 gare chiuse con il segno X al riposo.
    Partita da vincere a tutti i costi per i nerazzurri, sulla carta Brozovic e compagni sono favoritissimi: il segno 2 vale mediamente 1.40. Come pronostico occhio alla combo X2+Multigol 2-4. LEGGI TUTTO

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    Moviola Juve-Bologna, contatto Morata-Soumaoro: lo spagnolo sembra in area

    Tutto ruota intorno al contatto Morata-Soumaoro al 36’ st. Sacchi lascia continuare e la palla finisce finisce a Cuadrado, che scheggia la traversa. Poi viene richiamato da Guida per una on field review: si pensa a un rigore, invece il Var invita l’arbitro a rivedere l’intervento del rossoblù per aver interrotto una chiara occasione da gol. Soumaoro viene espulso, decisione contestata con violenza da Medel che incassa prima il giallo e poi il rosso per reiterate proteste, lasciando il Bologna ridotto in 9.

    Ma, invece del penalty, Sacchi decreta una punizione dal limite, scelta che lascia più di un dubbio perché si ha l’impressione che il contatto tra la gamba destra di Soumaoro e la sinistra di Morata avvenga giusto sulla linea dell’area. Arbitro e Var giudicano invece l’inizio del contatto poco prima dell’ingresso in area del bianconero. È in posizione regolare Arnautovic sull’1-0: sulla verticalizzazione di Soriano è tenuto in gioco da Chiellini.

    Sullo stesso argomentoJuve-Bologna, Bonucci: “Peccato, tre punti ci avrebbero dato tanto”JuventusGuarda la galleryVlahovic salva la Juve nel recupero: solo un pari con il Bologna LEGGI TUTTO

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    Vlahovic salva la Juve al 95’: solo un pari contro il Bologna in 9

    TORINO –  Di buono c’è la reazione finale, quella che – con il Bologna ormai in 9 – ha portato la Juventus ad acciuffare quantomeno il pari. Pari che però non è esattamente il risultato sperato. Anzi. E peraltro, men che meno, conforta una prestazione che per un tempo e mezzo è stata piuttosto moscetta e rinunciataria da parte dei bianconeri padroni di casa al cospetto d’un Bologna al contrario da applausi (finché non ha perso la testa…) per organizzazione di gioco e comunque intraprendenza. Poi, per carità, molto si potrà discutere su certe decisioni arbitrali (in primis il rigore non concessa per fallo su Morata) ma ciò non toglie che sarà ancora più opportuno, in casa Juve, riflettere sul perché e il percome non si riesca a scendere in campo sin da subito con la giusta tensione. Ok la sfortuna di pali e traverse e il rigore negato, ma si può e deve fare di più. Soprattutto, lo si deve fare prima…

    Le scelte

    Allegri ovvia all’emergenza a centrocampo avanzando il raggio d’azione del Jolly Danilo – che dove lo metti sta, e fa la sua figura – e arretrando/accentrando un po’ quello di Cuadrado. Brasiliano (regista) e colombiano formano infatti la linea a 3 completata da Rabiot. Unico di ruolo. In attacco il tridente è composto da Dybala, Vlahovic e Morata. Da parte sua il Bologna risulta bello corto e compatto: linea a 5 di centrocampo e i soli Arnautovic e Orsolini in attacco, sempre pronti a sacrificarsi e rinculare.

    Primo tempo

    Dybala verticalizza già al terzo e la combinazione tra Cuadrado e Dybala porta quest’ultimo al tiro. Sbilenco, il tiro. Il Bologna non sta a guardare, si rende al contrario pericoloso innescato da un disimpegno sbagliato di Dybala: la palla finisce a Orsolini che però non approfitta della buona occasione. L’argentino – una volta smaltito il sospirone di sollievo – si prende il cazziatone di Danilo. Meglio Morata che in avanti, sul versante sinistro, sforna buoni cross all’indirizzo di Vlahovic: all’11’ incornata dell’ex viola termina alta di un soffio. Peccato solo che lo spagnolo ecceda nel lavoro al servizio dei compagni, in corsia, anziché andare anche a creare densità in area. Nel finale di primo tempo Juventus leggermente più aggressiva. Gli esterni salgono un po’ (anche De Sciglio prende coraggio e mentri) e Vlahovic-Morata sono più chiamati in causa. Proprio da una conclusione De Sciglio-Cuadrado giunge una buona conclusione di Danilo dalla distanza. Non è facile, tuttavia, varcare le linee rossoblù: se Skorupski è reduce da 11 partite senza subire reti, un motivo c’è. E peraltro i suoi compagni (Orsolini, ad esempio) sono tutt’altro che rinunciatari, potendo: devono infatti intervenire Danilo, prima, e Chiellini, poi, per sbrogliare situazioni complicate.

    La ripresa

    Nella ripresa subito Arnautovic pericoloso: lascia sul posto De Sciglio, si gira e conclude con la palla che va ad un soffio dal palo. Ma è ancor più clamorosa l’occasione bianconera poco dopo: Vlahovic crossa in mezzo Morata di testa, poi la palla va verso Rabiot che mette alto a porta vuota. In 4 minuti, più emozioni che nei primi 45. Al sesto la svolta, il solito Arnautovic castiga: sesto gol consecutivo incuneandosi dietro De Ligt e dribblando Szczesny. La Juve prova a reagire ma pare non esser cosa: al 10’ conclusione di De Sciglio, poi Danilo (servito da Cuadrado) è sfortunatissimo e di testa coglie il palo. E pure De Ligt va a un passo dall’1-1 ma Skorupski è nel posto giusto e respinge.

    Assalto finale

    A questo punto Allegri le prova tutte: cambi a volontà. Passando per un 4-2-3-1 si giunge ad un 4-4-2 classico con Morata e Vlahovic (appunto, per creare densità) cui però si aggiunge al 41’ alla disperata anche Kean. L’episodio che imprime una nuova sterzata all’incontro: Soumaoro abbatte Morata che si sta involando in area e poi sul vantaggio Cuadrado colpisce l’incrocio dei pali. Avesse segnato, nessun dubbio. Ma a questo punto scatta il checking dell’arbitro, al monitor della Var. Cartellino rosso a Soumaoro per il fallo e a Medel (dopo già un giallo per proteste). Ma inspiegabilmente Sacchi non assegna il penalty. Quando il ko sembrava servito, l’invenzione di Morata che in sforbiciata volante serve Vlahovic il quale insacca un gol importantissimo. Ma che non cancella le perplessità e la delusione per una prestazione così sottotono, sia pure sfortunata.

    Guarda la galleryVlahovic salva la Juve nel recupero: solo un pari con il Bologna LEGGI TUTTO