Bologna, Mihajlovic: “Covid? Forse l’ho preso da mio figlio”
Il tecnico rossoblù: “Dispiace per le critiche, ma non ho fatto nulla di sbagliato. Sono malato di regole e quelle sul Covid le ho seguite” LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Carlo Piacenti
Il tecnico rossoblù: “Dispiace per le critiche, ma non ho fatto nulla di sbagliato. Sono malato di regole e quelle sul Covid le ho seguite” LEGGI TUTTO
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PINZOLO – Dal ritiro di Pinzolo sono arrivate le parole di Nicolás Dominguez, centrocampista argentino del Bologna, in vista della prossima stagione. “I primi mesi la mia stagione è andata così così, non ho giocato molto e mi dovevo ancora adattare al calcio italiano. Ma dopo la fine della quarantena ho giocato un po’ di più, accumulando fiducia. E per me è stato importante”. “Cosa mi aspetto dalla nuova stagione? Chiaramente voglio giocare di più e diventare importante per la squadra. Devo migliorare e lavoro per farlo, soprattutto sulla fase difensiva ed essere più aggressivo. Cominciare il ritiro con i compagni per me è importante per arrivare all’inizio del campionato con la forma migliore. In Argentina giocavo quasi da trequartista, ma posso giocare in tutti i ruoli del centrocampo, sia a destra che a sinistra. L’aspetto tattico in Italia è molto diverso e con il tempo sono entrato meglio nelle idee del mister. Io al posto di Soriano? Meglio davanti alla difesa. Qui il calcio è molto più fisico e sto lavorando molto di più in palestra. Nazionale? Chiaramente uno ci spera, ma prima ci sono due o tre partite di campionato, poi se l’Argentina mi chiama sono contento”. Su Mihajlovic, assente dal ritiro causa isolamento: “È difficile senza di lui, ma lo staff sta lavorando molto bene e anche noi, per farci trovare in forma. Lui mi dice di andare sempre forte e dettare il passaggio”.
“Milan alla prima? Partiamo tutti da zero”
“Il giocatore che mi è piaciuto di più al mio arrivo è stato Svanberg, ora guardo Vignato che fa grandi allenamenti e mi sta sorprendendo. Tra i più esperti guardo tutti, come Poli, e Palacio con cui parlo spagnolo”. Sul rapporto con Bologna: “Una città che mi piace, è tranquilla e piace anche alla mia fidanzata… qui a Bologna siamo contenti. Dove possiamo arrivare? Il primo obiettivo è migliorare la scorsa stagione, dove abbiamo fatto tanti punti. Se a metà stagione siamo vicini all’Europa poi si cambierà obiettivo. Pochi gol? Devo cominciare a farne qualcuno, così come gli assist, segnare è importante”. Sul debutto con il Milan alla prima giornata: “Sappiamo che sarà difficile, ma non penseremo a quella della scorsa stagione. Cominciamo tutti da zero e pensiamo solo a noi, provando a vincere”. “Per me giocare il più possibile è importante, ma soprattutto farlo bene e senza sbagliare. Se io mi prenderei al Fantacalcio? Io prenderei altro (ride, ndr) ma se mi prendono proverò a portare punti. Giocare senza tifosi? È difficile, sembra un allenamento. Ma non dipende da noi, con o senza dobbiamo giocare” ha concluso Dominguez. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
PINZOLO – Il Bologna prosegue la propria preparazione in vista del prossimo campionato. Oggi la squadra si è allenata in palestra agli ordini del prof. Marchesi, in assenza dei Nazionali. In serata si aggregheranno al gruppo Mattia Bani, Takehiro Tomiyasu, Omar Khailoti, Godfred Donsah, Antonio Santurro e Matias Rocchi. Per la giornata di domani è in programma una doppia seduta di allenamento (ore 10 e ore 17.30). Alle 16.30 Rodrigo Palacio interverrà in conferenza stampa. LEGGI TUTTO
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La squadra rossoblù rimarrà in Trentino fino al 5 settembre LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Bologna avrà un nuovo cittadino onorario, Sinisa Mihajlovic. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che oggi ha approvato la delibera, con 26 voti favorevoli e tre contrari, che certifica il riconoscimento all’allenatore dei rossoblù non solo per i risultati sportivi raggiunti con la squadra, ma anche per avere affrontato i mesi difficili della malattia e il percorso di cura in città. La cerimonia potrebbe svolgersi in autunno. A presentare l’ordine del giorno con la richiesta della cittadinanza onoraria era stato, in dicembre, il consigliere comunale Gian Marco De Biase di al Centro Bologna. “Questo uomo ci ha fatto riflettere, durante la malattia non solo ha saputo mostrare l’immagine di chi non abbandona mai la speranza – ha commentato in una nota – ma ha sottolineato come non ci si deve vergognare di avere paura senza perdere la voglia di vivere”.
Mihajlovic: Sono orgoglioso
“Diventare cittadino onorario di Bologna è motivo di grande orgoglio”, ha commentato Mihajlovic. “Questa è la seconda cittadinanza che ricevo dopo quella di Novi Sad, ma per me che sono serbo diventare cittadino di una città italiana è un grande onore. Bologna è un’eccellenza di questo Paese, una città universitaria e una delle più belle d’Italia. Spero di dare sempre il buon esempio e di onorare il nome di Bologna in ogni momento”.
Dal campo
Sono ripresi gli allenamenti dei rossoblù dopo la vittoria casalinga contro il Lecce. Lavoro di scarico per i titolari, esercitazioni tecnico tattiche e partitella finale per chi non ha giocato ieri. Schouten torna ad allenarsi in gruppo mentre proseguono le terapie per Mattia Bani e Takehiro Tomiyasu. LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Il Bologna con una nota sul proprio sito ufficiale ha comunicato lo stato di forma di Takehiro Tomiyasu: il difensore giapponese era uscito anzitempo dalla partita contro l’Atalanta di martedì scorso. Questo il report: “Gli esami cui è stato sottoposto Takehiro Tomiyasu hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero di circa due settimane”. LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Sinisa Mihajlovic è visibilmente nervoso mentre risponde a Sky Sport dopo il ko del Bologna, arrivato a Bergamo contro l’Atalanta dopo il brutto tonfo contro il Milan: “E’ stata una partita equilibrata, l’unica differenza è che noi non abbiamo sfruttato le nostre chance. Fisicamente stavamo meglio. Ci è mancato quello che ci manca sempre: la scelta finale. Poteva starci un pareggio. L’importante era reagire dopo il Milan”. I rossoblù hanno subito gol per la trentesima sfida di fila: “Era difficile non prendere gol, ma succede sempre con sviste individuali. Pure oggi abbiamo lasciato a Muriel lo spazio di tirare”. Ad attirare l’attenzione di tutti è stata la lite con Gian Piero Gasperini: “Come ho detto ognuno si fa le regole a casa sua. Io non parlo con la panchina degli altri. Quello che fa la sua panchina non è affare mio, alla mia panchina, invece, ci penso io. Sennò poi mi incazzo. Non ho bisogno di chiarire, poi se vuole farlo lui lo aspetto. Senza pubblico si sente tutto, ma io non mi sono mai permesso di andare da loro e dire alla panchina di stare zitti. Ognuno deve guardare alla sua. Gasperini non ha detto nulla nel post perché sa di aver sbagliato”.
Mihajlovic prosegue: “Peggio di così non si poteva andare. Oggi la squadra hanno fatto bene. Contro il Napoli abbiamo giocato bene, poi cambiamo tanto e sembra un’altra squadra. Giochi di nuovo dopo due giorni e sembra la solita squadra dell’ultimo anno e mezzo. Con i giovani è così. Serve tempo e continuità per farli crescere. Per arrivare in zona Europa servono almeno due o tre anni. Io sono stato cinque mesi e poi quest’anno non va contato perché con la malattia non ci sono stato sempre”. La prossima stagione gli emiliani dovranno fare il salto di qualità tanto agognato da tifosi e dirigenza: “Quest’anno abbiamo comunque fatto un’ottima annata. Siamo salvi da molte partite mentre lo scorso anno siamo arrivati a salvarci a due giornate dalla fine. Un primo salto di qualità c’è stato. Ora dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento mentale che passa dall’aspetto emotivo, i ragazzi sono giovani. Io non posso chiedere alla mia società di spendere i soldi che spendono Roma o Milan. Dobbiamo prendere i calciatori giusti nei ruoli scoperti. Se lo faremo cresceremo e ci avvicineremo all’Europa. Oggi ci sono sette squadre che sono avanti a noi”. Chiusura su Donnaruma, lanciato proprio da Mihajlovic e che oggi a Sassuolo ha toccato quota 200 presenze col Milan: “Gigio prese subito gol da Berardi all’esordio, ma gli ho detto che poteva prenderne altri dieci di fila e sarebbe comunque stato il titolare. Oggi non gli ho mandato un messaggio, sono più vecchia scuola. Preferisco il contatto diretto”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
MILANO – Deluso, arrabbiato, ma estremamente lucido: in poche parole Sinisa Mihajlovic dopo il rovinoso ko (5-1) del suo Bologna in casa del Milan: “È molto semplice, quando perdi 5-1 c’è poco da commentare, bisogna solo stare zitti, subire critiche, chiedere scusa a tifosi e società, ma soprattutto vergognarsi. Almeno io faccio così e spero lo facciano anche i calciatori, se hanno un briciolo di dignità – ha detto il tecnico serbo a Dazn -. Ma non sono arrabbiato, solo deluso. Quello che dovevo vedere l’ho visto e nelle scelte per l’anno prossimo bisogna decidere quello che dobbiamo fare da grandi”. Secondo Mihajlovic il Bologna è arrivato ad un bivio: “Se vogliamo essere salvi a dieci giornate dalla fine, possiamo rimanere così, ma se vogliamo lottare per un posto in Europa e fare qualcosa di più eccitante allora bisogna cambiare, dopo questa partita penso sia chiaro a tutti. Ma non sono io che fisso gli obiettivi, a fine campionato incontrerò la società e vedremo, ma nel bene o nel male ho visto quello che dovevo vedere. Bisogna avere la lucidità di tirare fuori il buono dalle cose negative. Ed io le ho viste, ma se saranno buone per me non lo saranno per altri, funziona così. I tanti gol subiti? Non è ancora finita, mancano 4 partite. Per spiegarlo ci vorrebbe Freud, ma poverino è morto…”.
MILAN-BOLOGNA 5-1: LA CRONACA
“Io cerco di fare le cose, a volte ci riesco e a volte no. Se vogliamo fare qualcosa dobbiamo cambiare l’atteggiamento mentale, gestendo le emozioni in campo. Serve fiducia in sé stessi e aiutarsi, serve anche continuità. Ma è normale con tanti ragazzi giovani, perciò cerchiamo di farli crescere. Quando va tutto bene si riflette poco, quando vanno male si cresce e si riflette, cercando di capire il perchè e provando a non farlo accadere di nuovo. Ma non è semplice, ci si prova. Con il Napoli abbiamo fatto una buona partita, con loro non c’è stata partita. Per questo ho messo chi non giocava mai come Corbo, Mbaye e Baldursson, sarebbe stato bello farli giocare con il pubblico. C’è stata partita, poca, solo sul 2-1, oggi non era giornata. Si vedeva che erano distratti, noi se cambiamo qualche pedina importante diventiamo un’altra squadra, ma siamo questi. Per fortuna mancano 4 partite … abbiamo perso tanti punti per strada e dobbiamo crescere. L’abbraccio con Ibrahimovic? Abbiamo parlato delle nostre famiglie, non di calcio. Noi basta che ci guardiamo e ci capiamo, per quanto riguarda il calcio, siamo amici. Lui al Bologna? Non ho capito la domanda, non si sente bene (ridendo e mimando il gesto dell’auricolare, ndr), continuo a non rispondere”. Poi rivolgendosi a Matri. “Lo saluto, è bello come il sole”. LEGGI TUTTO
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