Bologna, ripresa fissata per Il 24. Dal 27 a Pinzolo in ritiro
La squadra rossoblù rimarrà in Trentino fino al 5 settembre LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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BOLOGNA – Bologna avrà un nuovo cittadino onorario, Sinisa Mihajlovic. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che oggi ha approvato la delibera, con 26 voti favorevoli e tre contrari, che certifica il riconoscimento all’allenatore dei rossoblù non solo per i risultati sportivi raggiunti con la squadra, ma anche per avere affrontato i mesi difficili della malattia e il percorso di cura in città. La cerimonia potrebbe svolgersi in autunno. A presentare l’ordine del giorno con la richiesta della cittadinanza onoraria era stato, in dicembre, il consigliere comunale Gian Marco De Biase di al Centro Bologna. “Questo uomo ci ha fatto riflettere, durante la malattia non solo ha saputo mostrare l’immagine di chi non abbandona mai la speranza – ha commentato in una nota – ma ha sottolineato come non ci si deve vergognare di avere paura senza perdere la voglia di vivere”.
Mihajlovic: Sono orgoglioso
“Diventare cittadino onorario di Bologna è motivo di grande orgoglio”, ha commentato Mihajlovic. “Questa è la seconda cittadinanza che ricevo dopo quella di Novi Sad, ma per me che sono serbo diventare cittadino di una città italiana è un grande onore. Bologna è un’eccellenza di questo Paese, una città universitaria e una delle più belle d’Italia. Spero di dare sempre il buon esempio e di onorare il nome di Bologna in ogni momento”.
Dal campo
Sono ripresi gli allenamenti dei rossoblù dopo la vittoria casalinga contro il Lecce. Lavoro di scarico per i titolari, esercitazioni tecnico tattiche e partitella finale per chi non ha giocato ieri. Schouten torna ad allenarsi in gruppo mentre proseguono le terapie per Mattia Bani e Takehiro Tomiyasu. LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Il Bologna con una nota sul proprio sito ufficiale ha comunicato lo stato di forma di Takehiro Tomiyasu: il difensore giapponese era uscito anzitempo dalla partita contro l’Atalanta di martedì scorso. Questo il report: “Gli esami cui è stato sottoposto Takehiro Tomiyasu hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero di circa due settimane”. LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Sinisa Mihajlovic è visibilmente nervoso mentre risponde a Sky Sport dopo il ko del Bologna, arrivato a Bergamo contro l’Atalanta dopo il brutto tonfo contro il Milan: “E’ stata una partita equilibrata, l’unica differenza è che noi non abbiamo sfruttato le nostre chance. Fisicamente stavamo meglio. Ci è mancato quello che ci manca sempre: la scelta finale. Poteva starci un pareggio. L’importante era reagire dopo il Milan”. I rossoblù hanno subito gol per la trentesima sfida di fila: “Era difficile non prendere gol, ma succede sempre con sviste individuali. Pure oggi abbiamo lasciato a Muriel lo spazio di tirare”. Ad attirare l’attenzione di tutti è stata la lite con Gian Piero Gasperini: “Come ho detto ognuno si fa le regole a casa sua. Io non parlo con la panchina degli altri. Quello che fa la sua panchina non è affare mio, alla mia panchina, invece, ci penso io. Sennò poi mi incazzo. Non ho bisogno di chiarire, poi se vuole farlo lui lo aspetto. Senza pubblico si sente tutto, ma io non mi sono mai permesso di andare da loro e dire alla panchina di stare zitti. Ognuno deve guardare alla sua. Gasperini non ha detto nulla nel post perché sa di aver sbagliato”.
Mihajlovic prosegue: “Peggio di così non si poteva andare. Oggi la squadra hanno fatto bene. Contro il Napoli abbiamo giocato bene, poi cambiamo tanto e sembra un’altra squadra. Giochi di nuovo dopo due giorni e sembra la solita squadra dell’ultimo anno e mezzo. Con i giovani è così. Serve tempo e continuità per farli crescere. Per arrivare in zona Europa servono almeno due o tre anni. Io sono stato cinque mesi e poi quest’anno non va contato perché con la malattia non ci sono stato sempre”. La prossima stagione gli emiliani dovranno fare il salto di qualità tanto agognato da tifosi e dirigenza: “Quest’anno abbiamo comunque fatto un’ottima annata. Siamo salvi da molte partite mentre lo scorso anno siamo arrivati a salvarci a due giornate dalla fine. Un primo salto di qualità c’è stato. Ora dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento mentale che passa dall’aspetto emotivo, i ragazzi sono giovani. Io non posso chiedere alla mia società di spendere i soldi che spendono Roma o Milan. Dobbiamo prendere i calciatori giusti nei ruoli scoperti. Se lo faremo cresceremo e ci avvicineremo all’Europa. Oggi ci sono sette squadre che sono avanti a noi”. Chiusura su Donnaruma, lanciato proprio da Mihajlovic e che oggi a Sassuolo ha toccato quota 200 presenze col Milan: “Gigio prese subito gol da Berardi all’esordio, ma gli ho detto che poteva prenderne altri dieci di fila e sarebbe comunque stato il titolare. Oggi non gli ho mandato un messaggio, sono più vecchia scuola. Preferisco il contatto diretto”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
MILANO – Deluso, arrabbiato, ma estremamente lucido: in poche parole Sinisa Mihajlovic dopo il rovinoso ko (5-1) del suo Bologna in casa del Milan: “È molto semplice, quando perdi 5-1 c’è poco da commentare, bisogna solo stare zitti, subire critiche, chiedere scusa a tifosi e società, ma soprattutto vergognarsi. Almeno io faccio così e spero lo facciano anche i calciatori, se hanno un briciolo di dignità – ha detto il tecnico serbo a Dazn -. Ma non sono arrabbiato, solo deluso. Quello che dovevo vedere l’ho visto e nelle scelte per l’anno prossimo bisogna decidere quello che dobbiamo fare da grandi”. Secondo Mihajlovic il Bologna è arrivato ad un bivio: “Se vogliamo essere salvi a dieci giornate dalla fine, possiamo rimanere così, ma se vogliamo lottare per un posto in Europa e fare qualcosa di più eccitante allora bisogna cambiare, dopo questa partita penso sia chiaro a tutti. Ma non sono io che fisso gli obiettivi, a fine campionato incontrerò la società e vedremo, ma nel bene o nel male ho visto quello che dovevo vedere. Bisogna avere la lucidità di tirare fuori il buono dalle cose negative. Ed io le ho viste, ma se saranno buone per me non lo saranno per altri, funziona così. I tanti gol subiti? Non è ancora finita, mancano 4 partite. Per spiegarlo ci vorrebbe Freud, ma poverino è morto…”.
MILAN-BOLOGNA 5-1: LA CRONACA
“Io cerco di fare le cose, a volte ci riesco e a volte no. Se vogliamo fare qualcosa dobbiamo cambiare l’atteggiamento mentale, gestendo le emozioni in campo. Serve fiducia in sé stessi e aiutarsi, serve anche continuità. Ma è normale con tanti ragazzi giovani, perciò cerchiamo di farli crescere. Quando va tutto bene si riflette poco, quando vanno male si cresce e si riflette, cercando di capire il perchè e provando a non farlo accadere di nuovo. Ma non è semplice, ci si prova. Con il Napoli abbiamo fatto una buona partita, con loro non c’è stata partita. Per questo ho messo chi non giocava mai come Corbo, Mbaye e Baldursson, sarebbe stato bello farli giocare con il pubblico. C’è stata partita, poca, solo sul 2-1, oggi non era giornata. Si vedeva che erano distratti, noi se cambiamo qualche pedina importante diventiamo un’altra squadra, ma siamo questi. Per fortuna mancano 4 partite … abbiamo perso tanti punti per strada e dobbiamo crescere. L’abbraccio con Ibrahimovic? Abbiamo parlato delle nostre famiglie, non di calcio. Noi basta che ci guardiamo e ci capiamo, per quanto riguarda il calcio, siamo amici. Lui al Bologna? Non ho capito la domanda, non si sente bene (ridendo e mimando il gesto dell’auricolare, ndr), continuo a non rispondere”. Poi rivolgendosi a Matri. “Lo saluto, è bello come il sole”. LEGGI TUTTO
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BOLOGNA – Tra solidarietà, presente e futuro. E’ un Sinisa Mihajlovic a tutto campo quello della vigilia della trasferta in casa del Milan, che in conferenza stampa invita a fare una donazione sul sito www.ailbologna.it. E che poi sceglie l’arma dell’ironia per provare a stregare l’amico Ibrahimovic e il Milan: “Io e Ibra arrivammo quasi alle mani quando era alla Juventus. Poi abbiamo fatto amicizia quando arrivò all’Inter: è svedese, sì, ma i suoi genitori sono slavi come me e tra noi c’è grande rispetto reciproco. L’ho cercato in chiave mercato? Cose passate, ora non so cosa succederà l’anno prossimo: una cosa è certa, l’amicizia rimarrà sempre e per domani spero che abbia rispetto e pietà di un povero malato convalescente come me. Speriamo sia meno cattivo del solito”. Cercherà di essere cattivo il suo Bologna, che ha il rammarico per i tanti punti sprecati che sono costati la lotta europea: “Con il Cagliari abbiamo dominato, con il Parma avevamo già vinto e anche con il Napoli meritavamo noi: ma abbiamo fatto 3 punti al posto di 9”. L’Europa poteva essere a 4 lunghezze, invece è a 10. Ci sono i gol di Barrow, ma mancano quelli di una prima punta: “Santander è stato spesso infortunato. Con una prima punta al posto di Barrow sarebbe un’altra storia”. Consigli per gli acquisti futuri, insomma, ma Sinisa questa volta non calca la mano: “Il mio obiettivo è quello di andare in Europa. Con la società se ne parlerà dopo la fine del campionato”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
BOLOGNA – Gran bel dopo gara quello di Bologna-Napoli. Sinisa Mihajlovic e Rino Gattuso, infatti, hanno spiegato le loro opinioni dopo l’1-1 ai microfoni di DAZN… insieme: “Nel primo tempo ho sbagliato, pensavamo di poter gestire le loro uscite andando tre contro tre a centrocampo – ha detto il tecnico rossoblù -. Poi abbiamo cambiato sistema e ci siamo messi con un 3-4-1-2 a uomo su tutto il campo, noi dobbiamo avere poche idee, ma averle chiare. Nella ripresa invece abbiamo fatto molto bene. Il pallone calciato? Ho ancora il piede caldo… senza effetto ho preso uno della Croce Rossa (ride, ndr)”.
BOLOGNA-NAPOLI 1-1: LA CRONACA
Su Barrow, ancora protagonista e in rete: “Lui prima punta? Noi lo abbiamo preso come punta centrale, ma poi con il Covid e le partite ravvicinate non abbiamo avuto tempo di lavorare sui movimenti. L’anno prossimo potrà farlo, ma lo vedo come esterno perchè può partire in progressione. Palacio? Io non guardo mai l’età, se ha 38 anni e fa meglio degli altri lo faccio giocare. Io parto con un’idea, poi posso essere smentito sul campo, l’importante è che tutti siano motivati e remino dalla stessa parte, poi chi sta meglio gioca. Cosa vorrei di Gattuso? L’età” chiude Mihajlovic, abbracciando Gattuso. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
BOLOGNA – “Non sono impressionato dal lavoro di Gattuso, ha un’ottima squadra. E’ un tecnico di polso, forse serviva questo per risalire: regola e disciplina. Io e Gattuso abbiamo giocato con passione. E ora alleniamo con passione. E’ un modo, nei momenti difficili, per distrarsi e dimenticare le cose brutte della vita, cerchiamo di concentrarci sulle cose belle, come allenare”. L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha parlato così alla vigilia della gara con il Napoli: “Parma? Non vorrei tornare sulla partita. Diciamo che è stata una sosta nel percorso che abbiamo intrapreso. Succedono anche nel calcio le cose spiacevoli, ma ti fanno riflettere e ti fortificano. Bisogna trovare un lato positivo, è quello che ho detto ai ragazzi. Se vogliamo ambire a qualcosa di più dobbiamo avere un cambiamento mentale. Dovevamo portare a casa una vittoria. Skorupski? Mi piace come portiere, sicuramente deve migliorare coi piedi. Forse ha troppa ansia, ma per me è un portiere importante di personalità che para bene. I gol subìti? Sappiamo che dobbiamo migliorare delle cose. Sia prendere meno gol, sia farne di più. Prendiamo gol da 27 partite ma potevamo segnare di più, la mentalità è giusta, servirà migliorare questi aspetti. E vedremo se dovremo fare affidamento sui rinforzi del mercato”. Poi una battuta su Insigne: “Vedo di mandare qualcuno in albergo così gonfiano Insigne e non gioca – dice Mihajlovic ridendo – Cosa volete che pensi? Uno contro uno si gioca, noi mettiamo là Mbaye che è uno cattivo: quando lo vedo in faccia mi metto paura, spero che metta paura anche ad Insigne…”.
Skov Olsen e Orsolini: svegliatevi
“Penso che servano investimenti. Se siamo decimi vuol dire che qualcosa manca. Non sono qui a fissare gli obiettivi della società, quelli spettano ai dirigenti. A me piacerebbe fare un ulteriore salto in avanti e andare in Europa. Ci manca qualcosa dal punto di vista della qualità, serviranno due o tre investimenti. Ma è presto: in queste partite voglio dare possibilità a tutti, poi tireremo le somme. Cerco chi mi somiglia e mi dà garanzie a livello mentale. Skov Olsen? Domani gioca titolare: dipende da lui continuare ad esserlo o no. Gli sto dando delle possibilità, non ricevo nulla indietro e la pazienza sta per finire. Ora vediamo cosa farà nel finale e valuteremo, per ora non sono contento, mi aspettavo molto di più. Stesso discorso per Svanberg. Anche Orsolini deve svegliarsi, non giocherà domani”. LEGGI TUTTO
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