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    Bonucci, messaggio a Federer e Nadal: “La vostra foto è una lezione”

    TORINO – Venerdì di grandi emozioni alla O2 Arena per il ritiro di Roger Federer, il tennista svizzero ha disputato la sua ultima partita al fianco dello storico rivale, ed amico, Rafa Nadal regalando un momento di grande commozione quando, in lacrime, si sono tenuti per mano in panchina. Il capitano della Juventus Leonardo Bonucci ha pubblicato su Instagram la foto già iconica scrivendo: “Questa foto è una lezione. Non di sport. Di Vita. Dovremmo guardarla tutti i giorni. Grazie, perché anche seduti su una panchina, continuate ad essere esempi da seguire. Perché l’amicizia nella rivalità, il rispetto dell’altro, quelle mani che non si vorrebbero mai lasciare siano da insegnamento per ogni generazione”. LEGGI TUTTO

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    Joao Mario esulta in faccia ai tifosi della Juve e Bonucci si infuria

    TORINO – Prima della fine del primo tempo di Juve-Benfica l’esultanza dell’ex Inter Joao Mario dopo il pareggio su rigore del Benfica ha scatenato la reazione di Bonucci e di tutta la Juventus insieme al pubblico dello Stadium. Il centrocampista portoghese è stato prima abbracciato dai compagni di squadra e poi accerchiato dai bianconeri che gli contestavano i festeggiamenti polemici verso la curva juventina.
    Cosa è successo
    Joao Mario è andato dal dischetto e ha spiazzato con sicurezza Perin, firmando l’1-1 al 43′. Poi ha esultato correndo sotto la curva della Juve e portandosi le mani alle orecchie, provocando i tifosi di casa, che l’hanno subito investito di fischi. A quel punto Bonucci è stato tra i primi ad avvicinarsi all’ex Inter, rimproverandogli a brutto muso il gesto antisportivo. Presto anche gli altri bianconeri si sono uniti, allargando la protesta e aumentando la tensione. L’arbitro ha ammonito Joao Mario, sedando sul nascere i tafferugli.
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    L'urlo di Milik: “Siamo la Juve, dobbiamo fare di più. Che battaglia con il Benfica!”

    TORINO – «Lasciamoci alle spalle la partita di ieri con la consapevolezza che siamo la Juve e possiamo e dobbiamo fare di più. Testa alla prossima battaglia, insieme. Fino alla fine». Firmato, Arkadiusz Milik, semplicemente il giocatore bianconero più decisivo nelle ultime uscite. Vale a dire, sin da quando – il 26 agosto – ha firmato per i colori juventini. Il suo bilancio: due gol in 5 partite e pure un’espulsione per doppio giallo, rimediato domenica contro la Salernitana, il secondo cartellino per essersi tolto la maglia dopo aver realizzato il 3-2. Rete, poi, assurdamente cancellata dal Var Banti che aveva segnalato all’arbitro Marcenaro una sorta di “anomalia” (offside inesistente di Bonucci, tenuto in gioco da Candreva) rivelatasi fasulla. Il polacco aveva esternato il suo pensiero sui social con un post poi cancellato, oggi è tornato sulla partita pareggiata l’altra sera allo Stadium per ricavarne i giusti insegnamenti. Vale a dire: ok la topica arbitrale, ma la Juventus anti-Salernitana non è, non può essere Juventus. Arek dovrebbe giocare dall’inizio contro il Benfica (non si spiegherebbe altrimenti la scelta di Massimiliano Allegri di preferirgli Moise Kean in avvio di partita, apparso del tutto fuori contesto) e l’obiettivo è riprendere anche un discorso personale interrottosi in Europa il 5 maggio nella semifinale di Conference League contro il Feyenoord, mentre l’ultimo gol di Milik nelle Coppe risale al 10 marzo: doppietta servita al Basilea nei quarti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, Candreva tiene in gioco Bonucci: gol di Milik regolare

    TORINO – Rabbia Juve dopo il 2-2 dello Stadium contro la Salernitana. Sotto di due gol i bianconeri hanno rimontato fino al pareggio e nel recupero hanno sfiorato il sorpasso, che avevano trovato con Milik. La rete del polacco è stata annullata per una posizione di fuorigioco di Bonucci considerata attiva dall’arbitro Marcenaro, richiamato al monitor dal Var.
    La posizione di Candreva
    Una decisione che non è andata giù al tecnico Massimiliano Allegri e allo stesso Bonucci, che nel post partita hanno tirato in ballo la posizione di Candreva. E in uno specifico fermo immagine l’esterno dei campani sembra in effetti tenere in gioco il capitano bianconero. LEGGI TUTTO

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    Juve, è pareggite acuta: 2-2 da pazzi con la Salernitana e gol del sorpasso annullato

    TORINO – La Juventus vede i fantasmi, poi riacciuffa la Salernitana nel recupero. Ma è rabbia bianconera per il gol annullato a Milik in pieno recupero per fuorigioco di Bonucci. Succede di tutto e nel finale viene espulso anche Allegri.

    DA INCUBO

    Con la terza maglia al debutto, la Juve inizia subito in salita, trovandosi a rincorrere dopo nemmeno venti minuti. La “frittata” comincia da Cuadrado, che sbaglia il tempo dell’intervento di testa, poi prosegue la cottura McKennie, che non riesce a tenere il doppio passo di Mazzocchi: sul suo cross il più lesto è Candreva per il classico gol dell’ex. Inizio horror che più horror non si può per i ragazzi di Allegri: lo choc prosegue e la Salernitana prende fiducia esaltando anche i tanti tifosi granata allo Stadium. Il 4-3-3 juventino stenta a decollare: l’unico a provarci è il solito Miretti. Kean non sfrutta a dovere una buona opportunità sulla respinta incerta di Sepe, mentre Vlahovic riceve pochi palloni e spesso è spalle alla porta. L’horror diventa incubo quando Bremer tocca la palla con il braccio in area: rigore che Piatek trasforma da campione, Salernitana avanti 2-0.

    L’ILLUSIONE

    La scossa può darla (e ci prova in più occasioni) Milik, al posto dello spento Kean, ma in realtà arriva da Kostic che fa il break a sinistra, pennella un pallone su cui si fionda Bremer per l’1-2 che riaccende Juve e Stadium. Il brasiliano la riapre e la squadra di Allegri si sveglia: anche Vlahovic entra in partita e diventa fondamentale, anche se il colpo del pari non arriva. Allegri toglie Kostic per inserire Danilo, però la mossa della disperazione è Soulé per Cuadrado. Sembra finita, invece la Juve tira fuori l’orgoglio: follia di Vilhena che sgambetta Alex Sandro, dal dischetto Bonucci sbaglia ma segna sulla respinta. Il 2-2 sembra cosa fatta, quindi Milik segna il 3-2 annullato però per fuorigioco proprio di Bonucci rivisto al Var. Finale convulso con espulsioni e tensioni. Per la Juventus resta l’amaro in bocca per un successo sfumato in maniera rocambolesca. Di sicuro, al di là del risultato, i bianconeri non sono stati né antipatici né vincenti.
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    Juve, Bonucci non convocato per la Roma. Ma Di Maria 'vede' Firenze

    Juve, Allegri aspetta la Roma: “Un piacere incontrare Mourinho e Dybala”
    Di Maria ‘quasi’ in gruppo
    Non ci sarà nemmeno il convalescente Angel Di Maria, per il quale arrivano però buone notizie: “Ha fatto un pezzo di allenamento con la squadra, l’obiettivo – ha aggiunto Allegri parlando del fantasista argentino arrivato dal Paris Saint-Germain (pescato dalla Juve nel girone di Champions) – è averlo per Firenze”. Dopo l’infortunio muscolare all’esordio contro il Sassuolo, l’argentino potrebbe dunque tornare in campo alla quinta giornata sul campo della Fiorentina.
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    Juve-Roma, Szczesny si riprende la porta. Torna Bonucci

    TORINO – Dopo aver difeso egregiamente la porta della Juventus, contribuendo in maniera a volte decisiva all’imbattibilità bianconera nelle prime due giornate di campionato, Mattia Perin dovrebbe riaccomodarsi in panchina per sabato, quando allo Stadium arriverà la Roma. Perin lascerà il posto, salvo sorprese dell’ultimo minuto, a Wojciech Szczesny, il titolare designato, che però ha saltato le prime due uscite ufficiali di Serie A a causa di una lesione di basso grado al flessore. L’estremo difensore torna a lavorare in gruppo ed è pronto a riprendersi la sua porta allo Stadium. Diciamo che, considerando tutti i settori con infortunati, quello del portiere era il più blindato per Allegri, grazie proprio alla presenza di Perin, che ha mandato al tecnico un messaggio preciso: in caso di necessità, la Juventus sa di avere a disposizione un altro numero 1 e non un numero 12. Pronto a riprendersi il posto e la fascia di capitano prestata a Cuadrado è Bonucci, dopo aver guardato la sfida con la Samp dalla panchina per un affaticamento muscolare.Guarda la galleryJuve da sogno: il possibile undici bianconero con la squadra al completoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bonucci, Samp a rischio: è sfida tra Rugani e Gatti 

    TORINO – La sfortuna continua a vederci benissimo quando incrocia la Juventus e alla lista degli infortunati si unisce anche Leonardo Bonucci: il capitano bianconero si è fermato in allenamento a causa di un affaticamento al flessore della coscia destra che potrebbe mettere a rischio la sua presenza, lunedì, nella trasferta a Genova contro la Sampdoria. Non si tratta di un infortunio serio, sono state escluse lesioni muscolari, ma il difensore bianconero ha precauzionalmente deciso di fermarsi – in accordo con lo staff tecnico e medico – quando ha sentito lo stesso fastidio già provato durante la sfida contro il Sassuolo, all’esordio in campionato. Una scelta cautelativa: il giocatore sarà valutato oggi e domani, poi verrà deciso se gettarlo nella mischia o, più probabilmente, farlo accomodare in panchina a Marassi per preservarlo in vista del big match contro la Roma, sabato 27 agosto, allo Stadium. A quel punto si apre il ballottaggio tra Daniele Rugani e Federico Gatti, tra la riserva che dal 2015 accetta la panchina e il nuovo acquisto alla ricerca del debutto in Serie A. A livello di posizione, centrale di destra, il principale indiziato a scendere in campo è proprio Gatti: in cinque amichevoli precampionato (tranne la prima contro il Chivas Guadalajara in cui è partito titolare) è sempre stato l’ex difensore del Frosinone a sostituire Bonucci mentre Rugani, da subentrato, ha sempre preso il posto di Gleison Bremer tranne nella prima dove è entrato per Danilo.Guarda la galleryJuve, la probabile formazione di Allegri contro la Sampdoria

    Gatti in vantaggio su Rugani per affiancare Bremer          

    Gatti in leggero vantaggio, dunque, per far coppia con il brasiliano ex Toro: il ragazzo ha ben impressionato nella preparazione estiva e gode della fiducia di Massimiliano Allegri. Da parte sua, invece, Rugani può assicurare una maggiore esperienza visto che vanta 145 presenze in Serie A, e non un numero di poco conto: dalla scelta si capirà così qual è la gerarchia dei centrali. Sarebbe da escludere che Gatti e Rugani possano giocare insieme in una difesa schierata a tre, come è successo contro l’Atletico Madrid a partita in corso, visto che al momento non sembra tra le opzioni del tecnico livornese. Tra le alternative ci sarebbe anche Danilo, che lascerebbe il ruolo di terzino destro a Mattia De Sciglio (e non Cuadrado, che avanza nel tridente d’attacco al posto dell’infortunato Di Maria), ma anche questa ipotesi appare remota. 

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    Juve, cinque titolari in infermeria

    Con Bonucci ko, salirebbero a cinque i titolari in infermeria: oltre al capitano, Szczesny, Pogba, Di Maria e Chiesa. Se il numero degli infortunati (nel conteggio bisogna aggiungere pure McKennie, che però ha già recuperato dalla lussazione della spalla) non preoccupa perché è nella media, impensierisce invece l’entità degli stop: tranne, appunto il texano, che ha avuto una convalescenza inferiore alle previsioni ed è tornato a disposizione dopo appena due settimane, tutti gli altri infortuni richiedono dalle tre settimane in sù di stop, senza considerare Chiesa, che è fermo da inizio anno. E poi a essere finiti in infermeria sono tutti i big, in particolare Di Maria e Pogba, i colpi del mercato estivo, che hanno stuzzicato gli appeti dei tifosi (per l’argentino gol e assist al debutto) salvo poi lsciarli a digiuno.

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