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    Juve, Bonucci supera Zoff da capitano: “Fa piacere, oltre ai numeri vogliamo fare bene”

    TORINO – ll neo capitano della Juve Leonardo Bonucci raggiunge un nuovo record: scendendo in campo contro il Sassuolo nella prima di campionato il numero 19 supera Dino Zoff nella classifica dei giocatori più presenti di sempre nella storia dei bianconeri, salendo a quota 477 presenze, al 7° posto, e piazzandosi così a – 5 da Bettega. Parlando ai microfoni di Juventus Tv nel prepartita, il classe ’87 ha affermato: “Fa piacere aver superato una leggenda come Zoff per numero di presenze con la Juve ma sono solo numeri, l’importante è scendere in campo per vincere, con la determinazione giusta. Cosa dirò oggi ai miei compagni? Dobbiamo divertirci, perché se ci divertiamo noi si divertono anche i tifosi e il pubblico. Abbiamo le qualità tecniche per far divertire, dobbiamo trovare anche quelle morali, la voglia di sacrificarsi e di correre”.
    Juve, la carica di Bonucci: “Ora si volta pagina”
    La Juve vista da Barzagli: “Di Maria straordinario, a Bremer serve tempo”
    Bonucci: “Con Bremer ci troveremo a meraviglia. Di Maria è un fuoriclasse”
    Il capitano bianconero ha anche parlato ai microfoni di Dazn, descrivendo l’impatto dei nuovi acquisti Bremer e Di Maria sulla squadra: “Bremer? Con Gleison ci stiamo conoscendo allenamento dopo allenamento, è normale che con gli altri compagni di reparto con cui ho giocato gli scorsi anni veniva tutto più facile. Gleison ha grande personalità e tanta voglia di imparare, sono sicuro che ci troveremo da meraviglia. Di María? Ha tanta esperienza e tanto talento, è un fuoriclasse. Deve fare quello che sa fare e metterci nelle migliori condizioni di portare a casa la vittoria”.
    Guarda la galleryJuve, ecco la formazione ufficiale di Allegri per il SassuoloIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Gatti: “Io, umile e cattivo. La Juve mi ha stravolto la vita”

    TORINO – Dal sogno alla realtà il passo è stato breve per Federico Gatti, che da gennaio a giugno ha continuato a giocare (alla grandissima) a Frosinone in prestito dalla Juventus, ma il pensiero non poteva non correre all’abbraccio con il top club bianconero. Il difensore, ora negli Stati Uniti con i convocati da Massimiliano Allegri per il Soccer Champions Tour, si confessa alla tv ufficiale della società. Gatti parla di «esperienza enorme», dell’attesa di incrociare squadroni del calibro del Barcellona e del Real Madrid campione d’Europa («Non vedo l’ora»), dell’importanza di un’avventura che evidentemente lo farà crescere parecchio. «Qui è tutto diverso rispetto al passato, non ti fanno mancare nulla. Mi alleno con campioni che si pongono nei tuoi confronti con impressionante umiltà. E con voglia e umiltà qui non si può non migliorare». Parentesi anche su Allegri e Leonardo Bonucci: «Mi insegnano anche i più piccoli particolari che in passato non conoscevo. Leo? Un grandissimo uomo, un campione, da lui si impara giorno dopo giorno». La vita di Gatti, insomma, è totalmente cambiata. Di più, è stata «stravolta, ma io voglio stravolgerla ancora, perché c’è tanto da scrivere. Io non mollo mai, la mia forza è stata la gavetta che ho fatto: mi ha ha fatto diventare più cattivo. Sto vivendo emozioni incredibili, basti pensare che la mia famiglia vive a 500 metri dallo Stadium…». E siamo solamente agli inizi. LEGGI TUTTO

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    Juve: Locatelli sposa la sua signora e si commuove. Pianti di gioia per il bianconero

    TORINO – Da oggi chiamatelo “signor Locatelli”. Manuel ha detto sì alla “signora Thessa” che di cognome fa Lacovich, viene dalla Costa Rica, di professione si occupa di e-commerce e da cinque anni è la fidanzata del centrocampista della Juventus. O meglio, era, perché la coppia è ormai tale a tutti gli effetti. E per sempre. Tra gli invitati all’evento numerosi compagni di squadra e di Nazionale dell’ex Sassuolo, da un emozionato Giorgio Chiellini a Leonardo Bonucci, passando per Federico Peluso e Matteo Pessina. Presente anche Patrick Cutrone, che per Locatelli è praticamente un fratello acquisito. Manuel e Thessa, dunque, marito e moglie: lo scorso mese di ottobre lo juventino aveva fatto la proposta di matrimonio all’allora fidanzata regalandole uno strepitoso anello, oggi il sì. E il popolo bianconero applaude commuovendosi assieme al proprio idolo. LEGGI TUTTO

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    Juve, cena in… difesa: Perin, Chiellini, Bonucci. E De Ligt va da Morata

    TORINO – «Ci stiamo difendendo bene», così il post di Mattia Perin sulla cena della banda juventina. E Leo Bonucci aggiunge: «La prima lettera dell’alfabeto. La A. Amore e Amicizia». Una lunga tavolata, ricca di giocatori. Perin, appunto e vicino a lui Chiellini, un ex della banda ma non si vede,  Bonnibauer, le signore, e poi Alena Seredova con Alessandro Nasi (l’uomo della Famiglia Agnelli, il cugino di Andrea, John e Lapo Elkann) e gli amici di sempre. Montalcino, Val d’Orcia, splendidi panorami, serenità e gente che sa stare bene insieme, da sempre. Adesso il capitano Giorgio andrà in America, a Los Angeles, dove peraltro risiede un altro capitano, Alessandro Del Piero, mentre Bonucci, nuovo-vecchio capitano, dovrà guidare la Juventus che va formandosi e che deve rifarsi degli zero titoli di quest’anno. In difesa, per esempio, tutti si chiedono se Matt De Ligt resterà: Max Allegri spera di sì, ovviamente solo un’offerta irrinunciabile potrebbe farlo partire (Premier sempre attenta…). Il progetto sarebbe addirittura di metterlo insieme a Koulibaly, ma qui la strada che porta all’accordo col Napoli resta impervia. Nel frattempo, l’olandese, a Venezia per la festa dei coniugi Morata (quinto anniversario di matrimonio), si gode la città con AnneKee, sempre più immerso nella realtà italiana dove si trova a meraviglia.  LEGGI TUTTO

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    Pogba e quei ritorni eccellenti alla Juve

    TORINO – A volte ritornano e non si tratta solo di una questione di nostalgia canaglia. Il richiamo della Juventus diventa forte, irresistibile, per svariate e variegate ragioni: per opportunità economiche, di rilancio, affettive, chi più ne ha più ne metta. Il popolo bianconero attende con fibrillazione il ritorno a casa di Paul Pogba, l’ultimo in ordine cronologico di juventino, giocatore o allenatore, pronto a rientrare a Torino dopo essere transitato altrove. Certi amori non finiscono, ma solo alcuni ritorni eccellenti sono possibili: il Polpo è il prossimo, ma ce ne sono stati altri. Vediamo insieme alcuni tra i più significativi.

    ALLEGRI Pogba troverà Massimiliano Allegri, anch’egli un cavallo di ritorno: lui non è mai andato da un’altra parte, è rimasto ad aspettare, dopo che nel 2019 si era separato dalla Juventus. Ma poi nel 2021, alla fine di due anni di attesa, è rientrato nella Torino bianconera ed è uno dei principali sponsor (se ce ne fosse bisogno) del francese.

    BONUCCI Paul potrà riabbracciare anche un altro protagonista di tante battaglie in bianconero: Leonardo Bonucci. I tifosi ricordano bene come è andata: colonna dal 2010 al 2017 e idolo della juventinità, Bonucci aveva deciso di cambiare aria. Una stagione al Milan e nel 2018, dopo un anno al di sotto delle aspettative personali e di squadra, il difensore è ritornato a Torino dove ha ricominciato a vincere.

    BUFFON Anche ad altri simboli è capitato di lasciare la Juventus per poi ritornare dopo poco tempo. Da ricordare Gianluigi Buffon, capitano e icona bianconera dal 2001 al 2018, poi l’avventura straniera al Psg e il rientro a casa un anno dopo per due stagioni prima di un altro ritorno per il portierone, quello al Parma dove tutto era cominciato.

    MORATA Pogba potrebbe ritrovare Alvaro Morata, un altro che non è nuovo a ritorni di fiamma con la Juventus. In bianconero dal 2014 fino al 2016, lo spagnolo – sposato con l’italiana Alice Campello – ha deciso di riabbracciare il bianconero nel 2020 in prestito dall’Atletico. E proprio a Madrid ora è ritornato, in attesa di conoscere il suo futuro in maniera più chiara, con la Juve sullo sfondo.

    I TECNICI Non solo Allegri, anche altri allenatori hanno ritrovato la Juve nei loro percorsi professionali. E si parla di tecnici che hanno scritto la storia. Come Marcello Lippi, protagonista dell’ultima Champions vinta dai bianconeri nel 1996 e andato via nel 1999, per poi tornare nel 2001 dopo una parentesi breve all’Inter. Ed è successo anche a Giovanni Trapattoni, per dieci anni alla guida dei bianconeri dal 1976 al 1986 e poi di nuovo in sella dal 1991 al 1994. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, il saluto da leader e capitano. Dell’Olanda. E La Juve? Applaude

    TORINO – (e.e.) L’ultima immagine di Matt De Ligt prima delle meritate vacanze: lui vincente e con la fascia da capitano. Dell’Olanda… («Importante chiudere la stagione con un successo – battuto 3-2 il Galles di Bale e Ramsey – e adesso è tempo di ferie»). Il difensore della Juventus è un leader nato, a 22 anni sembra un veterano passato attraverso mille battaglie. Via Chiellini, sembra naturale passare da De Ligt, senza che Bonucci si senta sminuito, per il rilancio in Italia e in Europa. E’ l’ex Ajax quello in grado di traghettare i bianconeri verso la vetta. E’ stato chiaro, tra l’altro: «Due quarti posto non mi bastano». Già, non possono bastare a uno abituato a vincere sin dalle giovanili dei Lancieri. Lo Juve lo sa benissimo, e mai vorrebbe privarsi del ragazzo. Che però ha mercato, soprattutto in Premier (il suo mentore Ten Hag lo vorrebbe allo United, Tuchel al Chelsea, così per dire). Se arrivasse mai un’offerta extra large da 80 milioni in su allora la trattativa sarebbe obbligata. Nel frattempo continuano i contatti con il suo entourage per rinnovare (c’è sempre la questione della clausola) un rapporto comunque sincero e a prova di gradi: al comando c’è Matt. LEGGI TUTTO

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    Moviola Fiorentina-Juve: nessun dubbio sul rigore

    TORINO – Poco prima dello scadere del primo tempo, ammonizione per Kean e Igor in seguito a un doppio strattonamento che comporterà la squalifica del bianconero: l’attaccante sarà costretto così a saltare la prima giornata del prossimo campionato, visto che era in diffida. Sul primo gol della Fiorentina controllo del Var, che non ravvisa irregolarità nella mischia furibonda che consegna casualmente la palla giusta a Duncan per l’1-0 della Fiorentina. Al 10’ della ripresa Rabiot e Venuti si strattonano, il francese paga per le proteste. L’ammonizione gli farà saltare la prima giornata del prossimo campionato. Netto il rigore provocato da Bonucci per un intervento falloso su Torreira nel recupero del secondo tempo: il difensore interviene fuori tempo e manda a terra il viola. Guarda la galleryFiorentina-Juve, Bernardeschi e Dybala: addio flop. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

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    Bonucci: “Juve in costruzione. Scudetto? Dico Inter”. Su Vlahovic…

    TORINO (ITALPRESS) – Domenica, grazie alla doppietta di Bonucci che ha steso il Venezia e allo 0-0 della Roma in casa contro il Bologna, è arrivata l’aritmetica qualificazione alla prossima edizione della Champions League, eppure in casa Juve c’è il rammarico di non poter lottare per lo scudetto, ormai appannaggio delle due milanesi. A tal proposito, il difensore bianconero, ospite di Supertele su Dazn, ha commentato: “C’è del rammarico perché abbiamo perso punti per strada che col senno di poi fanno pensare. Con tre-quattro punti in più gestiti in un’altra maniera eravamo lì, a combattere fino all’ultima giornata. Però la Juventus è in un momento di cambiamento e certi errori ci possono stare, basta che siano da insegnamento per guardare avanti e crescere. La speranza è quella di fare qualcosa in più il prossimo anno sia in Italia che in Europa”.Guarda la galleryJuve, primato italiano in Champions: ecco le più presenti
    Bonucci sulla lotta scudetto
    Tornando al duello tra Milan e Inter, il difensore della Nazionale vede favorita la squadra di Inzaghi: “Questo campionato ci ha riservato sorprese anche se i nerazzurri hanno tre sfide abbordabili. È bello vivere questa lotta fino all’ultimo, peccato non esserne protagonisti perché bastavano pochi punti in più”. Come quelli persi nello scontro diretto all’Allianz Stadium contro l’Inter, partita che Bonucci ha vissuto da bordocampo così come quella contro il Villarreal che ha decretato l’eliminazione dei bianconeri agli ottavi di Champions League. “Viverle da fuori è stato veramente difficile, soprattutto perché non puoi aiutare i compagni – sottolinea Bonucci -. Purtroppo, ho saltato partite cruciali quest’anno ed è un grosso rammarico. Ora voglio chiudere la stagione alla grande”.
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    Bonucci sulla parentesi al Milan e i consigli a Vlahovic
    A proposito della stagione in rossonero rivela: “Per me prima di tutto viene la Juventus. Quella scelta fu dettata da momenti di delusione, rabbia e frustrazione poi cancellati. Dagli errori si impara, ma oggi sono contento di essere un esempio per i giovani e spero di esserlo per almeno altri due anni, fino alla scadenza del contratto nel 2024”. A Vlahovic consiglia: “Deve capire che deve giocare con meno frenesia. Gli viene chiesto di tenere la palla per farci salire e quindi deve capire la cosa giusta da fare. È giovane ed è normale che voglia strafare, ce lo teniamo stretto perché ci ha portato entusiasmo, gol e pesantezza in avanti togliendo responsabilità ad altri. Per noi è importante”. Sul dibattito giochisti-risultatisti sentenzia: “Abbiamo fatto grandi partite di livello agonistico e non è arrivato il risultato, mentre altre volte in cui abbiamo faticato poi abbiamo vinto. In questa stagione abbiamo pagato la poca esperienza dei tanti giovani di questa rosa, ma le basi per fare qualcosa di importante in futuro ci sono”.
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