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    Bremer: «Felicissimo per l'esordio nel Brasile». Stile Juve, ma vincente

    TORINO – (e.e.) Il Brasile batte 3-0 il Ghana a Le Havre (Marquinhos al 9′, Richarlison al 28′ e al 40′ su assist di Neymar) e Bremer fa il suo esordio in maglia verdeoro nella ripresa. Così, svanisce ufficialmente l’opzione Italia (sta prendendo la doppia cittadinanza grazie alla moglie Deborah Claudino). E adesso per il centrale della Juventus l’obiettivo è confermarsi nella lista di Tite e andare al Mondiale in Qatar. L’ex granata ha preso il posto di Thiago Silva giocando il secondo tempo. Difesa a 4 in stile Juve, ma vincente. «Felicissimo per l’esordio, rappresentando la nostra nazione», scrive Bremer su Instagram. E’ il sogno che si realizza dopo la gavetta, l’approdo in Italia, la crescita nel Toro e il passaggio boom in estate alla Juventus (41 milioni più bonus). Dove i problemi non mancano, però lui è una certezza, al di là del modulo. Certo col Brasile si spinge di più, il baricentro si alza e lui può andare in pressione, come preferisce giocare, in una linea formata da Militao, Bremer appunto, Marquinhos e Telles. La novità è il madridista Militao terzino destro. Ma quando Telles si alza, diventa una barriera a tre. Guarda la galleryDa Paredes a Danilo, da Milik a Di Maria fino a Vlahovic: la Juventus-NazionaleIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, Bremer esordisce col Brasile nel successo per 3-0 contro il Ghana

    LE HAVRE (Francia) – Scendendo in campo ad inizio secondo tempo al posto di Thiago Silva, il difensore centrale della Juve Gleison Bremer ha fatto il suo esordio assoluto con la maglia del Brasile: il classe ’97 ha preso parte ai 45′ finali del match amichevole giocato a Le Havre vinto dalla nazionale verdeoro 3-0 contro il Ghana. A regalare il successo a Tite sono il gol di Marquinhos al 9′ e le due reti di Richarlison al 28′ e al 40′ (entrambi su assist di Neymar).  LEGGI TUTTO

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    Juventus e Brasile, è Danilo l'esempio. I tifosi: capitano vero!

    TORINO – (e.e.) Capitano vero, anche quando non indossa i gradi. E’ Danilo il vero leader, nel Brasile e nella Juventus bistrattata di questo periodo. Sempre a disposizione, in ogni settore, difesa e pure a centrocampo, se serve. Capace di sacrificarsi per la squadra. Nel ritiro dei verdeoro, Neymar si mette accanto a lui, quasi per assorbirne l’umiltà. Bremer ha colto da Danilo i primi consigli, a Torino e con la Seleçao. E il difensore non molla, anzi raddoppia la sfida. Anche in bianconero. Nel confronto con i tifosi ha mostrato carattere (uomo vero: dicono di lui) e in campo non si tira mai indietro. L’ordine è partito: basta sconfitte. LEGGI TUTTO

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    Bremer, vitamina Seleçao e poi la Juve: il brasiliano in Francia per ricaricarsi

    TORINO – Il Brasile per provare a tirarsi su, dimenticando le vicissitudini di una Juve in piena crisi. Gleison Bremer ha raggiunto il ritiro della nazionale verdeoro che in Francia si sta preparando alle due amichevoli programmate nei prossimi giorni in vista del Mondiale in Qatar: venerdì a Le Havre si gioca contro il Ghana, martedì 27 si replica al Parco dei Principi di Parigi contro la Tunisia, nello stesso stadio in cui meno di due settimane fa il difensore ha cercato di far fronte alle avanzate di Messi, Neymar e Mbappé ricavandone, in verità, ben poco (incluso un 5 in pagella su Tuttosport, ma non è che attorno a lui sia andata tanto meglio).
    AmbizioniPer l’ex Toro è la prima convocazione nel Brasile del ct Tite che l’ha seguito a lungo e ha apprezzato l’ottimo impatto del centrale nella sua nuova squadra di club, al di là dei risultati insoddisfacenti della Juventus. «Negli ultimi due anni ha fatto un bel lavoro, è tutto merito suo, lui è uno dei difensori top del campionato italiano», ha detto di Bremer il selezionatore in una recente intervista. E non è un mistero che lo stesso giocatore abbia scelto la Juve proprio per creare i presupposti per il grande salto nella Seleçao. A Monza il brasiliano si è “adeguato” ai ritmi non accettabili di una squadra allo sbando e la Nazionale gli servirà di sicuro per ricaricare le batterie e ritrovare il giusto spirito. Allegri non vede l’ora di ritrovarlo al rientro: Max è il suo primo tifoso.
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    Juve, il Brasile chiama Bremer: è la sua prima convocazione

    TORINO – Per le prossime partite del Brasile contro Ghana (23 settembre) e Tunisia (27 settembre), sfide amichevoli in preparazione del Mondiale in Qatar, il ct Tite ha diramato la lista dei convocati: c’è Bremer, per lui prima chiamata con i verdeoro. Oltre all’ex Torino, presenti altri due giocatori della Juve, Danilo e Alex Sandro. Tra gli “italiani”, convocato Ibanez della Roma. Di seguito la lista completa.
    I complimenti della Juve
    Su Twitter sono arrivati i complimenti della Juve per il suo difensore: “Congratulazioni a Bremer per la prima convocazione con il Brasile”, ha scritto il club bianconero.
    I convocati del Brasile
    Portieri: Allison (Liverpool), Ederson (Manchester City), Weverton (Palmeiras)
    Difensori: Marquinhos (PSG), Eder Militao (Real Madrid), Thiago Silva (Chelsea), Bremer (Juventus), Ibanez (Roma), Danilo (Juventus), Alex Sandro (Juventus), Alex Telles (Siviglia)
    Centrocampisti: Casemiro (Manchester United), Bruno Guimaraes (Newcastle), Fred (Manchester United), Fabinho (Liverpool), Lucas Paquetá (West Ham), Everton Ribeiro (Flamengo)
    Attaccanti: Neymar (PSG), Vinicius Jr (Real Madrid), Rafinha (Barcellona), Antony (Manchester United), Richarlison (Tottenham), Pedro (Flamengo), Firmino (Liverpool), Cunha (Atletico Madrid), Rodrygo (Real Madrid).
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    Copa Libertadores: impresa Athletico Paranaense, rimonta il Palmeiras e va in finale

    11 EROI Se volessimo definire la prova del Furacão con un aggettivo, quello più corretto sarebbe eroica e questo nonostante il fatto che, nella partita di andata, i rossoneri di Curitiba avessero vinto 1-0. Il match dell’Allianz Parque s’è messo subito in salita per la banda di Felipão: il Palmeiras ci mette soltanto 3′ a riportare la doppia sfida sul piano dell’assoluta parità. La difesa ospite si impappina sul cross di Ze Rafael, non riuscendo a spazzare: Gustavo Scarpa può solo dire muito obrigado, grazie mille, e scaricare l’1-0 alle spalle di Krepski. Non c’è partita, tutto come calcolato da Abel Ferreira, tecnico portoghese del Verdão: i paulisti sono troppo superiori e Dudu è in un momento di forma semplicemente divino. L’unica mezza speranza per il Furacão rossonera si concretizzava al 3′ di recupero del primo tempo: rosso sventolato dall’arbitro uruguaiano Ostojich dopo consulto con il Var davanti al naso di Murilo Cerqueira per un fallaccio su Vitor Roque e padroni di casa con un uomo in meno per un tempo intero.
    IL MATTONCINO Proprio da questo piccolo mattoncino l’Athletico Paranaense inizia a costruire l’impresa. Nonostante l’uomo in meno, al 10′ della ripresa il Palmeiras trovava il gol della momentanea qualificazione grazie al cabezazo, al gran colpo di testa di Gustavo Gómez su cross pennellato da Marcos Rocha. L’Athletico ci crede e non vuole smettere di lottare. Fernandinho si carica sulle spalle la squadra e Pablo trova i suoi 20′ di gloria: il numero 5 prima fa 2-1 su imbeccata di Vitor Roque, poi, a 5′ dalla fine trova l’assist per Terans che realizza il 2-2. Sull’Allianz Parque cala il gelo: la festa è tutta del Furacão, che stacca il pass per la finale dell’Estadio  Monumental Isidro Romero Carbo di Guayaquil, Ecuador e tra poche ore saprà chi dovrà sfidare tra Flamengo e Vélez Sarsfield.
    PALMEIRAS-ATHLETICO PARANAENSE 2-2
    MARCATORI: pt 3′ Gustavo Scarpa; st 10′ Gustavo Gómez, 19′ Pablo, 40′ Terans
    PALMEIRAS (4-2-3-1): Weverton; Marcos Rocha (34′ st Mayke), Gustavo Gómez, Murilo Cerqueira, Piquerez (42′ st Merentiel); Gabriel Menino (42′ st Atuesta), Ze Rafael; Dudu, Tabata (1′ st Luan), Gustavo Scarpa; Rony (34′ st Wesley). A disp. Marcelo Lomba, Breno Lopes, Fabinho, Kuscevic, José Lopez, Rafael Navarro, Vanderlan. All. Abel Ferreira
    ATHLETICO PARANAENSE (4-3-3): Krepski; Khellven, Pedro Henrique, Heleno, Abner (1′ st Pedrinho); Fernandinho, Erick (18′ st Pablo), Santana (1′ st Terans); Canobbio (1′ st Romulo), Vitor Roque (45′ st Matheus Fernandes), Vitinho. A disp. Anderson, Cuello, Leo Cittadini, Matheus Felipe, Nicolàs Hernàndez, Orejuela, Vitor Bueno. All. Felipão Scolari
    ARBITRO: Ostojich (Uruguay)
    NOTE: ammoniti Santana, Gabriel Menino, Canobbio, Pedrinho, Heleno, Weverton. Calci d’angolo: 6-3 per il Palmeiras. Recupero tempo: pt 4′; st 6′ LEGGI TUTTO

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    Libertadores: il Flamengo è devastante, umiliato il Vélez

    TORINO – Pietà l’è morta: nell’andata delle semifinali di Copa Libertadores il Flamengo travolge 4-0 il Vélez Sarsfield e mette molto più di una ipoteca sulla finale. I tifosi del Fortín avevano preparato una festa coi fiocchi per celebrare degnamente il ritorno nel penultimo atto della competizione per club più importante del continente: 11 anni prima l’ultima volta. Nella mente dei tifosi biancoblù ritornavano le immagini dell’indimenticato e indimenticabile trionfo del 1994, ancora contro una brasiliana: con il Virrey Carlos Bianchi in panchina, infatti, il Vélez riuscì a imporsi nella pentola a pressione del Morumbì, zittendo 100 mila torceadores del San Paolo. La scorsa notte, però, il calcio brasiliano ha dimostrato una volta di più, semmai ce ne fosse bisogno, di non avere rivali, di essere troppo superiore, innanzitutto sotto il profilo economico, rispetto a qualsiasi rivale latinoamericano.
    BRUSCO RISVEGLIO A nulla dunque, sono servite le trovate del Cacique Medina, il tecnico uruguaiano degli argentini: negli ultimi giorni aveva chiesto ai giardinieri che curano il terreno dell’Estadio José Amalfitani di non bagnare il campo, rendendolo, di fatto, ai limiti dell’impraticabilità. «Il gioco del Fla ne risentirà, loro scambiano veloce e non potranno farlo», questa era l’opinione diffusa nel Barrio de Liniers a poche ore dall’inizio della semifinale. Sì, sì, l’importante è crederci. La Pandilla, il gruppo più caldo del tifo del Vélez, e tutti gli aficionados argentini ci hanno messo 32 minuti a realizzare che no, non aver fatto bagnare il campo non avrebbe portato alcun beneficio. E così, dopo il vantaggio griffato da Pedro Guilherme Abreu dos Santos, colpevolmente dimenticato dalla difesa argentina su cross di Léo Pereira, i rossoneri carioca trovavano nel recupero, al 46′, il raddoppio: sombrero in area del Vélez di Gabigol, palla a Everton Ribeiro e golazo da applausi.
    STERILITA’ TOTALE In apertura di ripresa il Fortín cerca il gol che riapra la sfida, non riuscendo però mai a farsi pericoloso dalle parti di Santos. Chi dalle parti della porta argentina si presenta, spesso e volentieri, e fa paura è il solito Pedro: logica conseguenza il 3-0 in contropiede. A 7′ dalla fine è sempre lo scatenato bomber carioca a mettere la pietra tombale su match e serie con il 4-0 finale. Tra 7 giorni, al Maracanã, la sfida di ritorno: il Vélez cerca il miracolo. «Lo faremo con l’1% di possibilità e il 99% di fede», giurano gli argentini. La realtà è altra: la realtà dice che, anche quest’anno, in finale ci saranno due brasiliane.
    VELEZ SARSFIELD-FLAMENGO 0-4
    MARCATORI: pt 32′ Pedro, 46? Everton Ribeiro; st 16′, 38′ Pedro
    VELEZ SARSFIELD (4-2-3-1): Hoyos; Jara, de los Santos, Gomez, Ortega; Garayalde, Caseres (20′ st Seoane); Orellano (30′ st J. Fernandez), Bou (20′ st Osorio), Janson; Pratto. A disp. Burian, Brizuela, Castro, D. Fernandez, Bobadilla, Guidara, Insua, Menendez, Mulet. All. Medina
    FLAMENGO (4-3-1-2): Santos; Rodinei, David Luiz, Leo Pereira, Filipe Luis; Everton Ribeiro (40′ st Diego), Thiago Maia (26′ st Vidal), Joao Gomes (40′ st Victor Hugo); De Arrascaeta (34′ st Pulgar); Pedro, Gabriél Barbosa (40′ st Everton Soares). A disp. Hugo Souza, Ayrton Lucas, Fabricio Bruno, Lazaro, Matheuzinho, Pablo, Varela. All. Dorival Junior
    ARBITRO: Wilmar Roldàn (Colombia)
    NOTE: ammoniti Gabriél Barbosa, Gomez, Thoago Maia, de los Santos, David Luiz, Leo Pereira, Pulgar, Seoane. Calci d’angolo: 5-5. Recupero tempo: pt 4′; st 3′ LEGGI TUTTO

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    Dal Brasile: il Torino va su Liziero

    TORINO – Se n’era parlato già un anno fa, suppergiù. Ma adesso il nome di Igor Liziero abbinato al Torino torna di nuovo attuale. Così scrivono i media brasiliani, che hanno ribadito l’interesse della società granata per il mediano del San Paolo, in prestito all’Internacional fino a dicembre. Ventiquattro anni, mancino, Liziero ha colto al volo la possibilità offertagli dall’Internacional, mettendosi in mostra a tal punto da suscitare l’attenzione di diversi club europei. Secondo quanto scrivono in Brasile, il Torino avrebbe già preso contatti con André Cury, agente del centrocampista, mentre ancora non si sarebbe mosso con il San Paolo, con il quale il contratto del giocatore scade il 31 gennaio 2024. Per Liziero servono tra i 4 e i 5 milioni, mentre l’Internacional ha la possibilità di esercitare un’opzione che gli permetterebbe di averlo a 3 milioni. Ma chiaramente Liziero sarebbe moto più attratto da un’esperienza nel campionato italiano.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO