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    Toro, sospiro di sollievo per Juric: nulla di grave per Bremer

    TORINO – A quattro mesi di distanza dal balbettante passaggio del turno contro la Cremonese, superata soltanto ai calci di rigore a Ferragosto, il Torino giovedì sera tornerà in campo per il secondo turno di Coppa Italia in casa della Sampdoria. Non ci sarà Bremer, ma l’esito degli accertamenti dopo la sostituzione di domenica con il Bologna ha permesso di tirare un sospiro di sollievo: il sovraccarico al gemello mediale sinistro lo estrometterà dalla sfida con i blucerchiati, ma il difensore brasiliano può provare a mettere nel mirino la gara con il Verona di domenica o, alla peggio, la gara di San Siro con l’Inter del mercoledì successivo […]Sullo stesso argomentoTorino, Sanabria: “Sotto con la Coppa! Siamo in condizione, si vede”Torino LEGGI TUTTO

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    Pobega e Bremer, intrigo Toro-Milan

    TORINO – Qualcosa si muove, eccome se si muove. Sull’asse Torino-Milan si sta dialogando. Si tratta di discorsi preliminari, chiaro, e l’impressione è che Toro e Milan si stiano studiando. La scorsa settimana, per esempio, c’è stato un contatto (molti dicono incontro) tra i due direttori sportivi. Davide Vagnati e Frederic Massara hanno discusso di diverse situazioni. A uscire allo scoperto è stato il Milan che ha chiesto informazioni (diciamo il prezzo) su Gleison Bremer, 24 anni, difensore brasiliano che in questo momento è uno dei più forti centrali del campionato italiano, se non il più forte, e conseguentemente uno dei più quotati in Europa. Con il passare del tempo è migliorato sotto tutti i punti di vista e Mazzarri, che ha contribuito in maniera determinante a farlo crescere nei suoi primi mesi granata, dopo la sfida di Cagliari si è sbilanciato: “Bremer è diventato un campione”. Non ha tutti i torti. Se non lo è ancora, poco ci manca.Guarda la galleryTorino, la probabile formazione contro il Bologna

    Venticinque milioni per Bremer

    Dunque, il Milan è partito all’attacco. I rossoneri lo hanno messo nel mirino per giugno; pur avendo bisogno di un difensore a gennaio, sanno che è impensabile toglierlo a Juric a stagione in corso. Il Torino ha fissato il prezzo: 25 milioni non trattabili. Con una puntualizzazione importante: il giocatore per ora non è in vendita, è considerato fondamentale per il presente e per il futuro ma il problema è la sua volontà visto che in un paio di incontri (attraverso il suo entourage, naturalmente) ha detto di no a un prolungamento di contratto per un milione e mezzo a stagione, lo stesso ingaggio che percepiscono i big della rosa.

    Sullo stesso argomentoToro, Pobega pronto per la mischiaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino-Udinese, 14 gol segnati nell'ultimo quarto d'ora

    Torino-Udinese è il secondo posticipo che chiude il 13° turno di Serie A. Le squadre di Juric e Gotti hanno 14 punti in classifica e questo non è l’unico dato che accomuna granata e bianconeri…
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    Torino, festival di No Goal e Under 1,5 al primo tempo
    Stessi punti ma anche stesso numero di gol segnati, 15 a testa, con una particolare “predilezione” per l‘ultimo quarto d’ora. Già, perché piemontesi e friulani finora hanno realizzato rispettivamente 8 e 6 gol nei minuti che vanno dal 75’ a fine partita. Di più, con Bremer e compagni in campo è andata in onda la saga del No Goal primo tempo, esito uscito 12 volte su 12. Solo sfiorato l’en plein in fatto di Under 1,5 primo tempo: 11 su 12, l’Over 1,5 al riposo è uscito nel match Torino-Genoa (2-0/3-2).
    Occhio allora anche ai primi tempi dell’Udinese. Il No Goal primo tempo fa registrare 10 apparizioni e l’Under 1,5 primo tempo otto. Nelle 5 trasferte disputate Pereyra e compagni sono andati in svantaggio al riposo solo contro la Roma, chiudendo 3 volte sullo 0-0 e una volta in vantaggio per 2-1 a Genova contro la Sampdoria. Anche questo tipo di dettagli possono fare la differenza… LEGGI TUTTO

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    Toro, Bremer va blindato: un rinnovo che vale il futuro

    TORINO – Ha contenuto Osimhen con la solita attenzione, per quanto sia stato proprio il nigeriano a decidere la sfida contro i granata in favore del Napoli: al Maradona il brasiliano Bremer ha messo in campo l’usuale prestazione più che positiva. Evidenziando una crescita a tutto tondo che porta a due conseguenze: il Toro vuole allungargli di una stagione il contratto ora in scadenza nel 2023, ma attorno al sudamericano si registra un crescente movimento di club interessati al suo cartellino. Lo stesso Napoli lo segue da vicino, dopo gli apprezzamenti manifestati anche da Milan e Inter. Solo per citare la concorrenza più nobile, sul difensore centrale granata. 

    Toro, si cerca solidità in difesa con Bremer, Djidji e Rodriguez

    Bremer che in poco più di tre stagioni nel Torino ha saputo imporsi senza tentennamenti. E che ora della difesa orfana di Nkoulou è il riferimento certificato. Una difesa che per gol incassati viaggia a velocità Champions: 8 gol subiti, meglio solo Napoli con 3 e Milan con 7. Suona come un paradosso ma tale non è: la tenuta in fase difensiva del Torino non è casuale, ma frutto di un lavoro specifico ultimamente non premiato dalla finalizzazione. Trova un precario equilibrio tra opposti, questo Toro: per numero di reti segnate, 9, è al penultimo posto della classifica (pari al Sassuolo, davanti a Salernitana e Venezia con 6), mentre per quelle incassate, appena 8, sale sul terzo gradino del podio. L’ago va ora spostato verso i gol realizzati – altra specialità della casa di Bremer – anche in virtù del ritorno di Belotti il quale venerdì contro il Genoa potrebbe rigiocare dal primo minuto. Contestualmente va però mantenuta la solidità davanti a Milinkovic, affidandosi a Bremer ma non soltanto. Se il brasiliano aveva già convinto appieno un anno fa, Djidji e Rodriguez sono all’opposto ripartiti in grande stile solo grazie all’allenatore croato.

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    Torino, occhio: c'è il Napoli su Bremer

    Una volta se ne va Koulibaly, un’altra Manolas. Anche se per adesso sono ancora tutti e due lì a Napoli. Ma ormai da un anno, a seconda dei periodi, del rendimento, delle impennate di De Laurentiis e dei rumors in specie dall’estero, si odono regolarmente voci di qui, indiscrezioni di là, allarmi di sopra, cessioni di sotto. Pure ad agosto: pareva che il greco fosse a un passo dall’andar via. Il Napoli consumò il suo giro d’orizzonte obbligatorio. Facendo di conto, tra milioni in entrata e in uscita. Pesando nel ventaglio anche la figurina di Bremer. Il brasiliano era già diventato una colonna per Juric, al quale bastarono gli allenamenti e le prime amichevoli per consegnargli seduta stante il ruolo lasciato libero dalla scadenza contrattuale di Nkoulou. Il caposaldo della difesa a 3. Il centrale per eccellenza, con ai lati le possibili alternanze (Djidji, Rodriguez, Zima, Buongiorno, Izzo). Bremer, cioè il marcatore che difende per contratto, ma pure quello che segna come nessun altro in Italia: almeno di testa, 6 inzuccate vincenti in campionato dalla stagione 2019-’20 in poi. Brilla lui nella specialità, tra i difensori puri.

    Il valore di mercato di Bremer

    Ma, su tutto, i progressi compiuti a 360 gradi negli ultimi 2 anni: nell’attenzione tattica, nella personalità (la capacità di guidare il reparto), nel numero di francobolli appiccicati sulla fronte degli attaccanti, nei tackle, negli anticipi, nella grinta, nella stesura delle diagonali, nella gestione delle ripartenze palla al piede. Insomma, Bremer: con un valore di mercato di 25, 30 milioni? Il Napoli continua a monitorarlo, lo segue anche l’Inter (a parte la variabile Izzo), dalla Premier almeno 3 o 4 squadre hanno preso ripetutamente informazioni… Sì, però, ma, forse, vediamo. Ha il contratto in scadenza “già” nel 2023, questa è la vera chiave. «Sono ambizioso, vorrei giocare la Champions un giorno».

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    Toro, fine ritiro: Bremer recuperato

    SANTA CRISTINA – Ieri i granata hanno sostenuto un doppio allenamento qui a Santa Cristina, dove questa mattina sosteranno una seduta leggera prima di imbarcarsi da Verona sul volo che li condurrà a Rennes, sede del test contro la locale squadra bretone. Una gara dalla quale Juric, sotto il profilo della manovra, si aspetta progressi rispetto alla prova del tutto incolore disputata a Bressanone contro l’Al-Fateh. Si chiude così il ritiro in Alto Adige, dove i granata erano saliti il 13 per poi iniziare il lavoro nella giornata successiva. (…) Ora il livello degli incontri sale, visto che dopo aver incrociato l’Al-Fateh, equiparabile a una squadra di Serie C italiana, domani è la volta del Rennes, sesto nella passata Ligue1 e qualificatosi agli spareggi della prossima Conference League. (…)
    Bremer torna in gruppo
    In queste due settimane a Santa Cristina l’allenatore ha già avuto modo di farsi un’idea abbastanza precisa, ma è soprattutto in campo, contro avversarie di buon livello, che la determinazione o la svagatezza emergerà lampante. Intanto, tra i voli per Rennes e per Alkmaar, i granata torneranno ad allenarsi da lunedì al Filadelfia (dove, a proposito di giocatori dei quali vanno capite le motivazioni, si avrà il faccia a faccia tra Juric e Belotti). Oltre al lungodegente Kone, ieri si sono fermati anche Lyanco (lavoro personalizzato in odor di Betis) e Baselli, che ha terminato anzitempo l’allenamento pomeridiano in via precauzionale per un lieve affaticamento al quadricipite femorale sinistro. È invece guarito Bremer: si è messo alle spalle il trauma distorsivo alla caviglia destra ed è tornato a lavorare in gruppo.
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